12. Ashley, Thomas
*Ashley's pov*
"Mi vuoi dire dove stiamo andando adesso?" chiesi ridendo, senza però lasciare la mano di Thomas.
"Taci e seguimi" ribatté il ragazzo continuando a correre.
Avevamo appena finito di cenare, tra poco Alby avrebbe richiamato i ragazzi nei Dormitori, ma non avevo fatto in tempo a sistemare il mio piatto che Thomas mi aveva preso la mano e detto di seguirlo. Ci eravamo messi insieme esattamente un mese fa, ma tra una cosa e l'altra non avevamo mai troppo tempo per stare da soli.
Dopo dieci minuti buoni eravamo alle porte della foresta, davanti a una larga e alta quercia.
"Adesso metti i piedi qui e sali, io arrivo" disse sorridendo indicandomi dei piccoli pali di legno chiaro in rilievo sulla corteccia. Non che mi fidassi più di tanto, però ero curiosa di sapere cosa avesse in mente.
Nel giro di pochi secondi ero già arrivata sul primo ramo, dove trovai un piccolo foglietto bianco con su scritto 'ancora un po''. Sorrisi e continuai la scalata, stando attenta a dove mettevo i piedi, per evitare di cadere addosso a Thomas, che era alle mie spalle senza dire una parola.
Arrivata al secondo ramo trovai un altro biglietto, questa volta con su scritto 'è l'ultima volta, giuro'. Sospirai e iniziai a ridere prima di mettere di nuovo i piedi sui paletti e continuare a salire verso l'alto, ormai non manca troppo prima dei rami più leggeri e sottili, che non avrebbero retto il mio peso.
Non trovai alcun biglietto quella volta, solo una piccola faccina sorridente intagliata nella corteccia scura dell'albero.
"Giuro che ti ammazzo" risi lanciando un'occhiataccia al ragazzo, ancora al ramo inferiore.
"Aspetta un attimo, guarda in alto" disse sorridendo e alzando l'indice al cielo.
Alzai lo sguardo e vidi una piattaforma di legno sul ramo successivo, mi si illuminarono gli occhi e continuai a salire.
"Che ne pensi?" chiese Thomas dal basso.
Non avevo parole: aveva allestito una specie di zona picnic, con tanto di lampade, fiori e cose da bere. Non è mai stato un tipo troppo romantico, o almeno, ogni occasione era buona per venirmi vicino e baciarmi, ma non pensavo che avrebbe mai allestito qualcosa solo per me.
"Thomas..." mormorai girandomi verso di lui, che ormai mi aveva raggiunto.
"Auguri Ash" disse sorridendo. Non ci pensai due volte e mi gettai tra le sue braccia, facendolo appoggiare quasi completamente al tronco dell'albero.
"Non pensavo che ti saresti spinto così avanti" risi scompigliandogli i capelli scuri, che gli ricaddero disordinati sulla fronte.
"Sono pieno di sorprese" rise a sua volta premendo le labbra sulle mie.
Gli portai una mano sulla nuca, tirandolo verso di me e approfondendo il bacio.
Sentii le sue mani infiltrarsi nella mia maglietta, iniziando ad accarezzarmi la schiena, dato che mi trovavo praticamente sopra di lui.
Ci staccammo solo per riprendere fiato, e lasciai che continuasse a passare le mani su e giù per la mia schiena.
"Vorrei avere questo anche dopo essere usciti di qui" mormorò a un soffio dalle mie labbra.
"Lo avremo, ti amo Thomas" risposi quasi in un sussurro, prima di baciarlo di nuovo.
"Anche io ti amo Ashley" confermò appena ci staccammo.
L'avevo capito da quando avevo evitato che corresse nel Labirinto, quel pive era speciale, fatto per me in un certo senso. Avevo capito che era questione di tempo prima che diventassimo qualcosa.
Ma lo sentivo, da qualche parte nella mia testa il mio unico pensiero era lui.
Lo amavo, e avrei fatto qualsiasi cosa per assicurarmi in ogni caso che fosse al sicuro e stesse bene.
Quella fu una delle serate più belle da quando riesco a ricordarmelo.
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