Cap.4
Il giorno per andare in studio di registrazione arrivò in fretta.
Il giorno prima Ermal e Fabrizio mi aiutarono a farmi il guardaroba con la carta di credito che mi avevano regalato.
In studio:
"Al Cairo non lo sanno che ore sono adesso,il sole sulla rambla oggi non è lo stesso in Francia c'è un concerto la gente si diverte qualcuno canta forte qualcuno grida a morte a Londra piove sempre ma oggi non fa male
il cielo non fa sconti neanche a un funerale ma inizia il mare rosso di fuochi e di vergogna di gente sull'asfalto e sangue nella foglia"
"E questo corpo enorme che noi chiamiamo Terra ferito nei suoi organi dall'Asia all' Inghilterra galssie di persone disperse nello spazio ma quello più importante è lo spazio in un abbraccio di madri senza figli di figli senza padri di volti illuminati come muri senza quadri minuti di silenzio spezzati da una voce non mi avete fatto niente"
Cantarono fino alla fine della canzone,una volta usciti dallo studio di registrazione parlammo.
"Marty che ne pensi della canzone?"
"Bellissima"
Io e Fabrizio parlammo a lungo di quanto fosse bella la canzone che avevano appena registrato mentre Ermal chattava con qualcuno.
"Ermal con chi chatti? Con la fidanzata?" Scherzó Fabrizio.
"Stai zitto lasciatemi in pace" rispose Ermal con le lacrime agli occhi e affrettó il passo lasciando me è Fabrizio da soli.
"Che gli è preso?" Chiesi curiosa.
"Non so,da quando lo conosco non ha mai fatto così. Odio dirlo ma siccome non mi fido di lui a questo punto. Vieni a stare da me finché non si calma se si calma"
"No assolutamente,andrò in hotel,a casa vi disturbo"
"A chi dovresti disturbare se don da solo?"
"Ma non stavi con Giada? E i tuoi bambini?"
"L'hai detto da sola. Stavo con Giada e miei cucciolotti li vedo 2 volte a settimana"
"Ah."
"Quindi vieni o no?"
"Ok"
La sera
"Che cosa vuoi per cena Marty?"
"Non so vedi tu"
"Non ho voglia di cucinare,preparati che ti porto in pizzeria e mangiamo fuori."
"Ok 5 minuti e arrivo"
Mi misi un jeans nero attillato e una maglietta bordeaux con Bob Marley disegnato.
"Figa la maglia"
"Grazie"
"Prima di andare vieni qui"
Mi avvicinò a se per scattare una foto. Per tenermi più vicina mi strinse a un fianco e io diventai bordeaux come la mia maglia.
Arrivati in pizzeria ci sedemmo a un tavolo e davanti chi ci troviamo? Ermal.
Ci guardò male e fulminó Fabrizio con lo sguardo.
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