Prova di forza
Capitolo 3
Alcuni dello staff sistemarono delle apparecchiature da sollevamento pesi, portarono sulla pista anche un trattore ed una di quelle torrette con il campanello che si vedono alle fiere misurare la forza del colpo che uno riesce a fare con il martello. Anche se i preparativi non erano terminati Caronte si mise al centro della pista con un sorriso smagliante e si rivolse al pubblico, ricco di entusiasmo, per presentare il secondo numero della serata:
<<Allora gente, vi state divertendo?> fece poi segno con l'orecchio di essere in attesa di una risposta e il pubblicò urlò di si battendo le mani e ridendo.
<<Non credo di avervi sentito bene, vi sta piacendo lo spettacolo?>> fece cenno con le mani di alzare la voce cercando di incitare la folla, la quale urlò così forte che quasi faceva tremare tutto il tendone. Il sorriso di Caronte divenne ancora più grande, sembrò quasi uno squalo, poi ridendo amichevolmente continuò a dire:
<<Ecco così vi voglio, carichi e pieni di vita!>> dopodiché rimase in silenzio per qualche secondo e cambiò espressione, divenne incredibilmente serio per poi impugnare e quindi togliere dall'asticella un microfono che gli era appena stato montato davanti con una mossa degna di Freddie Mercury dopodiché annunciò:
<<Ora mio adorato pubblico farete la conoscenza di Yury Petrov, l'uomo più forte che ci sia sulla faccia della Terra!>>
All'ingresso dell'artista il pubblico fu colpito dalla sua enorme stazza. Era grande quanto quasi quanto un armadio a quattro ante, pochi capelli e con una barba sfatta e scura come la notte. Le gambe erano piuttosto sproporzionate rispetto al resto del corpo e la sua tuta completamente nera a pezzo unico risaltò ancora di più quel fattore.
<<Viene direttamente dalla gelida madre patria Russia e la freddezza con la quale solleverà, sposterà o meglio... distruggerà sotto questo tendone vi lascerà a bocca aperta. Siete di fronte ad una divinità del campo amici miei. Ora gli cedo il posto, andiamo accogliamolo tutti con un caloroso applauso!>> facendo cenno di battere le mani se ne andò lasciando l'omone sotto i riflettori. Non disse nessuna parola e si diresse verso i tre bilancieri che poco prima vennero posizionati, durante la sua sgraziata camminata iniziò ad esserci della musica simil medievale del folklore russo. Prese in mano il primo bilanciere con su scritto "120 kg" e lo sollevò come fosse nulla infatti fece una faccia comica con aria indifferente come per dire <<non la reputo nemmeno una sfida>> e parte del pubblico applaudì contento per incitarlo. Dopo aver posato il primo mise le sue possenti mani sul secondo contraddistinto dalla scritta "360 kg" e anche questo lo sollevò senza il ben che minimo sforzo.
Il pubblico rimase maggiormente colpito e quindi applaudirono più persone di prima.
<<Papà tu invece fai fatica ad aprire i barattoli, come ti fa sentire vedere questo?>> disse Caroline ridacchiando tanto per sfottere suo padre e punzecchiarlo un po' ma a questa provocazione ci fu una semplice risata ironica dal padre senza risposta, invece Thomas che stranamente lasciò perdere la sua guerra privata con il telefono le batté il pugno dicendole che fosse stata una buona battuta.
<<Incredibile mi lusinghi fratellino, potrei addirittura commuovermi.>> disse ironicamente la ragazza mentre finse di asciugarsi delle lacrime.
<<Dai ora smettila però non essere così emotiva, altrimenti ti coleranno i chili di trucco che hai in faccia e sarai inguardabile.>> lei rispose con un pugno quasi privo di forza sulla spalla di Thomas mentre si concessero qualche risata. Boris in quella occasione pensò che non fossero veramente i suoi figli, gli sembrarono due persone diverse rispetto a come si comportassero usualmente.
Le mani del gigante strinsero l'asta dell'ultimo bilanciere con la scritta "510 kg" e tutti si aspettarono che fallisse, magari anche con un clamoroso incidente.
Piuttosto comprensibile credere ciò dato che furono montati i pesi lì sul posto, insomma chi mai potrebbe sollevare un tale peso? Nessun uomo comune ma Yuri decisamente è fuori dal comune. Tirò sù l'asta e pompando con tutti i muscoli la riuscì a tenere all'altezza delle spalle per poi dare in brevissimo tempo la spinta finale e dunque sollevarla, anche se con uno sforzo immane, verso l'alto. Il pubblico rimase ammutolito.
Una volta lasciato andare il bilanciere ed essersi sfogato con un colossale urlo alzò le braccia per incitare il pubblico che immediatamente andò in visibilio. Yuri si prese qualche secondo di riposo bevendo da una borraccia messa vicino al trattore. La musica si abbassò lievemente per consentire al pubblico di ascoltare cosa avesse da dire Caronte:
<<Pensavate che stessi scherzando prima eh? Fidatevi che avete solo toccato la punta dell'iceberg.>> si interruppe per fare una breve risata <<Ora il nostro mastodontico Yuri sposterà questo trattore fermo e gli farà fare il giro di tutta la pista, un bel applauso di incoraggiamento gente!>> il pubblico applaudì anche se tiepidamente.
Erano tutti piuttosto scettici sul fatto che potesse spostare per così tanto un trattore di circa quattordici tonnellate. La musica folk tornò ad essere a volume più alto per accompagnare l'esibizione di Yuri il quale iniziò a spingere. Inizialmente il mezzo si mosse di pochissimo ma l'uomo piano piano aumentò la forza della spinta e prese ritmo riuscendo a spostarlo fluidamente. Lo diresse verso il bordo della pista, vicinissimo al rialzo, dopodiché iniziò a fare il giro della circonferenza interna in modo tale che tutti quanti potessero ammirare da vicino la sua potenza.
Inizialmente lo spostamento fu piuttosto lento ma in poco tempo il suo movimento divenne più fluido, finì addirittura il giro spostando il trattore con una sola mano e sbadigliando. Tutti quanti nel pubblico rimasero sbigottiti. Mentre l'uomo forzuto si concesse del riposo per qualche istante, si sentì un uomo che ebbe l'inusuale idea di urlagli contro:
<<Siete tutti falsi! Questa è una farsa bella è buona, questo coglione è solo l'ennesimo che si spara steroidi per sembrare forzuto, in realtà non riuscirebbe a sollevare e tenere in braccio nemmeno un bambino!>> alcuni del pubblico non reagirono bene alle proteste dell'uomo che aveva in mano quella che probabilmente era la sua sesta birra grande della serata, altri invece sembravano appoggiarlo. L'uomo che a quanto pare possedesse uno spirito d'osservazione degno di Sherlock Holmes si bevve ancora un sorso della sua birra per poi continuare a sputare accuse verso di Yuri:
<<Posso capire che sia normale che sia tutto finto dato che è comunque uno spettacolo ma vedere che tu venga spacciato come l'uomo più forte del mondo mi fa sentire veramente preso per il culo!>> finì di bere e lanciò a terra il bicchiere <<Rivoglio indietro i miei soldi! Datemi i miei cazzo di soldi!>> la sua fidanzata si alzò e cercò di tenerlo fermo. Sicuramente fu mortificata per quel comportamento ma sembrò esserci abituata.
Si avvicinarono alla coppia tre persone mascherate dello staff, ma il russo gli fece cenno di fermarsi e mosse le mani per indicare di abbassare ulteriormente la musica e per la prima volta il pubblico ebbe occasione di sentire la voce di Yuri.
<<Noto che abbiamo un intellettuale di spicco qua tra il pubblico.>> disse con tono gelido ed un marcatissimo accento russo per poi proseguire dicendogli <<Generalmente odio dare attenzioni mirate a qualcuno del pubblico ma tu sei diverso, farò un'eccezione. Ho un'idea: ti andrebbe un sfida ragazzo? Così puoi provare a tutti che io sia solamente l'ennesimo ciarlatano.>>
La ragazza supplicò il suo partner di lasciare perdere e chiedere scusa ma l'orgoglio dello Sherlock amante della birra a basso costo non cedette e rispose:
<<Certo, ho sempre voglia di smascherare i coglioni come te.>> seguì un elegantissimo
sputo per terra per poi chiedere in cosa consistesse la sfida.
Yuri indicò la torre con il campanello sulla cima e gli disse:
<<Facciamo così allora, tu vieni qua sulla pista ok? Prendi il martello e dai un colpo alla base di quella torre e io farò lo stesso dopo di te, vedremo così chi è più forzuto.>>
<<Certo va bene, ci sto. Ti farò il culo davanti a tutti stupido russo del cazzo!>>
Iniziò a lasciare il suo posto e dirigersi sul bordo ed inciampo un paio di volte, i suoi movimenti non furono particolarmente aggraziati. Difficile a dirsi se nel suo corpo vi fosse più stupidità, arroganza o alcool.
<<Anzi sai che ti dico? Rendiamo le cose ancora più interessanti ragazzo. Se non riesci a sollevare il martello entro trenta secondi io spacco in due la tua ragazza, se invece tu ci riesci e io no perché sono troppo debole, come giustamente hai anche fatto notare, hai tutto il diritto di spaccarmi la testa con un colpo ben assestato. Che ne dici ci stai?>>
Disse Yuri porgendo la sua mano in cerca di un stretta e con una faccia che non lasciò trasparire neppure un'emozione. Il ragazzo si voltò a guardare la sua ragazza al che lei fece cenno di lasciare perdere e tronare a sedersi ma lui la ignorò e guardando dritto negli occhi Yuri, senza paura e molta arroganza gli rispose:
<<Oh certo! Non vedo l'ora di spaccare quella tua testa vuota.>>
Dopo avergli stretto la mano il pubblico si divise in due, alcuni batterono le mani tifando per lo sfidante, altri invece fecero versi di disapprovazione per come si stesse evolvendo il numero. Nel mentre alcuni del personale afferrarono la ragazza e la portarono sulla pista.
<<Sarà semplice e piuttosto appagante, sono certo che quei bilancieri fossero finti e quel trattore in realtà dentro è vuoto e con le ruote modificate!>> disse spocchiosamente il bevitore, peccato che a quest'ennesima provocazione Yuri non rispose e gli indicò semplicemente il martello come per invitarlo a darsi una mossa. Il ragazzo si avvicinò e cercò di sollevarlo ma lo sottovalutò. Essendo un enorme martello di legno a due teste fu certamente più pesante di quanto credesse. Il signor Petrov nel mentre iniziò a contare in russo attendendo di arrivare fino a trenta. Ciò fece avvertire ancora più pressione al ragazzo. Cercò in ogni modo di sollevare quel martello ma ogni suo sforzo divenne inutile.
Il tempo scorse, il sudore aumentò e le forze vennero meno.
<<Andiamo, è solo uno stupido martello ce la poi fare!>> disse tra se stesso per farsi forza. Yuri gelido ed impassibile come una lastra di ghiaccio alzò la voce contando e poi si avvicinò alla dolce metà del suo sfidante. Giunse al numero venti. Il martello si sollevò da terra ma di pochissimo. Gli scivolarono le mani dal manico e tornò sul suolo.
L'uomo russo finì di contare e quando il ragazzo si voltò capì che il signor Petrov non faceva finta e la sua forza era decisamente disumana. Uno dei mascherati lasciò la presa sul braccio della signorina per consentire alle enormi mani di Yuri di afferrarla ed evitare che potesse scappare, subito dopo anche l'altro mascherato fece lo stesso.
Il volto della ragazza si bagnò lacrime aspre quando vide il suo compagno inerme di fronte a lei. Le braccia furono doloranti a causa della forte presa esercitata da Yuri che si posizionò dietro di lei. Lui non disse mezza parola ed rimase immobile.
<<Perché l'hai fatto? Perché hai voluto questo? Ti odio!>> gridò lui.
In tutto ciò il ragazzo allungò la mano verso di lei con gli occhi lucidi. Forse per la prima volta nella sua vita si sentì in colpa, ma mai come ci si sentì subito dopo.
Yuri allargò le braccia della ragazza e poi iniziò a tirare. Questa volta la musica non bastò per coprire le urla di dolore. Inizialmente le spaccò le braccia ma non si fermò fino a quando non spinse anche con il ginocchio così da strapparle dal suo corpo. Quello che rimase della ragazza cadde frontalmente mentre il sangue zampillò fuori copiosamente.
<<N-non è possibile!>>disse balbettando dalla paura il ragazzo. Yuri gli lanciò una delle braccia e con uno sguardo di sfida disse:
<<Credi ancora che questo sia finto?>> raccolse il corpo da terra e aggiunse: <Non ho ancora finito con lei, ti avevo detto che l'avrei spaccata in due ricordi? Sei tu che l'hai voluto caro mio.>> con tono estremamente calmo.
Sollevò il cadavere e con forza lo portò vero il basso dove lo divise in due spaccandolo con la gamba. Tutto il volto e la tuta di Yuri si sporcarono di sangue. Alla fine buttò le due parti del corpo a terra. La gente nel pubblico si sbalordì. Mentre il gigante si diresse verso la torre la musica andò più lenta generando un suono fastidioso che provocò come un incredibile senso di angoscia. Yuri afferrò il collo del ragazzo come se fosse una gallina da uccidere prima di cucinarla e lo fece mettere alla base della torre, dopodiché sollevò in un batter d'occhio il martello e se lo posò sulle spalle.
<<Tu sei un mostro! Come hai potuto?>> disse colmo di rabbia lo sfidante.
<<Guarda che sei stato tu a condannarla a morte. Forse già lo è stata fin dal momento in cui ha avuto la malsana idea di essere la tua ragazza e a proposito di brutte idee... mai disturbare un uomo pacifico.>>
<<Tu pacifico? Hai appena ucciso una donna innocente!>>
<<Si ma non l'avrei mai fatto se tu non avessi interrotto ciò che stavo facendo.>> la calma con la quale Yuri parlò fu qualcosa di irreale. Sembrò che stesse prendendo un bel teh pomeridiano in un bar in centro a Londra spettegolando su qualcuno.
Dal pubblico si sollevò un inquietante coro che lo incitò a fare un'esecuzione come se si fosse tornati alla rivoluzione francese. Alcuni di quelli che lo urlavano di più - quasi inutile dirlo - furono proprio quelli che poco prima appoggiarono il ragazzo nella sua folle impresa. Incredibile come si cambi idea rapidamente delle volte.
<<No! Io mi rifiuto, me ne vado siete dei fottuti psicopatici. Io vi rovino! Esco e chiamo la polizia! Voi non avete idea di chi io sia e soprattutto di chi sia mio padre.>> il ragazzo si alzò e proseguì con la voce piena d'ira <<Mio padre è uno dei migliori avvocati di tutta la cazzo di Inghilterra! Voi...>> puntò poi il dito contro Yuri per proseguire dicendo <<mostri morirete tutti in tribunale!>>
Mentre si incamminò per andare via dalla pista il russo lo afferrò nuovamente per la gola, lo sollevò da terra e lo fece tronare alla base della torre ma non usò molta forza, non volle rompergli il collo. Gli posò un piede sul petto mentre lui cercò di divincolarsi come uno scarafaggio, lo fissò dritto negli occhi, fece un respiro profondo e disse:
<<Peccato che invece tu morirai qui.>>
Tolse il piede, sollevò il martello e veloce come un fulmine lo abbassò contro la testa del ragazzo. Fu un colpo secco. Tutto il cranio si ruppe facendo schizzare fuori il sangue.
La piccola sfera che serve per valutare la forza salì velocemente fino al colpire la
campana sulla cima. Yuri si portò nuovamente sulle spalle il martello, dal quale una delle due estremità colò giù sangue e parti di cervello con qualche frammento del cranio.
Si spensero i riflettori per qualche minuto lasciando così il tendone illuminato solamente da qualche luce minore ed il pubblico non riuscì a smettere di applaudire e commentare
l'incredibile performance appena vista. Anche la famiglia Evans fece qualche commento e Thomas fu il più entusiasta di tutti, infatti disse:
<<Ammetto che questa è stata una messa in scena unica, non mi sarei mai aspettato che avrebbe ucciso anche quello stupido! Sono fenomenali con questi effetti speciali. Avevo davvero sottovalutato questo posto!>>
<<Visto che succedono anche cose nel mondo reale e non solo nei video che vedi sui social di quello dannato telefono?>> replicò Boris, dopodiché sospirò per poi proseguire: <<Sono contento che però a voi ragazzi stia piacendo. Spero che anche Emma si stia divertendo, chissà quante cose sta vedendo da dietro le quinte.>>
<<A me non è piaciuto molto onestamente. All'inizio si ma il finale è stato troppo brutale secondo me... cioè posso capire che sia finto ma credo sia stato eccessivo. La scena però è stata davvero intensa, questo è doveroso ammetterlo.>> disse Caroline.
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