CAPITOLO 7 HURRY
CAPITOLO 7 HURRY
12 OTTOBRE 2017
Jin e Namjoon passeggiavano tra una serie di palazzi di un enorme condominio e lussuoso, diretti all'appartamento in cui viveva Bo-ra, erano tutti incappucciati per non rischiare di farsi riconoscere e si muovevano furtivamente, guardandosi di tanto in tanto intorno.
Il giorno seguente sarebbero partiti per il tour, e Namjoon aveva chiesto se Bo-ra quella sera avrebbe potuto dormire da loro, così da muoversi tutti insieme indomani, così come avrebbe fatto anche Yun-hee.
"Siete sicuri che vada bene che Bo-ra rimanga da noi stanotte?" chiese di nuovo Namjoon, aveva già chiesto all'incirca una ventina di volte se andasse bene ed era ancora insicuro di quella sua iniziativa.
Lui e Bo-ra avevano iniziato a vedersi più spesso, ma solo come amici, ancora non c'era stato nulla, neanche un piccolissimo bacio.
"Si, Namjoon ti abbiamo detto tutti di si." sbuffò Jin innervosito, era felice che Namjoon stesse provando a tornare con Bo-ra, ma si sentiva infastidito dall'insicurezza dell'amico e anche dal fatto che andasse lento come una lumaca.
Lui aveva deciso di rinunciare all'amore, ed era una cosa che avrebbe voluto consigliare a tutti, ma Bo-ra sembrava diversa, e si era sempre rilevata vera, quindi pensava che Namjoon dovesse fare una mossa e riprendersela, prima di rischiare di trovare anche lui, una pazza stile Yuri.
"Veramente grazie di cuore per avermi accompagnato a prenderla" ringraziò di nuovo Namjoon.
"Smettila di ringraziarmi, l'avrebbe fatto chiunque di noi, solo che sono tutti un po' impegnati." Rispose Jin cercando di non essere sgarbato.
"Mi sento un po' a disagio" disse Namjoon.
"È normale stai cercando di sistemare le cose con lei, ma penso che te la stia cavando piuttosto bene, forse potresti anche andare un po' più veloce" provò a suggerire, avrebbe tanto voluto urlargli qualcosa del tipo: Datti una mossa. Aveva deciso comunque di non farlo, la ferita di Jisoo, anche se Namjoon non ne parlava, era ancora bella fresca e gocciolante di sangue.
"Può essere, sembra tutto così nuovo, anche se non lo è" disse a disagio.
"Beh sicuramente il posto dove abita è nuovo, ha guadagnato bene in America?" chiese stupito dall'ambiente circostanze, erano appartamenti parecchio costosi.
"Ha detto che era tornata dai suoi, però in seguito si è spostata da un'amica, doveva stare da Hye-ri, ma non voleva disturbarla troppo." Spiegò leggermente riluttante Namjoon, non aveva detto a Jin che sarebbero andati a casa di un'estranea.
"Ah... quindi stiamo andando a casa di una sua amica?" chiese confuso, bloccandosi di colpo e afferrando Namjoon per un braccio per bloccarlo.
"Si, si, però nessuno problema se ci vede terrà il segreto per sé almeno così mi ha assicurato Bo-ra" sorrise a disagio non sembrando poi molto incoraggiante.
"Ah beh, allora è tutto apposto" disse con una punta d'ironia il maggiore, sperava che ci fosse solo Bo-ra in casa, per non correre rischi, avevano avuto abbastanza a che fare con delle pazze ricche.
Lasciò il braccio di Namjoon che chinò leggermente il capo, consapevole di cosa Jin stesse pensando, ed entrambi tornarono a dirigersi verso l'appartamento.
"Siamo arrivati, è questo il portone" disse sorridendo a disagio.
"Bene, allora suona il campanello?" disse Jin mettendoli fretta.
"Si... ehm certo!" trillò Namjoon, fece per avvicinarsi, ma la porta si aprì mostrando un ragazzo intento a uscire con gran fretta.
"Oh! Mi scusi!" trillò Namjoon leggermente spaventato, non si aspettava che qualcuno aprisse prima che lui suonasse, e in special modo un ragazzo.
"Oh... voi siete Jin e Namjoon?" disse il ragazzo dopo essersi fermato a osservare i due tizi incappucciati di fronte a lui "Bo-ra è dentro vi aspetta" disse provando a sorridere cordiale, si era preso anche lui uno spavento a vederli, ma cercava di non dare a vedere la sua aria ansiosa.
"E tu sei?" chiese Jin secco, già sugli attenti poiché il ragazzo conosceva i loro nomi, e sapeva della loro andata lì.
"Oh.. Ji-hoo, scusate ma è successo un pasticcio e devo scappare da Isabel!" trillò il ragazzo, slittando di lato per passare.
"Da Isabel?" chiese Jin stralunato.
"Si, vi spiegherà Bo-ra o Yeona, è stato un piacere, ma devo veramente scappare!" trillò il ragazzo per poi superarli velocemente senza lasciarli il modo di parlare, mostrando tutto il suo panico nella sua corsa.
"Ma che cazzo" disse Jin mentre guardava il ragazzo correre alla velocità della luce via.
"Ha detto Isabel? Com'è possibile? Che cosa vuol dire?" trillò Namjoon che cominciava a sentirsi in ansia, solo il nome Isabel portava un po' d'ansia in tutti.
"Ha detto di chiamarsi Ji-hoo?" chiese invece Jin pensieroso.
"Si... così mi è sembrato di capire." rispose perplesso Namjoon, guardando il maggiore sperando che lui sapesse qualcosa che lo potesse rincuorare.
"Ah, so chi è! È quel chaebol che sta aiutando Isabel con i suoi piani, quello di cui Yoongi era geloso e di cui si è dimenticato della sua esistenza." Disse Jin comprendendo il collegamento.
"Non si spiega perché conosce Bo-ra!" urlò Namjoon.
"Beh forse se ti sbrighi ad entrare le lo potrai chiedere" pigolò con finta amorevolezza, per poi spingerlo con irruenza dentro la casa e chiudere la porta alle loro spalle.
"BO-RAAAA!" trillò Jin mentre Namjoon sbarrava gli occhi, confuso.
Una ragazza arrivò di corsa e sentire una voce diversa e si fermò di colpo alla vista di Namjoon e Jin che si erano tolti la mascherina e gli occhiali da sole ed erano fermi vicino alla porta d'entrata chiusa.
"Chi vi ha fatti entrare?" chiese lei confusa, fissando principalmente Jin di fronte a lei che sorrideva.
"Ji-hoo, è scappato via correndo e ci ha detto di entrare, cerchiamo Bo-ra siamo venuti a prenderla. Tu sei?" sorrise tiratamente Jin.
"La padrona di casa." Disse lei guardandolo in malo modo per il tono scontroso che Jin avesse appena utilizzato.
"Scusalo, ogni tanto si dimentica le buone maniere." Provò a scusarsi per l'amico Namjoon.
"La pubertà avrà fatto il suo corso e si sarà dimenticato tutti gli insegnamenti avuti da bambino" disse lei con sfacciataggine, per poi sorridere smagliante.
Jin assottigliò lo sguardo, e incrociò le braccia al petto innervosito.
"Non state lì impalati, toglietevi le scarpe, Bo-ra è in doccia, arriverà appena avrà finito" trillò allegra Yeona, cercando di apparire di nuovo allegra come era solita essere sempre, si avvicinò a loro e aprì un armadietto lì vicino per recuperare due paia di ciabatte.
"Tu devi essere l'amica che ospita Bo-ra, è molto gentile da parte tua, piacere Kim Namjoon" provò a essere educato Namjoon dopo un attimo di smarrimento.
"Park Yeona, piacere mio" accennò a un sorriso Yeona, dopo di che li passò le ciabatte.
Jin era rimasto immobile a osservarla stranito, sembrava qualcuno di familiare ma non capiva chi.
"Le tue ciabatte, mr sono di cattivo umore" disse lei sorridendo arricciando il naso.
"Ti conosco?" chiese perplesso, continuando a guardarla, aveva degli occhi molto belli e dolci.
"Pensi di conoscermi?" chiese lei tenendolo sulle spine.
"No, probabilmente no" disse afferrando le ciabatte e piegandosi per infilarsele.
"Allora non mi conosci, venite, vi faccio strada" disse lei tranquillamente dando le spalle ai due ragazzi e guidandoli per il corridoio per poi dirigersi verso un ampio soggiorno.
"Accomodatevi" disse lei pacatamente, per poi sedersi a sua volta e riprendere il telefono in mano che aveva lasciato su un tavolino.
Namjoon si accomodò a disagio sul divano, mentre Jin rimase in piedi e cominciò a fare avanti e dietro per la stanza, nervoso.
Yeona alzò lo sguardo dal telefono, non era dell'umore giusto per essere gentile, specie con quello che il suo fidanzato stava combinando nell'ultimo periodo e della crisi di nervi appena avuta.
Sapeva però che doveva rimanere allegra, lei doveva essere sempre allegra.
"Volte qualcosa da bere?" sorrise a Namjoon, poi guardò Jin che si era immobilizzato vicino a un mobiletto e aveva puntato lo sguardo su di lei "Non so una camomilla?" provò a proporre la ragazza.
Le orecchie di Jin diventarono improvvisamente rosse e scosse la testa in segno di diniego.
"No, grazie, aspettiamo solo Bo-ra, non volevamo crearti disturbo." Rispose invece Namjoon con la sua solita educazione.
"Nessun disturbo, oggi è solo una giornata complicata." Provò a scusarsi lei per il suo comportamento così atipico, si stava sforzando fin troppo e lo sapeva.
"Tu sei Park Yeona?" chiese Jin interrompendo il discorso dei due.
"Si, mi sono presentata prima." Disse lei guardandolo incuriosita, continuò a osservarlo prendere una cornice dal mobile e guardarla con intensità.
Lui alzò lo sguardo su di lei e Yeona capì all'istante cosa in quel momento Jin avesse nella sua testa.
Sapeva anche quale cornice stesse guardando, la foto di due bambini che giocavano in cortile, il maschietto era molto serio, lei invece faceva la linguaccia in modo birichino.
Yeona solo a guardarlo sentì improvvisamente un grande calore invaderla.
Sorrise spontaneamente senza accorgersene.
"Sei tu questa?" chiese Jin, che finalmente dopo due mesi di smorfie, grugniti e finti sorrisi alle telecamere, riuscì a sorridere di gioia.
"Si" disse lei per poi ridacchiare allegra, dimenticandosi per un attimo del grande problema che si era venuto a verificare un'ora prima e che aveva portato il suo fidanzato a una crisi di nervi e a scappare come sempre da Isabel.
"Che cosa succede?" chiese Namjoon confuso mentre osservava i due e rimaneva stupito da rivedere il sorriso sul volto del suo Hyung.
"Nulla, lei è solo la mia vecchia vicina di casa" sorrise lui non riuscendo a distogliere lo sguardo da Yeona.
"Oh! Vi conoscete!" esclamò Namjoon stupito, e strizzando un po' gli occhi, confuso. C'erano veramente fin troppe coincidenze nella vita di tutti, per un attimo si ritrovò a pensare a Taehyung e a quando aveva detto che tutti loro erano collegati.
"Si, scusa se non te l'ho detto prima." Disse lei scrollando le spalle.
"No, è okay" disse Jin sentendosi improvvisamente in imbarazzo, poggiò la cornice sul mobile e si andò a sedere sul divano, non sapeva il perché ma sentiva come se le sue gambe fossero improvvisamente diventate di gelatina, solo ad aver ritrovato lei.
"So che state diventando sempre più famosi e non volevo crearvi un problema, comunque non dirò niente a nessuno di quel poco che so di voi."
"Tranquilla! Sono convinto che terrai i segreti per te!" esclamò subito Jin.
Namjoon trattenne una risatina, pensando che Jin fosse improvvisamente impazzito, fino a neanche cinque minuti prima era pronto a non fidarsi mai più di nessuno in vita propria, e ora lo trovava tutto accomodante e amorevole.
Yeona tornò a sorridere a Jin che ricambiò di nuovo il sorriso.
"Scusate il ritardo, c'è stato un imprevisto e ci ho messo più tempo del previsto" disse Bo-ra entrando in soggiorno sorridente e tirando la sua valigia per il viaggio.
"Tranquilla! Anzi Jin ha appena ritrovato la sua vicina di casa" sorrise Namjoon trattenendo una risata per via del rossore sulle orecchie del maggiore.
Bo-ra si voltò a guardare Yeona mordendosi il labbro inferiore.
"Lo hai fatto apposta?" chiese Yeona voltandosi a guardare la sua migliore amica.
"Pensavo che a Jin avrebbe fatto piacere vedere una vecchia amica" disse Bo-ra con fare innocente.
"Oh si! Mi fa piacere! Non ci vediamo da quanto saranno dieci anni?" trillò Jin.
"Eh si, da quando mi sono trasferita" annuì Yeona imbarazzata, si era dovuta trasferire perché il padre stava facendo sempre più fortuna con le loro aziende, e non era riuscita a mantenere i rapporti con Jin, anche perché lui era un anno più grande di lei, e perché frequentavano posti diversi e compagnie diverse.
"Si, ricordo, non siamo riusciti a mantenere i rapporti" disse tristemente Jin.
"Beh non si sa mai che possiate recuperare ora, dato le nostre vicinanze" sorrise smagliante Bo-ra.
Yeona diventò improvvisamente rossa sulle guance, imbarazzata come non mai, aveva sempre avuto una cotta per Jin.
Era andata avanti, si era fidanzata già all'età di diciassette anni con Han-so, e dopo la loro tragica rottura causata da Yuri, che più che una rottura era stata una liberazione, si era fidanzata con Ji-hoo.
"Stasera facciamo una festicciola, per il compleanno di Jimin che è domani, forse potresti venire con noi in dormitorio? Recuperiamo un po' di anni perduti!" disse immediatamente Jin preso dall'emozione del momento, e dal fatto che solo guardare Yeona gli stava permettendo di dimenticare tutto il dolore causatoli da Yuri.
Si era improvvisamente ricordato della teoria di Taehyung dei compagni di banco destinati a stare insieme, e aveva pensato che la cosa forse potesse valere anche per le vicine di casa.
"Beh non sembra male, penso sia logico avere una cotta per la propria compagna di banco" disse Jin tranquillo.
"Tu l'avevi?" chiese Namjoon guardandolo esterrefatto.
"No, avevo un maschio come compagno di banco, l'avevo per la vicina di casa" disse ridendo.*
Quando avevano parlato di quella teoria aveva ammesso con tranquillità di aver avuto una cotta per la sua vicina, vicina che ora era di nuovo nella sua vita.
"Si dai vieni con noi sarà divertente!" disse Bo-ra sorridendo, Yeona guardò la sua migliore amica dispiaciuta.
"Mi piacerebbe ma devo aspettare Ji-hoo che torni." Disse Yeona.
"Ji-hoo è andato da Isabel, passeranno tutta la notte a confabulare e a fare chissà quante teorie strane per risolvere il problema." provò a convincerla Bo-ra, quando aveva rincontrato Yeona aveva creduto di aver ritrovato la stessa persona, ma vivendoci insieme si era resa conto, che in lei c'era qualcosa che non andasse e che a guardarla bene sembrava continuamente triste sotto il sorriso perenne che aveva.
"Ha bisogno di me, è il mio ragazzo." Sussurrò Yeona con voce lieve.
Jin si morse l'interno della guancia, e sentì come se tutta l'allegria appena provata era svanita di nuovo via.
"Poteva chiederti di andare con lui non credi?" disse piccata Bo-ra, li aveva osservati insieme, Ji-hoo non sembrava per niente innamorato di Yeona, troppo preso dall'acquisire sempre più potere, l'aveva visto anche osservare Isabel come se fosse lei la donna più bella che avesse mai visto.
"Lui sta affrontando un brutto periodo." Provò a giustificarlo Yeona.
"Si, può essere, ma tu passi la maggior parte del tempo a lavorare o ad annoiarti, non ti dirà nulla se vieni con noi, ci sarà anche Hye-ri, così stringete più amicizia!"
"ehm..io" disse lei incerta guardando Jin a disagio.
"Dovresti, se è andato da Isabel, allora ci rimarrà per molto lì, e poi Isabel dovrebbe raggiungerci in serata, possiamo avvertirla che ci sei e dire di far venire anche Ji-hoo!" disse improvvisamente Jin cercando di convincerla.
Namjoon guardò il suo amico con preoccupazione, e sperò con tutto se stesso che Jin non s'innamorasse di una ragazza fidanzata, sapeva che una situazione del genere non avrebbe portato a niente di buono.
"Lo dice anche lui, dai sicuramente ci raggiungeranno tutti lì, Isabel può portare Ji-hoo!" Trillò Bo-ra.
"Va bene." disse a disagio Yeona, guardò di nuovo Jin e sorrise appena, aveva quasi la certezza che passare una serata con lui, avrebbe solo portato guai, però aveva bisogno di una gioia, una piccola gioia, anche fatta di un'ora dove lei rideva e scherzava con qualcuno di cui si fidava.
12 OTTOBRE 2017
Dashimen si trovava davanti al computer nella stanza segreta, però con lui non c'erano né Isabel né Ji-hoo, il posto che di solito loro occupavano, in quel momento era occupato da Yoongi, a cui con fatica cercava di spiegare per la trentesima volta tutti gli aspetti dei piani di Isabel.
"Ti prego dimmi che hai capito tutto, ora?" chiese esausto e avvilito Dashimen.
"Si, ho capito che siete tutti dei pazzi, e la mente della mia ragazza è... non lo so, preferisco non dirlo, non c'è un modo carino per dirlo." Disse Yoongi imbronciato, non poteva richiedere a Dashimen di spiegare tutto di nuovo, o sarebbe impazzito. Più lo spiegava più il tutto diventava ingarbugliato e poco capibile. Avrebbe finto di aver compreso tutto, per il bene di entrambi.
"Affari tuoi, la ragazza te la sei scelta tu." Disse Dashimen con un'alzata di spalle.
"Eh si... ma tu la comprendi più di me." Disse perplesso Yoongi, era veramente complicato stare dietro alla sua fidanzata e ai suoi piani, invece Dashimen sembrava l'unico in grado di capirla alla perfezione a differenza sua.
Ciò lo faceva sentire molto irritato.
Per quanto volesse mettere da parte la gelosia, e per quanto sapesse che Dashimen e Hoseok fossero una coppia e si amassero, lui continuava a sentirsi indispettito, anche solo dalla presenza del ragazzo.
"Lo sai che ho passato la mia adolescenza al distretto della FBI americana?" chiese sbadigliando stanco.
"Quindi?" chiese alzando un sopracciglio scettico.
"Quindi sono abituato a strategie e a vedere lavagne come quella di Isabel" disse facendo spallucce di nuovo.
"Dovresti venire in tour con noi. Hoseok ci terrebbe tanto." Non gli piaceva che Dashimen sarebbe potuto stare con Isabel tutto quel tempo, mentre loro erano in tour e a lavorare all'estero.
"Aigoo" Dashimen lo guardò con biasimo.
"Cosa perché mi guardi così indignato!" esclamò Yoongi con finto tono innocente.
"Cazzo, sei incorreggibile non ti fiderai mai di me!" lo accusò Dashimen alzandosi in piedi e allontanandosi da Yoongi, quando Yoongi faceva il finto innocente, gli faceva saltare i nervi a tal punto di volergli tirare un pugno in pieno viso.
"Non ho detto niente!" trillò Yoongi in sua difesa, non aveva reamente detto niente di quello che avrebbe voluto.
"Ti prego, ti conosco. Prima dici che comprendo la tua ragazza meglio di te, in contemporanea fai diventare questo un problema nella tua testa e dopo di che mi dici di venire in tour per tenermi lontano da lei." Spiegò il tutto Dashimen scuotendo la testa con rimprovero.
"No... non è vero, te l'ho detto per Hoseok." Sbuffò Yoongi innervosendosi, si era fatto beccare come un pivello.
"Non ti fidi di me? Non ti fidi di Isabel?" lo accusò Dashimen.
"Smettila di accusarmi di cose che non penso. Non ho mai detto niente di ciò." Provò a difendersi Yoongi.
"Le pensi. Continui ad avercela con me." Gli rispose a tono Dashimen.
"Hai manie di persecuzione per caso?" disse Yoongi diventando di nuovo sfacciato.
"Ammettilo, e chiudiamo, senza che t'inventi che sono pazzo."
"Non ammetterò niente. Perché non mi preoccupo della tua vicinanza a lei." Disse semplicemente Yoongi.
"Sei assurdo. Sei geloso dell'unica persona di cui non dovresti essere. Cioè io. Ci sono altri che girano intorno alla tua ragazza, e uno di questi è quello che hai convinto a fingere di essere il suo fidanzato." Disse sprezzante Dashimen.
"Chung-hee ci serve, non farà nulla, non succederà nulla." Disse Yoongi provando a sembrare sicuro di sé, per quanto avesse voluto fuori dai giochi l'uomo, era stato costretto a fare lui da paciere, in qualche modo doveva provare a pensare alla sicurezza della sua pazza fidanzata che continuava a inventarsi piani incomprensibili.
"Eh certo. Io non servo invece? Quindi posso allontanarmi da lei e venirmene in tour a spassarmela? Tanto c'è Chung-hee qui, perché mai rischiare di avere anche me intorno a lei?"
"Non dire così, io non lo penso, lo dicevo per Hoseok che sembra abbattuto."
"Certo, sei proprio un falso. Comunque sia ti sbagli." Disse con un ghigno dipinto sul volto.
"Sbaglio su cosa?"
"Io qui ti servo, per tenerla d'occhio, e non c'è solo Chung-hee ma anche Ji-hoo di cui dovresti preoccuparti." Lo pungolò Dashimen.
"Ji-hoo è fidanzato e ama la sua ragazza." Ribatte con sicurezza Yoongi.
"Se lo dici tu" ghignò Dashimen, ridacchiando poi.
"Che cosa sai che io non so?" chiese inorridito Yoongi.
Dashimen ghignò in modo sfacciato, e cominciò a fischiettare facendo finta che tutto andasse bene, non gli avrebbe mai dato delle risposte, così per una volta avrebbe imparato a fidarsi di lui.
"Parla!" disse Yoongi cominciando a perdere la pazienza.
"Nulla di che. Lascia stare, non vorrei che la tua testolina si facesse più problemi di quando già si crea." Lo pungolò Dashimen.
"Giuro che ti picchio se non parli."
Dashimen ridacchiò e si avvicinò a lui con aria di sfida, era più alto di Yoongi di una decina di centimetri, e anche se magrolino sapeva che l'avrebbe avuta vinta comunque.
Si guardarono in cagnesco entrambi e in quel preciso istante la porta si aprì.
"Isabel!" urlò Ji-hoo spalancando la porta e poi fermandosi confuso a guardare i due al centro della stanza molto vicini tra loro.
"Ti fai il ragazzo di Isabel?" boccheggiò Ji-hoo, mentre li osservava con gli occhi fuori dalle orbite, sapeva che Dashimen frequentava un ragazzo ma non sapeva chi fosse quel ragazzo.
Dashimen e Yoongi si allontanarono come se si fossero appena scottati e guardarono Ji-hoo orripilati.
"Che fai qui?" chiese Dashimen con tono scontroso.
"Cerco Isabel" disse Ji-hoo guardandosi intorno leggermente scosso.
Dashimen guardò Yoongi che non distoglieva lo sguardo colmo di gelosia dal ragazzo di fronte a loro.
"È a casa mia." Disse Dashimen con una scrollata di spalle fece dei passi per riavvicinarsi a Yoongi e gli diede una leggera gomitata, il rapper si voltò e lo fulminò con lo sguardo, Dashimen per giusta risposta cominciò a ridere di gusto.
"Che cosa sta succedendo tra voi due?" chiese timoroso Ji-hoo trovando i due ragazzi piuttosto strani.
"Nulla, come mai ti serve Isabel?" chiese Yoongi invece, cercando di sembrare poco acido e non riuscendoci.
"È successa una cosa, e devo parlarne con lei è urgente" disse con fretta.
"Che cosa è successo? Tuo padre?" trillò Dashimen diventando improvvisamente serio, si concentrò su Ji-hoo che non sembrava stare per niente bene, era molto pallido in viso e anche sudato.
"No, mio padre sta bene, ma le due prostitute sono state trovate morte stamattina, in un vicolo dietro octangon Club" disse Ji-hoo tremante.
"Cazzo." Disse Dashimen.
Yoongi guardò entrambi con orrore, capendo immediatamente che quello doveva essere un grande problema.
30 MINUTI PRIMA
Isabel si trovava sul divano di Dashimen con Hoseok che era intento a bere la sua birra, a disagio nel trovarsi lì.
"Parlerai oppure no?" chiese lei dopo trenta minuti d'intero silenzio, era stata anche fin troppo paziente a sopportare tutto quel tempo di nulla.
"Volevo chiederti un favore" disse lui sorridendole in modo angelico.
"Ci ho già provato, ha detto che rimane qui, ma sono convinta che ogni tanto verrà a farti una sorpresa e a trovarti, è al coerente di tutte le tue schedule" disse lei provando a essere incoraggiante.
"Dici? Ho il terrore che la distanza possa rovinare il nostro rapporto, le cose vanno tanto bene" Per quanto tutto andasse bene, Hoseok aveva sempre quel sensore che tutto sarebbe finito da un momento all'altro per via di qualche altro disastro.
"Dubito che la distanza vi rovinerà... ormai avete il vostro equilibrio, andrà bene! Poi tu hai detto a tutto il gruppo che siete una coppia." Disse Isabel continuando a essere positiva a tutto.
"Si... ma se dovesse trovare un altro?" chiese lui tentennando.
"E dove? È sempre chiuso qui con Ji-hoo, e da quel che so io, lui non è interessato ai ragazzi." Ridacchiò Isabel cercando di stemperare un po' la tensione.
"mmh."
"Cosa c'è che non va?" chiese lei perplessa, non comprendeva perché Hoseok fosse così a disagio con lei.
"Tu. Sei sicura che non accadrà nulla tra voi due? Lui rimane per te." disse Hoseok mordendosi un labbro.
"Mi prendi per il culo?" chiese lei spalancando la bocca.
"Beh se tu fossi al mio posto la penseresti uguale." Provò a dire Hoseok.
"Ottimo, veramente ottimo, vuoi che io mi senta in colpa e in ansia per tutto il periodo che passerete in Tour?" chiese lei scuotendo il capo, e guardandolo in malo modo.
"No, perché dovrei volere una cosa simile?" trillò sconvolto Hoseok.
"Perché tu e il tuo amichetto passerete tutto il tempo a crearvi problemi inesistenti, su me e Dashimen qui. Assurdo. Non vi fidate di noi." Lei si alzò e cominciò a camminare nervosa per la stanza, non voleva credere che fossero sempre al punto di partenza, sembrava essere tutto risolto, invece loro due continuavano a non fidarsi di lei e Dashimen.
"Non lo faremo."
"Sei un falso. Cazzo, risolvi dei problemi e se ne creano sempre di nuovi. Sono stanca. Il momento felice per me e Dashimen è durato un mese circa, solo perché voi avete deciso di non fidarvi di noi." Esclamò lei ad alta voce, continuando a guardarlo con biasimo.
"Non dire così! Non è vero che non ci fidiamo, ma saremo distanti e tra voi due c'è stato qualcosa!" l'accusò nuovamente Hoseok.
"Ancora con questa storia? Pensavo fosse superata." Esclamò lei incredula.
"Beh a quanto sembra non lo è! Smettila di accusarmi, al posto mio anche tu tentenneresti." Disse lui alzandosi in piedi e diventando improvvisamente più combattivo.
"Non mi sembra che io e Dashimen abbiamo dei comportamenti inconvenienti, non facciamo niente di male. Siamo amici!" trillò lei.
"Amici che sono andati a letto insieme, nessuno di noi è rimasto amico alle proprie ex." Urlò a sua volta Hoseok.
"Non siamo mai stati fidanzati! Questa questione è assurda. Tu sei assurdo, e anche il tuo amichetto che la pensa così! Andava tutto bene!"
"No, non va mai tutto bene dovresti saperlo." Urlò Hoseok fulminandola con lo sguardo.
La porta si aprì di colpo e sia Isabel e Hoseok smisero immediatamente di urlare.
"Le due prostitute sono morte." Disse Ji-hoo guardando Isabel.
Isabel boccheggiò confusa, guardando i tre ragazzi che si affrettavano ad entrare nell'appartamento.
"Che?" chiese Hoseok non capendo.
"Si sa chi è stato?" chiese Isabel sbiancando improvvisamente, e comprendendo la frase di Ji-hoo e sentendosi allarmata come il ragazzo.
Era stata colpa loro.
Loro avevano costretto quelle ragazze a denunciare i loro fratelli.
Loro avevano pubblicato la notizia,
Era loro il piano per distruggere i loro fratelli.
Era come se le avessero uccise loro.
"No. Non si sa. Ma la notizia è ovunque." Disse Ji-hoo.
Isabel si sentì agghiacciata, si sedette sul divano prendendosi la testa tra le mani e cercando di non andare in panico.
Hoseok aveva ragione: No, non va mai tutto bene dovresti saperlo.
Non andava mai tutto bene.
Lei doveva saperlo.
Angolo dell'autrice:
Si sto ricasinando tutto! Yeeeeeaaaah
Attimo di sollievo per Jin che incontra una persona amica. Un attimo proprio dato che lei è fidanzata ahahah.
SI, con Yeona si conosco, SI, non è un caso, prima o poi doveva arrivare questo momento e io lo so dal volume scorso. SI, non è neanche un caso che Yeona si sia lasciata con il primo ragazzo a causa Yuri XD
Namjoon ripete la frase di Taehyung nella testa del capitolo precedente quando il ragazzo dice che sono tutti collegati. (colpa mia hahaha)
La frase di Jin dei compagni di banco e della vicina di casa è stata detta nel 3 volume capitolo 5.
Rapporto Yoongi- Dashimen è sempre così instabile ma lo è da parecchio, erano tornati in una finta pace nel momento in cui Hye-ri era caduta al club e per stare accanto a Taehyung, cosa che Dashimen è stato molto accanto al ragazzo.
Per il resto rapporti di merda.
Hoseok poi si lascia influenzare dalle paranoie di Yoongi, e Hoseok lo sapete nella relazione con Dashimen è sempre stato insicuro.
Notiziona le due prostitute sono morte, quindi questo causerà un bel da fare...
Poco di Isabel ma sarà più presente nel prossimo, anche se la vedo molto sbiadita.
Baci alla prossima!
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