επιβίωση - Sopravvivenza
Nota: questa non vuole essere una poesia, quanto piuttosto una pseudo-ballata. Non è molto, ma è ciò che su questo tema mi sento in grado di fare. Per voi.
Tema: "paura, orrore, inquietudine"
epivíosi
(sopravvivenza)
Ti ho conosciuto una notte d' inverno
un viso d' angelo, sguardo d' inferno
abito notte, ali spiegate
calli alle mani, unghie mangiate
Mi hai dato un bacio, tra il sole e la neve
morbido tocco, docile e lieve
e hai detto "Lo voglio", d' avorio vestito
cullandomi in bianco, il nero celato
Ci siamo amati, senza pudore
sotto a quel salice, tra fragole e more
Ma non volevo, gridavo forte
con labbra cremisi, da allora morte...
Sorridi forte, soldato in guerra
sordido corpo su rossa terra
lacrime calde, lembi di pelle
palmi che stringo come farfalle
Ti ho amato una vita, completa ed intera
d'inverno e d' autunno, ogni primavera
e Tu ricambiavi, tesoro mio caro
con dita pesanti e cianuro chiaro
Ed ora ti osservo, come una stella
cantando invano questa ninna-nanna
perchè il riposo tuo possa esser lieto
il sonno scarlatto che io ho provocato
Nel bello e nel brutto, nel sole che muore
per sempre tua, senza rancore
Io che ti ho sgozzato un mattino d' estate
sputando lacrime, piangendo risate
vorrei rivederti, com'eri allora
non sei più così, ma sangue e interiora.
Tra gioia e rimpianto, il mio turno è arrivato
brindo al tuo nome con questo commiato
tra norma e follia, io muoio felice
bramando ancora il tuo ghigno feroce.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top