Cap.10

Usciamo dal bagno e torniamo nell'aula computer.

"Mo' te faccio vede' er piano della gita, ad organizzare il tutto ce metteremo pe novembre"

"Ok"

Mi giro verso il computer per vedere l'ora, cosa che non faccio perché lui mi gira la faccia e mi bacia.

"Cazzo Ermal, me sei mancato. Anche se era solo n'pomeriggio me sei mancato da morire"

"Si Fabrizio anche tu"

Ci baciamo e suona la campana.

"Sarà un'altra volta. Ermal che dici se n'amo a casa e pe' oggi nun ce presentiamo a lezione?"

"Eh... Ma oggi i ragazzi di 2^B avevano portato lo strumento... Ma... Ok!"

"Ho bisogno de farme na doccia, so tutto sporco da prima..."

"Decisamente anche io..."

"Ok, n'amo"

Mi prende per mano e avvisa il bidello che non ci saremo nelle prossime ore. Andiamo a casa sua e ci facciamo la doccia. Solo ora mi accorgo che io non ho vestiti a dietro.

"Fab... Io non ho vestiti..."

"Ops... Aspè che vado a vede' che te posso presta' "

Esce dalla doccia e rimette la tendina com'era. Lo vedo arrivare dopo qualche secondo con un asciugamano in vita e dei vestiti.

"Questi me stanno piccoli, dovrebbero starti"

"Ok"

Li provo e no. È il contrario di quello che ha detto. Mi stanno enormi!

"Fab... Ho la prova contraria di ciò che hai detto"

"Ah si?"

Viene da me ancora con quell'asciugamano in vita, cosa che mi fa arrossire.

"Eh... Si..."

"Ok, n'amo a casa tua così te pigliamo er vestiti tuoi"

"Ok"

Si veste di corsa e andiamo a casa dove mi cambio e mi metto comodo. Mentre scendo le scale, mi guarda malizioso. Mi avvicino a lui e lo abbraccio.

"Mi fai le coccole Fab?"

"Ok"

Ci sediamo sul divano, io tra le sue braccia e inizia ad accarezzarmi i capelli, cosa che io odio ma che in questo caso non mi provoca dolore ma piacere. Con l'altra mano fa su e giù per la schiena e ogni tanto mi accarezza la guancia. A un certo punto si corica e io sopra di lui. Finendo così, mi addormento comodo tra le sue braccia. Credo di non essermi rilassato mai così tanto.

~~~
~~~~~~
~~~~~~~~~

Mi sveglio sul divano da solo e sento puzza di bruciato, segno che Fabrizio è ancora qui e che non è bravo in cucina.
Mi alzo e sento una voce simile, familiare.

"No Fabrí, non così! Sei una pippa in cucina"

"Uffa e fallo tu!"

"Va bene! Levati!"

Entro in cucina ancora mezzo addormentato e vedo Silvia che cucina con Fabrizio e gli altri colleghi che guardano la scena divertiti.

"Silvia?"

"Ciao Ermal!!!"

"Ma non eri tornata a Milano?"

"Torniamo al discorso di questa mattina! Ecco.... Mi sono trasferita qui a Roma così potrò romperti le palle!"

"Aiuto no!"

Ridiamo tutti insieme. Silvia è sempre lei, spontanea, divertente e mai seria.
Vorrei che questi momenti belli non finissero mai.

~~~~~
~~~~~~~
~~~~~~~~~

Ciao! Eccomi con il nuovo capitolo,scusate la lunga assenza(cosa che non è da me)ma in questo periodo ho tanti,tantissimi impegni e non sto riuscendo a fare molte cose. Per chi non mi conoscesse,Silvia la sto descrivendo con il mio carattere. Chi mi conosce ne è testimone. Spero di riuscire a liberarmi presto!

Vvb,Marty.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top