3 - Rebeka, Newt
*Rebeka's pov*
Avevo appena finito di sistemare gli appunti delle Mappe per Minho quando mi girai finalmente verso Newt, sdraiato sul letto del Casolare e intento a sfogliare le pagine di un libro.
"Ho finito" dissi alzando il tono della voce, palesemente per attirare la sua attenzione.
"Bene così" rispose a bassa voce alzando lo sguardo per un millisecondo prima di sorridermi.
Alzai un sopracciglio e sbuffai, rigirandomi verso gli appunti.
"Che hai?" chiese subito lui, ancora tenendo lo sguardo fisso sul libro che teneva tra le mani.
"Facciamo qualcosa?" domandai alzandomi in piedi.
"Rebe sono stanco..." mugolò lui.
"Ah davvero?" incrociai le braccia guardandolo storto.
"Ti giuro" rise sottovoce in risposta.
Mi sedetti in fondo al letto a gambe incrociate, lanciandogli diverse occhiatacce.
"Nulla da fare" cantilenò il biondo.
Non aspettai un secondo per gettarmi sul letto, iniziando a rotolare su un fianco, prima di finire sopra di lui, scoppiando a ridere nel vedere il suo sguardo sorpreso ma allo stesso tempo felice.
Una volta per tutte il biondo chiuse il libro e lo appoggiò sotto al letto, spegnendo la lampada sul comodino.
"Ci è voluto molto?" risi scompigliandogli i capelli.
"Smettila" rispose sorridendo e mettendomi lentamente le braccia al collo, stringendomi verso di lui.
Iniziai ad accarezzargli la testa mentre lui continuava ad abbracciarmi, muovendo le braccia sulla mia schiena di tanto in tanto.
"Se ti do fastidio dimmelo che me ne vado eh" dissi ridendo ad un certo punto.
"Adesso stai qui" rispose ridendo a sua volta lasciandomi baci a ripetizione sugli zigomi.
"Come vuoi" ribattei stando al gioco iniziando a baciargli la tempia.
Ad un certo punto smisi, rimanendo a guardarlo negli occhi.
Anche lui si fermò, continuando però a passare le braccia sulla mia nuca.
"Che c'è?" risi vedendolo sorridere dopo un po'.
"Niente" rispose con fare innocente premendo le labbra sulle mie.
Lo sentì muoversi lentamente contro le mie labbra, socchiudendo le sue per far scontrare le nostre lingue di nuovo.
"Io che volevo stare tranquillo" scherzò facendo per baciarmi di nuovo.
"Sai una cosa? Continua a leggere" dissi sorridendo e scostandogli dolcemente la testa di lato, prima di alzarmi da lui e dirigermi verso la porta sotto il suo sguardo confuso.
"Ehi ma-" iniziò prima che lo interrompessi.
"So che mi ami" dissi uscendo dalla stanza con un sorriso sul volto, sentendolo scoppiare a ridere una volta dall'altra parte della porta.
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