Cap.8

H.18:30

Non vedo l'ora che arrivi Silvia, devo parlarle. Mentre aspetto, vado a farmi una doccia. Una volta vestito, prendo Ginevra e inizio a suonare.

"Parole di rabbia
Un attimo fa
Per non sentire la noia
Che ci divora
E accettare che il senso
Sia solo quello che è
L'affetto muore di stenti
E non si ammazza da sé
Corrette gente
Si salvi chi può
E quanto all'amore
Mi salvi chi può"

Finisco di cantare e mi arriva una chiamata da Silvia.

"Broccolino mi serve il tuo aiuto, sono alla stazione ma non so dove abiti"

"Ah, è vero! Cinque minuti e arrivo"

Arrivo alla stazione e si, è lei, non ci credo. Mi corre in contro e mi abbraccia. Io la stringo forte.

"Ciao Silvia"

"Broccolino!"

"Perché piangi? Sono solo due giorni che non ci vediamo"

"Non lo so. Andiamo a casa tua"

Andiamo a casa e ci mettiamo sul divano.

"Cos' hai broccolino?"

"Bhe... Ecco...Hai visto il messaggio di questa mattina?"

"Eh... Si perché?"

"Ecco... Ho sbagliato, io e Fabrizio ci conosciamo da soli due giorni, prima gliel'ho detto è troppo presto e... Mi sono pentito di aver fatto tutto così in fretta. Prima sono uscito un po' e l'ho visto con una donna"

"Aspetta, una cosa: com'è Fabrizio?"

"È moro, occhi neri, alto..."

"Barba e accento romano molto marcato?"

"Si"

"Prima che arrivassi tu alla stazione, l'ho visto con una donna, lei diceva continuamente 'Ti amo Fabrizio' e lui rispondeva 'Io di piú Giada' "

"Hai detto Giada??"

"Si perché?"

"La sua ex si chiama Giada... Io non so ancora del tutto come sono messo.. insomma mi hai capito e... Prima non vuole lasciarmi andare e poi va con l'ex"

"Strano"

"I-io non so che fare"

"Non saprei che consigliarti Ermal"

Dice. Io d'istinto l'abbraccio e lei ricambia. Non ci accorgiamo che parlando si sono fatte le otto.

"Ti porto al ristorante?"

"Oh, si grazie"

"Ok, è uno dei migliori, ti ricordi quello dove siamo stati in vacanza?"

"Eh... No"

"Dai, era quello di fronte al colosseo"

"Ah, si! Ora ricordo"

Ci avviamo verso il ristorante e ci sediamo. Ci guardiamo come se fossimo innamorati ma non lo siamo. Ordiniamo le pizze e mentre aspettiamo, vediamo nel tavolo dietro, Fabrizio che tiene per mano una donna.

"Ti amo troppo Giada"

"Anch'io Fabrizio"

E si baciano. Non dico niente, solo mi giro verso Silvia con le lacrime che mi rigano il volto. A un certo punto sento dire:

"Ciao Ermal!"

Mi alzo e me ne vado seguito da Silvia.

"Ermal! È lui vero?"

"Si"

Pov Bizio

Ermal se n'è andato. Vado a fare un giro ma mentre esco, vedo Giada e mi fermo. Da quando ci siamo lasciati è rimasta un'ottima amica per me.

"Fab!"

"Ciao Giada!"

"Come va?"

"Bene,tu?"

"Benissimo. Solo una cosa... Mi manchi tanto Fabrí"

"Anche tu Giada"

Cosa? Ma che ho detto? Lei mica mi manca. Non posso pensare a questo. Mi trovo le sue labbra sulle mie e io non posso che ricambiare quel bacio.
Passiamo tutto il pomeriggio insieme, mi sembra di essere alle prese con le prime cotte. Un primo appuntamento. Lei mi sta riportando a quando ci siamo conosciuti.

"Viè Già, te porto a un ristorante,quello del nostro primo incontro"

"Oh, si!"

Mi sembra di essermi innamorato di nuovo di lei. La porto lì e mi dichiaro per la seconda volta con lei.

"Ti amo troppo Giada"

"Anch'io Fabrizio"

Ci baciamo e vedo un cespuglio fatto di capelli davanti a me. Lo riconosco subitissimo.

"Ciao Ermal!"

Non dice niente. Lo vedo alzarsi e andare via seguito da una donna, non sono stato l'unico a tradire. Ma che sto dicendo? Non stiamo insieme.

"Chi era?"

"Il mio nuovo collega"

"E perché se n'è annato?"

"Non lo so"

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Ciao! Eccomi con un nuovo capitolo!

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