CAPITOLO 41:

Non sapevo cosa gli fosse preso né perché si comportasse così, ma il grande caro Elija era riuscito a farmi imbufalire di nuovo. E gli era bastato parlarmi per meno di un minuto!
Sapevo che non sarei potuta sempre scappare davanti a lui, ma l'istinto mi rendeva impossibile anche solo ipotizzare di parlargli. Eppure desideravo immensamente delle risposte per quelle domande che mi ronzavano in testa da giorni.
Fino a che punto ero stata ingannata dai miei "amici"?
Chi erano Xavier e Elija veramente e cosa c'entravano con Baeron?
Qual era il motivo della mia forzata permanenza in quel luogo strano?

Camminavo accanto a Xavier in silenzio, chiedendomi se mai avrei ottenuto delle risposte oneste e veritiere ai miei semplici interrogativi.
La sua voce mi riportò alla realtà.
~ Sai non dovresti fare così.~ disse con tono serio. Sembrava molto indispettito.
Per un istante fui confusa. ~ Fare cosa?~
~ Rispondergli in quel modo.~
Guardava davanti a sé e ogni tanto chiudeva stancamente gli occhi per qualche secondo. Sospettai avesse mal di testa, visto che si comportava esattamente come facevo io quando mi capitava.
~ Perché non dovrei?~ domandai, cercando di essere gentile. Sospettavo la piega che quella conversazione stava prendendo.
~ Non dovresti e basta, Angy. Dico sul serio e lo dico per te, non certo perché ho paura che si offenda.~
~ Non pensi che dovrebbe essere il contrario?~ feci all'improvviso.
Lui mi rivolse uno sguardo interrogativo, voltandosi verso di me per la prima volta da quando aveva iniziato a parlare.
~ Se sono davvero la principessina o quello che è, non è lui che dovrebbe trattarmi sempre bene?~
Xavier scosse lentamente la testa. ~ No, non è così che funziona, Angy.~
~ Cosa cavolo vuol dire?!~ sbottai fermandomi. ~ Io non l'ho mai voluta 'sta cosa, e ora salta fuori che non posso nemmeno approfittarne?~
~ No non puoi approfittarne. Forse non hai notato che tipo è tuo padre, il tuo vero padre, ma non ama molto i privilegi e dunque non te ne darà più del necessario. Non hai assolutamente nulla di diverso da Elija ai suoi occhi.~
~ Che stronzata.~ ringhiai. ~ Allora se siamo allo stesso livello perché lui può trattarmi così e io non posso ricambiare? Non mi sembra una cosa esattamente paritaria.~
Xavier sospirò e mi sentii in colpa immediatamente. Continuavo a prendermela con lui per cose di cui non aveva nessuna colpa, ma d'altronde era l'unica persona a cui potevo rivolgermi.
~ Non devi offenderti Angy ma... tu non appartieni a questo posto. Imparerai a farne parte ma ora sei solo un'estranea sperduta qui dentro che ha bisogno di qualcuno anche solo per ritrovare la sua camera.~ sputò fuori tutto d'un fiato. ~ Non hai l'aria della principessa e nessuno ti vedrà come tale ancora per parecchio. Almeno finché non sembrerai una di noi.~
~ Mi spiace dirtelo in questo modo.~ aggiunse dopo un po', probabilmente perché non gli stavo dando alcuna risposta.
~ Immagino tu abbia ragione...~ dissi osservando il pavimento.
~ Non prendertela Angy, stavo solo cercando di dire che...~
Incapace di trovare altre distrazioni, ripresi a camminare e Xavier fece lo stesso.
~ Non me la sono presa. Hai detto la verità.~
In realtà ero enormemente offesa, nonostante sapessi che non ne avevo motivo. Mi dissi che avrei dovuto curare quell'aspetto del mio carattere il prima possibile.

~ E allora perché fai quella faccia?~ insistette timidamente dopo qualche secondo.
Riflettei per un istante sulla mia risposta, poi parlai: ~ Non mi sembra comunque giusto che mi debba lasciar trattare male...~
Non avevo più voglia di discutere, e la mia voce aveva perso la precedente intensità.
~ Non ti ha ancora maltrattata sul serio, Angy. Ma nel caso lo facesse cerca di restare nei limiti. Non subire, ma nemmeno esagerare, okay? Mi sembra un buon comprmesso.~
Un sorrisino incoraggiante tornò a spuntargli sulle labbra, un sorriso, come al solito, contagioso.
~ Secondo te prima ero nei limiti o ho esagerato?~ chiesi.
Xavier ridacchiò. ~ Be' hai detto più o meno due sillabe quindi...~
~

Ma secondo te ho esagerato?~
~ No direi di no. In realtà sono più le espressioni che fai a esprimere quello che pensi molto meglio delle parole.~
~ Dici?~
~ Lui sorrideva, hai notato? Ma ciò che diceva non era molto sensato detto con quel sorriso. Prova a fare così anche tu. Lo confonderai.~
Nonostante dubitassi di poter riuscire a confondere uno come Elija, mi ripromisi di impegnarmi.
~ Grazie, Xavier.~ sorrisi.

Proseguimmo all'interno del corridoio più a lungo di quanto mi ero aspettata, e addirittura a un certo punto salimmo su una rampa di scale sulla sinistra.
La strada che stavamo percorrendo non mi era minimamente familiare, ma d'altronde niente in quel posto, se non la mia stanza, mi era familiare.
Terminammo di salire e giungemmo in un nuovo piano che, scoprii, era il più alto della Torre.
Avvertii un repentino cambiamento di temperaturaz ora più alta, sempre più evidente man mano che ci allontanavamo dalle scale.
Xavier sembrava tranquillo e rilassato; ero contenta che la nostra discussione di prima si fosse placata.
Girammo in tondo per un po', seguendo il percorso della spessa parete interna, finché non ci trovammo davanti a due larghe e semplici porte in legno; in tutto il piano non ne avevo viste altre.
Il mio accompagnatore tirò fuori dalla tasca una grossa chiave di quello che sembrava ottone e con essa aprì le due porte, rivelando uno spazio immenso, illuminato dalla luce naturale del sole che penetrava dal soffitto composto unicamente da lucide vetrate.
Fu meraviglioso ritrovarsi di nuovo con il cielo, limpido e sgombro da nuvole, direttamente sopra la testa.
Il profumo, lì dentro, era intenso e travolgente, prodotto dall'assurda quantità di fuori e strane piante presenti lì.
~ Io devo prendere un paio di cose... tu vai a curiosare un po' in giro? Mi sembri abbastanza in vena.~ fece Xavier mandandomi un occhiolino.
Anuii e partii alla carica; camminavo lenta lenta, avida di vedere tutto e premurosa di non tralasciare nulla, ma alla fine ero costretta a fermarmi ogni volta per riuscire ad osservare tutto quello che mi incuriosiva.
I fiori, soprattutto, attiravano la mia attenzione; passavo accanto a corolle gigantesche e a corolle minuscole, a petali tanto sottili da essere quasi trasparenti con le venature in vista, e ad altri coperti di tutti i colori conosciuti, che creavano sfumature mai viste.
Ero piacevolmente meravigliata dalla presenza di quel luogo stupendo nella mia grande e oscura prigione. Era stato Baeron a volerlo?
Spostando lo sguardo da una pianta alta quasi fino al soffitto, con foglie simili ad alghe che danzavano nell'aria, nonostante non ci fosse la minima brezza, notai, una mezza dozzina di metri più avanti, un'altra pianta talmente bella da lasciarmi senza fiato; un po' coperta dallo strano albero vicino a lei, i suoi petali brillavano nella penombra come un faro in mezzo all'oceano notturno. Era molto semplice, non troppo diversa dai fiori che avevo vista durante la mia vita, eppure aveva qualcosa di bellissimo e speciale.
Pur essendo così distante sentivo il suo profumo come se avessi ficcato il naso tra i suoi splendidi petali azzurrini e sì, ero assolutamente convinta irragionevolmente che quel dolcissimo e inebriante aroma provenisse proprio da lei.
Mi ci avvicinai attirata da una forza invisibile; ad ogni passo che facevo il profumo diventava più intenso, avevo quasi l'impressione di esserne completamente circondata, come da una nebbia apparsa all'improvviso, e proprio come in mezzo ad una nebbia la mia vista cominciò ad appannarsi. Questo non interruppe la mia avanzata, anzi, me ne accorsi a malapena e tirai dritto.
Il mio cervello si stava addormentando, ma non mi importava; l'unico impulso che ricevevo era quello di andare avanti. Non vedevo nemmeno più la pianta, ma avevo solo una percezione della sua posizione, ma continuavo ad avanzare.
All'improvviso, una voce mi esplose nelle orecchie e una morsa mi agguantò il braccio e mi strappò alla forza che aveva preso il controllo del mio corpo, trascinandomi indietro.
La mia vista tornò presto come prima, e con essa anche la percezione di ciò che mi circondava. Sussurrando, Xavier mi rimproverava con voce agitata.
~ Cosa stai facendo?! Che ti è saltato in mente?~
Confusa, tornai a guardare quella pianta bellissima, ormai lontana.
~ Non hai letto lì?!~ continuò indicando un cartello che, presa com'ero da quel luogo, avevo del tutto ignorato.
~ Ehm... no?~ feci io, massaggiandomi il braccio nel punto dove probabilmente si stava già formando un bel livido.

Xavier mi guardava scuotendo la testa.
~ Potevi farti male.~
~ È una pianta, che vuoi che faccia?~ esclamai.
~ Che succede qui?~ fece una voce alle mie spalle.
Mi voltai lentamente, trovandomi faccia a faccia con Baeron.
Non riuscivo a spiegarmi come un uomo così possente potesse spostarsi senza farsi minimamente sentire. Non me lo spiegavo proprio.
~ Niente.~ dissi subito cercando di assumere un'espressione tranquilla. ~ Xavier voleva farmi vedere questo posto.~
Cercai il mio amico con gli occhi, aspettandomi che sostenesse la mia storia.
Lui, leggermente pallido e visibilmente a disagio, annuì a scatti.
Baeron continuava a far scorrere lo sguardo da me a lui, con una lentezza snervante e il viso impassibile.
~ E dire che mi sembrava di aver sentito un certo schiamazzo...~
~ Discutevamo.~ dissi. ~ Tutto qua.~
Lui alzò un sopracciglio. ~ Così animatamente?~
~ O fai le cose per bene o non le fai.~

Forse mi stavo spingendo un po' troppo oltre, ma ormai dovevo tener fede alle mie parole iniziali.
Dietro di me sentii Xavier trattenere a stento una risata, e questo mi tranquillizzò.
Baeron tenne fissi i suoi occhi nei miei per secondi che mi parvero infiniti minuti, infine lo distolse.
~ Mmh.~
~ Immagino di poter andare dunque.~ disse voltandosi con calma e andando via.

Quando tornai a guardare Xavier, lui sorrideva sollevato.
~ Lo sa benissimo che hai mentito.~ mi disse prendendomi sottobraccio per mostrarmi quello che ancora non avevo visto di quel posto.
Feci spallucce. ~ Anche se fosse non ha detto nulla.~
Avevo temuto il peggio per qualche istante, ma fortunatamente me l'ero cavata.
Xavier ridacchiò piano.
~ Grazie di avermi coperto.~

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