Prologo
~⚠️Presenza di violenza, sangue, omofobia, linguaggio scurrile e scene forti ~
~Narratore's Pov~
Hwang Hyunjin un ragazzo dal carattere abbastanza particolare, dovuto in parte dal suo passato tormentato e violento, segnato da diversi traumi a cui era stato sottoposto fin da bambino, nella quale l'unico modo che aveva per rifugiarsi era l'arte in ogni sua più piccola forma.
Disegnava tutto quello che gli passava nella mente, dai paesaggi alle persone che in quel preciso istante lo avevano casualmente colpito e di conseguenza ispirato.
L'arte lo aiutava a calmare quelle tempeste che si scatenavano violente nella sua testa placandole, essa era l'unica cosa in grado di salvarlo dall'oscurità che lo avvolgeva, permettendogli così di dipingere e sfogare quelle emozioni silenziose che tratteneva per sé e che prontamente risuonavano e spiccavano in ogni sua "opera".
Perchè, Hyunjin era così amava la cruda realtà e la spontaneità di quei momenti, non era mai stato uno a cui piaceva l'Innaturalezza , la furia e le menzogne che popolavano questo mondo ormai da anni, dove lui stesso ne era stato vittima e anche carnefice.
Costretto dalle persone che più amava a rinnegare il suo vero io, soltanto per la paura del giudizio e dell'abbandono.
Ciò nonostante nulla lo fermò dal suo ardente desiderio di risvolta e libertà..
E quel momento arrivò, quando si trovò costretto a confessare ai suoi genitori di essersi innamorato di un ragazzo, con la quale aveva successivamente intrapreso una relazione a loro insaputa. Provò inutilmente a spiegargli che non fosse ancora pronto a condividere con loro la notizia, ma che con il passare del tempo i sensi di colpa lo portarono inevitabilmente a parlare e confessare loro della sua omossessualità e di conseguenza anche della sua relazione con un uomo di pochi anni più grande di lui.
I loro sguardi sdegnati e colmi di ribrezzo , fecero capire al giovane che i due non accettavano ciò che era e amava davvero, etichettandolo come
..."Abominio"...
Furiosi e increduli che Hyunjin avesse mancato di rispetto e disonorato la sua stessa famiglia in questo modo così vile e spregevole, lo costrinsero contro il suo volere a concludere quella relazione a detta loro immonda, inculcando nella sua testa il solito discorso religioso e omofobo a cui essi facevano una virtù, decidendo successivamente di dargli secondo la loro "esperienza" una lezione educativa esemplare,punendolo brutalmente e cacciandolo di casa senza volerne più sapere nulla di lui.
Bastarono due semplici parole per far sgretolare tutto il mondo fintamente perfetto e felice di quei due che Hyunjin chiamava e conosceva ormai come "Mostri".
...
*flashback*
<<Mamma, papà...Sono Gay...>>
Hyunjin ricordò ancora lo sguardo di sua madre colmo di disgusto e delusione all'udire quella frase fuoriuscire dalla sua bocca, mentre il padre stette semplicemente a guardarlo serio e inespressivo, dove dopo quelli che sembravano minuti interminabili di silenzio, l'uomo colto improvvisamente da un impeto di furia si alzò da dove era seduto prendendo il primo oggetto a sua disposizione afferrando Hyunjin ed iniziando ad inveire violento contro di lui, sotto gli occhi gelidi e feriti di sua madre.
Hyunjin subiva in silenzio l'ira cruenta e funesta del padre, pregando e supplicando sua madre, la stessa che fino a pochi istanti prima gli accarezzava il viso amorevole, facesse qualcosa per fermare l'uomo ,ma, ella non si mosse di un solo millimetro da dove si trovava, volgendo il suo sguardo verso la finestra ignorando le sue suppliche piuttosto che salvarlo.
<<.. È per il tuo bene.. >> fu l'unica frase che la donna ripeteva in un bisbiglio,come stesse recitando una sorta di preghiera, più a se stessa che al figlio che disperato giaceva per terra, mentre la pregava, la implorava di far finire tutto quel terribile dolore..
Ma lei rimase impassibile, preferendo continuare a fissare la finestra ripetendo quella frase ,fino a quando…
Dopo interminabili minuti accompagnati dal rumore delle urla e dei colpi inferti ,finalmente la furia del padre si placò, permettendo a Hyunjin di riaprire gli occhi che, fino a quel momento teneva chiusi per paura di incontrare lo sguardo truce e freddo di quel mostro che,nemmeno si accorse che per tutto il tempo aveva trattenuto il respiro, e quando provò a farlo un fitta al petto blocco ogni suo tentativo.
Il dolore lancinante che provava in tutto il corpo non gli permetteva nemmeno di muoversi da dove era, neppure una lacrima cadde dai suoi occhi quando l'uomo si avvicinò di nuovo a lui sibilando rabbioso a denti stretti.
<<Tu non sei mio Figlio..Tu sei solo uno schifoso abominio..Quelli come te meritano solo la morte!..Non voglio mai più vederti dentro questa casa..Sparisci!..Essere Immondo...Figlio del Diavolo!..Ti abbiamo dato tutto ..Tutto!...Hyunjin..E tu osi renderci lo zimbello di tutta la città con questo..Prendi questi soldi ed .Esci da qui..Adesso... Via!..Disgustoso verme! Mi fai schifo!..>>Concluse l'uomo sputandogli in faccia e tirandogli un calcio sul fianco.
E con queste parole così dolorose Hyunjin si rialzò ,nonostante il suo corpo ferito e sofferente, da quel pavimento freddo e sporco del suo sangue, raccolse titubante i soldi che quel mostro gli aveva gettato a terra e andò via da quel posto che lo aveva visto crescere e soffrire per tutto il corso della sua vita,o almeno fino a quel giorno.
Dove,una volta allontanatosi claudicante e mal ridotto dall'edificio senza mai voltarsi indietro, prendeva ad asciugarsi con il dorso della mano il sangue che goccia dopo goccia usciva dal suo naso, sporcandosi la manica della sua felpa preferita.
In quel momento però non gli importava così sorrise nonostante il dolore, nonostante la consapevolezza di essere ormai solo,percorse finalmente la strada della tanto attesa libertà ,dopo anni passati rinchiuso in quell'inferno.
... La sua rinascita era finalmente iniziata...
Ma quello che Hyunjin non sapeva era che il prezzo da pagare per la sua libertà lo avrebbe portato più avanti inevitabilmente a dover uccidere una parte di sé stesso per una persona che per quanto lo amasse aveva preferito lasciarlo affogare in quello stesso Abisso dalla quale aveva promesso con il suo amore di salvarlo...
Ma in fondo l'unico quesito che rimaneva nella sua testa era cosa è davvero l'amore per Hyunjin e qualunque cosa fosse lui lo meritava?
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~Spazio Autore~
Heeeeyyy guyyysss SURPRISEEEEEE!!!! ecco a voi il prologo...Non sapete il caos per pubblicare dato che combattevoncon con la connessione ma alla fine ho vinto io Ehehe.... Comunque vi chiedo scusa per l apertura di scena abbastanza violenta ma questa storia sarà così in fatti e per quello che metterò nei vari capitoli i soliti disclaimers...
Detto ciò da quello che deduco a baite capito la storia sarà narrata dal punto di vista del nostro caro Hyunjin, ma tutto è possibile sapete come sono..
Ma chissà cosa succederà a Hyunjin, quando Felix arriverà, sarà forse un ulteriore svolta nella sua solitaria e tormentata vita oppure il contrario ? Questo lo scopriremo soltanto nel primo capitolo e prossimi ma fino ad allora dovrete attendere...
Spero che vi piacerà e noi ci vediamo nel primo capitolo della storia, nel frattempo lasciate qualche stellina e anche qualche commento se volete per farmi sapere cosa ne pensate vi voglio un bene Dell anima e ne approfitto per ringraziarvi tutti per le trenta letture e beh anche le stelline cioè WOW... E sopratutto i commenti vi giuro per alcuni ho anche pianto...
Ma bando a ciò vi auguro una buona giornata, vi mando un super mega big huggooooooo, sono stra orgoglioso di voi e sono super fortunato ad avervi detto questo nel prossimo capitoloooo~~~
BYEEEEEEEE 💙🐺🐺🐺🫂🫂🫂🫂
~Alex🐺💙~
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