CAPITOLO 6 DISTURBANCE
CAPITOLO 6 DISTURBANCE
05 OTTOBRE 2017
Yun-hee era con Hye-ri, come sempre ormai. Si erano trovate a stringere sempre più amicizia e a diventare molto strette, specie perché Yun-hee aveva sostenuto emotivamente Hye-ri per tutto il processo.
Processo che quel giorno era stato vinto.
Entrambe si trovavano davanti la porta di casa di Hye-ri, quest'ultima stava digitando il pin e Yun-hee come sempre parlava a macchinetta.
Appena la porta fu aperta, ci fu un urlo acutissimo di diverse persone che si trovavano all'interno del soggiorno della ragazza.
Hye-ri urlò per via della sorpresa/spavento, mentre Yun-hee al suo fianco scoppiava in una risata allegra.
"Abbiamo vinto!" esclamò Taehyung felice correndo verso la sua ragazza e abbracciandola, sollevandola facendola girare in aria.
Le diede un sonoro bacio sulle labbra, scaturendo gli urletti di apprezzamento di Jimin e Yun-hee, e il brontolio infastidito di Chung-hee, che si prese un'occhiataccia da Bo-ra anche lei lì con Namjoon al suo fianco.
Oltre a tutti loro c'era anche Isabel che aveva deciso di recarsi a quel party organizzato da Taehyung, in quel momento era immobile al fianco di Chung-hee e guardava la scena a disagio, non sapendo se la sua presenza potesse essere gradita.
La causa era stata vinta e Soo-hee era stata condannata a cinque anni di carcere, molto probabilmente gli anni sarebbero diminuiti, ma poco importava, l'unica cosa importante era che uno dei tanti problemi era stato oltrepassato con una schiacciante vittoria.
Vittoria che era stata conquistata, solo perché Isabel aveva deciso di andare contro la decisione di Hye-ri e agire pubblicando il video che aveva nelle mani.
Decisione che un paio di settimane prima aveva portato Hye-ri a prendere la scelta di non voler vedere Isabel per alcuna ragione al mondo.
Taehyung in quelle settimane, nonostante il poco tempo a disposizione, aveva provato a far di tutto per far calmare l'animo inquieto della sua ragazza, aveva addirittura provato a prendersi la colpa di tutto.
Nulla di quello che aveva potuto inventarsi, aveva avuto responso positivo, Hye-ri aveva difatti deciso di incolpare Isabel di tutto, sentendosi del tutto tradita dalla ragazza.
Si erano tutti avvicinati a Hye-ri per fare le congratulazioni, anche Namjoon, come sempre in imbarazzo, che si era presentato per la prima volta alla ragazzina e si era poi dopo di che riavvicinato a Bo-ra.
Isabel con molta calma apparente, fece dei passi avvicinandosi Hye-ri, la ragazzina che l'aveva subito vista, ma che aveva fatto finta di nulla, si allontanò da Taehyung e dirottò il suo sguardo inviperito verso la ragazza.
"Stai per dirmi che era l'unico modo vero?" disse con aria di sfida Hye-ri.
"Se vuoi che vada via, lo farò tranquillamente." Disse Isabel, sapeva di essere lei quella in torto.
"Lui ha rischiato a causa tua." L'accusò Hye-ri fulminandola e indicando Taehyung che deglutì a vuoto leggermente nervoso.
"Lui ha acconsentito."
"Ha ragione ho detto io di farlo!" trillò Taehyung in difesa della sua noona.
"Io avevo detto di no. Avevi detto che la scelta era la mia." Hye-ri era piena di rabbia continuava ad avercela con Isabel, ignorando Taehyung e tutto ciò che diceva per sistemare la situazione. Sapeva che la rabbia sarebbe fuoriuscita una volta affrontata Isabel dal vivo.
"Si, pensavo che avresti fatto vedere il video all'avvocato e che non avremmo dovuto pubblicarlo online. Ormai è andata, tu hai vinto la causa, Soo-hee la stanno portando in prigione, e Taehyung è passato come uno che era a un party di un amico e che avendo visto la scena voleva solo intervenire, dato il suo buon cuore." Disse Isabel piccata, pur sapendo di essere in torto perché andata contro il volere di Hye-ri, era comunque consapevole che ciò che aveva fatto era stato l'unico modo per raggiungere la vittoria.
"Non te la caverai con una buona parlantina." Disse Hye-ri oltraggiata.
"Hye-ri, era l'unica cosa da fare. Per una volta Isabel ha fatto quello che andava fatto" disse Chung-hee avvicinandosi a loro e guardando con rimprovero la cugina.
"Oh ti prego, non ho idea di cosa lei stia combinando e io voglio stare fuori. Tu dovresti starne fuori, invece sei tornato da lei." Disse guardando in malo modo.
"Hye-ri, Isabel è nostra amica!" provò a dire Taehyung, "Siamo tutti dalla sua parte"
"Nessuno di loro è incluso in quello che faccio. Non lo sarai neanche tu." Disse Isabel guardando Hye-ri cercando di sembrare sicura di se stessa.
"Puoi assicurarmi che a nessuno di noi verrà fatto del male?" chiese con aria di sfida.
"No, non posso assicurare niente. Stai sicura che proverò a tenere tutti al sicuro al costo della mia vita. L'ho sempre fatto." Aveva sempre messo tutti al primo posto, aveva fatto di tutto anche sembrare la cattiva della situazione per salvarli.
"Allora non dovresti essere qui, e non dovresti essere vicino a loro." Disse indicando tutti, "Sai tu mi piacevi tanto, ho sempre pensato che fossi una brava persona, piena di coraggio e diretta. Una persona che tiene agli altri." Incominciò a dire Hye-ri ma fu di nuovo fermata da Taehyung che prese la parola pronto a difendere come sempre Isabel.
"Lei è così! Noona ci tiene a noi! Ha fatto per anni la stronza allontanandoci, solo per proteggersi da suo padre te l'ho spiegato!" urlò Taehyung erano giorni che spiegava in continuazioni le stesse cose.
"Voglio solo essere libera. Penso che me lo meriti come ogni essere vivente. Volevo solo che tu vincessi, Taehyung era d'accordo. Non capisco perché tu te la stia prendendo tanto, stavamo andando d'accordo." Isabel stava cominciando a sentirsi in bilico sul precipizio di un burrone, aveva fin troppi problemi, e aveva fretta di risolvere almeno quello con Hye-ri.
"Perché mi avevi detto che toccava a me decidere, invece l'hai fatto tu. Non mi piace chi prende decisioni al mio posto. Mi hai tolto la libertà." Urlò inviperita Hye-ri.
"Avresti perso."
"Si, ma stando alle miei decisioni."
"Perfetto vado via. Quando deciderai di capire le miei motivazioni sai dove trovarmi." Disse secca, si avviò verso il divano per prendere la sua borsa e nel silenzio totale del soggiorno lasciò quella casa a passo svelto, mettendo la dovuta distanza tra lei e tutto il dolore che stava provando. Non aveva proprio voglia di un'altra discussione nella sua vita, o di dover sempre stare a giustificare ogni sua minima mossa.
Taehyung si voltò a guardare la sua ragazza con biasimo e mordendosi un labbro nervosamente.
"Lo so che le vuoi bene, ma non voglio che qualcuno prenda le decisioni a mio posto." Disse lei schiettamente.
"L'ho presa io. Ho deciso io." trillò Taehyung, continuava a non capire perché la sua fidanzata fosse talmente cocciuta ad incolpare di tutti loro mali Isabel.
"Tu credi che sia così. Lei ti ha manipolato."
"Pensi realmente che io mi faccia manipolare? Pensi che sia cosa? Un bambino che non sappia prendere le decisioni?" chiese lui indignato.
"Non ho detto questo. Penso che tu l'abbia fatto per me, perché mi ami e ti sei messo a rischio." Provò a dire lei tentennando.
"Allora perché insinui che mi abbia manipolato?" chiese lui non capendo.
"Perché lei te l'ha proposto. Lei ha altro in mente." Scosse la testa con diniego.
"Si. Liberarsi di suo padre. Lei ha sempre avuto questo in mente. Ci ha provato per anni da sola, te l'ho spiegato! Ha preso le distanze da noi in tutti i modi per non metterci a rischio." Trillò Taehyung, si sentiva frustrato, era molto felice della vittoria, e Hye-ri aveva deciso di far i capricci e di rovinare tutto portando alla luce vecchi ricordi, di vecchi dolori.
"Allora perché è tornata?" urlò lei con rabbia.
"Perché siamo diventati tutti insistenti, perché siamo tutti collegati! Lei si ritrova sempre a incontrarci, ed era stanca di fare la stronza per allontanarci. Tu non sai come sono stati questi anni, per noi e per lei!" disse lui straziato dal dolore urlando. "Tu non hai idea di quanto ci sia mancata! Sta andando bene, hai vinto la causa, io e te siamo felici, lei fa di nuovo parte della mia vita!" scosse la testa con forza guardandola con disapprovazione.
Andava tutto bene non c'era bisogno di creare problemi inesistenti.
"Questa situazione non mi piace." Disse lei tentennando, guardò il suo fidanzato che sembrava star male in quel momento a causa sua.
Si morse leggermente il labbro a disagio, non era sua intenzione fare del male a Taehyung, ma aveva quella sensazione alla bocca dello stomaco che qualcuno si sarebbe fatto male. Da quando suo cugino aveva detto di aver fatto pace con Isabel, sentiva che più fossero vicini a lei e ai suoi piani più il rischio di farsi male era alto.
"Qualcuno si potrà fare male." tremò lei.
"Avevi detto che non era colpa sua la caduta, che quello che è successo tra lei e tuo cugino erano affari loro." Disse lui non capendo il ragionamento, andava tutto bene.
"Lo penso." Disse lei provando ad essere sicura di sé.
"Non è vero, sei di pessimo umore da quando lui, ti ha detto che avevano fatto pace e che l'avrebbe aiutata." Disse indicando Chung-hee che era in silenzio come il restante delle persone nel soggiorno.
Hye-ri deglutì a vuoto e incrociò le braccia al petto, sentendosi estremamente a disagio e confusa da tutto. Voleva realmente provare a non avercela con Isabel, la ragazza le piaceva ma c'era qualcosa di rischioso a starle vicino, e lei non voleva che suo cugino stesse male di nuovo, sapeva razionalmente che suo cugino fosse grande abbastanza da prendere le sue scelte, che lei doveva non intromettersi, ma proprio non riusciva a non stare in pensiero.
"Hye-ri" chiamò Chung-hee avvicinandosi di un paio di passi.
Lei lo guardò arrabbiata.
"Sei arrabbiata con me?" chiese lui tentennando, pensando che lei ce l'avesse realmente con lui e non con Isabel.
"Lo so che è la tua vita, sono le tue scelte. Non sono d'accordo. Lei ama un altro." Disse Hye-ri schietta.
Taehyung vicino a lei la osservò con attenzione, consono già di qual era il vero problema.
"Io lo so che ama un altro. È una mia decisione, ho le mie motivazioni a fare quello che sto facendo." Disse con tono greve.
"Non è vero, non lo sai. Soffrirai. Lei ti farà soffrire."
"Lei non lo farà." Disse Yun-hee intromettendosi.
"Tu le sei molto amica." La guardò torva sapeva che Yun-hee avrebbe preso sempre le difese di Isabel.
"Sono amica anche a te, Isabel non vuole far soffrire la gente, ha solo paura che qualcuno si possa fare male e allontana le persone, non lo fa apposta. Pensa che per via di suo padre ci faremo male tutti." Provò a spiegare lei.
"Quindi ho ragione a temere ciò che temo."
"Temiamo tutti la stessa cosa." disse Jimin "Sei libera di non volerla nella tua vita, io ho pensato tante volte che sarebbe stato meglio non averla mai incontrata, perché ho sempre paura che qualcuno si faccia male." provò a dire Jimin, era la verità e capiva a pieno i timori di Hye-ri, l'unica probabilmente a pensarla come lui.
Yun-hee guardò Jimin rassegnata, conoscendo bene il pensiero del proprio ragazzo, ma non curandosene poi molto, tutti avevano deciso di comune accordo a non lasciare mai più Isabel da sola.
"Io no." disse Tae con rabbia. "Non m'importa se ci faremo male. Io non abbandonerò noona, no ora che è tornata." Disse combattivo.
"Io ci tengo alla mia vita." Disse lei, aveva rischiato troppo e ora aveva veramente paura di rischiare di nuovo.
"Allora forse non dovresti stare con me. Il padre di Isabel odia tutti noi per via di Yoongi, se scoprisse di te che sei la cugina di Chung-hee e che stai con me uno dei bts, se la prenderebbe anche con noi, solo per colpire Isabel, solo perché siamo collegati a lei." Disse piccato lui, consapevole di quanto stesse rischiando con quella relazione, ma non si era fatto mai il pensiero di rinunciare.
"Mi stai lasciando?" disse lei boccheggiando e guardandolo inorridita.
"No. La scelta è tua, ma rischi a stare con me, come rischi a vedere lei. Rischiamo tutti a prescindere. La colpa non è di Noona, la colpa è di suo padre che è un pazzo psicotico che se la prende con dei ragazzini." Disse con rabbia Taehyung, il suo sguardo andò a Namjoon che era in silenzio vicino a Bo-ra.
Namjoon fece dei passi avanti e tossicchiò.
"So che non ci conosciamo. Il padre di Isabel se l'è presa anche con me. Solo per fare un dispetto. Ho sofferto, ancora ora sto male per quello che mi è successo. Posso solo assicurarti che Isabel ha lottato per me, che ha provato di tutto per fargliela pagare e ci è riuscita. Ha deciso di lottare perché suo padre se l'era presa con uno di noi." Lui era l'esempio calzante di quello che poteva succedere, guardò Taehyung con tristezza pensando che potesse avere un destino simile al suo.
"Non la conosco bene, ma sembra una persona che non permette a nessuno di ferire coloro che ama." Disse Bo-ra spalleggiando Namjoon e avvicinandosi a lui stringendoli una mano.
"Il male che mi ha fatto è stato solo perché non voleva che stavo con lei per proteggerla, vuole lottare da sola, lei ha paura che ci possiamo fare male. Hye-ri è una mia scelta quella di continuare." Provò di nuovo a convincerla Chung-hee.
"Ho bisogno di stare sola." Disse scuotendo la testa confusa e incamminandosi verso la propria stanza da letto.
Taehyung sospirò affranto e dopo di che si andò a sedere sul divano, sapeva che la sua ragazza aveva solo bisogno di tempo e di ragionare da sola.
Si sentiva stremato, ma era comunque fiducioso che tutto sarebbe andato bene, secondo lui il peggio era passato, e ci sarebbero stati momenti migliori all'orizzonte.
1 ORA DOPO
La porta batté con un grande tonfo risuonando nel soggiorno.
"Andata male con Hye-ri?" chiese Yoongi affacciandosi dalla spalliera del divano e guardando Isabel lanciare le scarpe con più rabbia del solito.
"Si." disse tra i denti la ragazza, lanciò anche la borsa per terra insieme al cappotto di pelle.
"Mi sa che dire male e dire poco" disse lui alzandosi dal divano e raggiungendola.
"Azzardati a mettere apposto e ti sbrano" disse con rabbia lei.
Lui impallidì leggermente, gonfiò le guance, cercando di evitare di riderle in faccia.
Isabel faceva sia ridere, sia paura da arrabbiata.
"Non tocco nulla!" trillò Yoongi sotto lo sguardo di rabbia della ragazza.
"Sarà meglio per te." disse tra i denti e lo sorpasso per andarsi a lanciare sul divano.
Yoongi rimase un attimo fermo, guardò il mucchio di roba di Isabel scaraventata da tutte le parti e scosse la testa, avrebbe messo apposto dopo che avesse rimediato al suo malumore.
Con passi trascinati e lenti si avvicinò sul divano.
"Non mi toccare." Disse lei sempre più furente.
"Aigoo... lo sapevi che ti avrebbe allontanata." Disse lui sbuffando, e guardandola con rimprovero per via dell'atteggiamento infantile che stesse avendo.
"Pensavo che dopo aver vinto mi avrebbe perdonata!" Si lamentò lei a gran voce.
"Ti prego, lei si che è la tua futura erede in fatto di testardaggine." Disse Yoongi stupefatto e celando una risata.
"Aigoo... che nervi!" urlò lei in preda alla rabbia, prese un cuscino da dietro la schiena e se lo mise in faccia.
Yoongi la guardò trattenendo le risate, e pensando che fosse un progresso che non si fosse chiusa in camera a urlare nelle coperte.
"Vado a preparare un bagno caldo così ti rilassa un po' i nervi" disse lui, si alzò e cercò di togliere il cuscino dalla faccia della sua fidanzata.
"Togli il cuscino, fai la brava!" provò a dire lui con tono dolce.
Lei abbassò leggermente il cuscino guardandolo imbronciata.
"Brava bambina" disse le diede un bacio sulla fronte, "Sfoga un altro pochino, che dopo fai un bel bagno caldo e se non basta a farti calmare dopo facciamo un bel sesso movimentato, così ti senti meglio" disse ghignando e le stampò un bacio sulle labbra.
"Il bagno non basterà" disse lei sempre imbronciata.
"Era quello che speravo" ridacchiò lui e la baciò di nuovo "Ti amo, anche se sei una pazza isterica." Disse prendendola in giro, le scombussolo un po' i capelli e andò via ridacchiando.
Isabel si stese sul divano abbassò di più il cuscino stringendolo al petto e chiuse gli occhi.
Lo amava tremendamente, e solo il pensiero che lui a breve sarebbe dovuto partire, la faceva stare tremendamente in ansia. Lui era la sua morfina, solo lui ormai riusciva a renderla calma e rilassata. Da quando erano tornati insieme era diversa, se ne rendeva conto, aveva preso pace.
Sapeva che quella pace era ancora per poco, stava cercando in tutti i modi di prender tempo, non era ancora pronta ad agire con tutti i suoi piani, e sapeva che potevano andare storti in qualunque maniera.
"Il bagno è pronto!" urlò Yoongi da lontano.
Lei si alzò riluttante dal divano si massaggiò le tempie, voleva solo stare con lui, voleva solo tranquillizzarsi e non sentirsi instabile.
Voleva lui.
Lui che era la sua stabilità.
Lui che era il suo equilibrio.
07 OTTOBRE 2017
Isabel si trovava nella stanza segreta con Ji-hoo, avevano da poco litigato per via della situazione e il fatto che Isabel stesse andando piuttosto lenta con i vari piani, specie con quello riguardante i loro fratelli.
Dashimen entrò nella stanza trovando Ji-hoo seduto sulla propria sedia con le braccia incrociate e l'espressione indurita sul volto, Isabel era in piedi di spalle e osservava come sempre le sue lavagne con un'aria criptica.
"Va tutto bene?" tentennò Dashimen facendo saettare lo sguardo da uno all'altro.
"No. Ti sembra che vada bene?" rispose con acidità Ji-hoo.
Isabel sbuffò sonoramente, e con il cancellino cominciò a cancellare qualcosa sulla lavagna e scrivere altro.
"Cos'è successo di tanto grave da farti avere quell'aspetto?"
"Yuri Chang." Disse Isabel scuotendo la testa studiando sempre la foto della ragazza con le corna e i vari buchetti fatti dalle freccette che in passato aveva lanciato.
La foto era sta collegata con una freccia a quella del fratello di Ji-Hoo con scritto poi vicino matrimonio.
Dashimen fece dei passi verso la lavagna per osservare meglio il tutto.
"Beh... direi che molto probabilmente Dae-hyun non si sposerà con te." disse comunque confuso da quella notizia inaspettata.
"Era già stato risolto! Lei è tornata con Chung-hee!" esclamò Ji-hoo.
"Non comprendo... perché lei abbia detto di sì a tuo fratello se vuole a tutti i costi far tornare Ha-rin?" chiese Isabel dubbiosa indicando con il pennarello la faccia di Ha-rin, con una smorfia schifata in viso.
"Perché ti stai perdendo in queste congetture, quando c'è una sola cosa da fare e non la fai!" l'accusò Ji-hoo.
"Perché non posso farla. Non ancora. Dobbiamo screditare il comandante." Disse lei seria in volto.
"Bene facciamolo, cosa aspetti?" l'accusò Ji-hoo su tutte le furie.
"Hai risolto con Chung-hee, Soo-hee è in carcere, tuo padre non sospetta di te. Lui ha ragione cosa aspetti?" chiese Dashimen non capendo cosa Isabel stesse aspettando.
"Ora? Aspetto solo che esca fuori la notizia di questo matrimonio." Disse indicando la scritta sulla lavagna.
"Vuoi fare uscire la notizia? Sei pazza, io voglio evitarlo dal principio. Mio padre è sul punto di morte, se mio fratello si sposa avrà più potere!" si alzò in piedi e fece cadere la sedia dietro di lui.
"Ops..." disse Dashimen facendo dei passi indietro, se fossero finiti alle mani, li avrebbe lasciati a combattere, non aveva proprio voglia di intervenire.
"Non si sposerà, lei avrà accettato per il crollo delle azioni, le serve un matrimonio. Appena esce la notizia poi facciamo uscire quella di tuo fratello, vengono colpite entrambe le famiglie." Disse seria lei continuando a fissare le lavagne con intensità, ignorando la sedia caduta a terra e il fumo che usciva dalla testa di Ji-hoo ormai su tutte le furie.
"Se mio padre dovesse morire prima, non avremo chance te ne rendi conto?"
"Non accadrà." Disse seria in volto lei.
"Devi far uscire le notizie Isabel erano questi i patti. Io ho fatto il mio, ora tocca a te." minacciò lui.
"Ho bisogno di tempo!" trillò lei.
"Perché?" chiese allibito non capendo che tempo le servisse.
"Non vuoi che lui sia qui." Disse Dashimen con voce sottile.
Lei lo guardò sbiancando, e tremando per il nervoso, Ji-hoo fece saettare gli occhi prima su Dashimen e poi su Isabel.
"Bene. Qui ognuno fa quello che vuole. Perfetto." Disse tagliente, per poi fulminare entrambi con lo sguardo e andare via sbattendo la porta con un gran rombo.
"Come fai perdere le staffe tu non ci riesce nessuno..." brontolò Dashimen.
"MERDA." Disse Isabel stridendo con i denti.
"Bene prima Hye-ri, ora Jihoo, chi è il prossimo?" chiese Dashimen provando a fare dell'ironia.
"Vuoi essere tu il prossimo?" disse lei mostrando il pugno.
"Ti stanno sfuggendo le cose di mano. Perché non hai ancora pubblicato quei video? Anzi perché non hai pubblicato il libro, era quello il prossimo passo!"
"Perché tuo zio mi ha detto di aspettare un altro po' di giorni, appena Hye-ri ha vinto ho parlato con lui, mi ha detto che mi dava lui il via libera." Disse lei sconvolta, non era colpa sua se tergiversava, almeno non tutta.
"Allora non è solo per Yoongi?" chiese incredulo Dashimen studiandola attentamente.
"Vorrei comunque che non fosse qui quando tutto accadrà." Disse lei seria.
"Mi sembra giusto... senti, ho detto a Hoseok che rimango qui e non li seguo in tour." Disse titubante Dashimen cambiando improvvisamente discorso.
"Oh... e lui?" chiese lei guardandolo incuriosita.
"Lui ha detto a Jungkook e Jimin che stiamo insieme, credeva fosse quello il problema. Ma entrambi già lo sapevano, Taehyung alla fine è andato a dire tutto, tipo secoli fa." Disse facendo spallucce.
"Comprendo... dovresti andare" disse lei riluttante.
"Non ci credi neanche tu a quello che mi stai dicendo." Sbuffò lui guardandola con rimprovero.
"No, per niente, ma sarebbe da egoista dirti di rimanere" sospirò lei stanca andandosi a sedere.
"Te l'avevo promesso no? niente più segreti. Io e te combattiamo insieme" disse lui incoraggiante avvicinandosi a lei e andandosi a sedere accanto alla ragazza.
"Non è la tua battaglia."
"Si lo è, perché è la tua. Sono la tua spalla ricordi. Ho scelto te, e sempre sceglierò te." disse lui con sentimento.
"Prometto che arriveremo a una fine, e che vinceremo." Disse lei combattiva.
"Ora chiamiamo mio zio e diciamoli che dobbiamo pubblicare il libro." Disse lui, non potevano più ritardare, Ji-hoo era un perfetto alleato e non potevano perderlo, dovevano pubblicare tutto e aiutarlo.
Isabel e Dashimen si scambiarono uno sguardo d'intesa e chiamarono immediatamente Chin-hae per convincerlo a pubblicare il libro.
08 OTTOBRE 2017
Isabel, Dashimen e Chin-hae si trovavano tutti e tre nella stanza segreta dell'hotel, il computer principale era acceso e sul display c'era la pagina aperta del sito internet.
Durante quei mesi avevano fatto comunque uscire sempre dei piccoli scandali su molte persone.
Quel giorno però lo scandalo era veramente grande e non era stata opera di nessuno di loro.
"Pensavo che fossi capace di tenere a bada quel tuo amichetto" disse Chin-hae acido.
"A quanto pare non ne sono stata capace. Rimandavamo da troppo." Disse lei guardandolo sconvolta, era riuscita a tenere a bada Ji-hoo anche per fin troppo tempo.
"Quanto grave può essere?" chiese Dashimen guardando di nuovo il post sul sito internet, era stato pubblicato sia il video del club, che era offuscato in alcuni punti, sia le due ragazze fuori al distretto piangenti con il comandate che le cacciava via.
"Non lo so, ma non doveva andare così, sembrerà una notizia fin troppo grande, e si spargerà la voce. Di piano avevamo che avrebbe fatto parte di altre notizie." Disse Chin-hae perplesso.
"Allora passerò tutta la settimana a caricare le altre"
"Ne abbiamo abbastanza?" chiese Isabel leggermente insicura.
"Si abbiamo un po' di denunce fatte da persone mai prese in carico dal distretto." Disse Dashimen sicuro di sé.
"Allora ne pubblichiamo una o due al giorno fino a che tu non ci dai il via libera per il libro." Disse Isabel tranquilla, quello che aveva fatto Ji-hoo non era poi molto grave. Sia lei che Dashimen non capivano perché lo zio fosse così contrario al tutto.
"Doveva essere quella di Do-yoon la notizia principale, perderà valore." Disse con riluttanza.
"Chin-hae è solo un libro scritto in anonimato, senza prove effettive. Sinceramente non credo possa scombussolare poi molto il tutto." Disse Isabel pensierosa, anche Dashimen la pensava così, le notizie con la pubblicazione dei documenti delle denunce e i video che avevano erano molto più affidabili di un libro.
"Doveva essere quello la miccia per far si che indagassero sul commissario."
"Zio, anche con tutte le notizie che abbiamo, possiamo avere una miccia bella grossa. Ci sono denunce provate e fatte da chiunque, adolescenti che hanno subito bullismo da alcuni chaebol, assistenti che hanno perso il lavoro in grande aziende, alcuni traffici illeciti di alcune grandi aziende." Cercò di farlo ragionare Dashimen.
"Si persone che parlano e si lamentano, di basso rango che non creano uno scandalo grande" disse sempre più irritato.
"Tutte insieme lo creano." Disse Isabel, convinta.
"No, invece serviva una grande bomba come inizio, questa non lo è."
"Il libro non è una grande bomba." Disse Dashimen sconvolto, non capendo perché lo zio pensasse il contrario.
"Lasciamo perdere, proseguite così, ora vado, devo ragionare da solo." E in modo scorbutico lasciò la stanza come anche i due ragazzi all'interno che si ritrovarono ad essere esterrefatti dal comportamento dell'uomo.
"Perché è così arrabbiato?" chiese Isabel sbattendo un paio di volte le palpebre confusa.
"Non ho idea, penso abbia una questione in sospeso con il fratello di Do-yoon, sembra veramente pronto a far vendetta, anche più di te" disse Dashimen perplesso.
"Io non voglio una vendetta, io cerco di prendermi la mia libertà." Disse lei in modo innocente, sorridendo smagliante.
"Certo come se non ti vuoi vendicare di tuo padre" alzò gli occhi al cielo lui per poi ridacchiare.
"Voglio distruggerlo è diverso." Ridacchiò lei cercando di alleggerire la tensione che avevano per via di Chin-hae.
"Comunque sia, dovremmo chiamare Ji-hoo e devi fare pace con lui." disse convinto Dashimen.
"Va bene... ora lo chiamo" sbuffò lei
"Muoviti!" la spintonò leggermente lui facendola ridere.
Per quanto tutto poteva essere sempre così ricolmo di tensione, a loro dure bastava guardarsi per sentirsi sicuri che tutto sarebbe andato bene, e per mandare via tutto lo stress.
Era stato sempre così, Dashimen e Isabel funzionavano perfettamente insieme quando non si perdevano in futili bisticci.
Angolo dell'autrice:
bene capitolo più corto, ma non potevo dare di più!
Altro scalino superato, Hye-ri ha vinto la causa, la situazione è un po' tesa.
Ji-hoo ha pubblicato la notizia, tutto è in movimento, anche se Isabel cercava di perdere tempo.
Momenti Dash e Isabel *-* che mi fanno sempre stare bene!
A venerdì!
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