Il giudizio


Capitolo 11

Passarono diversi minuti prima che la ragazza lupo riuscì a riprendersi. Uno degli uomini mascherati dello staff si avvicinò ai due ragazzi offrendo a Lara un fazzoletto per ripulirsi ed una mentina, lei accettò di buon grado e subito dopo l'uomo disse con tono distaccato e rimproverante:

<<Tra poco tocca a voi. I gemelli giocolieri stanno finendo il loro numero. Sbrigatevi a tornare ai vostri posti.>>

Non gli passò nemmeno nell'anticamera del cervello il pensiero di provare a contraddirlo o comunque rifiutarsi di tornare nel tendone, quindi girarono i tacchi e tornarono subito sulle loro luride panche di legno ammuffito.

Dopo essersi guardati attorno notarono che molta gente era già sparita, rimasero colpiti sopratutto quando non videro più una coppia di anziani che sedeva vicino loro. Per fortuna quella sera vennero davvero tante persone a vedere lo spettacolo quindi c'era ancora parecchio pubblico e completamente ignaro di cosa stesse succedendo. Entrambi i fratelli un po' invidiarono quelle persone, non solo perché differentemente da loro erano considerati normali, bensì perché non sapevano cosa li avrebbe aspettati. Anche se in realtà non sapessero molto neanche loro ma avevano comunque la certezza che la morte avrebbe camminato vicino a tutti quanti quella sera. Ormai l'esibizione dei "Fantastici gemelli Hoffman" era giunto al termine ma né a Lara né a Lucas dispiacque molto essersi gran parte del numero. Anche solo vedere che alla fine uno dei due maschi, scambiando al volo con una delle due donne ad altissima velocità dei comuni birilli, fu in grado tra le pause di lanciare con estrema precisione dei coltelli (anche senza guardare) colpendo in pieno la fronte di qualcuno del pubblico, gli bastò.

<<Lucas ho paura... non voglio più stare qui. Cosa diventeremmo stando con loro?>>

<<Diventeremo semplicemente ciò che dobbiamo essere sorellina.>>

Dopo una breve pausa Lucas le afferrò la mano e disse rassegnato:

<<Non si torna indietro, siamo costretti ad andare avanti. Credo che Lui voglia così.>>

<<Dannazione!>> replicò lei facendo uno scatto con il braccio così togliendo la mano.

<<Hai perso la ragione anche tu adesso? Stai iniziando a parlare come uno di loro. Come puoi desiderare di stare con questa gente anche ora che hai visto ciò di cui sono capaci? Uccidono le persone Lucas... lo sai benissimo... sono veramente dei mostri.>>

<<Tutti quelli che sono venuti a vedere lo spettacolo hanno delle colpe. Nella loro vita si sono macchiati di cose orribili e meritano quella fine Lara.>> replicò Lucas con tono deciso nella speranza di riuscire a tranquillizzarla ma ottenendo il risultato opposto.

Al che lei infuriata esclamò:

<<Spero di morire facendo quel folle numero. Questa non è vita!>>

<<Pensavo che non ti avrei mai visto smettere di lottare. Lo so che è un'aspra realtà ed è difficile da mandare giù sorellina...>> allunga il braccio destro tenendola affettuosamente più vicina e lui e proseguì dicendo: <<Però Lara ti sei resa conto che speri più di morire piuttosto che cercare di tornare alla vita di prima? Questo dovrebbe farti riflettere.>>

Rimasero entrambi in silenzio con gli occhi che stavano affondando nella totale oscurità della pista, mentre uscivano di scena i quattro gemelli.

Avvertirono per la prima volta nella vita la paura più pura. Un'incredibile sconforto si insinuò nella loro mente poiché sapevano di avere delle opzioni, cosa che fin da piccoli non hanno mai praticamente avuto. Sapevano anche che comunque ognuna di esse avrebbe portato solamente alla sofferenza. Avevano sofferto abbastanza per tutta la loro vita, erano ormai davvero stanchi.

Eppure Lucas riusciva a sentire dentro di se ancora un po' di forza che lo spingeva ad andare avanti, cosa che invece era insistente per Lara. Le loro riflessioni vennero poi interrotte da Caronte che apparve, illuminato da un riflettore con un inusuale color simil blu scuro, sulla pista che disse:

<<Adesso amici miei preparatevi ad assistere ad un numero che non troverete da nessun'altra parte. I nostri fantastici trapezisti amano così tanto il pericolo che si esibiscono senza alcun tipo di rete protettiva. Sono senza dubbio dei folli e vi sembreranno anche inquietanti ma vi posso assicurare che sono semplicemente F-E-N-O-M-E-N-A-L-I... ecco a voi i seguaci del Dio dell'oltretomba Anubis!>>

Entrarono in scena almeno dieci persone vestite completamente di nero, e con il volto coperto dalle loro classiche maschere. Vennero poi illuminate le cime dei piloni, dove sulla struttura a forma di bilancia, si potè vedere un uomo vestito diversamente dagli altri simile ad un sacerdote, che alzò le mani al cielo e disse:

<<È l'ora che il nostro sovrano dei morti Anubis vi giudichi!>>

Durante la sua pausa per creare più un'atmosfera di misticismo (anche grazie ad il Requiem di Mozart che lentamente aumentò di volume) il pubblicò entusiasta applaudì incuriosito. Un'altra voce riecheggiò nel tendone e disse: <<Verranno scelte sei persone che verranno poi portate sulla bilancia per vedere se possiedono un cuore puro.>>

Alcuni riflettori iniziarono a girare sul pubblico e si fermarono su quattro persone a caso, poi illuminarono anche i due fratelli. Iniziò così il loro primo vero incontro con l'Infinito.

Il suono di un calorosissimo applauso d'incoraggiamento accompagnò gli spettatori, che erano appena stati scelti, durante il l'ingresso in pista. Nessuno ad eccezione dei due fratelli fece caso al fatto che non ci fossero cadaveri, o comunque tracce del sangue versato. Come se magicamente in realtà non fosse successo nulla.

Il ragazzo dai tre volti si fermò per un attimo a guardare il terreno con aria interrogativa chiedendosi come fosse possibile. Però la sua mente lasciò presto perdere. Non riuscì a concentrarsi su nulla per via della pressione che sentiva addosso. Si sentì come se stesse andando al patibolo (cosa che effettivamente per certi versi avrebbe potuto esserlo). La donna lupo invece era ormai mentalmente devastata, con lo sguardo perso nel vuoto e seguendo i seguaci ogni passo lo strascinò lentamente a terra come se cercare di prendere tempo servisse veramente a qualcosa. Le altre quattro persone invece erano entusiaste di poter far parte dello spettacolo e non vedevano l'ora di salire sul pilone. Quel loro stato d'animo era in quel modo solo ed unicamente perché ignari del prezzo che avrebbero potuto dover pagare, oltretutto essendo convinti che sarebbe stata solamente un'elaborata messa in scena furono fermamente convinti del fatto che sarebbe comunque andato tutto bene. Vennero successivamente divisi in due gruppi da tre persone, accompagnate da cinque seguaci fin sopra la pedana. Poco prima di essere separato dalla sorella le corse in contro, con le lacrime prossime a cadere come un bicchiere pieno fino all'orlo, solamente per dirle:

<<Ti prego Lara continua a lottare, sei tutto ciò che mi resta. Non andartene anche te.>>

Alcuni dei seguaci fermarono bruscamente Lucas e lo riportarono assieme agli altri.

Iniziarono quindi a salire sull'altissimo pilone tutti in fila e nel mentre nella mente della ragazza lupo riecheggiò la voce di Jessica, in particolare una frase: <Promettimi che lo proteggerai sempre. Non importa come e dove ma voi due dovrete sempre stare l'uno accanto all'altra.> e sentì un enorme nodo alla gola. 

L'affascinante Jessica chiese a Lara promettere ciò dopo che un giorno, quando avevano sei anni, due ragazzini picchiarono senza ritegno Lucas approfittando del fatto che fosse seduto da solo a mensa. Come loro solito si sarebbero seduti vicini ma quella volta litigarono perché il piccolo bambino dai tre volti osò chiamare sue sorella "stupida" perché aveva sbagliato a fare dei banali conti. Lei al tempo era ovviamente più permalosa di adesso e per fargli l'offesa decise che l'avrebbe lasciato pranzare da solo quel giorno. Quando rimasero fuori dalla camera d'ospedale dove stavano cercando di curare le ferite di Lucas loro madre chiese a Lara di rimanergli sempre affianco perché da soli sarebbero sempre stati vulnerabili, ricordandole che quelli come loro sono sempre stati e sempre saranno costantemente presi di mira.

Sentì che per la prima volta forse non avrebbe potuto mantenere la parola data.

Lucas invece si ricordò di un evento differente, che custodirà sempre con orgoglio nel suo cuore. Quel particolare ricordo riguarda una delle rarissime e brevi esibizioni che ebbe occasione di fare sua sorella. Invitò tutta la classe ma nessuno dei suoi compagni andò a vedere il suo saggio, ovviamente nessuno ad eccezione di Lucas, che rimase nascoso nell'ombra per tutto il tempo, sentì ogni commento possibile sia da amici che famigliari delle ballerine. 

Tutte quante erano bravissime, bellissime, senza macchia e senza paura ma sopratutto così talentuose da essere già con un piede nel mondo dello spettacolo o in nazionale agli occhi del loro fan club. Ogni qualvolta che qualcuna sul palco aveva tempo e modo di fare un assolo o comunque dei movimenti appositamente diversi dalle altre per la coreografia si alzavano dei cori degni di qualche tifoso sfegatato del Manchester United. Aveva assistito diverse volte a certe scene e sentito ogni volta commenti sempre più esagerati come se a tredici anni quelle ragazze avessero l'occasione di poter veramente firmare qualche contratto per esibirsi. Quello di cui però era più certo era il fatto che chiunque dal pubblico si sarebbe lamentato o avrebbe fatto il cafone insultando sua sorella, quindi quando finalmente Lara ebbe modo di prendere possesso del palco per trenta miseri secondi esibendosi in un semplice assolo, Lucas esultò ed applaudì fin da subito così da sovrastare ogni commento. In quella occasione indossava un cappello di lana ed una sciarpa così da coprire lievemente le altre due facce per dare meno nell'occhio. Si mise ad applaudire ed esultare come un pazzo con tutte le sue forze, riuscendo anche nell'intento. Sua sorella non sentì nemmeno una lamentela e si sentì benissimo, sopratutto perché suo fratello le diede un supporto fantastico e riuscì ad esibirsi con un sorriso spensierato stampato sulla sua faccia pelosa. Furono i trenta secondi più belli per Lara ma furono anche i trenta secondi più lunghi della vita di Lucas che ne uscì esausto ma appagato nel vederla felice.

Anche solo l'idea che ci fosse il rischio di non rivederla più gli fece venire quasi un mancamento. Nonostante queste orribili sensazioni i due ragazzi arrivarono sulla cima del pilone e si sentirono come intrusi essendo così vicino a quelle altre persone normali.

<<Come potete vedere due dei nostri acrobati si stanno preparando per iniziare il numero, dopo di loro si esibiranno gli altri ma con i nostri fortunati spettatori scelti dall'alto.>>

Dopo queste parole pronunciate dal capo dei seguaci partì una salva di applausi densi di entusiasmo da parte parte del pubblico. Iniziarono a dondolare nello stesso momento, solo che uno si resse solamente con l'interno delle ginocchia sulla barra stando quindi con la testa rivolta verso il basso, l'altro invece si resse normalmente con le mani.

Andarono fin da subito a un'incredibile velocità come se avessero preso una rincorsa, cosa però non fecero. Dondolarono sopra la pista almeno un paio di volte per prendere più velocità e ad un certo punto, quando furono abbastanza vicino, si lasciarono andare. L'acrobata con la testa rivolta all'ingiù si piegò verso l'alto per afferrare rapidamente la barra che era appena stata lasciata dall'altro che con una capriola afferrò al volo l'altra.

Tornarono sani e salvi con un elegantissimo salto sulla pedana mentre gli altri tenevano ferma la barra. Tutti quanti rimasero sbigottiti e si sollevarono scroscianti applausi.

<<Lei crede signorina?>> gli chiese uno dei seguaci porgendo la mano a Lara.

<<Che razza di domanda sarebbe?>> replicò scontrosamente lei.

<<L'unica vera domanda che abbia un senso. Tutti devono pur credere in qualcosa per vivere. In questo caso specifico deve credere e avere fiducia in me.>>

<<Non so nemmeno chi tu sia.>>

<<Mi spiace ma non ha scelta temo. Sarò io a portarla sulla bilancia per essere giudicata.>>

La ragazza lupo si rassegnò a cercare di capire cosa stesse dicendo ma non gli diede ancora la sua mano. Nel mentre dialogo simile avvenne anche nell'altro pilone dove si trovava Lucas.

<<Cosa c'è dall'altra parte?>> chiese timoroso il ragazzo dai tre volti.

<<Nulla.>>

Rispose istantaneamente una seguace che capì che il ragazzo non si riferì al numero, bensì alla morte.

<<Prima che tu me lo chieda ragazzo hai solo due possibilità: o muori perché non combatti o vivrai nell'oscurità come tutti noi, cercando la fioca luce della verità.>>

Mentre i due parlavano i trapezisti che si esibirono all'inizio lasciarono spazio all'inizio dei giudizi. Insieme ai seguaci ci furono una donna sulla trentina dall'aspetto molto curato e con tanto, anche troppo, trucco ed un uomo di mezz'età con più chili da perdere che capelli sulla testa. Sarebbe dovuta essere un'esibizione piuttosto semplice, i due scelti dal pubblico avrebbero dovuto seguire i movimenti del trapezista e tenersi stretti fino a quando gli sarebbe stato detto di saltare per cambiare sbarra. Peccato che quando quel momento arrivò la donna fu talmente spaventata da non voler saltare, mentre l'uomo obbedì. Non trovando alcun appiglio lui cadde morendo dolorosamente dopo essersi schiantato al suolo. Essendosi però avvicinato a grande velocità sbilanciò il trapezista, che comunque riuscì miracolosamente a mantenere l'equilibrio. La stessa cosa non valse per la donna bambola che perse la presa andando in caduta libera. Finirono poi i due circensi facendo ancora qualche volteggio. Mentre Lara si avvicinava sul bordo della pedana, dopo aver stretto la mano del seguace in cerca di conforto dallo spavento per quello che era accaduto, la musica in sottofondo arrivò alla parte di "Lacrimosa" del requiem che lentamente salì di volume. Quei brevi passi che la speravano dalla sbarra su cui si sarebbe giocata la sua vita le sembrarono inarrivabili.

Il cuore di Lucas vedendo che toccò a sua sorella iniziò a battere all'impazzata.

L'altro scelto dal pubblico questa volta era un ragazzino con poco più di quattordici anni ma aveva l'aspetto di un ventenne. Per via del suo sguardo temerario e l'aria di essere uno molto sicuro di se, vedendolo le vennero in mente i diversi ragazzi che solitamente li presero di mira nel tempo. Il ragazzo afferrò la sbarra, ancor prima che lo facesse il suo trapezista, impaziente di poter fare qualche acrobazia. Lara invece la afferrò trepidante, accompagnata dalla sua guida. Provò a non guardare giù ma non riuscì a farne a meno e si spaventò ulteriormente ma non ebbe il modo di placare la paura perché ancor prima che se ne accorse erano già partiti dondolando veloci come dei falchi. Rimase afferrata al circense stringendolo come non fece mai in vita sua e, sempre come mai le capitò in tutta la sua vita, provò puro terrore. Passò tutto il primo movimento con gli occhi chiusi stretti sentendo l'aria passarle velocemente addosso, durante il secondo dondolamento avvertì una forte fitta al petto. Spalancò gli occhi e vide sfocatamente Lucas. Pensò che era ormai giunto il suo momento e le sembrò che stesse perdendo la presa. Stava per mollare tutto.

Mentre le sue dita scivolavano sussurrò:

<<Mi spiace mamma... non credo che portò più proteggerlo.>>

Il dolore al petto aumentò di intensità diventando insopportabile ma non le importava più.

<<Sei pura Lara Hunt e come tale devi continuare a lottare.>>

Sentì improvvisamente una voce provenire come da dentro di lei e fu pervasa da una scarica d'adrenalina che le diede inconsciamente la forza di afferrare nuovamente il trapezista, che subito dopo disse: <<Ora è il momento di andare avanti. Salta!>>

L'altro ragazzino saltò prima di lei ma fortunatamente Lara fu molto rapida con il movimento e lo schivò. Stava come fluttuando sul vuoto cercando di afferrare la sbarra.

Il giovane temerario, essendo stato troppo frettoloso, mancò l'asta e cadde riempiendo ulteriormente la pista di sangue e ossa rotte. Dopo essersi aggrappata alla seconda sbarra riuscì poi ad atterrare in perfetto equilibrio sulla pedana sulla quale abbracciò fortissimo suo fratello dicendo:

<<Sono viva Lucas... siamo vivi!>>

Durante il numero però le volò via la sciarpa e le caddero anche gli occhiali, quindi si potè vedere nella sua vera forma. Vedendo ciò però l'ultima ragazza che fu precedentemente scelta dal pubblico disse con aria spocchiosa:

<<Oddio ma che schifo! Un mostro! Questo posto è una merda se fate esibire certa gente anche se posso capire che per voi esseri ripugnanti esistano solamente posti luridi come questo, oppure stare a marcire sotto terra per far compagnia ai vermi.>>

Prima che Lara riuscisse a dire qualcosa intervenne Lucas tirandosi indietro il cappuccio e dicendo: <<Anche io lo sono ma sinceramente, anche solo per quello che hai detto, l'unico mostro tra di noi qui sei solo tu!>> poi si avvicinò alla ragazza con aria minacciosa per guardarla da vicino con tutti i suoi sei occhi. Lei indietreggiò fino ad essere a pochi centimetri dal cadere dalla pedana e poi, non demordendo, lo attaccò dicendogli:

<<Sei semplicemente ripugnante. Spero per te che sia tutto trucco quello perché sul serio, sei inguardabile. Forse sarebbe meglio cavarmi gli occhi così non rischierei di vomitare.>>

Fece poi un passo in avanti cercando di farsi spazio quasi facendo cadere uno degli uomini mascherati da Anubis che erano ancora lì presenti, fu fortunatamente afferrato tempestivamente da Lara che quindi gli evitò di cadere. Colpì, anche se lievemente, pure Lucas il quale era già molto vicino al bordo di lato. Perse per un istante l'equilibrio ma lo ritrovò velocemente, anche grazie a due dei seguaci vicino a lui che lo afferrarono per la felpa. A quel punto, per quanto abbia sempre fatto di tutto per non essere violento, Lucas perse il controllo ed urlò a squarciagola con tutte e tre le bocche:

<<Ora basta! Sei un mostro e morirai come un animale!>>

Afferrò poi con forza la testa della ragazza e la spinse verso il basso facendola piegare sulle proprie ginocchia. La musica divenne sempre più forte, quasi da far vibrare il tendone. Spostò i suoi pollici sugli occhi della ragazza. Premette con tutta la sua forza per poi entrarle nel cranio. Lei stava urlando disperatamente mentre cercava di divincolarsi ma la sua presa era troppo forte e non riuscì a liberarsi. Nessuno tra quelli presenti fece nulla per fermare Lucas e rimasero ad osservare tutta quella brutalità sprigionarsi. Da sotto il pubblico applaudiva lodando la fantastica scena che stavano facendo, non si sarebbero mai aspettati un finale simile. Dalle sue cavità oculari sgorgò sangue come un ruscello mentre lei implorava pietà. Ebbe poi addirittura il coraggio di intimargli di smettere altrimenti, una volta che la sua famiglia avesse trovato quel posto, avrebbero tutti desiderato di morire piuttosto che subire la loro ira. Quelle minacce non lo sfiorarono minimamente.

Solamente quando fu a pochi secondi dall'esalare l'ultimo respiro chiese scusa nella speranza che l'avrebbero lasciata perdere ma fu esattamente in quel momento che Lucas decise di porre fine alla sua vita. Tirò fuori i pollici solo per afferrale meglio la testa, le spezzò il collo e lasciò cadere a terra, vicino agli altri cadaveri, il corpo martoriato della ragazza. Successivamente Lucas aveva ancora il cuore che batteva fortissimo mentre cercava di tornare ad un respiro regolare. Riuscì a calmarsi solamente quando sentì un braccio di Lara attorno alle sue spalle. Rimase a contemplare il pubblico sotto di lui che era così entusiasta della performance che molti di loro fecero anche una standing ovation.

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