16. Tutti

*Ashley's pov*

Riuscii a trascinarmi fino alla mensa, dove presi la solita porzione di sbobba che chiamiamo colazione e mi sedetti al solito tavolo. Thomas mi diede un leggero bacio a stampo e mi sorrise dolcemente, così mi sedetti accanto a lui e cominciai a mangiare silenziosamente. Vidi Rebeka e Thomas scambiarsi un'occhiata preoccupata e sollevai lo sguardo.
"Che c'è?" chiesi, più aspramente di quanto volessi.
"Niente, solo, avevamo pensato di fare qualche gioco carino ma non mi sembri dell'umore" rispose Rebeka. Io alzai un sopracciglio.
"E che tipo di gioco? Calcio? Pallavolo? Preferirei prendere una palla e lanciarla in faccia a qualcuno" risposi io con una punta di ironia "Possibilmente Gally. Possibilmente forte"
Tutti scoppiarono a ridere ma poi valutarono l'idea di giocare a pallavolo, ma la scartarono perché senza una rete sarebbe stato difficoltoso, però decisero che il calcio andava bene. Thomas mi trascinò al suddetto "campo", delimitato da dei sassi piuttosto grossi e le porte formate da dei palettiincastrati nel terreno. Per farmi contenta mi fecero capitano della squadra, così dovetti tirare il primo calcio e rubare la palla a Gally, capitano dell'altra squadra. Parecchi Radurai giocarono e appena riuscii a rubare la palla capii che probabilmente dovevo saper giocare,dato che scartai due avversari e la passai a Newt, che la passò a sua volta a Minho, che segnò un punto.
Dopo un'ora buona di gioco eravamo tutti completamente sudati ed era un pareggio, io e Rebeka eravamo entrambe attaccanti dato che in porta non eravamo granchè. Newt prese il nostro posto come portiere mentre Thomas e Minho erano gli altri attaccanti, Winston in porta e Chuck, Frypan e Alby difensori. Era decisamente difficile segnare dato che avevamo stabilito pochissime regole, perciò era diventato rugby più che altro. Quello sarebbe stato l'ultimo punto, quello decisivo, e non avevo nessuna intenzione di lasciar vincere Gally. Jackson fischiò e Rebeka prese subito la palla, rubandola a Gally da sotto il naso, così io, seguendo la nostra strategia, scattai verso la porta avversaria. Arrivai a metà campo e mi girai per vedere Minho che atterrava un'attaccante avversario, permettendo di far avere la palla a Thomas, che scartò abilmente un paio di persone per poi tirarla alta verso Rebeka. Vidi un'attaccante colpire Thomas sul polpaccio, facendolo cadere. Non era esattamente una cosa sportiva, ma avevamo deciso che il contatto fisico ci piaceva di più. Non ebbi il tempo di avvicinarmi più di due passi che Rebe prese la palla al volo e la tirò di testa dritta verso i miei piedi. Avevo due attaccanti dietro di me, più tre difensori prima di arrivare alla porta, però ero l'unica nei paraggi e tutti gli altri erano marcati. Così iniziai a correre a perdifiato. Il primo attaccante mi corse incontro, seguito dal secondo, ma me la cavai con un paio di finte e l'abilità di far passare la palla in mezzo alle gambe in modo psichedelico. Il difensore più vicino mi si avvicinò, mirando probabilmente a prendermi a spallate. Feci passare la palla alla sua destra e mi accucciai, facendolo finire rovinosamente a terra. Ripresi possesso della palla e sentii le grida di incoraggiamento dei miei compagni che si alzavano in un boato. Gli altri due difensori corsero nella mia direzione contemporaneamente, ma io intuii che cercavano di stringermi per buttarmi per terra con le spalle. Pensai di passare la palla a qualcun altro o tirare dall'alto direttamente da lì, ma poi mi venne in mente che non c'erano regole. Perciò presi velocità e calciai relativamente forte nella loro direzione, facendo passare la palla in mezzo a loro due, mentre io corsi ancora più veloce aspettando che fossero abbastanza vicini. Come previsto continuarono comunque a correre nella mia direzione avvicinandosi tra di loro creando un muro, ma quando furono a qualche centimetro di distanza da me mi diedi la spinta più forte che potevo con le gambe, per poi stringermele al petto e girare in aria sopra di loro. Atterrai come previsto su due piedi e ricominciai a correre. Raggiunsi la palla mentre il portiere era uscito di poco dalla porta, tirai un calcio più forte che potevo, per poi venire travolta dal ragazzo davanti a me. Caddi a terra e picchiai forte la testa, rotolando con il portiere data la velocità a cui andava. Mi sbucciai le ginocchia e le mani, provocandomi anche qualche livido. Quando mi alzai però vidi che la palla era in porta e pochi secondi dopo venni travolta dalla mia squadra che mi abbracciava e mi batteva il cinque. Dopo qualche pacca sulla spalla mi presero in braccio, facendomi volare in aria e ricadere rovinosamente nelle loro braccia. Passammo velocemente dall'esultare all'insultare Gally e la sua squadra, ma poi Thomas, con un sorriso in faccia e l'aria vittoriosa, mi travolse prendendomi in braccio. Non credevo esistesse persona più competitiva di me, ma ora sapevo che Thomas mi batteva sicuramente. Newt e Rebeka non se la cavavano molto a calcio, ma risero come non mai nel vedere tutti noi altri cadere a terra e atterrarci a vicenda. Minho e Winston si coordinavano e miravano a buttare giù gli avversari come fossero dei birilli. Frypan e Chuck servivano soprattutto per il sostegno morale e la porta, mentre Alby aveva una precisione e una mira assurda. Vidi Rebeka saltare in braccio a Newt e Minho aggrapparsi alla schiena di Alby imitando me e la mia amica, rischiando di essere preso a schiaffi. Tra una risata e l'altra ci dirigemmo verso le cucine per finire la nostra colazione mentre Gally e la sua squadra, avendo perso, dovettero mettere a posto tutto il "campo" e pulito i piatti sta mattina.

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