CAPITOLO 42 MAKNE LINE AND YUN-HEE
CAPITOLO 42 MAKNE LINE AND YUN-HEE
04 FEBBRAIO 2018
Jungkook caricò la sua valigia nella macchina, il manager vicino a lui sorrise gentile, e il ragazzino ricambiò come sempre.
"Manager?" chiamò prima di entrare in macchina.
"Si Jungkookie?"
"Prima di andare all'aeroporto, dovrei fare una sosta da una parte" disse in imbarazzo.
Il manager lo guardò sospettoso, non sapendo a dove il ragazzo voleva sostare.
"C'è qualcosa di cui non sono a conoscenza?" chiese pensando improvvisamente a una ragazza, Jungkook era rimasto l'unico a non aver una cotta per qualcuna o una relazione.
"Devo fermarmi all'hotel di Isabel" disse mordendosi il labbro in imbarazzo.
"Oh.. sicuro di volerlo fare?" chiese stranito, sapeva che ogni tanto i ragazzi si sentivano con Isabel, ma lui come anche gli altri manager a conoscenza di Isabel pensavano che fosse sempre un rischio vederla.
"Si, ho bisogno di parlare di alcune cose con lei, sono l'unico che non la vede mai. Però... penso di aver bisogno di un suo consiglio." Disse sicuro di se stesso, era convinto che tutti in un momento o in un altro si sarebbero rivolto a lei per lo stesso consiglio.
Isabel era quella che gli aveva conosciuti durante il traning, quella che c'era stata prima della creazione del gruppo, la persona che gli aveva visti debuttare.
Lei, era l'unica persona esterna ad esserci stata, anche se si era distaccata per anni.
"Se hai bisogno di un consiglio puoi pur chiedere a me" disse gentile e comprensivo.
"Lo so questo, io mi fido di tutti voi e vi voglio bene. Ma ho bisogno di lei in questo momento, lei può capire meglio, mi ha conosciuto appena entrato in agenzia ed è quella che anche se a distanza ci ha supportato tanto. È stata la nostra famiglia per tanto tempo... anche voi lo siete, ma è una cosa diversa."
Il manager lo guardò corrucciato, ma annuì capendo comunque il pensiero del ragazzo.
"Ti accompagno, in hotel giusto?"
"Si si, si può entrare dal parcheggio, ho il pass però poi dovresti ridarlo a Hoseok"
"Lo farò avere, lei sa che stai andando vero?"
"Si, si l'ho avvisata, ha detto che se lo aspettava. Sa già di quello che ci è stato proposto, si aspetta che in un modo o nell'altro andremo tutti a parlare con lei"
"Alcuni sono già andati?" chiese sospettoso.
Jungkook fece spallucce e ridacchiò entrando in macchina lasciando in sospeso la risposta, il manager scosse leggermente il capo, poco d'accordo sul fatto che alcuni dei ragazzi non avvisassero quando andavano da Isabel, ma non disse comunque nulla e non lo fece pesare, anche perché Isabel era solita avvisare sempre Pd-nim.
Jungkook entrò dalla porticina sicura del parcheggio e si avviò per un lungo corridoio diretto all'appartamento di Dashimen, dove sapeva c'era Isabel ad aspettarlo.
Aprì la porta, entrò guardandosi intorno e vide la sua noona sul divano ad aspettarlo.
"C'è il gelato!" trillò lei sorridendoli allegra.
"Adoro il gelato è il mio snack preferito!" esclamò lui sentendosi improvvisamente leggero da qualunque dramma e conflitto interiore. Si tolse le scarpe e raggiunse la sua noona sul divano.
Parlarono un po' del più e del meno mangiando gelato ma non evitando un mal di testa da ghiaccio, che gli fece ridere a crepapelle entrambi.
Alla fine fu come sempre Isabel a introdurre il discorso dato il perder tempo del più piccolo.
"So che a breve hai l'aereo per Busan, dovremmo forse parlare di quello che ti affligge non credi?" chiese lei lasciando il vasetto di gelato sul tavolino e dirottando lo sguardo sul più piccolo.
"Non so cosa fare..." disse arricciando il naso.
"Io questa risposta non la so..." disse lei facendo spallucce e guardandolo dolcemente.
"Ho pensato molto in questi giorni, vorrei che tutti tornassimo a com' eravamo." disse con decisione.
Erano così tutti felici all'inizio di tutto, così entusiasti per ogni avvenimento, avevano l'energia e la forza di voler far sempre di più.
"Parli di tornare in quel piccolo dormitorio dove vivevate tutti in una stanza?"
"Si.." annuì lui
Lei ridacchiò con amore "Eri così piccolo, avevi quella lunga frangia nera che ti aiutava a coprire i tuoi grandi occhi che ti mettevano a disagio, avevi così paura di tutto, specialmente delle ragazze." sorrise amorevole presa dal ricordo passato.
"Sei cresciuto tanto, è come se in te siano racchiusi i pregi di tutti e sei. Hai fatto sempre la scelta giusto, in ogni momento critico. Hai saputo affrontare le situazioni anche da solo, e hai saputo chiedere aiuto quando ne avevi bisogno" disse lei con orgoglio.
"Noona tu sei troppo buona" sorrise imbarazzato con le guance tinte di rosso.
"Io ti sto dicendo quello che vedo. La situazione con Yun-hee e Jimin non era facile..." disse lei guardandolo per un attimo, intristita.
Jungkook abbassò lo sguardo "Ho sbagliato, non avrei dovuto provare quei sentimenti"
"Sbagliato?" scosse la testa con decisione "Coniglietto, non siamo noi a decidere chi amare. Per chi provare attrazione e chi voler nella nostra vita. Non hai sbagliato nulla, non lo potevi decidere" disse lei con voce addolcita e consapevole di quanto ciò fosse vero.
"A volte mi fa ancora male vedergli insieme, provo invidia nei loro confronti. Questo è sbagliato" disse lui con una leggera sfumatura di rabbia nella voce, rabbia nei suoi confronti.
"Non puoi impedire a te stesso di avere sentimenti, puoi però comportarti senza causare dolore agli altri... e tu sei molto bravo a non far del male alle persone."
Lui sorrise, e annuì fidandosi delle sue parole.
"Non capisco perché tu voglia tornare indietro. Quando hai fatto veramente tanti passi in avanti e ora sei sulla cima di un monte? Non capisco perché vuoi tornare a quando eri così piccolo e bambino." Disse lei studiandolo attentamente.
"Ho perso tanto..." sospirò lui affranto.
"Lo so, hai perso tutta la tua adolescenza, senza i bts la tua vita sarebbe potuta essere diversa, potresti essere un ragazzo come tutti gli altri, uscire avere amici, andare agli appuntamenti... trovarti una ragazza" disse lei con malinconia nella voce.
"Ho pensato tante volte a ciò"
"Sei giunto a qualche conclusione?" chiese pensando che lui avesse già le risposte alle sue domande, voleva solo l'approvazione di qualcuno.
"I bts sono il mio sogno, noi lo siamo. Se qualcuno di loro vorrebbe rinunciare a ciò, io mi ritroverò più solo di quanto mi sento normalmente. Ho paura di questa solitudine che mi prende e mi attanaglia l'anima" disse lui triste.
"Quindi hai già la tua risposta... tu non vuoi lasciare il gruppo" disse lei avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
"Ho il terrore che qualcuno di loro voglia farlo, non voglio perderli" disse lui singhiozzando.
Lei si distaccò da lui, lo guardo negli occhi sorridendo appena commossa da quel ragazzo di fronte a lei, era cresciuto tanto ma che rimaneva sempre un ragazzino ai suoi occhi.
"Loro ci saranno sempre, anche se dovesse rompere. Il vostro legame non si distruggerà. Vi conosco da così tanto tempo, e sono certa che rapporti come i vostri sono eccezionali e unici." Disse lei con orgoglio.
"Siamo tutti così distanti, io mi sento così solo."
Lei lo abbracciò di slancio, tenendolo stretto al suo petto come se fosse un bambino.
"Vedrai che andrà tutto al posto giusto, che le cose si sistemeranno e ognuno farà la scelta giusta per se stesso. Tu devi solo sapere che comunque andranno le cose, loro non ti lasceranno mai. Ci saranno sempre per te."
Jungkook si staccò leggermente da lei si passo la manica della maglia sugli occhi strofinandoli, poi inclinò la testa studiandola attentamente.
"Anche tu vero?" chiese incerto.
"Io voglio che voi siate al sicuro. L'ho sempre voluto. Sei stato l'unico a capirlo realmente. Anche se in passato ho preso le distanze da voi, ci sono sempre stata. Posso prometterti che non farò mai più la stronza come ho fatto in passato." Decisi di dire lei, quella tipo di promessa la poteva mantenere, ma non poteva promettere che ci sarebbe stata lei non lo sapeva.
Jungkook arricciò il naso, sembrando turbato da ciò che la ragazza gli aveva appena detto, probabilmente lei avrebbe preso di nuovo le distanze da loro, sarebbe stato rara vederla ancora, specie per via della relazione ormai finita con Yoongi.
Sembrava realmente la fine, ma credeva in lei, e sapeva che se lui l'avrebbe cercata al minimo momento di bisogno lei avrebbe fatto di tutto per esserci.
Annuì con il capo, sorridendole con amore.
"So che ci sarai sempre, e capisco la posizione in cui ti trovi." Disse lui sembrando più maturo della sua età.
"Lo so che lo capisci." Lei si avvicinò di nuovo a lui e lo abbracciò stringendolo un po' di più.
Anche Jungkook strinse l'abbracciò, entrambi consapevoli che non sapevano quando si sarebbero rivisti in futuro.
06 FEBBRAIO 2018
Yun-hee e Jimin si trovavano sul letto di quest'ultimo ed erano abbracciati, sotto le coperte. Lei era vicina ad addormentarsi, mentre Jimin osservava il soffitto con intensità e la testa piena di pensieri.
"Fra qualche giorno dovrei partire per Busan..." disse con voce lieve il ragazzo.
"Lo so, ma starai via solo un paio di settimane o sbaglio?" chiese lei accoccolandosi di più sul suo petto.
"Si, pensavo che potresti venire anche tu?" chiese lui titubante, erano giorni che pensava di chiederle di andare con lui ma temeva che lei avrebbe rifiutato l'offerta.
"Mmh... mio padre sta un po' meglio, forse potrei... ma vorrei rendermi utile in agenzia." disse lei con tono impensierito.
"Utile?" chiese lui confuso.
"Certo...non ho la sicurezza nel mio lavoro" disse lei alzando leggermente il capo e guardandolo preoccupata.
"Sicurezza? Perché pensi che ti licenzieranno? Non lo faranno per quello che è successo con NARA!" disse lui staccandosi da lei e guardandola agguerrito, non avrebbe mai permesso che licenziassero la sua fidanzata.
"Oh... non mi preoccupa quello, ti avevo detto che avevo parlato sia con i manager sia con Pd-nim in persona, loro hanno capito... diciamo" disse lei mostrando un po' di vergogna, aveva realmente perso la testa in quell'occasione.
"Allora cosa ti preoccupa?" chiese lui non capendo.
"Mmh.... Forse il fatto che voi non rinnoverete." Disse lei mettendosi dritta e guardandolo seria.
"Noi rinnoveremo!" esclamò lui guardandola sconvolta che lei potesse pensare una cosa del genere.
"Non ne avete ancora parlato tra di voi... Namjoon, Jin, Jungkook persino Hoseok con Dashimen sono già partiti per tornare dalle loro famiglie..." provò a dire lei.
"Beh partiremo tutti per tornare dalle nostre famiglie, ma poi torneremo e sicuramente rinnoveremo!" disse lui sembrando agguerrito.
Lei lo guardò accigliata e gli accarezzò una guancia con dolcezza.
"Jimin..." disse con voce lieve continuando ad accarezzare il viso del ragazzo con gentilezza e guardandolo fisso negli occhi.
Gli occhi di Jimin si fecero tristi e lucidi, scosse la testa.
Lui non voleva pensare a ciò, non voleva minimamente credere che qualcuno di loro potesse rinunciare a tutto.
"Jimin, dovresti parlare con me di ciò che ti turba. Non dovresti fingere che vada tutto bene." disse lei comprensiva.
Jimin non riuscì a trattenere un singhiozzò, e improvvisamente la maschera che si era messo quella della positività e della certezza che tutto sarebbe andato bene e non avrebbe perso i suoi compagni, si ruppe.
Yun-hee l'abbracciò stringendolo forte a sé.
"Ho paura. Non voglio che finisca tutto." Ammise tra i singhiozzi.
"Lo so, ma in un modo o nell'altro tu ne uscirai fuori e in piedi, io non ti lascerò solo, ci sono io con te." disse lei stringendolo di più.
"Ho bisogno di parlarne con Isabel, ho come la sensazione che gli altri siano andati da lei per chiedere consiglio, dovrei anche io." disse lui staccandosi da lei.
Lui era quello che aveva preso le distanze più di tutti dalla ragazza, ma sapeva di aver bisogno di lei, nei momenti critici aveva sempre aiutato.
Aveva però paura che incontrarla avrebbe potuto mettere a rischio tutti loro, viveva nel terrore che potesse succedere qualche incidente a qualcuno, si erano salvati fin troppe volte.
"La chiamo e organizziamo un modo per vederla" sorrise gentile lei.
"Non la senti da tanto vero?" chiese Jimin guardandolo rattristito.
"Si, non la vedo dalla festa di Natale a casa di Dashimen... ho pensato fosse la cosa migliore tenere le distanze, poi comunque lei è stata via anche un paio di settimane. Penso che stia provando a far andare bene le cose" disse lei sembrando un po' a disagio.
"La stiamo perdendo vero?" chiese Jimin sembrando triste e turbato.
"Ho la sensazione che sarà sempre più difficile vederla con questo matrimonio alle porte. Tra altro lo abbiamo tutti scoperto da Taehyung, lei non ha detto niente a nessuno di noi. Penso che abbia preso le distanze anche per la questione della macchina. Avrà di nuovo paura che possa succedere qualcosa a qualcuno di noi." Disse lei sembrando atterrita.
Da capodanno si sentiva angosciata per quanto riguardava Isabel, e si sentiva in colpa per non essere accanto alla ragazza. Non avrebbe mai voluto prendere le distanze, ma tutto si era così accumulato e lei doveva stare vicino a Jimin, tra altro aveva anche paura che potesse realmente succedere qualcosa di brutto a qualcuno di loro.
"Hai paura anche tu? Perché io ne ho parecchia.. anche perché Taehyung frequenta la cugina di Chung-hee... mi preoccupa ciò." La guardò atterrito, non avevano mai ancora parlato di quanto la situazione che si era creata intorno a Isabel terrorizzava tutti loro.
"Hai provato a parlare con Taehyung di ciò?" chiese lei pur sapendo la risposta.
Taehyung sembrava così felice quando era con Hye-ri nessuno di loro avrebbe mai avuto il coraggio di far venire dubbi al ragazzo sulla propria relazione.
"No... come potrei? Lui la ama tanto. Talmente tanto che si fa andare bene anche il fatto che il cugino sposerà Isabel. Non potrei mai dirgli di lasciarla."
"D'altronde neanche Isabel ha mai detto niente a riguardo..." disse lei perplessa.
"Lo so... però dopo il guasto della macchina di Na-ra, sembra come se il pericolo sia dietro l'angolo. Un conto è stata Yuri che ha investigato e ci ha spiato. Un altro è il rischiare la nostra vita." Disse Jimin dando finalmente voce ai suoi pensieri.
"Lo so, terrorizza anche me, per questo me la sono presa con Na-ra. Vedo minacce ovunque. Mi preoccupo per voi, mi preoccupo per Isabel, vorrei starle vicino ma so che poi metterei a rischio te e gli altri." Disse lei impensierita e turbata dal tutto.
"Forse dobbiamo veramente andare da lei e parlare di tutto ciò." Disse Jimin "Non so chiarire un po' la situazione?"
"Si... la chiamo domani e organizziamo un modo sicuro per vederla." Annuì lei.
Lui l'abbracciò e si ristese con lei sul letto rimanendo vicini.
Dovevano parlare entrambi con Isabel e chiarire un po' di cose, lui aveva anche bisogno di sapere se qualcuno fosse andato da lei per parlare del futuro del gruppo, perché aveva il terrore di fare quella domanda ai suoi amici.
Preferiva farla a lei.
6 FEBBRAIO 2018
Taehyung si trovava a cena nell'appartamento di Hye-ri.
Ogni volta che si vedevano nell'ultimo periodo, la ragazza gli sottoponeva sempre nuove ricette e lui di ciò ne era molto felice, anche se sapeva che gli esperimenti culinari della fidanzata erano per il futuro menù del matrimonio di Isabel.
"Queste tartine sono buone!" esclamò con allegria lui complimentandosi con amore con lei.
"Dici? Secondo me dovrei un po' perfezionarle" esclamò lei guardando le tartine con intensità.
"Pensavi di farle per il matrimonio?" chiese lui cambiando tonalità di voce facendola diventare piatta e per niente entusiasta di ciò.
"SI!" trillò lei felice.
"Posso farti una domanda?" chiese lui prendendo il coraggio.
Non avevano ancora mai parlato di quel matrimonio o almeno lei ne parlava ogni tanto molto entusiasta, ma lui non aveva mai detto la sua. Lui però non credeva che la fidanzata fosse reamente felice di quella unione, specie dopo la paura presa a capodanno.
Lei alzò lo sguardo dalle tartine e sorrise raggiante "Se vuoi ti accompagno a casa dai tuoi." Disse tranquillamente.
"Eh?" chiese lui boccheggiando confuso.
"Non era questo che volevi chiedermi da giorni?" chiese lei diventando improvvisamente rossa in volto per l'imbarazzo.
"Non ho scelto ancora il giorno in cui partirò, pensavo di sceglierlo con te, così ti organizzavi con le ferie, non pensavo di doverti chiedere se volevi venire, pensavo fosse scontato che tu venissi con me" disse lui perplesso.
"Oh! Meno male, pensavo che non trovavi il coraggio per invitarmi" sospirò lei sollevata dal discorso di lui.
"No! Ma che dici! Perché non dovrei avere il coraggio di chiederti una cosa che riguarda noi? Ci amiamo, e cerchiamo entrambi di far felice l'altro. Il nostro rapporto è un buon rapporto... giusto?" chiese lui continuando a essere un attimo un po' perplesso.
"Si, il nostro è un buon rapporto, penso che stiamo riuscendo a far andare bene le cose, nonostante i problemi esterni, stiamo riuscendo a tenere il mondo fuori da qui" sorrise lei gentile.
"Ecco..." disse lui tornando a essere a disagio.
"Cosa ti turba, cosa volevi chiedermi che ti mette tanta angoscia." Chiese lei titubante.
"Penso che forse dovremmo parlare dei problemi del mondo" disse lui non sembrando sicuro di ciò.
"Avevi detto che avevi le idee chiare tu non lasciavi il gruppo... che sei convinto che i tuoi amici alla fine arriveranno alla stessa conclusione, che credi in tutti loro." Disse lei incerta non capendo di cosa lui volesse parlare.
"Non è questo... penso che dovremmo parlare di questo matrimonio, di quello che è successo a capodanno..." disse lui guardandola impensierito.
"Quello che è successo a capodanno è stato terribile!" trillò lei, scosse la testa con forza, non voleva dimenticare il corpo di Ha-rin a terra con tutto quel sangue, la freddezza in cui suo cugino e Isabel avevano gestito la situazione come se fosse un qualcosa di normale e no di atroce.
"Si ma è successo tutto perché il padre di Isabel ha fatto manomettere la macchina di Na-ra!" trillò lui in difesa della ragazza, sapeva che Hye-ri poteva avercela con Isabel ma che faceva finta di nulla.
"Isabel ha perso il controllo... io non voglio parlare di quella sera!" lo guardò agguerrita.
"Ti va bene che lei sposi tuo cugino?" chiese lui non credeva che a lei faceva realmente piacere quel matrimonio.
"Lui la ama, non la lascerà andare" disse lei guardandolo seria "Non l'ha fatto neanche a capodanno dopo quello che lei ha fatto ad Ha-rin." Scosse di nuovo la testa cercando di mandare via il ricordo.
"Ti ho chiesto se ti va bene... no cosa prova tuo cugino. Anche Yoongi l'amerà per sempre ma non si sposa con lei." Disse lui con una leggera sfumatura di rabbia non riuscendo a contenersi.
"Taehyung avevamo detto che non avremo parlato di ciò... che non parleremo della relazione di Yoongi e Isabel che non sono affari nostri. Lo so che vorresti che stiano insieme ma non è così lei si sposa con Chung-hee." Incrociò le braccia al petto e lo guardò con rimprovero.
"Lo so. So che non torneranno insieme." Disse lui sembrando molto irritato.
"Allora non vedo di cosa dovremmo parlare, i fatti sono questi. Cosa importa cosa pensiamo noi di quello che fanno?"
"Importa, perché io vorrei sapere cosa tu ne pensi realmente."
Lei scosse la testa mettendo il muso, abbassò lo sguardo sulle sue braccia strette al petto.
"Hye-ri?" disse lui con tono più dolce.
Si avvicinò alla fidanzata lentamente e un po' tentennante, come se stesse camminando sulle uova.
Le prese il viso con una mano e le alzò il mento, così che lei lo potesse guardare negli occhi.
"Ti prego dimmi quello che realmente pensi, ho bisogno di saperlo" disse lui sembrando sicuro di se.
"Non si dovrebbe sposare con lei. Penso la stessa medesima cosa che pensavo mesi fa. Credo che dovremmo stare tutti lontano da lei. Dopo capodanno ne sono certa." Disse lei cercando di trattenere le lacrime, aveva un groppo in gola.
Aveva paura.
"Allora perché fingi che questo matrimonio sia la cosa migliore del mondo? Perché ti impegni tanto a sperimentare nuove ricette e perché la vuoi aiutare ad organizzarlo?" chiese lui confuso.
"Perché si sposano. Non ha importanza cosa io penso. Cosa tu pensi. Come non ha importanza che rischieremo sempre la vita. Siamo a rischio anche io e te. Vedi che lo so." Disse lei nervosa.
"Lo so anche io, ma non ne parliamo... dovremmo parlare" le accarezzò il volto con amore.
"Per poi arrivare a che punto? Lasciarci per paura che il padre di Isabel se la possa prendere anche con noi?" trillò lei vicino alle lacrime.
"Quindi continuiamo entrambi a fingere di vivere in una bolla e che tutto andrà bene e non ci sono pericoli? Continuiamo così?" le chiese lui.
"Non vedo alternative... o è così o ci lasciamo e io ti amo non voglio lasciarti." Disse lei avendo gli occhi lucidi.
"Ti amo anche io" annuì lui e l'abbracciò mentre le crollò su di lui in lacrime, tremando per la paura.
Lui la strinse di più non sapendo cosa dire e cosa fare.
Consapevole che non aveva il potere per fermare tutto ciò, per risolvere tutti quei problemi.
08 FEBBRAIO 2018
Isabel si trovava a far avanti e dietro nel piccolo soggiorno a casa di Dashimen, quella sera aveva appuntamento sia con Jimin e Yun-hee sia con Taehyung.
Si sentiva sempre più nervosa a dover incontrare i ragazzi.
Più si avvicinavano quelli incontri più sembrava che la fine di tutto era alle porte.
Guardò il tavolino e sistemò meglio alcuni bicchieri, si morse il labbro indecisa, pensando di aver preso poco cibo.
Sapeva che stavano andando da loro, come avevano fatto anche gli altri per parlare della situazione, però voleva anche passare una serata tranquilla.
Yun-hee le era mancata veramente tanto, e sentiva come se il loro rapporto stesse prendendo una distanza kilometrica.
Si sentiva triste per questo motivo, ma alla fine sapeva che era stata lei a mandare la ragazza dai bts, e si sentiva soddisfatta del fatto che Yun-hee fosse riuscita a fidanzarsi con il ragazzo che amava.
Quella era una vittoria per entrambe.
Una di loro ci era riuscita.
Isabel era felice che fosse capitato a Yun-hee, lei se lo meritava.
La porta si aprì e Isabel saltò leggermente sul posto, poiché era troppo presa dai suoi pensieri.
Sorrise immediatamente alla vista di Yun-hee attaccata al braccio di Jimin.
Erano veramente una bella coppia.
"Ciao!" trillò con il cuore pieno di gioia nel vederli.
"Ciao" dissero entrambi sorridendo poi spontaneamente alla vista della ragazza.
Erano entrambi nervosi a rincontrare Isabel dopo più di un mese di distanza, e specie per via delle situazioni in atto, ma solo al vederla lì in mezzo alla stanza vicino a un tavolino ricolmo di cibo e sorridente, si sentivano entrambi felici.
"Waoo noona! Ma quanto cibo hai preso?" disse allegramente Jimin.
"Dite che ho esagerato? Pensavo che potevamo cenare tutti insieme, a breve arriverà anche Taehyung!" sorrise raggiante.
"Tae viene qui?" chiese Jimin guardando per un attimo la fidanzata.
"Pensavo che lo sapevate" disse Isabel perplessa, poi scoppiò a ridere, "Siete proprio due fratelli! Avete deciso senza saperlo lo stesso giorno per venirmi a trovare!" esclamò lei con allegria.
Anche la coppia scoppiò a ridere ilare.
Qualcuno bussò alla porta e Jimin che era quello più vicino andò ad aprire ridacchiando.
Aprendo la porta si trovò Taehyung che lo guardò stranito nel trovarlo lì.
Jimin continuò a ridere.
"Telepaty?" disse Taehyung per poi scoppiare a ridere anche lui.
Così tutti e quattro si ritrovarono a ridere in maniera spensierata, eliminando tutti i problemi dalle loro menti per una frazione di secondo.
Taehyung entrò, rimase meno sbalordito alla quantità di cibo sul tavolo aspettandosi un qualcosa del genere da Isabel, si accomodò come se fosse a casa sua.
Isabel seguì il suo esempio facendo segno anche a Jimin e Yun-hee di sedersi.
Cominciarono a cenare parlando del più e del meno, e di quando anche loro sarebbero partiti per andare a trovare le loro famiglie.
Arrivò un punto in cui però calò il silenzio tra tutti e quattro eciò accadde dopo che Isabel ebbe una telefona da parte di Chung-hee che le chiedeva quando sarebbe tornata a casa.
Dopo aver parlato al telefono, guardò i ragazzi che si erano azzittiti.
"Mi dispiace di non avervi detto della proposta di matrimonio" disse mortificata guardando in particolar modo Yun-hee.
Yun-hee annuì con la testa, non sapendo bene cosa dire in merito.
"Ho sbagliato avrei dovuto dirtelo... solo che non sapevo come fare" Isabel sembrava in imbarazzo, non aveva mai trovato il momento adatto per comunicare a tutti loro di quella notizia, e in special modo a Yun-hee che era la sua migliore amica.
"L'hai detto a lui" disse lei indicando Taehyung.
"Beh non è proprio così, a me l'ha detto Hye-ri, noona ha solo capito che lo sapevo." Provò a difenderla Taehyung sempre pronto per lei.
"Ci sarei rimasta molto peggio se quella sera non fosse successo il putiferio" disse Yun-hee, "Probabilmente ci siamo sentite anche poco perché non sapevo come affrontare il tutto. A capodanno il pericolo è sembrato reale... prima parlavamo solo di cosa avrebbe potuto fare tuo padre" disse Yun-hee dando voce ai suoi pensieri e prendendo la mano di Jimin stringendola per infondersi coraggio a vicenda.
"Pensavo di aver risolto con mio padre, accettando il matrimonio. Gli avevo detto a chiare lettere che avevo perso e non avrei più combattuto. Ha pensato comunque di farmela pagare. Io pensavo che avevamo tutto sotto controllo" disse lei colpevole.
"Mmh.. a nessuno è venuto in mente di tenere sotto controllo la macchina di Na-ra" disse Taehyung con voce piatta, cercando sempre di risollevare l'umore di Isabel e liberarla dal senso di colpa che sapeva lei aveva sempre con sé.
"La colpa non è tua... so che tu stai provando a far andar bene le cose, so che ci hai sempre provato, tu fai il possibile." Provò a essere comprensiva Yun-hee.
"Penso che non sia abbastanza quello che faccio..." disse lei sembrando triste guardando Yun-hee.
Yun-hee ricambiò lo sguardò capendo all'istante cosa Isabel stava per dire o fare nuovamente.
Sapeva che quell'incontro non era solo per parlare della situazione in generale ma per dirsi addio.
Una parte di sé avrebbe voluto lottare contro quel futuro distacco, ma sapeva che non l'avrebbe fatto, che sarebbe rimasta al fianco di Jimin e che Isabel sarebbe rimasta sola.
"Ti stai sposando, sapendo che non lo ami." Disse con rabbia Taehyung, stringendo i pugni, continuava a prendere le difese di Isabel, cercando di trovare in ogni modo possibile una ragione al fatto che lei non si dovesse sentire in colpa.
Jimin lo guardò preoccupato e poi dirotto lo sguardo su Isabel, sentendo triste per tutto.
Isabel abbassò lo sguardò sulle proprie mani che erano posate sulle sue ginocchia.
Strinse la stoffa della tuta del pantalone, aggrappandosi con forza.
"Chi è venuto a parlare con te?" chiese Yun-hee, provando a cambiare discorso. Aveva capito come sempre lo stato d'animo di lei.
Sapeva anche dentro di sé che Isabel non aveva detto del matrimonio perché avrebbe significato che sarebbe diventato realtà.
Probabilmente la sua amica cercava ancora un modo per non sposarsi.
"Nam, Jin e Jungkook... ora voi. Aspetto che venga anche Hobi." Disse lei alzando lo sguardo su di loro.
"Ti hanno detto che vogliono lasciare il gruppo?" chiese Jimin facendosi coraggio, Taehyung lo guardò stralunato. "Pensi che qualcuno di loro lo voglia fare?"
"Potrebbe esserci la possibilità... io ho paura." Disse Jimin guardando l'amico "Ho paura anche per te." disse incerto.
"Per me? Perché? Io non voglio lasciare il gruppo!" trillò Taehyung guardandolo indispettito che il suo amico potesse pensare una cosa del genere.
"Se tu lo lasciassi, non saresti più molto vicino a Yoongi e quindi non più un reale problema per il padre di Isabel. Appena saprà della tua relazione con Hye-ri saranno guai, lo sai anche tu." Si fece coraggio Jimin e disse tutto.
"Non lascerò né il gruppo, né Hye-ri." Disse agguerrito.
Jimin si morse le labbra e guardò Isabel. "Noona?" chiamò.
"Io... non mi sono mai preoccupata in merito... voi realmente non siete seguiti da mio padre. Non c'è nessun investigatore privato a spiarvi questo riguarda anche l'attività di Hye-ri e casa sua." Provò a dire lei sotto gli sguardi stupiti di tutti.
Era vero per quanto suo padre ce l'aveva con lei a morte, e la odiasse non aveva mai perso il suo tempo a investigare su una banda di ragazzi.
"Cosa? E la storia di Namjoon?" chiese Yun-hee non capendo.
"Era Jisoo quella tenuta sotto controllo, non Namjoon. Se poi in seguito a quella situazione vi è stato detto di stare più tanti a dove andare, era per un rischiare che si accanisse contro qualcuno di voi." Spiegò lei tranquillamente.
"Non siamo sorvegliati da tuo padre? E la macchina di Na-ra?" chiese Jimin sconvolto.
"Mio padre ha ripreso a sorvegliare Yoongi nel momento in cui Ha-rin gli ha dato delle foto dove baciavo Yoongi nel bagno dell'octagon club. Yoongi comunque rimane seguito anche adesso. Lui qui non è venuto." Disse lei sentendosi sempre colpevole per tutto il disagio. Sapeva che Yoongi era a conoscenza che qualcuno lo stava seguendo.
"Per questo non vi ha beccato prima quando vi eravate rimessi insieme?" chiese Taehyung studiandola attentamente.
"Io e Dashimen abbiamo spiegato a Yoongi come accorgersi se veniva seguito e il cambio delle auto. Non ha mai usato la stessa auto per venire da me, ma tutte quelle dell'agenzia. Tra altro anche voi per venire qui potete farlo solo accompagnati dal manager." Disse lei convinta di ciò.
"Non sempre..." disse Taehyung.
"Mmh lo credi tu. Pd-nim sa sempre se venite a trovarmi, viene avvisato da me." Disse tranquillamente lei.
"Quindi non corriamo realmente un pericolo?" chiese Jimin studiandola attentamente.
"Il pericolo c'è sempre per via della vicinanza a me." Disse lei sospirando.
"Non ti lasceremo mai, no dopo tutto quello che abbiamo passato" disse Taehyung con calore nella voce e prendendole una mano guardandola negli occhi.
Yun-hee aveva guardato Isabel attentamente per tutto il discorso, e sapeva che lei aveva comunque sempre paura, nonostante facesse la forza.
"Per quanto tempo non ci dovremmo vedere?" chiese già certa che quella era la loro ultima volta.
"Cosa? Di cosa sta parlando?" trillò Taehyung rivolto a Isabel.
"Del fatto che non ci vedremo per un po'... Jungkook lo sapeva come anche Jin, mi conoscete talmente tutti bene da sapere quando io sparirò." Disse lei sorridendo appena, in modo triste. .
"No, non accadrà." Disse agguerrito Taehyung, aveva paura, non voleva che lei sparisse di nuovo dalla sua vita.
"Non è per sempre è solo per un periodo, almeno fino al matrimonio... è meglio tenere per un po' le distanze" disse lei guardandolo intenerita.
"Non voglio."
"Tae..." provò a chiamarlo Jimin.
"Tu sei d'accordo?"
"Io penso che dopo quello che è successo a capodanno, e per via dei nostri problemi personali, sia giusto che ognuno di noi aggiusti le cose per conto proprio. L'abbiamo promesso, avevi detto anche tu che era la cosa giusta per Yoongi prendere le distanze." Provò a dire Jimin.
"Beh nessuno ha mantenuto la promessa siamo tutti venuti da lei!"
"Si, perché dobbiamo parlare di questa proposta..." disse lei guardandolo attentamente. "Tae... va bene così, un po' di distanza non ci farà male, e Yoongi starà meglio...deve stare meglio per affrontare questa scelta che avete d'avanti."
"Lui non lascerà il gruppo nessuno lo farà." Disse lui sicuro di ciò.
"Non ne sono sicuro" disse Jimin guardando Taehyung tristemente.
"Cosa?" trillò lui in allarme.
"Jin e Namjoon stanno ancora male per ciò che hanno passato. Avevano provato a vivere una vita privata ed è andata a rotoli. Sono più grandi di noi e probabilmente vorranno vivere! Hoseok ha sempre paura che qualcuno scopra la sua relazione con Dashimen e delle possibile conseguenze in quanto idol. Yoongi.... lo sai." Disse Jimin, aveva pensato agli altri in quei giorni e al rischio che qualcuno di loro potesse decidere di volere altro.
"Hanno tutti bisogno di tempo!" trillò Taehyung.
"Probabilmente, ma Tae... sono liberi di prendere qualunque decisione loro vogliano." Disse lei Isabel severamente.
Taehyung si voltò a guardarla boccheggiando.
"Se così sarà, penso che voi dobbiate accettarla. Sapete che comunque il vostro legame sarà indistruttibile qualunque cosa accada." Disse lei convinta di ciò.
Taehyung si azzittì e girò il volto dall'altra parte per non guardare nessuno negli occhi.
Quella doveva essere una bella serata spensierata, invece era piena di tristezza e di addii che non avrebbe mai voluto fare.
Se fino a pochi attimi prima era sicuro che avrebbero trovato una soluzione, ora temeva per tutto.
"Tae... fa paura anche a me, ma riusciremo tutti a trovare una soluzione." Provò a consolarlo Jimin.
Yun-hee si scambiò uno sguardo con Isabel scuotendo leggermente il capo.
"Dovremmo andare via... tu dovresti tornare da Chung-hee" provò a dire.
"Il matrimonio sarà ad agosto... non manca molto, questo tempo distanti non sarà un problema darà modo a tutti voi di non far parte dei miei problemi e di risolvere i vostri." Provò a dire lei tentennando tornando a guardare Taehyung.
"Tae... puoi sempre chiamarmi e scrivermi... e vedrà voi troverete una soluzione che faccia star bene a tutti. Lo sai anche tu non avrebbe senso continuare come bts se uno di voi non è felice di questo."
"Pd-nim pensa che dovremmo ritrovare noi stessi e capire cosa ci renda felici" disse Jimin con solennità.
"Penso che lui abbia ragione, dovete capire come non essere tristi, come vivere al meglio il tutto, e come ritrovarvi." Disse lei prendendo la mano di Tae e stringendola.
Tae si voltò a guardarla scuotendo il capo con gli occhi pieni di lacrime.
"Tesoro mio, non ti cruciare troppo... andrà bene. Smettila di essere arrabbiato perché le cose non vanno come vorresti." Disse lei con dolcezza, non riuscendo a rimproverarlo del tutto.
"È tutto così difficile." Disse in un soffio.
"Lo so... lo sappiamo tutti." Disse lei abbracciandolo stretto.
Si staccò dall'abbracciò, dando un soffice bacio a Taehyung sulla guancia, si voltò a guardare Jimin che era in lacrime.
"Jimin?" disse con voce intenerita.
"Posso venire a prendermi un abbraccio" disse triste lui, sembrando un bambino bisogno di affetto.
Isabel fece di sì e lui si fiondò sul divano abbracciandola, Tae si unì nuovamente all'abbracciò.
Isabel strinse i due ragazzi e guardò Yun-hee entrambe capendosi all'istante.
Potevano solo fare questo.
Lei farsi da parte, e Yun-hee badare a tutti loro.
Per quanto Yun-hee in passato era stata riluttante a prendere il posto di Isabel nel gruppo, alla fine inconsapevolmente l'aveva fatto.
Toccava a lei tenere tutti sotto controllo e preoccuparsi, toccava a lei riempire quel vuoto, e il costo era la distanza da Isabel.
Entrambe lo sapevano, ed entrambe lo stavano accettando in silenzio.
Angolo dell'autrice:
Che complicatezza questo capitolo.
Mi ci è voluto veramente tanto per scriverlo, e non so perché...
Avrei voluto dare di più e invece è uscito fuori questo! Con il prossimo penso si andrà un po' avanti con la storia, poiché questi ultimi è stata messa da parte per dare spazio un po' a tutti i bts.
Manca ancora l'incontro con Hoseok ma avverrà.. per quello con Yoongi chissà se lui andrà di nuovo da lei.
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