Cap.22
"Oh ragazzi che è successo?"
Chiese Emiliano preoccupato.
"Niccolò ci hai fatto preoccupare"
Rispose Andrea e Fabrizio raccontó quello che era successo. Intanto si erano fatte le nove di sera e ancora non avevano mangiato.
"Che bastardi. Ci ordiniamo una pizza,che ne pensate?"
"Per me è un'ottima idea"
Dopo che in seguito a Ermal gli altri annuirono,Roberto e Marco andarono a ordinare. Dopo una mezz'oretta,tornarono non solo con le pizze ma con un'espressione spaventata in volto. Fabrizio si preoccupò e chiese loro cosa era successo.
"Che macchina vi ha inseguiti questa mattina Fabrí?"
"Un alfa romeo nera"
"O merda"
Marco poggió le pizze sul tavolo e si affacció alla finestra.
"Ragazzi,nascondiamoci e spegnamo le luci"
"Perché?"
Ermal iniziò a tremare.
"La stessa macchina Ermal. È qui,ha seguito me e Roberto"
Ermal si sentì svenire però resse le poche forze che aveva. Al buio,con la luce della luna che entrava dalla finestra,c'erano i ragazzi che mangiavano seduti a terra.
"Comunque io e Bizio ci sposiamo"
"Congratulazioni,anche se avrei preferito saperlo in un altro modo"
"Dino smetti di fare lo scemo. Comunque sono contento per voi"
Rispose Emiliano. Ermal non ebbe neanche il tempo di alzarsi per prendere l'acqua che stava sul tavolo che qualcuno suonò il campanello.
"Merda!" Urlò Ermal in preda al panico.
"Siamo la polizia di Roma,aprite"
"No! Perché siete qui?"
"Aprimi la porta! Sono tuo padre,mi devi portare rispetto!"
Ermal a quelle parole inizió a tremare.
"Ma tu non eri in galera?"
Disse Fabrizio incazzato più che mai.
"No,mi sono spacciato per un altro uomo e hanno arrestato un tipo che assomiglia a me"
Rise Gezim dall'altra parte della porta. Intanto Ermal continuava a tremare,sembrava il dottor sholl,quello per i piedi che vibra.
"Ermal calmati amore"
Fabrizio cercò di calmarlo abbracciandolo.
"Cosa vuoi da noi mostro?"
"Voglio solo mio figlio"
"N-no! T-tu n-non m-mi a-avrai!"
Urlò Ermal terrorizzato. Quell'essere che non è da considerare padre,iniziò a prendere a calci la porta cercando di sfondarla. Ermal si arrabbiò e si staccò dall'abbraccio di Fabrizio e si avvicinò alla porta.
"Ora basta!" Urlò furioso.
"Ora faccio quello che avrei dovuto fare anni fa!" Talmente urlava che anche i suoi amici avevano paura.
Ermal aprì la porta e...
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