20- Viale dei ricordi.
E' Sabato.
Io e gli amici di Salvatore siamo stati insieme tutta la sera. Sono simpatici e non mi fanno sentire mai a disagio con commenti sprezzanti. Per concludere la serata, siamo andati alla metro. Ciccio ed altri ragazzi che non mi va di elencare, perchè troppo numerosi, sono andati a comprare dei panini per tutti, mentre io, Salvatore e Giulia siamo rimasti da soli a chiacchierare.
D' improvviso, la mora al mio fianco comincia a piangere ed io la osservo scettica, sorpresa da un tale atteggiamento. Salvatore sembra comprendere all'istante e ne discutono, ma a me sembra solo un linguaggio in codice. Non riesco a concepire nessuna parola, finchè lei non racconta episodi accaduti in passato e parlano di questa persona detestabile che ha fatto molto soffrire entrambi. Il mio cervello mi porta a lei: Raffaella. E no. Questo non va bene per niente. Mi sento mancata di rispetto, da Giulia in primis ed anche dal mio fidanzato.
Raffaella è l'ex fidanzata di Salvatore. Sono stati assieme per tre lunghi anni, lui l'amava inesurabilmente e quando lei si è innamorata di Ciccio, il suo migliore amico, Salvatore ne ha sofferto molto. Lei l'ha cambiato, da quanto mi raccontano tutti lui è tutt'altra persona. E' più diffidente, meno sdolcinato.
Giulia era la migliore amica a cui Raffaella ha voltato le spalle senza ritegno, disintegrando tanti anni di amicizia.
Tutti sanno quanto io odi sentir parlare di lei e questa passeggiata nel viale dei ricordi mi ferisce, mi lacera. La rabbia si impadrona di me, ma resto in silenzio. Ascolto ed abbasso il capo, sento le lacrime bagnarmi gli occhi, ma non voglio cedere al nervosismo. Non posso iniziare a piangere anche io. Specialmente di fronte a Salvatore.
Mi prudono le mani, mi tremano.
Le danno troppa importanza, per quanto mi riguarda. A me non è mai parso che iniziassi a piangere improvvisamente ricordando il male che mi ha fatto Francesco. E di certo non sto sempre a raccontare di quanto sia stato un maledetto figlio di puttana con me.
Tutto questo è inspiegabile. E' una scena che vorrei eliminare dalla mia memoria, ma non si può, non posso, non possiamo. Quello che mi fa più rabbia, sopra ogni altra cosa, è che lei non merita tutto ciò. Non merita di essere ricordata, nessuno dovrebbe ancora star parlando di lei.
Mi sento così offesa, moralmente destabilizzata. Non riesco a parlare, non riesco neanche ad alzare lo sguardo e nessuno dei due sembra rendersene conto. Sono entrambi troppo attenti a parlare di lei e di quanto male abbia cosparso tra loro.
Dopo qualche minuto interminabile, tornano i ragazzi con i panini e sono felice di tirare un sospiro di sollievo.
Grazie mille a voi che votate e commentate la storia! Siete adorabili, vi adoro!
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