Cap.34
Appena ci sediamo al nostro tavolo, io mi calmo e tutti sono curiosi di sapere cos'è successo.
"Quell'amico suo de oggi a pranzo lo stava pe' stuprare, menomale che so arrivato in tempo. Io te avevo avvertito Erm che nun me piaceva quello li"
"Ma non si è mai comportato così, io l'ho sempre conosciuto in altre vesti"
"L'abito non fa il monaco ricordatelo"
Resto appoggiato al suo petto per un po', poi il cameriere ci porta le pizze e mangiamo. In pochi minuti, torna la situazione di prima, siamo tutti tranquilli e allegri che scherziamo. E a rompere l'atmosfera torna Andrea che prima di uscire dal locale si avvicina a me e mi bacia mettendomi una mano in mezzo alle gambe, io mi ribello ma lui mi insiste.
Pov Bizio
Basta. Ha superato ogni limite. Con gli occhi pieni di rabbia, mi alzo e gli mollo un pugno in faccia facendolo barcollare, sposto Ermal ed esco dalla mia posizione, lo porto fuori dal locale e lo corico a terra mettendomi a cavalcioni su di lui e iniziando a prenderlo a pugni.
"T'ho detto de sta' alla larga da Ermal hai capito? Lui è MIO. ERMAL META È MIO! ERMAL META È DI FABRIZIO MORO! Di mia proprietà! Nun te devi fa vedere né da me, né da lui né dagli amici nostri!"
Si alza e scappa lasciandomi da solo. Io continuo a urlare.
"Scappa finché sei in tempo! Sei avvisato, nun t'avvicina' più a noi!"
Mi riprendo e mi accorgo che i ragazzi mi hanno raggiunto fuori. Ermal si avvicina a me e mi bacia.
"Grazie Brí"
"N'amo via da qua"
"Ok, ho già pagato io tranquillo"
"Grazie Ermal"
Gli altri ci guardano e insieme ci avviamo verso casa nostra. Arriviamo e ci sediamo tutti sul divano a parlare.
Pov Ermal
"Quello là nun ce deve manco prova' ad avvicinarsi"
"Ma chi si crede di essere?"
"Io l'avrei direttamente ammazzato di botte"
"Gli sarebbe toccata la mala sorte"
Tutte queste cose mi stanno mandando in tilt il cervello. Sono stanco, scioccato e voglio solo dormire. Alla fine mi stanco e propongo di fare un gioco.
"Ragazzi per favore ascoltatemi"
Tutti si girano a guardarmi.
"Facciamo qualcos'altro. Non era questo il nostro piano della serata o sbaglio?"
"Hai ragione Ermal. Beh... Che si fa?"
"Un gioco... Il gioco della bottiglia!"
"Va bene"
Vado in cucina e cerco una bottiglia di plastica, la trovo e iniziamo a giocare. Ci capita di tutto, io con Silvia (era da mesi che non ci scambiavamo baci), Fabrizio con Emiliano, Roberto con Andrea, Dino con Marco. Verso mezzanotte tutti vanno via e io e Bizio ci addormentiamo abbracciati.
La mattina dopo...
Mi sveglio da solo nel letto e dal bagno sento una voce roca e l'acqua della doccia, segno che Fabrizio è sotto alla doccia che canta. Decido di raggiungerlo, vado in bagno, mi spoglio ed entro nel box doccia.
"Oddio Ermal! M'hai fatto pija n'colpo"
"Scusa ahahah"
"Buongiorno"
Facciamo la doccia e dopo andiamo al bar a fare colazione. Mentre parliamo, mi chiama Andrea.
"Chi è?"
"Andrea"
"E vuoi rispondere?"
"Certo, è Vigentini"
"Ah ok"
"Pronto?"
"Ciao Ermal! Ho dedicato una canzone a Silvia però prima volevo farla sentire a te, quando possiamo vederci?"
"Quando vuoi tanto io sono in casa"
"Ok. Ti va bene se oggi pomeriggio vengo da voi?"
"Certo, facciamo per le 15:30?"
"Ok, a dopo"
Chiudo la chiamata e racconto a Fabrizio. Poi lui ci pensa su.
"Va bene. Senti ma... Per i testimoni di nozze?"
"Io stavo pensando per me Silvia e Rinald, mio fratello e mia madre e mia sorella mi accompagneranno all'altare. Tu?"
"Io stavo pensando a mia sorella e mio cugino Niccolò"
"E ti farai accompagnare da chi all'altare?"
"Stavo pensando dai miei genitori"
"Ok"
Andiamo a casa e ci mettiamo un film su Netflix, pranziamo poi per le 15:30 arriva Andrea.
"Ciao Ermal"
"Ciao. Brí stiamo andando a suonare"
"Andate"
Andiamo in sala musica e Andrea afferra la chitarra e me la fa sentire.
"Sei bella quando canti dalla finestra
Quando ritorno e tu c'hai addosso
La mia maglietta
Sei bella pure quando parli da sola
Canti Albachiara
Quando mi abbracci
Mezza ubriaca
Lo so
Che il letto è scomodo
Che non funziona il phon
Qui tutti vanno al mare
Ma noi no
Ma non fa niente tanto tu sei
Sempre come l'estate
Sole alle 7 negozi
Gente e traffico
E a me piace
Tornare tornare
Qui sempre
Come l'estate
Ce l'hai presente
La foto nel telefono?
E io voglio tornare tornare
Sei il mio lieto fine
Perché sei bella pure se non ci credi
E ti avvicini
Quando c'hai i piedi
Come ghiaccioli
Sei addirittura bella quando ti arrabbi
Quando mi chiedi
'Dove mi porti?'
Ma ti addormenti
Che poi ti porto dove vuoi
Cortina oppure Hawaii
In qualche posto che nemmeno sai
Per me fa niente tanto
Tu sei sempre
Come l'estate
Sole alle sette
Negozi gente e traffico
E a me piace tornare tornare
Qui sempre come l'estate
Ce l'hai presente la foto
Nel telefono?
E io voglio tornare tornare
Sei il mio lieto fine
La città
È una spiaggia d'asfalto
Pochi bar e cinesi alle slot
Però credimi quando ti guardo
Scoppiano le stelle
Tutto si riaccende
Ce l'hai presente?
Tu sei sempre
Come l'estate
Sole alle sette
Negozi gente e traffico
E a me piace tornare tornare
Qui sempre come l'estate
Ce l'hai presente la foto nel telefono?
E io voglio tornare tornare
Sei il mio lieto fine"
Wow. Mi piace.
"Che ne pensi?"
"È bella. Mi piace. Senti... A proposito di Silvia... Io vorrei che lei mi facesse da testimone di nozze, tu non glielo dire, il giorno che io e Fabrizio verremo a chiederglielo, tu le canterai la canzone. Ci stai?"
"Sì, ci sto. Grazie Ermal, ora vado"
"Ok"
Scendiamo al piano di sotto e Andrea se ne va, io mi metto sul divano con Fabrizio.
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Capitolo un po' più lungo del solito eh? Spero vi piaccia♡
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