Nerone - la follia del cuore
«Atte era stata comprata in Asia ma, essendo stata prediletta da Nerone, venne adottata nella famiglia di Attalo e fu da lui amata più della moglie Ottavia.»
Cassio Dione - Storia Romana
«Lucio...»
Sì, Lucio. Soffuso e pastoso, un mugolio eccitato che ti si spande sulle labbra Atte.
Il suo nome, vessillo di verità.
Lui è la luce, la evoca, la brandisce. Ne sono imbevute le sue dita affusolate quando pizzica le corde della sua amata cetra, facendo scaturire un commovente, straziante lamento. Le sue emozioni esplodono nella musica, una seconda lingua.
I baci sono il suo terzo idioma.
Ti trivella di baci, passionale come il fuoco. L'altro lato della luce. In una notte irrorata di stelle, lacrime di luce tremolanti sopra i dorati e purpurei palazzi imperiali. Gli avi della sua famiglia che vi osservano.
Che osservino, pensi, che godano, che vi invidino.
Lucio è fuoco. Capriccioso e giocondo, la vitalità di un bambino. Ma al contempo incostante, sbotta all'improvviso, la scintilla sprizza in un incendio in un battito effimero di ciglia. E lui ti incendia. Di baci, di carezze. Il suo ardore premuto tra le tue gambe, i tuoi seni affrescati di attenzioni da questo artista esigente, sognatore.
Lucio si nutre di sogni, li coltiva con la speranza che un giorno germoglino in straordinarie realtà. Immagina, lo sospetta, di essere la spada di Agrippina, la fionda attraverso la quale ambisce a catapultarsi sul suo trono?
Non ti importa ora. Sei solo una liberta, ti rammenti. Un pilone di sostegno per Roma, una colonna della potenza. E, quando una colonna si deteriora se ne troverà una migliore che la rimpiazzi.
Sei come un cimelio orientale nelle ville dei signori. Lo si guarda per fomentare l'orgoglio.
Ammirate cosa Roma ha conquistato nella sua grandezza!
Tu hai conquistato Lucio, lui ha conquistato te e questo ti basta. Siete un'armonia di cuori, la musica perfetta. Accordati i vostri battiti, accordate le vostre anime.
Agrippina potrebbe sostituirti o quella vipera di Poppea o il canuto Seneca. Ma non Lucio. Ha bisogno di te.
«Chiamami ancora con il mio nome.» ti implora lui, nell'intrico di braccia e gambe e vampate di respiro. I teli di lino attornianti il letto sospirano di vento e tempi lontani. Eravate appena bambini... «Dillo ancora. Voglio sentirlo da te.»
«Lucio...» lo esaudisci.
Lucio. La luce, il fuoco, l'amore. Nerone è l'oro freddo della corona, il burattino di Agrippina, un simulacro. Lucio è l'oro liquefatto della passione, l'artista colorito, signore della sua vita e tessitore di sogni.
È tuo, Atte.
Nota Autrice
Non potevo non pubblicare qualcosa nel compleanno del nostro Nerone! 😂mi è uscita di getto, un piccolo delirio sulla mia ship❤️spero vi piaccia.
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