Cap.9
Dopo una settimana tornarono a casa. La polizia era riuscita ad arrestare Gezim Meta.
"Fab aspetta qui due secondi. Devo farti sentire una canzone che ho provato a scrivere e musicare"
"Vai ti aspetto qui"
Ermal andò in camera e dopo qualche secondo arrivò giù. Si sedette sul divano vicino a Fabrizio e dopo aver accordato la chitarra iniziò a suonare.
"Questa triste canzone la dedico a quel bastardo che ci ha fatto del male"
"Di bestie come te
Ce ne sono in giro e non è facile
Scoprirle e sai perché
Sono fabbricanti di maschere
Ti sputano nel mondo
Solo per avere un pasto facile
Io sono ancora qui e ho la pelle dura pure più di te
Non è mai semplice
Accettare di riconoscerti
Tra le mie rughe che
Assomigliano sempre di più
Alle tue
E questo sangue che
Sa un po' di mostro e anche un po' di me
Mi fa pensare che
Vorrei dirti grazie
Perché non ci sei"
Iniziarono a scendergli le lacrime.
"Poche rughe
Di espressione
Più nient'altro
Di te sopravvive in me
Un cognome
Da portare
Solo questo sarai
Né mai più mi vedrai
Di mostri come te
N'è pieno il mondo
E non è facile
Scoprirli e sai perché
Hanno mani bianche
Voce docile
Ma se li guardi bene dentro
I loro occhi non vedi niente
Il cuore affittano ad
Una notte nera
Priva di ogni luce
Poche rughe
Di espressione
Più nient'altro di te
Sopravvive in me
Un cognome
Da portare
Solo questo sarai
Né mai più mi vedrai
Ogni male è un bene
Quando serve
Ho imparato anche a incassare bene
Sono stato fuori tutto il tempo
Fuori da me stesso e dentro il mondo
Non c'è più paura non c'è niente
Quello che era gigante oggi non si vede
Sulla schiena trovi cicatrici
È lì che ci attacchi le ali
Poche linee
Di espressione
Più nient'altro di te
Sopravvive in me
Un cognome da portare
Solo questo sarai né mai più mi vedrai
Ogni male è un bene quando serve
Ho imparato anche a incassare bene
Sono stato fuori tutto il tempo
Fuori da me stesso e dentro il mondo
E non c'è più paura non c'è niente
Quello che era gigante oggi non si vede
Sulla schiena trovi cicatrici è lí
Che ci attacchi le ali
Ogni male è un bene quando serve
Ho imparato anche a incassare bene
Forse un giorno diventerò padre
E gli dirò di cambiare le stelle
Gli dirò che un cazzotto fa male
Che una parola a volte ti uccide
E quando sulla schiena hai cicatrici è lí che ci attacchi le ali"
"Cazzo Ermal sei bravissimo. Ora passiamo alla mia."
Gli tolse la chitarra dalle mani.
"Questa l'ho fatta con Niccolò,mio figlioccio che ti farò conoscere. La dedico a te e alla mia Roma"
"Eterno il sorriso ingenuo di un bambino
Sono eterne le mie parole in un bicchiere di vino
Eterna la radice di un albero
Che ha visto la storia
Un pensiero contaminato
Dalla memoria
Eterno chi ha scelto
Di vivere a suo modo
La mia voglia la pace la guerra fra il gatto ed il topo
Eterno un soffio di vento
Mentre chiudi i tuoi occhi
E ogni cosa che ti dà un'emozione
Quando la tocchi
Aspetta qui
Per un minuto
E stringi le mie mani fino all'infinito
Che se ti guardo
Io non ci credo
Che da domani sarà tutto cambiato e non ci vedremo più
Quando in fondo
L'eternità per me sei tu
Eterna la festa che fanno nel mio quartiere
Chi salta dalla vetta più alta
Quando sta per cadere
La leggerezza quasi scontata di questa canzone
Un'idea che cambia il pensiero di tante persone
Aspetta qui per un minuto e stringi le mie mani fino all'infinito
Che se ti guardo io non ci credo
Che da domani sarà tutto cambiato
E non ci vedremo piú
Quando in fondo
L'eternitá per me sei tu
Na Na Na Na Na Na
Eterna la strada che porta dentro i nostri discorsi
L'abbraccio di un figlio al padre
Per tutti i suoi sforzi
Eterna la vita se riesci a capirla
Non ti chiedo di amarla ma di riuscire a sentirla
Eterno un ragazzo che sogna con gli occhi bagnati
La tua corsa al mattino che azzera gli incubi e gli anni passati
Eterno tutto questo
Se tu riesci a dargli un senso
Ti prego adesso aspetta
Aspetta qui
Per un minuto
E stringi le mie mani
Fino all'infinito
Che se ti guardo
Io non ci credo che da domani
Sarà tutto cambiato e non ci vedremo più
Quando in fondo
L'eternitá
Per me sei tu"
"Wow"
Rimasero in silenzio,poi Fabrizio appoggió la chitarra a terra e i due si abbracciarono.
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