CAPITOLO 8 SPOILER


CAPITOLO 8 SPOILER

12 OTTOBRE 2017

Dopo aver parlato della notizia appena ricevuta, Isabel era stata tirata da Yoongi nella cucina di Dashimen, perché lui aveva urgenza di parlare con lei a quattrocchi.

"Cosa si fa ora?" chiese Yoongi timoroso.

"Nulla, cosa si dovrebbe fare?" chiese lei non capendo.

"Isabel. Due ragazze sono morte per quello che avete fatto. Ji-hoo sembra fuori di testa! Come fai a essere calma!" esclamò Yoongi sconvolto, qualcuno era morto e lei poteva essere la prossima, si sentiva molto terrorizzato.

"Non serve a niente farsi prendere dal panico, e non si può tornare indietro per sistemare le cose" disse lei piccata, era consapevole di non poter far molto a riguardo ormai il tutto era successo.

"Isabel!" la rimproverò lui.

"Cosa? Perché starnazzi? Che cosa pensi dovrei fare?" chiese lei irritata.

"Sentirti in colpa? Fermare tutto?" propose lui con voce isterica.

"Fermare tutto? Sei completamente uscito fuori di testa?" esclamò lei guardandolo con la fronte aggrottata.

"Isabel è pericoloso." sentenziò lui con voce ferma.

"Non ricominciare! No, Yoongi. Avevi promesso!" urlò lei, il giorno dopo lui sarebbe partito, e ora erano vicini a una crisi di panico del suo ragazzo che cominciava a dubitare di tutto e di nuovo.

"Avevi detto che era tutto studiato, che avevi preso in considerazione tutto! Che non avresti corso rischi! Fino a una settimana fa rischiavi di sposarti con quel tizio di cui non ricordo il nome, sono dovuto andare io da Chung-hee. Ora questo! Due ragazze sono morte." Urlò lui spaventato.

Isabel lo guardò boccheggiando, incrociò le braccia al petto, infastidita.

"Ti stai facendo prendere dal panico, perché domani partirai. Calmati." Disse lei diretta.

"Si! Mi preoccupavo di Dashimen, invece penso di dovermi preoccupare che tu ci lasci la pelle!" l'accusò lui.

Si sentiva in panico, non voleva partire con la paura di non poterla più rivederla.

Tutto poteva andare storto, tutto poteva diventare un qualcosa di pericoloso.

Lui non capiva.

Lui non capiva nulla dei suoi piani e di dove lei volesse arrivare.

Non capiva come tutto quello che lei stesse facendo, l'avrebbe potuta portare a riacquistare la sua libertà e a distruggere suo padre.


"Te l'avevo detto dal principio che c'era questo rischio! Lo sapevi dal principio! Lo avevi promesso. Yoongi avevi promesso che non avresti perso la testa!" scosse il capo lei con disapprovazione.

"Non ho perso la testa! Sono l'unico che ragiona qui! Dashimen ha provato a spiegarmi tutti i tuoi piani, Isabel non si capisce niente! Li capisci solo tu! Sembrano piani usciti da una mente malata" urlò lui esasperato e preso dal panico.


Isabel si azzittì improvvisamente.

Guardò Yoongi per un attimo.

Abbassò lo sguardo.

Si afferrò la collana con le mani tremanti.

Probabilmente il suo ragazzo aveva ragione la sua mente era malata, solo lei poteva capire quello che le frullava in testa.

Probabilmente lui non sarebbe mai riuscito a capirla davvero, no dopo tutto quello che aveva passato.

Lui non avrebbe mai potuto capire che per quanto si sentisse in colpa per quello che era successo alle due ragazze, lei pensava comunque a come poter utilizzare quell'avvenimento solo a suo favore.

Durante tutto il racconto di Ji-hoo lei era stata zitta, mentre tutti e quattro i ragazzi
avevano discusso animosamente.

Lei era stata con la mente altrove, che andava alla velocità della luce e che cercava un modo per collegare suo fratello a quell'omicidio.

Non era probabile, era certo la sua mente era malata.

Anche se lei ne era consapevole, però si sentiva tremendamente ferita dalle parole del suo ragazzo.


"Isabel..."sussurrò Yoongi tremante, aveva appena realizzando la frase appena uscita dalla sua bocca.

Aveva esagerato, e non si era riuscito a fermare, la paura lo aveva fatto straparlare.

"Isabel" chiamò di nuovo con voce lieve facendo dei passi verso si lei.

Isabel alzò lo sguardo su di lui.

"Hai ragione la mia mente è malata, e probabilmente tu non la capirai mai." Disse freddamente, e con risentimento.

"Non volevo dirlo! Non lo penso realmente, non volevo ferirti!" disse lui preoccupato, sapeva che il tono che Isabel stesse usando, preannunciava solo il fatto che lei si sarebbe allontanata di nuovo.

"Lo so che non volevi ferirmi, hai solo detto la verità. Tu hai paura e sei preoccupato per quello che è successo. Io penso solo a come incastrare mio fratello. Penso a come utilizzare ciò che è appena avvenuto a mio vantaggio." Disse diretta senza alcun'emozione.

Yoongi rabbrividì, non aspettandosi che lei avesse un pensiero del genere, e trovandolo raccapricciante.

"Eh si." sbuffò leggermente Isabel "L'hai chiesto tu che io fossi sincera con te in tutto e per tutto. Questa è la realtà. Farò anche carte false per riprendermi la libertà. L'ho fatto anche settimane fa, ho messo da parte l'affetto che provo per Hye-ri e sono andata contro il suo volere." Disse in modo sfrontato, fece schioccare la lingua sopra il palato, infastidita dal doversi ripetere come sempre.

"Non è la stessa cosa!" urlò lui.

"Si invece, è identica la cosa. Metterò da parte il mio senso di colpa, il sentirmi triste per la morte di due ragazze, solo e unicamente perché so che quest'avvenimento per quanto doloroso sia mi sarà utile." Sapeva perfettamente che non era il momento adatto per uscire di testa, sapeva che doveva controllare le sue emozioni che normalmente la portavano a commettere sbagli.

"Non è vero! Tu non sei così, ti conosco bene vivi di emozioni e di sensi di colpa. Dopo aver fatto la scelta di pubblicare quel video andando contro a Hye-ri, ci sei stata male." Yoongi sapeva che si stava di nuovo rimettendo la maschera della stronza, e che non era vero che lei non provasse nulla.

"Dopo. Probabilmente starò male. Al momento non posso o perdo un'opportunità. Non posso avere una crisi nervosa come Ji-hoo." Disse lei guardandolo con biasimo.

"Dopo non ci sarò io. Se avrai un crollo io non potrò aiutarti." Urlò lui sempre più in preda al panico.

"Non posso mettere in pausa tutti i miei piani, mentre tu viaggi per lavoro. Vuoi che io faccia questo?" chiese lei guardandolo seccata.

"Si, lo preferirei! Vorrei che agissi con me qui, vicino e pronto a supportarti. Non ti voglio sola."

"Non sono sola. Dashimen rimane qui, per quanto tu ne possa essere geloso, e tu possa continuare a non fidarti di noi. Dashimen dovrebbe essere la tua l'unica certezza che non sarò sola." Gli rispose puntigliosa.

Yoongi assottigliò lo sguardo, stringendo i pugni facendo diventare le nocche bianche.

Proprio non riusciva a mandar giù il rapporto che avevano loro due.

"Smettila di fare il bambino, smettila di pensare che ti tradirò con Dashimen solo per un precedente. Noi non stavamo insieme. Tu uscivi con altre, andavi a letto con altre. Hai avuto una relazione seria con Suran." Lo accusò lei, era stufa che lui continuasse a essere geloso per il nulla.

"L'ho lasciata appena siamo tornati insieme, non mi sento più con Suran! Non paragonare i rapporti." urlò lui con rabbia.

"Dashimen ama Hoseok."

"Ama anche te, tu ami lui." disse secco, poi imitò la voce di Dashimen "Ho preso anche quel dolce che ti piace tanto" disse riferendosi alla serata che avevano fatto a casa di Isabel tutti e quattro insieme.

"Io e Dashimen siamo stati tanto tempo a vivere insieme. Sappiamo entrambi tutto di noi. Perché abbiamo condiviso del tempo." Disse lei con rabbia.

"Non m'importa cosa avete condiviso! Non lo voglio neanche sapere. Non lo voglio vicino a te." si sentiva sempre più furente, il sapere di non poter aver la situazione sotto controllo lo stava mandando ai matti, il sapere che dal giorno dopo non avrebbe più potuto vederla, avere la consapevolezza che avrebbe vissuto ogni giorno con la paura di perderla.

"Cazzo, sei assurdamente geloso per nulla." Esclamò lei sempre più irritata.

"Per nulla? Hai troppi uomini che ti girano intorno, e quello di cui non mi fido è lui. Vedo come vi guardate a distanza, tu fai un passo e lui ne fa un altro."

"È ingiusto. Domani parti e mi stai rinfacciando tutto questo, tu e Hoseok prima di te."

"Sai cosa è ingiusto? Che lui è stato tutto quel tempo con te quando sarei dovuto stare io con te. Non ho potuto farlo a causa tua." L'accusò nuovamente lui, riportando alla luce problemi che dovevano essere superati, ma che forse non avrebbero mai superato.

"Ritorniamo al punto di partenza? Vuoi tornare a discutere su cose a cui avevamo messo un punto?" disse lei inorridita.

"Tu l'hai messo. Io no. Vuoi un punto d'incontro? Dì a Dashimen di venire in tour. Così mi fiderò di te e che mi ami realmente." Urlò con forza Yoongi.

Il silenzio calò tra entrambi, Yoongi la guardava furente di rabbia e lei rimaneva impassibile.

"Dirò a Dashimen di raggiungervi." Disse seria.

Lui sorrise vittorioso, ma lei alzò una mano per fermarlo.

"Ma dopo che avremo pubblicato il libro di Do-yoon. Ho bisogno di lui qui in quel momento." Disse secca.

"No. Lo fai venire ora." Più che un'affermazione sembrava una minaccia quella appena detta da Yoongi.


Lei assottigliò lo sguardo, pensava di essere lei quella ottusa tra i due, invece Yoongi si stava dimostrando veramente fin troppo poco collaborativo.

Fece per risponderli a tono, ma il suo telefono cominciò a squillare, lo prese da sopra il tavolo, dove lo aveva appoggiato.

Guardò il mittente della chiamata.

Deglutì a vuoto.

Sentiva già le mani sudarle.

Aveva trovato strano il fatto che lui non l'avesse ancora chiamata.

Guardò Yoongi, sempre rimanendo inespressiva.

Rispose al telefono.

"Pronto aboji?" disse Isabel.

Yoongi trattenne il fiato e lei gli fece segno di stare in silenzio e lui la guardò impallidendo.

Isabel si sedette mentre ascoltava il padre spiegarle velocemente la situazione.

"Che cosa? Pensano che lui e Jiwoo siano i sospettati?" disse lei seria e facendo finta di essere stupita.

"Comprendo" annuì Isabel, alzò lo sguardo su Yoongi non riuscendo a nascondere la sua preoccupazione.

"No, al momento non sono con Chung-hee, sono in Hotel per alcuni affari." Lo informò lei.

Yoongi si sedette su una sedia mentre aspettava e cercava di capire di cosa stessero parlano lei.

"Lo chiamo e vi raggiungiamo alla polizia, cosa dobbiamo dire?" chiese lei mentre si mordeva un labbro e cercava con tutta se stessa di rimanere calma.

"Perfetto, certo lo faremo, diremo che eravamo tutti a cena da Chung-hee." Disse lei cercando di non balbettare.

"Lo chiamo e arriviamo il prima possibile." Annuì di nuovo, per poi chiudere il telefono subito dopo.


Guardò Yoongi che era in attesa di spiegazioni.

"Mi dispiace, io devo andare, non potrò venire alla festa di Jimin." Disse seria.

"Che voleva?" chiese Yoongi.

"Che diamo un alibi a mio fratello, lo accusano di omicidio come anche al fratello di Jihoo dato lo scandalo uscito giorni fa." spiegò con fretta.

"Perché vai a dare un alibi se vuoi incastrarlo?" chiese lui non capendo.

"Perché mio padre comanda, e io eseguo." Disse lei alzandosi in piedi e facendo per lasciare la stanza.

"È la mia ultima sera qui." Disse lui con decisione bloccandola per un braccio.

"E l'hai sprecata a volermi impartire ordini, per gelosie insensate che ti sei fatto nella testa." disse lei con rabbia.

"Non ci lasceremo arrabbiati! Non sappiamo quando ci rivedremo." Non l'avrebbe lasciata andare via, non potevano salutarsi in quella maniera, dovevano risolvere quella litigata.

"Mi basterebbero anche secondi... mi accontenterei, anche solo di specchiarmi nei tuoi occhi e vedere che mi ami ancora." Disse lei e lui gelò all'istante, lasciandole andare il polso.

"Avevi detto questo. Ora invece crei una discussione su Dashimen. Io ci sto provando, ci sto mettendo impegno a recuperare quello che c'era tra noi, quello che io avevo distrutto." Disse seria lei.

"Vuoi dire che io non ci stia mettendo impegno?" urlò indignato lui.

"No, se decidi di intestardirti su questa questione e pretendi che io cancelli il mio passato con Dashimen e faccia a meno di lui. Se io devo scendere a compromessi e fidarmi di te e di Chung-hee e permettervi di aiutarvi, tu devi scendere a compromessi e non intrometterti nel rapporto mio e di Dashimen." Sentenziò lei.

"Tu non comprendi. Io sono sicuro che se dovesse andare male qualcosa lui si prenderà cura di te e può capitare che succeda qualcosa tra voi due."

"Cazzo. Vi siete fatti proprio un bel film immaginario tu e il tuo amico. Siete due paranoici, pensi realmente che potremmo farvi una cosa del genere? Pensi che non ci importi se vi facciamo del male?" urlò di nuovo lei.

"Dico che potrebbe succedere, è una possibilità."

Isabel sentiva la gola stringersi, la mente in subbuglio.

Doveva andare via da lì, voleva solo chiudere quella litigata infinità.

Era tutto così sfibrante, si erano fatti una promessa a Chicago dopo la mostra: di ricominciare dall'inizio mettendo da parte il passato, ma si ritrovavano sempre così.

Lei si ritrovava sempre a sentirsi rinfacciare tutti i suoi sbagli.

Lo guardò con gli occhi lucidi, sapendo che erano sempre a quel punto e che probabilmente mai ne sarebbero usciti fuori.

"La realtà è che non vi fidate di noi. La domanda rimane la stessa: che cazzo ci provi a stare con me? Chi te la fa fare?" disse con un groppo in gola.

Gli aveva già fatto quella domanda nel bagno del club, le l'aveva fatta urlando piena di rabbia.

Ora le la stava rifacendo, ma non c'era più rabbia, c'era solo delusione.

La realtà dei fatti era che si sentiva sempre ferita dal fatto che lui le rinfacciasse di nuovo tutto, e che non si fidasse di lei.

Per quanto si sforzassero di far andare bene le cose, il passato tornava sempre.


Yoongi saltò leggermente sul posto come se avesse appena preso la scossa.

"Siamo sempre fermi sullo stesso punto di ripetizione. Sempre fermi lì. Ora mi chiederai se ti sto lasciando? Così da ripetere all'infinito le stesse discussioni? Per quanto ci impegniamo, c'è sempre un qualcosa che rovina tutto." Disse lei delusa.

"Se tu mi ascoltassi!" trillò lui in panico.

"Tu continui a pretendere, io ti sto dando il massimo di me stessa al momento. Non posso darti più di questo. Devo andare, dovrei essere già per strada per raggiugere mio padre." Disse lei con voce stanca, doveva andare via di lì, doveva raggiungere suo padre, non voleva subire delle conseguenze per il ritardo.

"Non puoi andare!"

"Vuoi che se la prenda con me per il ritardo? Vuoi che io abbia delle ripercussioni per una cosa che posso evitare?" chiese lei guardandolo con orrore.

"Dobbiamo risolvere!"

"Non la risolviamo oggi. Non c'è il tempo per farlo. Ti amo Yoongi, ma ora devo andare e non ti sto lasciando. Ti sto dicendo che risolveremo quando ci sarà del tempo, e che io rimango della mia posizione Dashimen rimane con me. Ora tu puoi accettare tutto questo o prendere una decisione." Disse seria.

"Ne riparleremo." Disse lui con rabbia.

"E litigheremo. Tu sei cocciuto io anche, finiremo per ammazzarci a vicenda. Va bene così" disse lei sbrigativa si avvicinò a lui, anche se in quel momento si sentiva delusa da lui, gli diede un bacio sulle labbra, perché era così che si doveva fare se si amava qualcuno, bisognava salutarlo con un bacio sulle labbra anche se arrabbiati.

"Ti amo, ci sentiamo appena avremo un momento, e ti terrò aggiornato." disse lei accarezzandoli affettuosamente i capelli.

"Ti amo anche io. Tutto questo è ingiusto." Disse lui con rabbia.

"Lo so." Disse lei si staccò da lui e aprì la porta della cucina per raggiungere gli altri e avvisarli che sarebbe dovuta andare via.


Quando Yoongi e Isabel rientrarono in soggiorno trovarono Dashimen e Hoseok entrambi seduti sul divano con le braccia incrociate al petto e il broncio.

"Che avete voi due?" chiese Isabel sapendo già la risposta.

Dashimen alzò lo sguardo verso di lei e la ragazza ebbe la certezza.

"Stessa nostra litigata direi." Disse secca.

"La soluzione sarebbe semplice." Disse Yoongi continuando a essere puntiglioso.

Hoseok annuì omplice.

"Fate quello che volete, io.... non ho tempo." disse Isabel sembrando esausta, dato il continuò insistere da parte del suo ragazzo.

"Quindi può venire con noi in tour" sorrise soddisfatto Yoongi.

"Non m'importa, basta che la finite di discutere. Realmente ho altro da fare. Dove cavolo è Ji-hoo?" chiese poi guardandosi intorno spaesata mentre Yoongi la guardava perplesso, incerto se avesse vinto finalmente oppure no.

"È andato nella stanza, si sentiva di troppo nella discussione" disse Dashimen poi guardò Isabel intuendo che fosse successo altro dato la fretta della ragazza "È successo altro?" chiese successivamente.

"Devo andare a fornire un alibi a mio fratello, e devo chiamare Chung-hee, sono in ritardo. Avvisi tu Ji-hoo?" chiese frettolosamente.

"Si, avviso anche mio zio." Disse Dashimen diventando serio e capendo immediatamente che dovevano fare attenzione al tutto e non farsi prendere da stupide litigate di gelosia.


Isabel si allontanò da Yoongi per andare a prendere la propria borsa con fretta, il suo fidanzato rimase immobile al centro della stanza osservando con attenzione ogni movimento della ragazza con una smorfia dipinta sul volto.

"Isabel?" chiamò Dashimen, e Yoongi puntò lo sguardo su di lui aggrottando la fronte, anche J-hope fece uguale, mostrando anche l'identica espressione di criptica di Yoongi.

"Cosa?" disse Isabel guardandolo spaesata.

"Fa attenzione." Disse serio Dashimen in volto.

"Vai alla festa di Jimin passa l'ultima serata con loro, parti se devi farli smettere." Disse seria lei, non poteva sopportare ancora per molto quel tipo di discussione, e non voleva sentirsi così tremendamente frustrata dal fatto che sia Yoongi sia Jhope non si fidassero di loro.

"Ne avevamo già parlato." Disse tagliante Dashimen, continuando a ignorare entrambi i ragazzi e concentrandosi solo su di lei.

"Lo so, ma sono cocciuti e testardi e finiranno per farci impazzire, perché non si fidano di noi, e non è il momento." Disse lei sembrando veramente stanca.


"Isabel!" urlò Yoongi rimproverandola e avvicinandosi a lei.

"No, basta litigate, devo andare, fai quel che ti pare Yoongi, sono stanca." Disse lei si avvicinò a lui e lo baciò frettolosamente, fece segno di saluto a Hoseok.

Si fermò un attimo a guardare Dashimen che annuì con la testa come a dire che ci avrebbe pensato lui.

Isabel si infilò le scarpe, con Yoongi che la tallonava.

"Ti prego, vieni almeno dopo? Non possiamo salutarci così" disse Yoongi afferendole la mano.

"Non credo di poter, mi dispiace, ma sapevi che sarebbe stato così. Buon tour." Disse e poi lasciò il piccolo appartamento di Dashimen e i tre ragazzi soli.

1 ORA DOPO

Dashimen aveva spiegato tutto a Ji-hoo che era rimasto comunque nella stanza segreta ad aspettare che Isabel tornasse.

Dopo di ciò Dashimen si era diretto poi con gli altri e due al dormitorio, anche se contro voglia poiché avevano litigato tutti e tre e non erano giunti a nessuna conclusione a parte quella che lui sarebbe rimasto lì e niente gli avrebbe fatto cambiare idea.


Tutti e tre entrarono nel dormitorio cercando di sembrare felici per Jimin e non reduci da delle litigate, avevano concordato di non dire niente a nessuno almeno per quella sera e di cercare di passare un momento di spensieratezza, nonostante l'assenza di Isabel.

"Finalmente siete arrivati!" trillò Jimin allegro.

"Stavamo morendo di fame ad aspettarvi!" esclamò Jungkook saltando in piedi.

"Scusate un piccolo contrattempo." Disse Yoongi scusandosi.

"Isabel?" chiese Namjoon confuso da non vedere la ragazza.

"Immagino abbia avuto lei il contrattempo" disse Yeona guardando Bo-ra complice.

Yoongi si bloccò e guardò confuso la nuova ragazza nel loro soggiorno che sembrava familiare.

"Ehm lei chi è?" chiese Hoseok anche lui confuso.

"Ciao Yeona." Disse Dashimen facendo cenno di saluto con la mano.

"Ji-hoo? È rimasto da Isabel?" chiese lei mordendosi un labbro e sembrando per un attimo, impensierita.

"Ah! Sei la ragazza di Ji-hoo! Ricordavo di averti visto!" esclamò improvvisamente Yoongi ricordandosi di averla vista al club.

"Si, sono io, piacere Park Yeona"

"Oh... come mai sei qui?" chiese non comprendendo il collegamento.

"È amica di Bo-ra!" trillò Jin allegro.

Yoongi e Hoseok guardarono il sorriso di Jin sempre più confusi, era da parecchio che non vedevano il maggiore sorridere in maniera vera, si scambiarono uno sguardo complice come a dire che tutto ciò fosse realmente strano.

"Jin e Yeona erano vicini di casa" spiegò velocemente Namjoon vedendo l'espressione dei due rapper perplessa.

"Ohhh" esclamarono entrambi.

Dashimen assottigliò lo sguardo intuendo che ciò avrebbe solo portato altri problemi, Ji-hoo e Yeona sembravano stare insieme per motivi strani a lui incomprensibili, non sembravano neanche essere molto attratti fisicamente a vicenda. A Dashimen quel rapporto era sembrato molto strano, come anche lei che appariva sempre così sorridente e felice per ogni cosa, quando realmente non sembrava esserlo.

Continuò a guardare tutti nella stanza e notò che mancava qualcuno.

"Taehyung?" chiese poi.

"In camera con Hye-ri, facevano la valigia." Disse Yun-hee sorridendo ampliamente.

"È un modo strano per dire altro?" chiese Yoongi guardando la ragazzina e ridacchiando.

Calò un silenzio imbarazzante nella stanza dato, la battuta volgare di Yoongi.

"Yoongi!" urlò Jin diventando rosso sulle orecchie e sentendosi in imbarazzo, erano tutti abituati a quel tipo di battute, ma nella stanza c'erano anche Bo-ra e Yeona che sembrano leggermente a disagio.

"Non è così?" chiese ridacchiando.

"No, non è così... vado a chiamarli così mangiamo" disse Jimin convinto che Taehyung e Hye-ri non stessero facendo realmente niente troppo hot nella stanza.

"Bussa prima di entrare!" esclamò Yoongi ilare anche fin troppo.

Jimin scosse la testa e tutti guardarono Yoongi con biasimo, Jin si voltò a guardare Yeona come a scusarsi ma lei fece spallucce.

"Vado a prendermi una birra, Hoseok vieni." Disse Yoongi rivolto all'amico che annuì e lo seguì.

Dashimen li guardò andare via scuotendo il capo.


"Tutto bene?" chiese Yun-hee guardando Dashimen e intuendo che ci fossero molti problemi celati.

"No, ma facciamo finta che vada bene, non roviniamo il compleanno di Jimin" annuì il ragazzo.

"Isabel e Ji-hoo ci raggiungono dopo?" chiese invece Yeona riluttante pensando che il fatto che non andasse bene fosse a causa loro.

"Non credo." Disse Dashimen sospirando stanco e andandosi a sedere sul divano.

"Forse dovrei tornare a casa ad aspettarlo" provò a dire Yeona guardando la sua migliore amica.

"Così starai ore e ore da sola? No, tu rimani qui" sentenziò Bo-ra.

"Ji-hoo sa che sei qui?" chiese Dashimen invece incuriosito.

"Si, gli ho inviato un messaggio avvisandolo, ma non ha risposto." Disse lei incerta, prese il telefono per controllare se lui avesse risposto e aggrotto la fronte confusa.

"Può essere che ci raggiungano... non so, mi spiace Yeona, non saprei dirti di più, però Bo-ra ha ragione è un po' inutile che tu stia ad casa ad aspettare." Provò a convincerla Dashimen, ormai conosceva Ji-hoo avevano passato molto tempo insieme, non sarebbe mai tornato a casa presto, fino a che non si sarebbe rivisto con Isabel. Isabel per Ji-hoo sembrava essere molto più importate di Yeona.

Yeona rimase immobile e guardare il telefono pensierosa.

"Giusto! Dovresti rimanere" sorrise Jin incoraggiante accostandosi a lei.

Lei sobbalzò leggermente alzò lo sguardo su Jin e provò a sorridere raggiante mentre con la mano tremante rimetteva il telefono il tasca senza aver letto il messaggio trovato.

"Si dovresti, mando anche io un messaggio a Isabel le provo a dire di cercare di passare" trillò Yun-hee cercando di essere di buon umore, era il compleanno di Jimin e voleva che tutto andasse bene.

Yeona sorrise di nuovo affabile provando a sembrare allegra e di buon umore come sempre.

Dashimen annuì a sua volta, guardando la ragazza perplesso. C'era qualcosa che non lo convinceva del tutto, un'altra persona al posto di Yeona doveva essere furibonda dal fatto che il fidanzato sparisse così spesso.

Yeona invece sembrava sempre sorridente, o doveva essere una santa o sapeva benissimo nascondere le proprie emozioni.

Dashimen sorrise a disagio alla ragazza, un po' si sentiva dispiaciuto però, era consapevole che i due non sarebbero mai presentati, era convinto che una volta che Isabel avesse finito al commissariato sarebbe tornata in hotel per escogitare le prossime mosse, sarebbe dovuto anche lui rimanere in Hotel a lavorare con Ji-hoo, invece avrebbe dovuto passare la serata con i due rapper adirati con lui che avrebbero fatto comunella ignorandolo, utilizzando la punizione del silenzio.


MINUTI PRIMA

Taehyung e Hye-ri erano in camera del ragazzo, lei lo stava aiutando a sistemare la valigia con cura, controllando se avesse preso tutto.

"Direi che hai tutto" disse lei con lo sguardo rivolto alla valigia.

"Se dimentico qualcosa me lo presterà qualcuno" ridacchiò lui.

"Se fossi nei tuoi amici ti lascerei senza niente" lo prese in giro lei.

Lui rise e si alzò dal letto raggiungendola abbracciandola da dietro "Bugiarda!" disse ridacchiando nel suo orecchio e facendola ridere a sua volta.

"Penso che mi mancherai" disse lei pensierosa e diventando improvvisamente seria.

"Pensi?" disse lui sconvolto, la girò tra le sue braccia per poterla guardare meglio in volto, lei lo guardò seria senza rispondere alla domanda.

"Non avevamo chiarito?" chiese lui sulle spine.

"Si, certo che abbiamo chiarito" annuì Hye-ri.

"Allora perché pensi che ti mancherò? Dovrei mancarti." Disse lui interdetto.

Lei lo guardava impassibile e Taehyung cominciava a sentirsi preoccupato, era sicuro che avessero risolto, lei era sembrata convinta a voler continuare la loro relazione nonostante i possibili rischi e la futura distanza che sarebbe durata mesi.

Hye-ri continuava a fissarlo, stava percependo tutto il panico di Taehyung.

Non riuscì più a trattenersi ed ad avere una faccia di bronzo.

Hye-ri scoppiò a ridere per via dell'espressione impanicata del ragazzo.

"Mi stai prendendo in giro!" esclamò Taehyung dopo un momento di smarrimento.

"Scusa faceva troppo ridere!" disse lei con la ridarella.

Lui assottigliò lo sguardo per un attimo, e poi sorrise perfido e cominciò a farle il solletico ridendo a sua volta.

Cominciarono a spintonarsi e a lottare, rubandosi baci a vicenda e ridacchiando.

Erano proprio una coppia ben assortita, riuscivano a completarsi a vicenda.

Taehyung sollevò con facilità Hye-ri per poi sedersi sul letto con lei che si avvinghiava a lui sempre di più passando da baci scherzosi ad altri più passionali.

Il ragazzo avrebbe voluto solo passare la serata con lei da solo come anche la notte, era la prima volta che si sentiva insicuro di partire per il tour, era la prima volta che non si sentiva emozionato ma solo triste al pensiero di doversi allontanare da lei.

Continuarono a baciarsi con passione, quando furono interrotti improvvisamente da qualcuno che bussava alla porta.


"Vai viaaaa!" urlò Taehyung con Hye-ri che scoppiò a ridere staccandosi leggermente da lui.

"Stiamo per cenare, sono arrivati gli altri!" esclamò Jimin con voce trillante da dietro la porta senza osare aprire.

Taehyung grugnì infastidito in risposta.

"Muovetevi, o rischiamo che Jungkook mangi uno di noi!" urlò Jimin tamburellando con le dita sulla porta per dar fastidio.

"Dobbiamo andare" disse lei sorridendo amorevole e accarezzando il bel viso di Taehyung.

"Che sfiga" sbuffò infastidito Taehyung, mettendo su il broncio.

"Ci rifaremo quando tornerai" disse lei dolcemente dandoli un leggero bacio sulle labbra.

Entrambi i ragazzi si alzarono dal letto e raggiunsero Jimin che era immobile ad aspettarli in corridoio con un sorriso birichino stampato in volto.

"Guastafeste" disse Taehyung.

"Ehi è il mio compleanno!" brontolò Jimin.

"Sei perdonato solo per questo." Brontolò a sua volta Taehyung prendendo la mano della sua fidanzata stringendola.

Tutti e tre si avviarono verso il soggiorno.


Erano tutti al completo per festeggiare Jimin prima della mezzanotte, dato che il giorno del suo compleanno sarebbero stati in aereo e separati da alcuni di loro.

Erano tutti, tranne Isabel.

Passarono la serata a ridere e scherzare.

Per una sera avevano messo da parte tutti i problemi, cercando di essere comunque felici e spensierati, senza sapere che a distanza di tre mesi si sarebbero trovati tutti lì in quella stanza, ma senza Isabel e Ji-hoo.

Tutti distrutti senza aver modo di riuscire a mettere da parte i problemi, perché i problemi sarebbero diventati fin troppo grandi da poterli ignorare.


Angolo dell'autrice:

Ciaoo a tutti vi giuro è un cazzo di capitolo semplice da scrivere e io per il cazzo di lavoro ci ho messo una vita a farlo.

*Ho preso anche quel dolce che ti piace tanto è del primo capitolo vi sarà fresco come riferimento.

* "Mi basterebbero anche secondi... mi accontenterei, anche solo di specchiarmi nei tuoi occhi e vedere che mi ami ancora." capitolo 39 quando Isabel va al suo appartamento e sa di trovare Yoongi e parlano.

* che cazzo ci provi a stare con me? Chi te la fa fare?" capitolo 46, è del capitolo club

Riferimenti anche al fatto che siano fermi sullo stesso punto è sempre la canzone let me know.

Per la fine... si è una specie di spoiler... sorry ma vi preferisco preparati a ciò che sta per avvenire... io non lo sono però XD

Alla prossima!

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