Episodio 6

Una mano era premuta sulla sua. Lucas aprì gli occhi e si offuscarono subito di lacrime. Adam lo stava guardando.

Lucas spinse la fronte contro la sua.

«Hai l'aria distrutta» mormorò Adam.

La voce era debole e rauca, ma Lucas trovò che fosse anche infinitamente bella.

Le sue dita, seppur malferme, gli asciugarono le lacrime, ma altre le raggiunsero.

Il suo tocco era un balsamo per la sua anima.

«Quanto tempo è passato?» chiese Adam.

«Non lo so. Il tempo si è fermato con te!» singhiozzò Lucas. Adesso era la sua mano a tremare e si posò con delicatezza dove la ferita era stata medicata e coperta con cura dalle bende.

«Ancora qualche centimetro e saresti morto!» La sua voce si spezzò. «Cos'è successo? Chi è stato?»

«Mio nonno.»

Lucas rimase spiazzato. «Ma non era morto?»

Adam gli rivolse un sorriso amaro. «Mi sono voluto illudere che fosse così» ammise. «Poco prima di conoscerti, è sparito per debiti di gioco e di lui non avevo saputo più nulla. Ma...» Tirò un pesante sospiro «... quando ha saputo che vivevo con te, è tornato. Abbiamo avuto una brutta discussione e mi ha cacciato di casa. Sfortunatamente, era tutt'altro che soddisfatto.»

Lucas sentì il bisogno di accarezzarlo. In silenzio, con tenerezza, cercava di consolarlo, mentre lo ascoltava.

«Ha distrutto la mia chitarra e tutto quello che avevamo... e mi ha inseguito. Il resto puoi immaginarlo.»

Lucas cercò con le sue carezze di lenire quel dolore che traspariva come un velenoso.

«Adesso noi siamo la tua famiglia!» gli disse. «Papà si occuperà del caso e farà in modo che paghi per tutto quello che ha fatto!»

«Lucas...»

«Non lasciarmi mai, Adam!» gli disse, baciandolo con dolcezza. «Senza di te sono perso!»

«Ti amo Lucas!»

«Ti amo, Adam!»

Ma non era abbastanza. Quella stretta al cuore non si allentava.

«Il destino mi ha benedetto con il nostro incontro...» canticchiò con un fil di voce. «Tu, con uno sguardo, mi hai rubato il cuore...»

Una lacrima rigò la guancia di Adam. E ne seguì un'altra.

«... ti camminavo accanto, incapace di dar vita alle parole. Senza fiato, senza voce, ascolta il mio cuore. Sta gridando per te, mio solo e unico amore!»

Quella canzone che li aveva uniti, emerse dalle sua labbra, cullata dal loro amore, il simbolo eterno di un sentimento che mai li avrebbe separati.


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