32.

*narratore in terza persona*

Le ragazze si svegliarono quelli che le sembrarono secoli dopo, ma non erano più nelle loro camere di Porto Sicuro. Bensì erano sedute su un gradino, appoggiate a una libreria dagli scaffali polverosi.
Ashley si alzò in piedi barcollando e guardò fuori dalla finestra davanti a loro, in cielo non c'era una nuvola e il sole entrava nella stanza, illuminandola completamente.
"Non ho voluto disturbarvi, eravate così prese dai libri!" esclamò James sorridendo e affiancando le ragazze.
"Quanto siamo state qui?" chiese Rebeka stropicciandosi gli occhi con il dorso della mano, ancora scombussolata.
"Ah! Saranno passate almeno quattro ore, ma il temporale è finito da poco e non avete voluto saperne di alzarvi da questo gradino" rispose l'uomo ridendo, prima di iniziare a raccogliere i tre libri che le due avevano tirato fuori.
È stato tutto frutto della loro immaginazione.
I loro amici, i loro ragazzi, non erano altro che nomi scritti su delle pagine bianche.
Tutto quello che avevano fatto, quello che avevano vissuto, quello che erano state, non era mai esistito.
"Va tutto bene?" chiese James vedendo i volti stralunati delle ragazze.
"Eh? Ah, si, va tutto bene" rispose Ashley sorridendo.
Uscirono dalla biblioteca così, sorridendo. Essendo consapevoli di aver vissuto un'avventura fantastica.

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