CAPITOLO 41 JIN AND NAMJOON
CAPITOLO 41 JIN AND NAMJOON
31 GENNAIO 2018
Namjoon era seduto nervoso su un divano, tamburellava con la mano sulla sua coscia a ritmo di qualche canzone, aspettava con ansia di poter parlare con una persona che al momento era in cucina.
Isabel varco la porta della cucina portando un paio di birre nel piccolo soggiorno di Dashimen. Sorrise in direzione di Namjoon.
"Non pensavo che avrei rivisto qualcuno di voi" disse lei pensierosa, parlando per prima, aveva notato il tamburellare di Namjoon e pensava che fosse nervoso perché in quell'ultimo mese si erano sentiti poco.
"Mi scuso a nome di tutti, se in questo periodo siamo stati un po' evasivi e distanti" disse lui in modo pomposo.
Lei aggrottò la fronte per il modo così formale di fare di lui. "Nam.." sussurrò.
"Si dimmi pure"
"Non siamo in un'intervista, puoi togliere la maschera da leader diligente ed essere il solito Kim Namjoon?" chiese lei con un sopracciglio rialzato.
"Oh.." sospirò lui. "Scusa...io.. e che ultimamente non so bene come comportarmi e come parlare." Si scusò lui, sembrando sempre più nervoso.
"Periodo di stress? Immagino stiate preparando il nuovo album e i nuovi eventi!" disse lei sembrando incoraggiante.
"Realmente no... non abbiamo nulla in programma" disse lui sembrando titubante a darle quella notizia.
Lei lo guardò stranita, non comprendendo come fosse possibile che non avessero niente in programma "Non capisco" disse con un filo di voce.
"Dashimen non te l'ha detto?" chiese lui guardandola di sottecchi.
"Io e Dash ci stiamo vedendo poco, e non ho visto nessuno di voi dall'anno vecchio... non so neanche bene cosa sia successo il primo dell'anno." Ammise lei guardandolo sembrando impensierita.
"Vuoi saperlo?" chiese tranquillamente, celando la sua angoscia.
"Del primo dell'anno... preferisco non sapere nulla, Dash mi ha detto solo che Yoongi sta meglio."
"È tornato in terapia... sta molto meglio." Disse serio Namjoon cercando di non far trapelare i suoi timori e la sua inquietudine. Decise anche di non dirle che al momento Yoongi si era preso una pausa da Na-ra, che sembrava più che altro una rottura.
"Allora direi che non è il caso che io sappia altro riguardante quel giorno" sorrise gentile lei.
"Neanche del perché non ci siamo fatti vedere o non ti abbiamo chiesto di incontrarti inclusa Yun-hee?" chiese lui, voleva darle una motivazione.
"A lui fa male il fatto che mi vediate e continuata a essermi amica, quando lui non può farlo. Immagino che sia per questo e che abbiate deciso di prendere le distanze per un po'. Vi conosco piuttosto bene, ed è strana la sparizione di Tae-hyung e Yun-hee, mi hanno scritto poco" disse lei sorridendo comunque gentile.
Aveva trovato strano quel distacco, ma era partita e ci aveva fatto poco caso, si era comunque già data una risposta e l'aveva accettata.
"Si è per questo..." annuì lui, prese la bottiglia di birra e fece un lungo sorso, dirottò lo sguardo attento di Isabel.
"Tu come mai sei qui?" chiese lei inclinando leggermente il capo.
"Sei a conoscenza che Chung-hee passa molto tempo con Bo-ra?" chiese lui sembrando estremamente a disagio.
"Si, la sera messaggiano sempre o si chiamano e quando hanno dei momenti liberi si incontrano spesso, ma lo fanno da quando si sono rincontrati quest'estate" disse lei tranquilla.
"Non ti infastidisce? Che scappi da lei per ogni minima cosa?"
"No... sinceramente ne sono sollevata" disse lei senza vergogna, il fatto che molte volete Chung-hee passava il tempo con Bo-ra a lei l'alleggeriva, in più era un qualcosa che poteva usare e aveva già usato a suo favore.
"Penso che a Bo-ra gli piaccia" disse sembrando a disagio ad ammettere i suoi timori.
Lei lo guardò perplessa, non aveva mai pensato un qualcosa del genere.
"Non credo" disse con un filo di voce.
"Tra me e lei non funziona... la situazione non è come un tempo. Qualche sera fa Chung-hee è venuto a casa per parlare di te con lei, e io me ne sono andato di mia spontanea volontà, lei non ha detto nulla mi ha salutato tranquillamente come se non ci potesse essere alcun problema" spiegò lui quello che era accaduto un paio di sere prima.
"Si conoscono da tanto tempo... non credo che lei abbia una cotta." Provò a rassicurarlo lei.
"Posso dirti una cosa?" chiese lui incerto.
"Quando mai non hai potuto parlare con me?"
"Mi piacerebbe che lei s'innamorasse di lui, così da poterla finire... ci ho pensato un bel po', loro due insieme risolverebbe i nostri problemi. Tu non ti dovresti sposare"
Lei s'immobilizzò sgranando gli occhi e guardando allucinata.
Deglutì a vuoto, non sapeva cosa dire.
Sapeva che Namjoon aveva anche ragione, Chung-hee e Bo-ra insieme avrebbero risolto il problema del matrimonio, lei l'avrebbe potuto annullare e non sarebbe stata la causa di uno scandalo, non sarebbe stata la colpevole.
Sapeva che però ciò era solo un sogno, e mai si sarebbe avverato. Chung-hee era convintissimo di sposarla non l'avrebbe mai lasciata per Bo-ra.
Scoppiò a ridere nervosa, scuotendo il capo ripetute volte.
"Non accadrà mai... io mi sposerò con lui." disse sembrando convinta, ma non mostrando felicità.
"Ne sei felice?" chiese Namjoon sembrando preoccupato dal tono utilizzato dalla ragazza, da farla sembrare un robot.
Gli occhi di Isabel s'inumidirono immediatamente, lei guardò verso l'alto costringendosi a cacciar dentro le lacrime, era difficilissimo guardare negli occhi Namjoon e dire una bugia, specie se Namjoon la guardava come un cucciolo di cane preoccupato per il suo padrone.
"Noona..."sussurrò il ragazzo guardandola rammaricato di averle fatto quella domanda.
"Va bene così, sapevo che non avrei vinto contro mio padre. Io sapevo che non sarei potuta mai stare con Yoongi. Non ci sarei dovuta tornare. Sapevo che non avrei dovuto riaccendere la speranza. Che mi avrebbe fatto male." disse lei sofferente.
Guardò Namjoon mostrandosi sempre più seria "Lui? ha accettato che non avremo mai un futuro?" chiese lei.
"Sa che deve accettarlo."
"okay.." sussurrò lei con il labbro tremante.
"Noona.. devo dirti un'altra cosa" disse titubante e guardandola di nuovo serio.
"Cosa?" chiese lei atterrita dall'espressione del ragazzo.
"Pd-nim ci ha chiesto se volessimo rinnovare il nostro contratto in anticipo." disse velocemente e senza giri di parole, "Noi non ne siamo sicuri" disse.
"COSA!" trillò lei esterrefatta, nell'enfasi si era alzata in piedi urtando il tavolo e rovesciando la bottiglia di birra che andò a bagnare il tavolino "Cazzo." Disse secca, affrettandosi a prendere i tovagliolini sul tavolo per ripulire il tutto.
Namjoon si alzò con lei e l'aiuto a pulire.
"Pensa che dovremmo porci la domanda se siamo felici di tutto questo... e realmente negli ultimi mesi nessuno di noi è stato felice." Disse lui continuando a pulire il tavolo osservando solo quello e non lei.
Lei lasciò cadere i tovagliolini bagnati di birra.
"Non siete felici? Avete conquistato tanti traguardi, siete andati in America, il vostro successo sta diventando mondiale!" trillò lei con preoccupazione.
"Non lo siamo, ci siamo persi." Disse serio lui.
Lei boccheggiò non sapendo cosa dire a riguardo.
"Le cose vanno male da parecchio tempo, noi andiamo avanti. Siamo distrutti da tutti questi avvenimenti che vanno così veloci, non riusciamo mai a riposarci. So che per molti di noi la situazione è diventata stancante." Si confidò lui.
"Ora siete in pausa?" chiese lei non sapendo bene cosa dire.
"Si, non abbiamo ancora parlato della scelta se continuare o meno, abbiamo deciso di avere questa pausa e tornare un po' tutti dalle nostre famiglie che non vediamo da molto tempo."
"Forse dopo questa pausa capirete cosa è meglio fare?" provò a dire lei incoraggiante.
"Isabel... ho bisogno di chiederti una cosa, sono qui per questo." Disse lui sembrando molto serio.
"Namjoon non posso dirti quale sia la scelta migliore, io non posso saperlo" disse lei pensando che volesse che l'aiutasse a fare una scelta.
"Lo so, non puoi aiutarci." Disse lui secco.
"Allora cosa vuoi chiedermi?" chiese lei non immaginando cosa potesse volere da lei.
"Voglio vedere Jisoo." Disse diretto.
Isabel sussultò non aspettandosi quella richiesta.
"No." disse immediatamente.
Lui la guardò stranito, per via di quella risposta così secca e diretta, sperava prima in un dialogo, in qualche domanda da parte di lei, non pensava di ricevere direttamente un no.
"Perché?" chiese sentendo la rabbia.
"Lei non vuole."
"Come fai a saperlo?" chiese lui pensando che Isabel stesse mentendo.
"Perché l'ho vista quando sono andata in viaggio. Sta bene, abbiamo parlato di te, le ho chiesto se voleva sentirti o parlare con te tramite telefono. Mi ha detto di no. Namjoon si è creata una nuova vita, ha qualcuno nella sua vita." Spiegò lei, era vero Jisoo aveva suo figlio con lei, e non voleva rischiare che succedesse qualcosa a quel bambino e non lo voleva condividere con nessuno.
"Ha qualcuno?" chiese lui sentendo il cuore spezzarsi.
"Beh anche tu sei tornato con Bo-ra" disse lei tranquillamente, non era una bella cosa far credere a Namjoon che quel qualcuno nella vita di Jisoo potesse essere un compagno, ma sapeva bene cosa pensava la donna e non poteva dare false illusioni a Namjoon.
Non poteva mettere a rischio tutti e tre.
"Io non amo Bo-ra."
Lei annuì con il capo. Sapeva che lui non l'amava, anche se lo aveva incoraggiato a tornarci insieme, sapeva che lui non avrebbe provato gli stessi sentimenti. Lo aveva incoraggiato solo per far chiarezza, e con la vana speranza che lui dimenticasse Jisoo e andasse avanti.
Lui però continuava imperterrito a rimanere incorato a Jisoo e a quella relazione.
Isabel aveva sempre pensato che Yoongi e Namjoon fossero quasi agli opposti, ma nel modo di amare erano molto simili.
"Allora dovresti lasciarla, e capire cosa vuoi fare nel tuo futuro... Namjoon hai detto che torni a casa dai tuoi. Approfittane per pensare." Disse lei cercando di essere comprensiva.
"Io.. sono mesi che penso... e nella testa ho solo Jisoo. Continuo ad averla nonostante tutti questi mesi passati."
"Pensavi di lasciare il gruppo e raggiungerla per vivere felice e contenti per l'eternità?" chiese lei guardandolo orripilata, e chiedendosi se Yoongi avesse potuto fare un pensiero del genere.
"Io... poteva essere una scelta, io potrei finalmente vivere la mia vita." Disse lui agguerrito.
"Se pensi che la tua vita sia con Jisoo ti sbagli. Non lo è... mi dispiace essere così diretta, se lo sono, ho le mie ragioni. Cioè mi baso su quello che mi ha detto lei." Disse lei freddamente, non avrebbe permesso che si sarebbe rovinato la vita che si era creato lavorando duramente.
Lui si alzò in piedi, la guardò con delusione dipinta sul volto.
"Penso che tu più di tutti mi avresti capito." Disse lui con rabbia nella voce.
"Proprio perché ti capisco, sto cercando di essere diretta" disse lei freddamente.
"Perfetto. Vado via. Grazie eh." Disse con rancore.
Isabel incrociò le braccia al petto e scosse la testa, ma non disse nulla continuò a guardare Namjoon che prendeva il suo telefono dal tavolino e lasciava l'appartamento di Dashimen senza dire una parola sbattendo la porta.
Isabel sobbalzò al forte rumore della porta, si portò una mano alla bocca, cercando di trattenere malamente un singhiozzo.
Sentiva a pieno il dolore di Namjoon, la sua rabbia e delusione.
Namjoon desiderava un qualcosa che era impossibile avere come anche lei.
Cominciò a singhiozzare in silenzio sperando con tutta se stessa che Yoongi non facesse lo stesso pensiero del leader.
Non lo avrebbe potuto sopportare.
1 FEBBRAIO 2018
Namjoon si trovava steso sul suo letto, guardava il soffitto e di tanto in tanto le valigie aperte per terra semi vuote, sarebbe partito fra un paio di giorni, sapeva che era la scelta migliore. Chiuse gli occhi passandosi una mano su di essi.
Aveva un terribile mal di testa, il giorno prima dopo essere stato da Isabel al posto di tornare a casa, si era chiuso nel suo studio e aveva provato a lavorare tutta la notte su una canzone che aveva lasciato incompiuta quell'estate.
Voglio essere una persona migliore.
Solo per te.
Ho dato il mondo.
Solo per te.
Ho cambiato tutto.
Solo per te.
Ma ora non so più chi sono.
Tu chi sei?
Era rincasato la mattina presto, nonostante fosse stato distrutto non era riuscito ad avere un sonno sereno. La delusione di non poter avere una possibilità con Jisoo, il senso di colpa di aver lasciato in quel modo Isabel, lo avevano tormentato.
Sapeva che Isabel era stata diretta in quel modo solo per il suo bene, ma era arrabbiato con lei, anzi furioso, avrebbe preferito avere un po' di comprensione, modo di parlare di ciò che sentiva e di ciò che lo tormentava.
Lei non gli aveva dato modo di sfogarsi.
Lo aveva liquidato, dicendoli solo di lasciar perdere.
Lui non sapeva come fare a lasciar perdere, proprio non lo sapeva.
Bloccato.
Lui era Bloccato.
La porta della sua camera si aprì senza alcun avviso.
"Non sei pronto?" trillò la voce di Jin in ansia.
Namjoon rimase immobile con gli occhi chiusi e coperti dalla sua mano.
Non sapeva perché doveva essere pronto per qualcosa, erano in pausa, non c'era nulla per cui doveva essere pronto.
Jin cominciò a tamburellare con il piede per terra aspettando una risposta dal leader, sembrando nervoso.
"Nam!" esclamò
"mmh" mugolò lui, sicuramente non era pronto per niente.
"Dobbiamo andare a casa di Yeona, ieri Bo-ra ci ha invitati a cena!" esclamò il maggiore andandosi a sedere con poca delicatezza sul letto del ragazzo causando un qualcosa simile a una piccola scossa di terremoto.
"Ah.. devo proprio?" chiese con voce impastata.
"Non vuoi?" chiese osservandolo impensierito.
Namjoon si mise a sedere e lo guardò sembrando pensieroso, come se nella sua testa frullassero tante idee contorte, talmente ingarbugliate che sarebbe stato impossibile mettere in ordine.
"Dopo domani parti... è l'ultimo giorno che hai per stare con Bo-ra." Continuò a parlare Jin.
"Si lo so" rispose con voce piatta.
"Qualcosa non va?" chiese stranito, non capendo cosa ci fosse di strano nell'amico.
"Sono solo stanco, non vedo l'ora di tornare a casa per riposarmi un po'" disse sforzandosi di sorridere in maniera confortante.
"Posso dire che sto male e non ci andiamo" si propose un po' riluttante il maggiore.
"No, andiamo tu vuoi vedere Yeona..."
"Yeona si è lasciata da poco... io vorrei darle il tempo per superarla" sospirò Jin scuotendo il capo "Dovrei smetterla di sentirla spesso e di vederla... lo so che sto sbagliando"
Namjoon cominciò a ridere isterico, e Jin sgranò gli occhi non capendo l'atteggiamento dell'amico.
"Co-sa?" tremolò guardandolo stralunato.
"Penso che il mio errore più grande sia stato Jisoo, ma allo stesso tempo lo rifarei mille e mille volte!" esclamò continuando a ridere, "Lei era sposata!" rise sempre di più sotto lo sguardo impaurito di Jin.
"Hai perso il lume della ragione?" chiese guardandolo interdetto.
Namjoon cercò di ritornare serio, ma aveva ancora la ridarella a tenerli compagnia, provò a fare un paio di respiri per calmare le risate isteriche.
"Dico, che non dovresti stare così. Ti conosco, pensi che sia colpa tua che si sia lasciata, e ti stai facendo delle paranoie assurde su quanto sia sconveniente ora passare del tempo con lei. Io ho fatto di peggio... tutti abbiamo fatto di peggio. Tu ci parli solo o sbaglio? Non ci stai neanche provando con lei?" chiese pur sapendo che la risposta sarebbe stata negativa, Jin era un vero galantuomo.
"NO...io no!"
"Allora non stai sbagliando... andiamo dai!" disse dandogli una pacca sulla spalla.
Jin non si alzò lo guardò confuso. "Nam... pensi ancora a Jisoo?" chiese preoccupato.
"Si.. ma so che lei si è creata la sua nuova vita e sta con qualcuno." Disse lui
Jin lo guardò sbalordito "L'hai sentita?" chiese non credendoci.
"No, ho parlato con Isabel ieri, lei mi ha detto che non posso sentirla e che è andata avanti." Disse cercando di non mostrare il suo dolore. Dal suo tono di voce traspariva però la rabbia.
"Mi dispiace amico." Disse sinceramente, sapeva che per quanto Namjoon si fosse sforzato in tutto quel tempo, il dolore di Jisoo era ancora forte in lui. Lo sapeva perché lui aveva sofferto veramente tanto per Yuri e ancora ci faceva i conti con ciò.
Jin lo guardò con preoccupazione, immaginava anche come Isabel l'avesse potuto trattare, sicuramente era stata schiettissima, e gli aveva detto la verità senza mezzi termini, cancellando ogni minima possibilità.
"Yeona sembra la persona adatta a te" disse Namjoon con sentimento, cambiando discorso dato lo sguardo preoccupato di Jin.
Jin lo guardò triste, avrebbe voluto dire a Namjoon che anche Bo-ra fosse la persona adatta a lui, ma non riusciva proprio a dirlo, Namjoon non sembrava felice con lei.
"Penso che lascerò Bo-ra, no oggi.. voglio ancora pensarci un po'." Disse Namjoon come se avesse appena letto nel pensiero del maggiore.
"Devi fare quello che ti senti, in ogni caso andrà tutto al posto giusto" disse passandoli un braccio sulle spalle "Se non vuoi andare, possiamo evitare" strinse un po' di più la presa sulla spalla di Namjoon come a farli capire che non ci sarebbe stato nessun problema.
Si guardarono negli occhi, annuirono entrambi e si avviarono fuori dalla stanza.
02 FEBBRAIO 2018
Jin entrò nell'appartamento di Dashimen spalancò gli occhi per via della quantità immensa di pacchi di orsetti di gomma sul tavolo.
"Stai per dare un party di caramelle?" urlò in direzione della cucina pensando che Isabel fosse lì.
Isabel però uscì dal bagno guardandolo per un attimo stralunata.
"Non ti ho sentito bussare.." disse stranita.
"Non l'ho fatto" fece spallucce ridendo lui.
Isabel fece roteare gli occhi, la risata di Jin preannunciava guai, lui rideva sempre per smorzare la tensione.
"Queste?" chiese Jin indicando le caramelle.
"Pensavo che ti avrebbero un po' addolcito" ghignò lei.
"Ho bisogno di essere addolcito?" chiese lui guardandola con sospetto trattenendo una risatina.
"Non lo so? Sei qui per farmi una qualche ramanzina o per parlare di cose che ti affliggono?" chiese lei camminando verso il divano e fiondandoci sopra.
Jin scosse la testa ridendo e si sedette anche lui sul divano, prese un pacco di caramelle gommose e lo aprì immediatamente felice di poterle mangiare.
"Per cosa dovrei farti la ramanzina?" chiese prendendola in giro.
"Per quello che ha fatto Dashimen?" tentò lei.
"E che c'entri tu?" trillò lui "Non hai detto tu a Dashimen di..." si bloccò studiandola per un attimo "Cosa sai di quella vicenda?"
"Nulla... solo che Yoongi ha avuto una crisi per qualcosa che Dash ha detto, Dash le ha prese..." disse lei facendo spallucce, si sporse in avanti e prese un pacchetto di orsetti gommosi.
Jin tornò a mangiucchiare in silenzio, soppesando se dirle qualcosa o cambiare discorso.
Si voltò a guardarla, sembrava essere tutto normale, lei sembrava stare bene.
Alla fine decise di raccontarle tutto.
"Dash ha proposto a Yoongi di dichiarare il tuo amore ufficialmente e di portarti via da qui." disse Jin guardandola attentamente.
Isabel sobbalzò alla notizia, il suo sguardo s'intristì immediatamente "Non avrebbe dovuto." Disse secca.
"Lo sa anche lui, lo sappiamo tutti. È stato il gesto di un folle in un momento di smarrimento dovuto a non abbiamo capito bene cosa..." non aveva creduto a tutta la storia raccontata da Dashimen, pensava che non fosse solo il matrimonio a preoccupare il ragazzo ma altro, c'era qualcosa che aveva celato di dire.
"Penso al mio matrimonio imminente" disse lei facendo spallucce, facendo finta di nulla, non era il momento di ragionare sul perché Dashimen avesse fatto un gesto così disperato.
"A quando la data?" chiese incuriosito Jin.
"Inizio agosto.. ancora non è certa" disse mangiucchiando altri orsetti di gomma.
"Sei felice?" chiese lui a brucia pelo.
"Oppa." Disse seria "Evita di fare domande di cui sai già la mia risposta." Disse risentita.
"Vorrei che tu lo fossi." disse lui, prendendo poi una manciata di caramelle e mettendosele in bocca cominciando a masticarle nervosamente.
"Io vorrei che tu mi dicessi il perché di questo incontro, siete spariti per un mese... ho già incontrato Namjoon e so la novità, penso che tu sia venuto fin qui per parlare e avere un consiglio. Conoscendovi penso che verrete tutti a chiedere."
La possibilità di sciogliere il gruppo e rinunciare a essere i bts, era una situazione che lei sapeva stava mettendo in confusione ognuno di loro. Conosceva i ragazzi talmente bene da sapere che prima o poi tutti si sarebbero presentati da lei.
Jin ingoiò tutte le caramelle e prese un respiro profondo, non sapendo bene cosa dire o come iniziare il discorso.
Isabel sospirò e continuò a parlare "So che siete stati poco felici di recente, nonostante il vostro successo. Ora comprendo Namjoon che non ha superato tutta la storia con Jisoo e continua a trascinarsela dietro. Immagino che lo stesso valga per te." disse lei mostrando tristezza, avrebbe tanto voluto che entrambi i ragazzi passassero oltre a quelle brutte situazione.
Lei sapeva che passare oltre, dimenticare, è un qualcosa di alquanto difficile.
"Yuri... mi ha spezzato dentro. Ha messo dentro di me tanto risentimento, rabbia e sensazione brutte. Sono arrivata ad odiarla a immaginarla morta. Non credevo di poter arrivare a tanto. Pensavo realmente che mi amasse, volevo chiederle di vivere insieme. Sembrava tutto perfetto." Disse lui con un filo di rabbia nella voce, quello che lo faceva sentire arrabbiato era come lei era riuscita a insinuarsi nella sua vita e a cambiarlo in quel modo.
"Mi dispiace che sia successo a te.. non lo meritavi, tu sei così puro di cuore, pensi sempre al bene di tutti e che una persona sia arrivata a farti una cosa così crudele è ingiusto." Lei si avvicinò a lui e accarezzò il suo braccio con dolcezza.
"È ingiusto anche quello che hai subito tu." Disse lui lugubre, distolse lo sguardo da lei.
Le ultime cose che aveva scoperto erano agghiaccianti e non sapeva se avrebbero dovuto parlarne.
"Non stiamo parlando di me, sei qui per te." disse lei sorridendo con affetto, non avendo per niente idea di cosa tormentasse Jin.
Jin si voltò a guardarla, sembrando una statua di marmo.
Chiuse un attimo gli occhi sotto lo sguardo stranito della ragazza che cominciava a intuire una sorta di sofferenza.
"Sai che Yeona si è lasciata?" chiese lui decidendo di arrivare al punto.
"Si, le cose non andavano, ne abbiamo parlato quando ci siamo viste la settimana scorsa, voleva vedersi con me per dirmi lei per prima che si era lasciata e spiegarmi la situazione." Disse lei tentennante.
Yeona doveva aver parlato con Jin avergli detto tutto, anche quello che lei aveva fatto, più lo guardava e più ne aveva la certezza, più si sentiva atterrita.
Non doveva far vedere a Jin che la cosa la turbava ancora.
"Ha parlato con te?" chiese lei pur sospettando la risposta.
"Si, ci siamo visti quasi tutti i giorni nelle ultime settimane, abbiamo parlato di un po' di cose. Lei voleva essere onesta con me. Mi ha raccontato la sua storia cosa è successo con Han-seo." Disse lui tra i denti.
"Ti ha raccontato tutto?" chiese lei seria in volta.
Jin strinse i pugni e si alzò di colpo dal divano voltando la schiena a Isabel non riuscendo a guardarla più in volto, sapeva a cosa lei si stava rivolgendo.
"Vorrei non saperlo. Vorrei poter far finta di non saperlo. Vorrei urlarti contro. Vorrei abbracciarti." Disse con rabbia.
"Ti ha raccontato cosa ho fatto."
Lui si voltò di scatto a guardarla "Come hai potuto rischiare in quel modo? Come hai potuto metterti in quel rischio sapendo quel viscido com'era! Quello che aveva fatto a Yeona quando erano fidanzati! Yeona non mi ha saputo dire se ti è successo qualcosa." La rimproverò lui.
"Non è successo nulla. È andato tutto secondo i piani." Mentì lei.
Jin si avvicinò al tavolino e pieno di rabbia lanciò tutti i pacchetti delle caramelle per aria. "STRONZATE!" urlò.
Isabel rimase immobile sul divano a contemplare il ragazzo con sguardo agguerrito. "Non mi ha toccata." Disse a denti stretti.
"Sei una pessima bugiarda." Disse lui aggressivo.
"Preferisco il Jin che mi abbraccia e no che mi guarda imbestialito."
Jin la guardò un misto tra arrabbiato e triste, si andò a sedere sul divano e si prese la testa tra le mani.
"Non è successo nulla. Io sto bene. Non mi ha toccata. Questo è quello che tu devi sapere. Lui non dovrà sapere nulla di quello che ho rischiato e di quello che ho fatto." Disse lei rimanendo seduta distante da Jin e aspettando un'altra reazione di rabbia che arrivò immediatamente.
Jin diede un pugno al cuscino del divano.
Lui si voltò a guardarla scuotendo il capo, doveva essere tremendo quello che era successo, e subito dopo Yoongi l'aveva anche lasciata.
Lui non aveva mai saputo niente, non le era stato accanto.
Si sentiva sempre così inerme vicino a lei, odiava il fatto di non poterla proteggere. Di non poter essere realmente il suo fratello maggiore.
"Anche io non sono riuscita a proteggerti da Yuri." Disse lei, lo conosceva talmente bene da sapere esattamente cosa lui pensasse.
"Non è la stessa cosa." disse lui a denti stretti.
"Non è compito tuo proteggere tutti, far si che tutti siano al sicuro. Puoi anche avere i tuoi problemi e non vedere quelli degli altri. Non dovresti continuare con il gruppo solo perché sei il maggiore e senti il dovere di tenere tutti uniti." Disse seria lei, tornando all'argomento che doveva essere quello principale di quell'incontro.
Lui si passò una mano sulla fronte, sembrando stanco e improvvisamente vecchio nonostante la sua giovane età.
"Sono stato disattento, non sono riuscito a far si che tutti fossimo felici. Non mi sono impegnato abbastanza."
"La vita è fatta di momenti felici e momenti tristi. I problemi aiutano a crescere, e se tu gli risolvi prima per gli altri come pensi che tutti loro cresceranno? Non sei la loro mamma." Disse lei schiettamente ma meno severamente di come era stata con Namjoon.
"Quindi cosa dovrei fare ora? Che cosa dovrei fare del mio futuro? Non voglio essere io quello che decide di abbandonare il gruppo, anche se una parte di me si chiede come potrebbe essere la mia vita senza loro. Come potrei essere diverso, come potrei vivere?" la guardò sperando che lei potesse dargli una risposta, lui non voleva prendere quella scelta, lui non voleva dover prendere nessuna decisione in merito.
"Io... non ho queste risposte. Quello che posso dirti è che dovresti sicuramente non prenderti troppe responsabilità e le colpe se qualcuno sta male. Se decidi di continuare devi accettare che puoi vivere anche la tua vita pur stando con loro, che ognuno dovrebbe viverla a proprio modo." Provò a dire lei comprensiva.
"Mi sono baciato con Yeona ieri sera..."disse lui sorridendo appena.
Lei sorrise, sembrando felice di ciò "Yeona è una brava ragazza, se quello che ha vissuto non ti causa problemi, penso che tu potresti essere la persona adatta a lei."
"No, non mi causa nessun problema, io non la tratterei mai in quel modo." Disse lui con sentimento.
"Lo so, non potresti, anche perché sei stato trattato anche tu così."
"Cosa?" trillò lui non capendo.
"La violenza ha diverse sfumature, anche un uomo può subirla da una compagna. Ciò che ha fatto Yuri, ingannarti in quel modo, il trattarti con disprezzo. Quella è violenza." Disse lei piccata.
"Yeona me l'ha detto in un certo senso... ha provato a dirmelo, le ho raccontato tutto." Tentennò lui, non riusciva ancora ad accettare che quello che aveva subito fosse violenza.
"Beh se vi siete detti tutto e non ci sono segreti io direi che le basi per una relazione ci sono, non credi?" chiese lei studiandolo attentamente, sentiva come se Jin non fosse sicuro di ciò.
"Le ho detto che voglio andare piano, che voglio che le cose vadano bene. Credo che entrambi abbiamo bisogno di tempo per far guarire le nostre ferite." Annuì luì con il capo saggiamente.
"Allora va bene così... non capisco perché ti servono i miei consigli se sei già arrivato a questo punto da solo" chiese lei studiandolo attentamente, sembrava che Jin nonostante tutto avesse il pieno controllo della situazione.
"Non so se posso avere una relazione continuando a essere un bts, non so se posso vivere una vita continuando il mio lavoro."
"mmh.. comprendo.." disse lei pensierosa.
Jin la guardò aspettandosi una perla di saggezza.
"Penso che lo scoprirai solo vivendo, e che prenderai la decisione giusta non importa quale sia, deve essere giusta per te. Ora siete in pausa approfittane per pensare e riposare"
"Non mi dirai cosa fare?"
"Non lo dirò a nessuno di voi... non l'ho detto neanche a Namjoon, anche se gli ho detto che con Jisoo è impossibile."
"Posso farti un'ultima domanda prima di andare via?" chiese lui.
"Certo..." disse lei titubante.
"Pensi che lui verrà a chiederti consiglio?" chiese con preoccupazione.
"Spero di no. Ma se dovesse so esattamente cosa dirgli."
Jin si avvicinò di più a lei sul divano sorrise triste, le accarezzò una guancia.
"Mi dispiace..." sussurrò abbracciandola in seguito.
Lei si strinse a lui "Sembra un addio..." disse nel suo orecchio.
"Lo so... penso che con il tuo matrimonio alle porte, sarà difficile che ci vedremo in futuro" sussurrò lui.
Lei si staccò da lui e gli diede un leggero bacio sulla guancia "Va bene così."
"Ti voglio bene" disse lui accarezzandole il viso.
"Anche io Oppa" sorrise lei amorevole.
Jin andò via dall'appartamento di Dashimen, Isabel andò verso la cucina per versarsi da bere.
Bevve un bicchiere di alcool tutto di un sorso e tornò nel piccolo soggiorno per andarsi a sdraiare sul divano.
Chiuse gli occhi.
Sapeva che sarebbero andati tutti da lei.
Sapeva che sarebbero sembrati tutti addii.
Più il suo matrimonio si avvicinava, più cominciava a credere che sarebbe stata sempre più sola.
Angolo autrice:
Eccoci qui... Questo capitolo io lo adorato, primo perché si è scritto un po' da solo, accade sempre così quando ho Isabel con Nam e Jin.
Le frasi in corsivo sono di Fake love... a cui Namjoon ha lavorato per molti mesi.
Nam è ancora con la testa a Jisoo, io non so se mai li passerà. Lei è categorica, ma perché Jisoo vuole così.
Ora andiamo a Jin, lui sta guarendo un po' di più rispetto a Nam, anche se ora ci va con calma. Si Yeona si è lasciata settimane addietro dopo capodanno ha parlato con Ji-hoo e alla fine è giunta alla conclusione di lasciarsi, anche perché le cose tra i due non andavano da tempo, diciamo da quando Jihoo ha scoperto la verità su di lei.
Ora Jin penso che sia quello che tra tutti abbia intuito meglio cosa realmente Isabel passi nella sua vita e abbia passato, e tutta la violenza.
Sembrano tutti degli addi questi incontri.. quello di Namjoon e Isabel è amaro.
Quello di Isabel e Jin è un addio maturo e dolce.
Vedremo gli altri incontri nei prossimi capitoli!
Per oggi è tutto!
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