Capitolo 4

La nota che le aveva lasciato Mercoledì sul cuscino placava parzialmente le ansie di Enid.

Aveva paura che "Ho avuto una soffiata, se finisco questo incarico poi saremo libere, stasera ti porto a cena, ti amo" fosse come uno di quei cliché in cui la cena viene rimandata in eterno perché qualcuno muore prima in una drammatica uscita di scena.

<< No Enid, ti stai costruendo scenari impossibili in testa, andrà tutto bene Mercoledì sa quello che fa >> si guardava allo specchio mentre assiduamente si ripeteva che tutto sarebbe finito nel migliore dei modi.

Per distrarsi, Enid uscì a fare shopping, trovando un accattivante vestito che era sicura l'altra avrebbe apprezzato.

Quando la sera Mercoledì tornò dalla sua missione parzialmente conclusa, la bionda era in bagno a definire il trucco.

La corvina bussò << Posso entrare? >>

<< Si vieni >>

Appena aprì la porta la ragazza capì cosa provava suo padre quando vedeva Morticia. Sbalordita non era il termine corretto per descrivere quello che la sola visione dell'altra le faceva provare, adorazione forse. Si sentiva come sopraffatta da un'essenza superiore, che semplicemente non poteva essere comunicata rendendole giustizia.

Mercoledì si posizionò dietro la sua ragazza, poggiando delicatamente le mani sui fianchi e iniziò a baciare il collo cercando di trasmettere in quel contatto tutto l'amore che riuscisse a trovare nella sua anima nera.

<< Non ci provare, mi hai promesso una cena e non mi aspetto niente di meno >> la rimproverò Enid.

<< Potremmo passare direttamente al dolce >>

<< Vai a vestirti, prima andiamo prima finiamo, e poi tra due giorni andiamo via, giusto? >>

La corvina annuì solo per sentire lo squittio di gioia che proveniva dalla bionda. Adorava quell'energia che emanava, poi aveva già contattato i suoi genitori per mandare Lurch ad aiutarla con i bagagli.

La serata fu fantastica, Enid sembrava aver riacquistato quella nota di esuberanza che la caratterizzava così tanto nel periodo scolastico e riusciva di nuovo a parlare per ore di notizie e gossip che aveva sentito su qualche rivista televisiva, non che Mercoledì la stesse ascoltando sul serio. Si godeva semplicemente lo spettacolino che metteva su facendo qualche cenno di approvazione sparso qua e là.

Quella era la sua ragazza e l'unica cosa che pretendeva da lei quella sera era che diventasse sua moglie.

Appena finita la cena, Mercoledì la portò in riva al mare. La sua idea originale era di portarla in un cimitero da cui dissotterrare un cadavere che casualmente avrebbe avuto una scatolina con un anello in mano, ma la videochiamata di due ore con Bianca l'aveva convinta che il giardinaggio non era esattamente l'attività da proporre prima del fatidico "si".

Era tutto buio intorno a loro e di questo la corvina ne era a conoscenza, aveva scelto un posto così buio solo per poter vedere gli occhi di Enid illuminarsi, anche dopo anni non si stancava mai. Prese il cestino che aveva nascosto in un cespuglio e distese la tovaglia sulla sabbia.

Il rumore delle onde, la Luna, la salsedine, la bellissima ragazza che era di fronte a lei, Mercoledì non avrebbe potuto chiedere vita più perfetta in quel momento.

La bionda fu la prima a sedersi, mentre la più bassa aspettava solo che l'altra si mettesse comoda, prima di mettersi comoda su di lei. Enid era un fantastico cuscino e supporto per la schiena, in più odorava di casa.

Passarono una quantità indefinita di tempo in quella posizione, Mercoledì con gli occhi chiusi ed Enid che guardava le stelle, fino a quando non sentirono un rumore.

O meglio, la corvina sentì un rumore che sarebbe potuto essere scambiato per vento, ma la paranoia della bionda le diceva che lì, su quella spiaggia, non erano sole.

Tese le orecchie, cercando qualche altro suggerimento dalla natura che però non riuscì a captare, il boschetto lontano da loro rendeva tutto normale, ed Enid non riusciva a intravedere nessun movimento dietro la vegetazione, né umano né animale.

Ma ormai l'ansia di Enid aveva iniziato a corroderla da dentro, e Mercoledì decise che ci sarebbe stato un altro fantastico momento più calmo per chiederle la mano. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top