Roberto era rimasto scosso dall'accaduto, quel mattino presto.
Appena entrato in casa, si recò in bagno a sciacquarsi il viso, bevve qualche sorso d'acqua direttamente dal rubinetto, poi alzò la testa e si mirò allo specchio.
"Quanti anni sono passati?"chiese all'immagine riflessa davanti a lui.
"Ho una buona posizione, una bellissima donna al mio fianco, un bambino che amo più della mia vita. Non voglio che tutto ciò finisca. Non lo merito!Anna... Anna... ma ho sentito davvero la tua voce? Perché ritorni proprio ora, dopo che io ti ho dimenticata...
Ho un'altra vita adesso. Ho lavorato duro. Ho sofferto. Ora sono felice, realizzato."
Tutto ad un tratto scoppiò a ridere.
Ridere e ridere.
Non riusciva a smettere.
Elena, sua moglie, e Andrea lo guardavano sorpresi e compiaciuti per la sua allegria.
"Ma certo!" pensò lui "È stato tutto frutto della mia immaginazione! La foto che ho buttato l'altra sera nel fuoco! Ecco perché mi è tornata alla mente lei ed ho pensato di sentire la sua voce... È stata solo la mia immaginazione."
"Noi siamo pronti Roberto!" gli disse Elena, col sorriso sulle labbra e un'espressione interrogativa negli occhi.
"Venite qui!" rispose lui allargando le braccia, e strinse a sé, baciando sulle guance, le due persone più preziose della sua vita.