17- Reprimere l'orgoglio.
Ieri mi ha scritta Francesco, ha letto il mio profilo Tumblr notando il mio umore pessimo.
Avevo dovuto affrontare una forte discussione con Salvatore causata, per l'ennesima volta, dalla sua gelosia; che io avessi sbagliato era lecito, ma le sue reazioni erano sempre così esageratamente catastrofiche quasi come se ogni cosa che facessi fosse un peccato o un tradimento.
"Beh, non ha tutti i torti per esser così geloso, non si fida ancora totalmente di te, ricordalo."
Il mio subconscio non ha perso occasione per rimproverarmi e mi son ritrovata addirittura a dover calare il capo realizzando quanto i miei pensieri fossero egoistici.
D'altronde, avevo totalmente cancellato dalla mente il fatto che Francesco mi seguisse ancora su tumblr, per questo non mi ero posta problemi nello sfogarmi liberamente con qualche frase rabbiosa e angosciata.
Salvatore era fuori, con i suoi amici. Provavo a chiamarlo ma non rispondeva, non voleva proprio saperne. Sapevo perfettamente quanto lo avrebbe irritato, ma se il litigio era l'unico modo per parlarci, allora ero pronta alla guerra. Avevo provato a chiamare Lino, un amico che gli ho presentato e che è entrato nelle grazie di tutti, che, per fortuna, mi aveva risposta soltanto dopo qualche squillo.
Il mio nervosismo era alle stelle, non riuscivo a reggere l'ansia, non ero in grado di dominarla e sembrava lasciare anche un piccolo posticino alla paura.
«Lino, c'è Salvatore lì?» Ho chiesto, appena ho udito il suo "Pronto?"
«Sì, Fortu...perché?» Sembrava titubante e non so dire quale fosse il motivo.
«Digli che Francesco mi ha contattata.» Ho tirato fuori un respiro profondo, sentendo quasi le gambe crollare e le braccia cedere.
Ho sentito Lino riferire, con voce placata e riluttante, la notizia a Salvatore e non avevo neanche la più pallida idea di cosa mi stesse attendendo.
"Hai paura di lui o cosa? Tieni la fottuta testa alta." - Mi ripeteva il mio subconscio ma non è facile quando il tuo ragazzo ha la voce rauca e dura e quasi ti fa sentire in colpa anche quando gli tiri un pizzicotto.
«Che cosa?» La voce di Salvatore mi sembrava quasi lontana, anche se stava urlando.
«Mi ha contattata Francesco, mi ha chiesto come stessi ed ho risposto che sto bene. Così è finita la conversazione.» Ho chiuso gli occhi, cercando di non far trasparire il mio nervosismo.
Le sue urla riempivano il silenzio. Mi ha imprecato contro, a quanto pare gli avevo promesso che "Non gli avrei mai risposto". E' una promessa che non ricordo, ma per quanto possa esser stata una futile conversazione, ha estremamente ragione. Lui ha sempre ragione. Sono sempre io quella che sbaglia.
Non voglio che si scocci di tutta questa situazione.
Ma è come se non riuscissi a smettere di irritarlo, di esasperarlo, di farlo impazzire con i miei errori e le mie cazzate, nonostante gli avessi già assicurato che poteva fidarsi di me perchè volevo a tutti i costi dimostrargli quanto ci tenessi a lui. E, allora, cosa c'è di sbagliato in me?
Perchè non riesco semplicemente ad evitare i suoi fastidi? Perchè mi risulta così complicato?
***
Dopo la telefonata, Salvatore non mi ha cercata. Non so a che ora è tornato a casa, Lino mi aveva, però, inviato una sua foto che lo raffigurava seduto in un angolo, lontano da tutti. Era lì, da solo, immerso nei suoi pensieri: sembrava stesse cercando di placare la sua ira e i suoi demoni che lo convincevano a sfogarsi su di me.
Sa come controllarsi, certe volte.
Il mio cuore è sprofondato in un vortice di dolore quando Lino mi ha inviato quella foto. Avrei voluto stare lì con lui, avrei provato ad accarezzarlo lievemente, mi sarei scusata senza sosta enunciandogli quanto fossi dispiaciuta per quell'errore e per tutti quelli passati e, probabilmente, per quelli che sarebbero poi avvenuti in futuro.
Ho deciso di ignorare il mio orgoglio, scrivendogli una buona notte piuttosto incerta, premurosa. Volevo addolcirlo, senza scatenare ancora una brutta reazione.
Stamattina mi sono svegliata presto: è stata già abbastanza dura provare a dormire. Il mio primo pensiero è stato controllare il cellulare, senza neanche indossare gli occhiali prima e un sorriso entusiasta ha contornato il mio viso quando ho notato che, una volta tornato a casa, ha ricambiato la mia buona notte.
L'orgoglio non è mai la soluzione in un rapporto, non fatevi vincere dagli istinti, anche se è dura reprimerlo. Amate forte e non smettete mai, ci sarà sempre chi saprà donarvi quello di cui avete bisogno! Grazie ancora a voi che leggete questa storia!
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