Cap.14

Fabrizio non sembrò dare molta attenzione all'arrivo di Ermal.

Il riccio sentendosi offeso se ne andò verso la sua dimora. Una volta arrivato prese la sua chitarra e iniziò a canticchiare qualcosa che non aveva mai scritto. Gli uscirono così le parole,dal nulla.

Lasciami le stelle
Almeno so con chi parlare
A chi rivolgermi stanotte
Perché tu non vuoi restare
Volevo darti un aereo di carta
Da lanciare nell'aria
Ho scritto lì tutti i miei sogni
Per vederli andare via
Ti ho chiamato a bassa voce
Ma tu non rispondi
Fra tutti i cuori in giro
Dimmi in quale ti nascondi

Io mi ricorderò di te
Tra le luci di Roma
Ogni abbraccio per strada
Mi riporterà da te
Perché in fondo sai stavamo bene
Dimmi perché
Il rumore più forte è lo stesso silenzio
Che sento di noi
E intanto chiude anche l'ultimo bar

Volevo dirti che ho provato
Ad avere molto più tempo
Per capire fino in fondo
La parola "accanto"
Ti ho cercato in ogni volto
E in questo mi confondi
Tra tutti i cuori in giro
Dimmi in quale ti nascondi

Io mi ricorderò di te
Tra le luci di Roma
Ogni abbraccio per strada
Mi riporterà da te
Perché in fondo sai
Stavamo bene
Dimmi perché
Il rumore più forte è lo stesso silenzio
Che sento di noi
E intanto chiude anche l'ultimo bar

Io mi ricorderò di te
Tra le luci dell'alba
Di ogni abbraccio per strada
Mi ricorderò di te
Perché in fondo sai stavamo bene
Dimmi se c'è
Una buona ragione
Per correre ancora senza di te
Intanto chiude anche l'ultimo bar
Intanto chiude anche l'ultimo bar

Finì di cantare e si trovò Fabrizio davanti.

"Ermal sei bravissimo"

"La canzone era dedicata a te. Sei andato via senza dirmi né dove né il perché"

"Ieri notte ti ho sentito urlare che mi avresti perdonato anche se ti avessi detto dove sono stato. Anche io ti amo"

"Io sono pronto ad ascoltarti"

"Dopo quello che è successo con tuo padre,che non si può definire padre,ho pensato di vendicarmi per il nostro bene. Sono andato in caserma e l'ho ucciso con le parole. Stavo Tornando a casa quando un gruppo di signori che non parlavano italiano mi hanno trascinato in un vicolo e hanno iniziato a picchiarmi. Tra tutto quello che hanno detto ho capito solo che erano amici di Gezim perché l'hanno nominato"

"Oddio Fab!" Il riccio si buttò tra le braccia del moro che ricambió l'abbraccio.

"Sarai sempre nella tasca a destra in alto,anche se un giorno sperando di no dovessimo lasciarci"

"Ti amo ricciolí"

"Anche io romano di merda"

"Eh?"

"Così tanto per... Ti amo"

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