"Tu,lascia lui a me" sussurró il cameriere all'orecchio del riccio.

"Lo lasci in pace" disse Fabrizio cercando di rimanere calmo.

"No. Tu sei mio" disse il cameriere rivolgendosi a Fabrizio.

"No,io amo lui!" Urlò il romano lasciando un pugno al cameriere e prendendo Ermal con sé fuori dal locale.

"Ma Fabrí io ho fame"

"Ti porto un posto migliore. Quanto può far schifo il mondo?"

"Non lo so. Comunque io penso una cosa: la musica ci cambia ci trasforma ma non ci abbandona. Lei è la nostra salvezza"

"Già. Lei resterà sempre con noi" concluse il romano salendo in macchina.

Prima di mettere in moto il veicolo,i due si avvicinarono e si baciarono palpandosi a vicenda.

"N'amo?"

"Si,andiamo"

"Stai tranquillo ricciolí che se te toccano nun soppraviveranno mai quelli là. Tu sei mio. Tranquillo nun so'possessivo"

"Dopo quello che ho subito in passato,tu sei l'unica persona che mi sta facendo sentire protetto"

"Nun ce prova' a farmi piangere! Grazie Ermal" rise Fabrizio con le lacrime agli occhi.

"Domani mattina te va a anna' a fa na' visita?"

"A chi?"

"A mi sorella,in cimitero"

"Si volentieri,almeno saluto mamma"

Fabrizio parcheggió la macchina in un posto nascosto. Prima di scendere,abbassò il sedile dove stava Ermal e si mise a cavalcioni sul riccio.

"L'ho nascosta pe' questo" disse Fabrizio iniziando a sbottonare la camicia di Ermal.
Dopo avergliela tolta,iniziò a baciargli la pancia. Gli abbassò i pantaloni e dopo averglieli tolti,Ermal ribaltó le posizioni mettendo Fabrizio sotto di lui.

Dopo essersi rivestiti,andarono a mangiare e verso le undici,arrivarono a casa.

"Aaaw che sonno" sbadiglió Ermal.

"Già hai ragione" concluse Fabrizio chiudendo gli occhi sul letto con Ermal tra le sue braccia.

La mattina dopo Ermal si svegliò con un sorriso sulle labbra perché si era risvegliato con Fabrizio accanto.

"Buongiorno Bizio" sussurró Ermal per non svegliare il compagno che dormiva anche lui sorridendo. Chissà cosa stava sognando pensava Ermal.

"Buongiorno ricciolí" rispose con la voce più roca del solito facendo sobbalzare Ermal e risvegliandolo dai suoi pensieri. Si baciarono.