Passione

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Passione

Qualche scusa di troppo. Qualche ambizione di poco. Nulla è perfetto nell' uomo a pensarci bene. Ognuno di noi, nel suo piccolo, anela alla perfezione. Dal lavoro alla scuola, ormai misuriamo tutto in base alla perfezione. Perfino la socialità e la popolarità dipendono da questo ambiguo fattore: bisogna aspirare o meglio ancora, essere perfetti se si vuole essere qualcuno nella vita. Ma il vero eroe è colui che agisce nell' ombra: il bene è silenzioso, non si nota all' inizio. E' come una malattia, pervade la tua mente e ti spinge all' azione. Ti rende attivo. Anche l' amore è così. Allora le scuse sono davvero di troppo: non ci si vuole mai impegnare veramente nelle proprie attività, nei propri ruoli.

Vaghiamo sulla Terra come pellegrini, siamo attori con un disperato copione da mettere in scena, eppure sull' immenso palco della vita non sappiamo cosa recitare, indossiamo maschere per timore del giudizio altrui e ci rinchiudiamo nella virtualità per far eccedere i nostri vizi e il nostro virtuosismo.

L' uomo che anela alla perfezione, anela ad essere Mefisto. E a proposito di lui, non si fece vivo. I giorni sulla Terra sembravano essere incuranti, se ne stavo per conto suo nel suo reame, aspettando la fine.

Intanto uomini e donne semplici affrontavano con sudore e orgoglio le piccole sfide quotidiane.

Ogni giorno James, calmatosi dal trauma emotivo subito, si fermava ad ammirare un anziano signore che con il poco di pensione che aveva, passava da una mensa dei poveri e lasciava una donazione.

Poi poco più avanti si dirigeva in un bar, il cui proprietario era probabilmente un suo amico e alcuni suoi coetanei lo bloccavano, implorandosi di sedersi, cercando di bere con loro un caffè.

Ma l' anziano signore, abitualmente metteva le mani in tasca, e tirava fuori la tasca interna vuota.

Non aveva soldi per lui. Li aveva dati tutti a quei poveracci della mensa, diventando a sua volta come loro.

Una mattina James, come al solito, era in ritardo e perse l'autobus.

Per arrivare in tempo alla lezione successiva in università, James si recò alla più vicina stazione metropolitana. Proprio di fronte alla stazione di Steven Square, vi era quella mensa.

Incuriosito, James si fece avanti per udire il dialogo tra quell' anziano signore e il povero barbone seduto fuori.

-" Aspetta, torno subito!" – disse l' anziano al barbone.

Entrò dentro il posto e dopo qualche minuto, uscì fuori. Teneva in mano un vassoio con due ciotole. Una conteneva degli spaghetti al ragù ancora caldi, l' altra una bistecca con un contorno di purea di patate.

Il barbone non mangiò. Lo fissò. Guardava continuamente lui o il piatto, era incredulo.

L' anziano allora si sedette affianco a lui, sporcandosi il suo abito.

Si tolse il soprabito e lo posò delicatamente sulle spalle del barbone, coprendolo.

Erano i primi giorni di Ottobre e nella ridente cittadina di River Valley, il freddo incomincia a sentirsi.

Il barbone allora strinse il cappotto e iniziò a mangiare piano, quasi come se si vergognasse.

Una volta che ebbe finito il pranzo, l' anziano lo ringraziò e salutando il barbone, se ne andò.

Il giovane James , incuriosito sempre più da quel gesto di carità lo inseguì a sua volta.

Si dimenticò completamente così tanto del treno, che lo perse. Per troppi giorni aveva visto quella scena e quella mattina era spinto da una tremenda curiosità.

Seguì l' anziano fino a un parco pieno di piccioni. L' anziano si fermò in una raduna nel parco e si inginocchiò a piedi di una statua.

La statua recitava questi versi:

La comunità di River Valley deve molto al sig. O'Reany , fondatore e costruttore della fabbrica di ferro che nell' età industriale rinunciò alle sue ricchezze per dare lavoro ai padri della popolazione.

Questa statua è in suo onore e in reverenza della sua famiglia.

L' uomo accarezzò la scritta. James cercò di non fare rumore ma calpestando un ramoscello, attirò involontariamente l' attenzione del signore, che voltandosi invitò il ragazzo a farsi vicino.

Il ragazzo timidamente gli si fece accanto e non ebbe il coraggio di domandare né di presentarsi.

L' anziano vedendo il turbamento del ragazzo, disse apertamente:

-" Lo sai, figliolo, questa statua apparteneva al mio bisnonno, qualche generazione fa, ormai. Mio padre mi diceva che era un uomo straordinario." - .

-" Lo credo signore, per farsi avere una statua deve avere fatto cose grandi" – disse il giovane.

-" Vedi, io credo che a tutti sia concessa una seconda possibilità. Lasciami spiegare" – disse, notando la perplessità espressa sul volto del ragazzo – " Mio padre mi disse che cacciarono via il mio bisnonno perché aveva fatto del cose terribili, poi devolse il suo bene patrimoniale in associazioni e costruirono così una fabbrica. Diede lavoro a molte persone in un momento difficile della vita della città, e sai come lo ripagarono?"-.

-" No, come?" – chiese perplesso.

-" Con una statua!" – disse l' anziano. Poi osservò la scultura e rimase quasi rattristito e fece trasparire dal suo viso un velo di malinconia.

-" Come mai non è felice della statua, signore?" – chiese.

-" Vedi, quando fai il male giovanotto tutti se ne rammentano, basta una sola azione malvagia e sei bollato. Tutti si ricorderanno di te per quella singola azione, pur avendo vissuto nel bene. E quando fai del bene, vedi al massimo hai una statua, una medaglia, un onore, ma quel ricordo rimane nel presente per poi svanire se non sei qualcuno. Il bene è silenzioso, figliolo, non ha necessità di apparire nella storia. Eppure la gente quando passa da questa statua, fa come se non ci fosse. Nessuno si ricorda di lui" – disse il vecchio.

Scese una lacrima da quei suoi occhi marroni, percorse le guance rugose e la folta barba bianca, poi si perse nell' aria, schiantandosi al suolo. In quel momento, quella singola goccia fece un rumore assordante nel cuore di James.

Era una storia che lo fece riflettere. Nei giorni a seguire, quando le lezioni erano sospese, James passava sempre da quella raduna per incontrare l' anziano signore.

Un giorno, però , non vide più l' anziano. Era morto. Gli lasciò nel solito punto, una tortorella. Dietro le ali vi era nascosto un bigliettino:

-" Al mio amico, James da parte del signor O'Reany. Grazie, per la vicinanza negli ultimi giorni" -.

La tortorella è un volatile; appartiene a una specie meravigliosa e come la colomba, è un simbolo di pace. Chiunque riceva una tortorella è legato da una forte amicizia verso una precisa persona. L' anziano si sentì a suo agio con James negli ultimi giorni, gli parlò delle sue avventure: di come avevano catturato un forestiero, di come la fabbrica decollò e aumentò il processo industriale, di come la gente amava il suo adorato bisnonno, il quale avrebbe tanto desiderato conoscere l' anziano signore ma che purtroppo non gli fu concesso in una vita di soddisfazione. Devolveva tutto ai poveri, lasciando l' indispensabile alla sua famiglia, cercando di dare dignità a tutti. Il gesto scaldò il cuore a James, che finalmente lo comprese. Quel momento lo commosse, lo spinse ad essere migliore. Fu un desiderio quello che scaturì dal suo cuore. Immediatamente gli venne in mente di come aveva trattato la sua dolce amata. Corse più veloce che poté. Avrebbe voluto volare per raggiungere la sua Lily.

Dopo una corsa intensa, arrivò sotto casa tua quasi senza fiato. Si appoggiò al muretto per riprendere fiato.

Prese coraggio e oltrepassò l' angolo della strada, dal quale intravedeva la casa rossa di Lily. In effetti Lily adorava il rosso: lo riteneva un corso di straordinaria bellezza, ricco di tonalità e sfumature. Amava ogni uso, variazione e sbavatura cromatica di quel colore.

Il rosso.

Divenne così il viso di James quando superato l' angolo e fiondandosi in mezzo alla strada di casa sua, vide che non era da sola. Fu scosso.

Si sentì beffeggiato. Di fronte a lei stava quel palestrato: il solito belloccio ( noi sappiamo che si sono baciati, ma lui no) , pensava fossero amici, ma lei si accostò a lui e lo salutò con un bacio sulla guancia. Lì per lì James fu propenso a intervenire, invece si nascose dietro l' angolo e attese ulteriori sviluppi.

Bingo! Gli sviluppi arrivarono. Ma quando vide lo sviluppo, James si lasciò crollare il mondo addosso.

Lily lo stava baciando.

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