7.
Newt parlò con Alby e lo convinse a farmi rientrare nel labirinto.
Ero lì già da una settimana e mi sentivo davvero meglio, mi sentivo pronta per tornare a correre.
Non sono riuscita a dormire molto perché ero agitata al pensiero di ritornare li.
Tutti gli altri dormivano profondamente.
Arrivò l'alba e fui svegliata da Minho che era già sveglio e pronto, dopo un po eravamo davanti alle mura aspettando che si aprissero
<<Sei agitata Eryn?>>
<<No sto bene Minho!>>
<<Bene perché non dobbiamo avere distrazioni, non viglio passare la notte li dentro!>>
<<Nemmeno io Minho, non un'altra volta!>>
<<Un'altra volta? Questa me la devi spiegare appena usciamo!>>
Ecco che le enormi mura si aprono
Entrai seguita subito da Minho
<<Ehi non lasciarmi indietro, è pericoloso!>> dice scherzando
<<Minho che numero è questo?>>
<<È il cinque!>>
<<Okay sbrighiamoci!>>
<<Ti viene in mente qualcosa?>>
<<No..no solo dei flashback, ricordi del mio vecchio labirinto>>
<<Era come questo?>>
<< Si lo è >>
<<Cosa dobbiamo cercare di preciso?>>
<<Non lo so, dei passaggi o qualcosa del genere!>>
Poi dopo un po' trovammo un biglietto appiccicato al muro, il bigliettino diceva:
"ADDIO ROSIE" e un po' più sotto: -1.
Rosie era la mia migliore amica, perché diceva così quel biglietto?
<< Rosie>> sussurrai
<<Chi è Rosie? >>
<<Lei è..lei era la mia migliore amica!>>
<<È morta?>>
<<A questo punto non lo so Minho, non capisco più niente!>>
Presi il fogliettino e lo misi in tasca, guardai Minho e continuammo ancora a camminare
<<Dai Eryn usciamo, si sta facendo tardi>>
<<Si okay!>>
Quel biglietto mi aveva depressa.
E se fossero davvero tutti morti?
Rosie, Aris, Weston e tutti gli altri.
Usciti dal labirinto c'erano Newt e Alby che ci aspettavano.
<<Avete trovato qualcosa?>> Disse quest'ultimo
Andai più vicino e tirai fuori il biglietto dalla tasca porgendolo ad Alby.
Newt prese a leggere, poi entrambi mi guardarono confusi
<< Addio Rosie, -1 >> ripete Newt
<< Non so che cosa possa voler dire,mi.. mi dispiace>>.
Le lacrime iniziavano a farsi strada nei miei occhi e non volevo piangere quindi iniziai a correre via.
Andai al solito albero, dove andavo sempre a pensare, cercai di ricacciare dentro le lacrime respirando a fondo, mi bruciava la gola, avevo solo voglia di urlare.
"Non può essere morta, non può" perché ucciderla? Non aveva fatto niente! Perché i creatori ci facevano questo? Cosa volevano da noi?.
Queste domande mi tormentavano e soprattutto sapevo che non volevo morire li dentro. Quella specie di gabbia non poteva prendersi la mia vita.
Vidi Newt venire verso di me, mi aciugai le lacrime con le maniche della maglia.
<<Eryn, mi.. mi dispiace per...>>
<<Non è colpa tua Newt!>>
<<Nemmeno tua!>>
<<Dovevo portarli fuori da li Newt, io ero la velocista, dovevo trovare l'uscita per loro!>>
<<Non è così semplice Eryn, lo sai, chi ha fatto questi posti, gli ha fatti in modo da non farci trovare l'uscita>>
Alle sue parole iniziai di nuovo a piangere, mi sentivo terribilmente in colpa. Per tutto.
<<Caspio, Newt perché? Perché ci hanno fatto questo?>>
<<Non lo so, mi dispiace, ma sicuramente non è colpa tua!>> piangevo ancora di più, Newt era vicino a me e mi strinse la mano, lo guardai e lo abbracciai d'istinto.
Sobbalzò all'inizio poi mi strinse a sua volta.
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