12. Top secret

"Signorina Keller" chiama Ander dall'altra parte della scrivania, "ho letto il suo rapporto. Ha avuto a che fare con il figlio del presidente russo?"

Clarisse, interpellata, si alza in piedi, attirando lo sguardo di tutti i presenti in Aula Magna. "Sì, direttore Sharman."
"E come le è sembrato l'approccio?" domanda il capo, unendo le mani sotto il mento, esaminando la ragazza.
Clarisse serra le labbra. "Invitante" ammette. "Credo di aver instillato in lui il dubbio sulle azioni del padre."
"Ha sospettato della sua cittadinanza americana?"
"No, direttore. Il mio russo è stato impeccabile."
Ander annuisce, chinandosi verso uno scienziato che gli sussurra qualcosa nell'orecchio. Beck è seduta in quarta fila, affiancata da David e da Richard, il fratello di Clarisse, che continua a torturarsi le mani sotto il bancone di metallo. Beck appoggia una mano sul suo braccio. "Tranquillo, Richard" dice sottovoce, "Clarisse non ha fatto nulla di male."
"Credi che la sua relazione con il figlio del presidente russo non abbia compromesso nulla?"
Beck guarda gli occhi del ragazzo, unendo le labbra. Interviene David, a tono basso.
"I ragazzi si fidanzano in continuazione. Vedrai che non succederà nulla."
"Il signor Copper vuole intervenire?" esclama Ander all'improvviso, facendo irrompere la sua voce che si irradia dal microfono.
David si mette in piedi, lanciando un'occhiata a Beck. "No, direttore. Dicevo solo che il dubbio instillato nella mente del giovane sicuramente avrà intaccato i pensieri del padre."
"Certo" dice Sharman. Tiene il suo sguardo fisso su David. "Speriamo possa incidere sul futuro della nostra Storia. Gli equilibri sono più precari che mai." Ander si mette in piedi, sistemando la cravatta al collo. "Ultimamente la Russia sta premendo contro le frontiere dell'Arabia Saudita perché le loro riserve di petrolio sono in diminuzione. E' nostro compito proteggere il più grande fornitore di petrolio al mondo. Gli Esteri dicono che vi è un decisivo fermento e ora più che mai dovete agire. Non importa quanto possiate influire, i vostri prossimi viaggi saranno unicamente in Russia. Il Presidente non deve osare scatenare una guerra." Ander si lecca le labbra, guardando i presenti. Lancia un'occhiata a Clarisse e a David, invitandoli a prendere nuovamente posto. "Qualora la guerra fosse inevitabile, allora metteremmo da parte il progetto Transfiguro e proseguiremo con l'attuazione di un progetto ancora top secret." Beck socchiude gli occhi nei confronti di Ander, dopodiché il direttore dichiara conclusa l'assemblea. Richard corre da sua sorella, abbracciandola forte, mentre Beck e David si guardano reciprocamente negli occhi, rimanendo seduti mentre il resto dell'Aula Magna si mette in piedi. Rebeckah si porta una mano al ciondolo di sua madre.
"Secondo te si riferisce a Memento?" domanda David, assicurandosi che nessuno possa ascoltarlo.
Beck annuisce. "Secondo me lo hanno già ultimato. I miei genitori ci lavoravano parecchio sopra."
"Ma perché nessuno ne è a conoscenza?"
"David" lo richiama la ragazza, incastrandolo con un'occhiataccia. "Noi lo sappiamo solo perché io te ne ho parlato. I miei genitori non avevano segreti con me e poi non si tratta affatto di un progetto... malvagio, diciamo."
"Vogliono modificare i pensieri degli uomini!" sbotta David, guardandosi intorno. "Vogliono eliminare la cattiveria che si cela nell'animo umano."
"Ma solo in vista di un duraturo periodo di pace."
David stringe i denti, lanciando un'occhiata ad Ander che sussurra con gli altri scienziati e abbandona l'Aula Magna. "Ma allora perché non usarlo fin da subito? Se è pronto, cosa aspettano a disperderlo?"
Beck scuote le spalle. "Non ne ho idea. Sicuramente sanno cosa fare." Gli appoggia le mani sulle spalle. "Andrà tutto bene, non essere così teso."
David prende un ampio respiro, dopodiché si mette in piedi. Vede tutti i ragazzi e le ragazze disperdersi per l'ambiente, immettendosi nei corridoi delle reciproche stanze. "E' solo che tutti questi ragazzi continuano a smaterializzarsi in questi viaggi del tempo che fino ad ora non hanno cambiato nulla."
"Ander ha sempre detto che i cambiamenti devono essere lenti, piccoli ma progressivi. Non dobbiamo cambiare nient'altro, solo le relazioni internazionali tra gli Stati Uniti e la Russia."
David lancia una rapida occhiata a Beck, prendendo un ampio respiro. "Spero solo serva davvero a qualcosa."
"Certo. Non siamo qui a perdere tempo." Beck si sistema i capelli dietro le orecchie. "Vai a riposarti un po'. Partiremo tra cinque ore e ci aspettano ben cinque mesi a Mosca."
David le sorride. "Non vedo l'ora."

*****

Beck aspetta in sala d'attesa, con le dita delle mani incastrate fra loro. I pazienti scorrazzano per i corridoi, i medici fanno sventolare i loro camici e quelle pareti trattengono ansie e speranze. Rebeckah fa un lungo respiro, poi nota Rump avvicinarsi a lei, senza il suo camice addosso. "Novità, dottore?" chiede, mettendosi in piedi.
Lo psicologo le abbozza un sorriso. "Sta bene, signorina Smithers. Lo abbiamo preso in tempo."
"Ma si può sapere cosa ha avuto?" domanda la ragazza, preoccupata.
Paul le chiede di sedersi e si mette al suo fianco. China il suo viso verso quello di Beck e inizia a parlare a bassa voce. "Ha assunto troppo benzodiazepine. In parole povere, ha preso più medicinali del previsto."
Beck si porta le mani sulla fronte, scuotendo la testa. "Ed io non mi sono accorta di nulla."
"Benedict tende a non parlare troppo di sè."
"No" ammette Beck. "Io però l'ho visto, dottore. E' crollato davanti ai miei occhi e non ho saputo cosa fare."
Paul si rimette dritto, guardando la ragazza nei suoi occhi scuri. "In che senso crollato?"
"Sì. Ha pianto molto, ripetendosi di quanto lo meritasse, di che persona orribile sia stato-"
Paul solleva una mano per bloccarla. "Dici sul serio?"
Beck vede gli occhi verdi del dottore, annuendo. "Sì, ma non abbiamo mai approfondito la conversazione. E' stato poco presente in casa e passava le giornate fuori."
Lo psicologo ingoia a vuoto, scuotendo la testa. "Avrebbe dovuto tornare da me" dice. "Mi aveva promesso che sarebbe venuto a parlarmi qualora i problemi fossero ricomparsi."
Beck drizza la schiena. "In che senso? Che tipo di problemi?"
Rump la guarda, accondiscendente. "Sai che non posso parlartene. Mi vincola il segreto di professionalità."
Beck tira un sospiro di sollievo. "Ma starà meglio, adesso?"
"Combattere i propri demoni è molto difficile, signorina Smithers. Quanto bene conosce Benedict?"
Rebeckah si inumidisce le labbra carnose. "Non molto. Ma è l'unica persona di cui io mi fidi e che mi ha risollevato da terra quando non era assolutamente tenuto a farlo. Mi ha salvato e questo è quello che mi basta."
Paul annuisce, stringendo le labbra. Appoggia una mano su quella della ragazza, stringendola per confortarla. "Benedict è una brava persona. Tutti affrontano periodi bui di cui hanno rimorso e che vorrebbero cancellare, ma sappiamo bene che non funziona così. D'ora in avanti, però, Benedict deve controllare l'assunzione degli psicofarmaci."
Beck annuisce. Quando è stata ricoverata in una di quelle stanze, ricorda perfettamente Benedict avere cura di lei, ripetendole di ricordargli sua figlia. Lancia una rapida occhiata a Paul e sussurra: "C'entra Jodie, non è vero?"
Il dottore stringe le labbra, separando le mani. "Segreto professionale" ripete. Si china su di lei un'ultima volta. "Signorina Smithers, anche Benedict ha avuto una vita passata e, come lei, è necessario voltare pagina e ricominciare." Lascia la ragazza lì mentre lui si alza e si avvia lungo il corridoio.
Beck prende un respiro profondo, dopodiché si mette in piedi e raggiunge la camera in cui Benedict è ricoverato. Spinge la porta verso l'interno e lo vede tranquillo, adagiato sulle lenzuola candide e il volto pallido. Quando sente i passi vicini, gira la testa e sorride a Beck, stringendo le labbra. Ha l'ago di una flebo incastrato nell'incavo del braccio. "Mi dispiace" bisbiglia, guardando gli occhi scuri della ragazza. Beck prende la sedia e si accomoda al fianco del letto. Vede gli occhi trasparenti di quell'uomo, le sue labbra esangui, i capelli scompigliati e un accenno di barba sulla mascella. Allunga una mano e stringe le dita di Benedict nelle proprie. Non vuole conoscere la sua storia passata. Tutto quello che le importa adesso è rispettare quell'uomo che le ha permesso di ricominciare da zero e la ha dato un tetto sotto cui trovare riparo. "Va tutto bene" gli dice, abbozzando un sorriso.

Quando rientra a casa da sola, chiude la porta a chiave. Si guarda intorno, prendendo un ampio respiro. Va in cucina e traffica nei mobili, cercando di capire dove Benedict nasconde le medicine. Passa in salone e infine in camera del medico, aprendo i cassetti e spostando gli oggetti sui mobili. Quando traffica alla base dell'armadio, nota una scatola chiusa. La trattiene con mani tremanti, tirandola fuori. Non dovrebbe aprirla, lo sa benissimo. Però il dubbio è insistente, le colpisce la testa e la spinge a sollevare il coperchio di quella scatola. Dentro trova confezioni di medicinali terminati, varie tipologie di ansiolitici che nascondono una foto stropicciata. La afferra e la gira lentamente, vedendo Benedict stringere a sè una donna e una ragazza. La sua somiglianza è impressionante. Probabilmente quegli occhi scuri che sorridono alla fotocamera sono quelli di Jodie, la ragazza che Benedict dice le assomigli.
Beck invece crede che siano assolutamente diverse. Ben non le ha mai parlato di loro e forse ha anche paura, adesso, a conoscere il perché. Sul fondo della scatola trova dei documenti rivoltati e l'unica cosa che le salta all'occhio è Studio Legale. Chiude gli occhi e ripone il coperchio sulla scatola, sistemandola nuovamente sul fondo dell'armadio. Ha visto abbastanza. Prende un ampio respiro e torna in camera sua, rendendosi conto solo in quel momento del ciondolo riverso per terra e spaccato a metà. Sgrana gli occhi, avvicinandosi all'oggetto rotto. Lo afferra con dita rapide e lo appoggia sul materasso, accertandosi che possa essere riparato quando all'improvviso trova una cosa strana. All'interno di una delle due metà della sfera c'è un'altra piccola pallina trasparente. Con l'unghia dell'indice la fa uscire e nota uno strano liquido rossastro nascosto al suo interno. Socchiude le labbra. Prende la piccola sfera tra pollice ed indice e se l'avvicina. Prende il cellulare in mano e manda un messaggio a David. Vuoi vedere una cosa strana? Scatta una foto alla piccola sfera piena di liquido rosso e la inoltra.

Dieci minuti dopo, David è seduto sul pavimento della stanza di Beck, con in mano il piccolo oggetto. "Ora mi puoi dare il permesso di esaminarlo?"
La ragazza solleva un sopracciglio. "Non crederai davvero che questo possa tornarmi utile?"
"Certo che no" ammette David, guardando la ragazza con i suoi occhi chiari. "Posso crederlo solo dopo averlo analizzato in laboratorio." La ragazza alza gli occhi al cielo, mentre David si mette in piedi. "Mi dispiace per Benedict. Avrei potuto farti compagnia in ospedale durante l'attesa."
"Figurati" dice la ragazza. Si mette in piedi a sua volta. Controlla fugacemente l'orario e si schiarisce la gola. "Devo andare a fare la spesa, adesso."
David annuisce, indietreggiando per uscire dalla stanza. "Sì, certo."
Beck prende la sua borsa e le chiavi di casa, poi guarda il ragazzo negli occhi. "Puoi tenertelo, comunque. Hai vinto."
David lancia un'occhiata alla sfera contenente il liquido rosso. "Davvero?"
"Sì. Anche perché io non ricordo affatto le doti in chimica che mi hai tante volte ripetuto di avere."
David abbozza un sorriso, poi scendono insieme in strada. "Fammi sapere se hai bisogno di qualcosa" dice il ragazzo, ponendosi al limite del marciapiede.
"E tu se scopri qualcosa."
Le loro strade si dividono. Da una parte David stringe tra le dita quella piccola sfera, sperando che possa dargli risposte soddisfacenti, mentre Rebeckah si dirige incurante verso il supermercato, ignara del fatto che - una volta analizzata- quella soluzione rossastra che per lei non significa nulla darà invece una svolta importante alla sua vita.

N/A
Ciao a tutti ed ecco a voi un nuovo capitolo, sperando vi piaccia!
Viene svelato per la prima volta il progetto Memento che dà il nome alla storia e in più Beck e David scoprono un liquido misterioso all'interno della collana sferica la cui importanza è notevole 🤗
Lasciatemi qualche voto/commento se vi va e ci vediamo al prossimo aggiornamento! ❤

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