CAPITOLO 51: DATING


CAPITOLO 51: DATING

03 MARZO 2017 18:00 APPARTAMENTO MIN

Yoongi era intento a guardare una mail dove c'erano scritti alcuni spostamenti di quella giornata di Isabel e ciò che stava facendo di lavoro. Dashimen gli aveva mandato tutta l'agenda personale della settimana passata, sapeva tutto su di lei e questo lo faceva sentire sempre più vicino alla ragazza.

Lo rendeva tranquillo essere informato del fatto che stesse bene.

Si era domandato solo una volta, come il ragazzo facesse ad accedere a dei dati così personali, ma non aveva trovato risposta, aveva provato a parlarne con Hoseok e lui aveva fatto solo spallucce dicendo che Dashimen era molto bravo nel lavoro che faceva. Poi la risposta era arrivata, l'assistente di Isabel era l'ex assistente di Do-yoon e Dashimen che aveva conosciuto il fotografo, si ritrovava ad avere tutti i contatti utili.

Sentiva come se il ragazzo avesse molte più informazioni e che non le volesse condividere con lui, aveva anche sempre più il sospetto che in qualche modo Dashimen la conoscesse anche fin troppo bene e dal vivo.

Le volte che si erano trovati nel corso dell'ultimo mese a parlare in privato, aveva scorto un qualche fastidio nella voce del ragazzo mentre si parlava di lei, o anche mentre raccontava qualcosa il suo tono era fin troppo protettivo.

Lui però si era confidato e gli aveva raccontato tutta la loro relazione passata, dopo tanto tempo aveva finalmente potuto parlare di lei, senza sentirsi giudicato o senza dover stare attento a cosa dover dire.

Si era trovato a proprio agio con Dashimen ed aveva passato anche una bella serata a bere e chiacchierare.

Però continuava ad avere dei sospetti, specie per via dello strano rapporto di Dashimen con Hoseok, ciò gli dava dei dubbi, sembrassero avere gli stessi comportamenti di una coppia, o di due che si mangiavano con gli occhi.

Aveva però visto Hoseok andare con una ragazza, e i suoi sospetti erano finiti, non potevano essere innamorati, non potevano essere entrambi Gay, a Hoseok piacevano le donne, andava a letto con loro.

Lui ne era convinto.

Per quanto la sua testa cercasse di formulare idee e teorie, alla fine non riusciva a raggiungere una conclusione.

Finì con il pensare che essere un sasso, doveva realmente essere una cosa molto bella, e desiderava tanto poterlo diventare.

Il campanello suonò e Yoongi saltò in piedi per via dello spavento, prese le schedule dell'agenda di Isabel che aveva stampato e andò a metterle velocemente in cassaforte. Si avviò ad aprire la porta con passo strascinato, si guardò un attimo allo specchio e provò a sorridere in modo impacciato, non poteva pensare a Isabel, non con Suran a un passo da lui.

Sospirò passandosi una mano sul collo a disagio e aprì la porta.

"Ciao noona" fece il suo migliore sorriso gengivale, sforzandosi leggermente di sembrare rilassato.

"Ciao!" disse lei entrando e dandogli un leggero bacio sulle labbra "Ho portato da bere, quel vino che ti piace tanto" sorrise raggiante lei.

"Sei mitica noona!" esclamò lui dandole un altro bacio, lei sorrise leggermente in arrossendo come sempre in imbarazzo e lui prese la busta con il vino e poi l'aiutò a togliere il cappotto, riposandolo nell'armadio mentre la ragazza si toglieva i tacchi vicino a lui e prendeva le ciabatte sorridendo.

"Ordiniamo da mangiare?" chiese lei con allegria.

"Ho imparato un paio di ricette nuove, ti va se cucino io?" disse lui mentre intanto osservava la bottiglia di vino attentamente.

"Uh, non vorrei che ti stancassi troppo, domani parti per il grande Tour"

"Ah no! A me rilassa farlo, e poi direi che una cena fatta con le mie mani è ottima prima che parto, ci vedremo fra parecchi mesi"

"Ah... quindi continueremo a vederci ora che torni?" chiese lei con tono impacciato non aspettandosi una frase del genere, e cominciando a pensare che forse la loro storia si stesse intensificando, e percependola come una dichiarazione.

"Si, se non trovi nessuno di meglio, direi di si. Tu che dici?" chiese lui tranquillo, mentre faceva strada verso la cucina.

"Io? Direi di si, comunque ci sentiremo tramite chiamate e messaggi no?" chiese conferma lei.

"Si, fuso orari permettendo, ma si certo!" Posò il vino sul piano della cucina e poi si voltò di nuovo verso di lei per prenderle il viso tra le mani e baciarla con trasporto.

03 MARZO 2017 19:30 RISTORANTE

Jin si trovava seduto a ristorante e aveva appena ordinato del vino per lui e Yuri, aveva prenotato in bel posto, dove si mangiava benissimo ed era felice di passare una serata con la sua fidanzata e godersi la sua compagnia.

Nell'ultimo periodo Jin aveva passato ogni momento libero con lei, dopo essere stato per più di un mese senza di lei, poiché la ragazza era andata in viaggio in America per poter fare un nuovo corso di formazione per il lavoro. Aveva capito che l'era mancata fin troppo, ormai ne era certo l'amava alla follia.

"Ho bisogno di parlarti" disse lei sorridendo gentilmente dopo che il cameriere avesse preso le loro ordinazioni e avesse versato il vino lasciandoli finalmente soli.

"Oh oh... quando si dice così vuol dire che ci sono guai!" esclamò lui atterrito con voce squillante.

"Oh! No ! non devi preoccuparti nessun guaio, volevo darti una buona notizia!" sorrise lei dolcemente per poi toccargli la mano e stringerla.

"Oh, dimmi pure, sono tutt'orecchie!" esclamò lui felice per la buona notizia e già emozionato pur non sapendo di cosa si trattasse.

"Mi hanno proposto di venire in tour, abbiamo parlato un po' con i tuoi manager e pensiamo che sia giusto per noi avere l'opportunità di stare insieme anche durante i vostri tour!" esclamò lei su di giri.

"Aigooo! Se seria? Avevano detto che non potevamo più lavorare a stretto contatto, ti avevano cambiato contratto!" trillò lui, non poteva credere a ciò che aveva sentito, era al settimo cielo, si alzò di scatto per avvicinarsi a lei e la bacio felice come non mai.

"Ti amo!" Esclamò vicino alle sue labbra e Yuri sorrise innamorata, lo baciò di nuovo presa dal momento, a nessuno dei due importava poi molto se qualche cameriere li avesse visti.

"Ti amo anch'io" disse lei, lui le prese le mani tra le sue e le porto alle proprie labbra per baciarle in modo tenero, dopo di che si andò a sedere al suo posto.

"Direi che ordiniamo tanto, così festeggiamo!" Esclamò felice.

Lei rise nascondendo la bocca con una mano, era tutta arrossata, lui prese il menu tra le mani e ogni tanto la sbirciava con occhi innamorati, era stato proprio fortunato a trovarla, era uscito con molte ragazze, ma Yuri era decisamente quella giusta se lo sentiva, a fine tour le avrebbe sicuramente chiesto di andare a vivere insieme con la speranza che lei accettasse, aveva voglia di costruire qualcosa di più con lei, aveva voglia di mettere tutto sé stesso in quella relazione.

03 MARZO 2017 20:00 HOTEL

Namjoon aprì la porta della stanza dall'albergo e fece entrare per prima isoo come un vero gentiluomo, entrò subito dopo anche lui e chiuse la porta.

"Carina quest..." non riuscì a finire la frase che Jisoo si era voltata di colpo e si era avvinghiata al suo collo, baciandolo con irruenza.

Lui ricambiò il bacio, dopo un primo momento di smarrimento, non si aspettava che lei non lo facesse neanche parlare, ma quanto gli stava sembrando di capire lei voleva passare subito ai fatti ed evitare le chiacchiere.

"Ho voglia" sussurrò lei tra le loro labbra, tra un bacio e un altro mentre i respiri di entrambi diventavano più affannosi, per via della foga che ci stava mettendo la ragazza nel divorargli le labbra.

Divorargli era la parola giusta, Jisoo tirò un morso al labbro di Namjoon con irruenza tale che sorprese il ragazzo, ma che allo stesso tempo lo fece eccitare oltre ogni modo possibile.

Le tirò leggermente i capelli, mentre lei con la mano andò sotto la maglietta verso i suoi addominali incominciando ad accarezzarlo, si legò alla sua vita con una gamba, che lui afferrò con forza stringendo la carne morbida con la sua mano, mentre lei ondeggiava il bacino contro il suo.

Si staccò dal bacio, le inclinò la testa e incominciò ad andarle a succhiare il lobo dell'orecchio, per poi scendere giù sul collo, facendo scivolare la lingua lenta, la sentiva ansimare e dimenarsi contro di lui con il bacino volendo di più e subito.

"Namjoon non andare lento, ti prego" ansimò lei, mentre si mordeva il labbro quasi facendolo sanguinare.

Namjoon eseguì la richiesta andandole a conficcare i denti sulla clavicola, incominciando a succhiare lasciandole succhiotti per tutta la linea dell'osso sporgente.

Lei strillò in modo acuto, sentiva l'eccitazione sempre più aumentare, adorava quando lui la mordeva con forza e non le dava il tempo di respirare e le faceva venire il respiro corto per via del piacere.

Namjoon sorrise soddisfatto, per via dello strillo di lei, adorava farla urlare di piacere, prese anche l'altra gamba di lei e la tirò con forza su, lei si legò anche con quella alla vita di lui.

Lui invertì le posizione bloccandola di schiena contro il muro, mentre lei stringeva di più le gambe al bacino di lui e Namjoon incominciò a darle leggere scosse con il bacino distaccandosi dalla clavicola e tornando avido sulle labbra gonfie di lei per via dei morsi che si era data da sola. Incominciò a succhiarle e a morderle con foga, lei gli afferrò la schiena con le mani spingendolo più su, facendo aderire i loro petti e da sopra la maglia si ritrovò a stringere l'enorme schiena e a graffiarlo.

Lui intensificò la presa su di lei, così da poterla tenere ben salda e incominciò a indietreggiare verso il letto della stanza.

Rischiò di inciampare un paio di volte, ma nessuno dei due ci fece poi molto caso, erano entrambi presi dal momento e dalla voglia l'uno dell'altra.

L'adagio sul letto in un modo poco delicato, con un gesto fluido si tolse la maglia, scalciò via le scarpe che ancora non si era tolto e incominciò a calarsi i pantaloni.

Lo sguardo su di lei che era stesa sul letto e lo guardava con lo sguardo famelico. Jisoo fece per finire di sbottonarsi la camicetta, ma lui la fermò alzando una mano in aria.

"Voglio spogliarti io." disse con un rantolo mentre scalciava i pantaloni via lasciandoli sul pavimento insieme agli indumenti, si sfilò le mutande rimanendo completamente nudo di fronte a lei, che si leccò le labbra con avidità.

Si avvicinò a lei con una lentezza disarmante, osservava tutto il suo corpo decidendo cosa sfilare per prima.

Si chinò in ginocchio incominciando a slacciare il cinturino della scarpa con il tacco legata alla sua caviglia, le sfilò la prima scarpa e passò le sue labbra sopra la stoffa leggera dei collant, lasciando un paio di baci leggeri.

Passò all'altro piede e fece lo stesso, sfilò la scarpa e incominciò a baciare lentamente. Con la mano destra incominciò ad accarezzarle la gamba salendo di più verso la parte superiore, andando sotto il vestito leggero di lei.

Le sfilò le calze con calma, baciando il suo corpo e accarezzandolo pian piano che portava i collant verso il basso.

"Namjoonie... puoi andare più veloce" Sussurrò lei mentre gli poggiava una mano sulla testa, Namjoon per giusta risposta le afferrò la coscia sinistra e andò a morderla con forza, facendola strillare. Si staccò da lì quando sentì l'urlo incominciare a scemare e risalì sul suo corpo per portarla guardare in volto con un sorriso sornione in viso.

"Quanto veloce vuoi che vada?" Disse lui ammiccando verso di lei.

"Veloce" disse lei con voce fioca sporgendo leggermente le labbra per farsi baciare, e lui le addentò il labbro con passione.

"Quanto veloce?" Chiese lui sulle sue labbra sfiorandole leggermente con la lingua che lei tentò di acchiappare e mordere non riuscendoci.

"Molto veloce" Sussurrò lei, odiandolo per tutto quel preambolo, voleva solamente sentirlo dentro, voleva che si facesse sentire con forza, aveva bisogno di perdere completamente il controllo.

"E se io volessi andare lento?" Provocò lui guardandola dritta negli occhi lei allargo di più le gambe sotto di lui e fece passare la sua mano tra i loro corpi accarezzandolo lentamente, si posò leggera sull'intimità del ragazzo e poi cambio traiettoria dirigendosi verso la propria.

Lui la sentì sfiorarlo soltanto e incominciò a percepire vari movimenti strani che non riconosceva, si distaccò da lei guardandola guardingo.

Fece saettare lo sguardo verso il basso e sgranò gli occhi per ciò che si ritrovò davanti, lei si stava accarezzando lenta sul clitoride.

Era la prima volta che vedeva qualunque donna farlo. Lei si stava masturbando e lui ne era rapito, alzò lo sguardo strabiliato su di lei per un attimo.

"Posso fare anche da sola" disse lei continuando a guardarlo e con la propria mano si sposto verso la sua intimità e portò due delle sue dita all'interno, sotto lo sguardo allucinato di Namjoon che si godeva tutta la vista di quella situazione simile a un porno per lui. Si sentiva eccitato da quel modo di fare, nel vederla così sotto di lui, senza inibizioni e con pochissimo pudore, mentre muoveva le sue dita all'interno e con l'altra mano saliva ad accarezzarsi un seno e a pizzicare un capezzolo.

La osservò come ipnotizzato, mentre lei si godeva quell'attimo, mordendosi il proprio labbro inferiore e succhiandoselo.

Lei stava facendo sesso con se stessa e Namjoon voleva solo partecipare a tutto quello, ma era troppo rapito dalla scena.

Lei sfilò le sue dita bagnate e le avvicinò alle labbra di Namjoon. Preso da un istinto primordiale, il ragazzo si avvicinò e le prese in bocca incominciando a leccarle e succhiarle, beandosi del sapore dolciastro di lei.

"Che dici ti unisci a me?" Disse lei con un tono della voce provocatorio, lui continuò a succhiare avido le dita fino a che lei non si riprese la propria mano. "Allora?? Andrai più veloce?" Chiese lei avida e in attesa di una risposta.

"Si" rispose in un rantolo. Lei ghignò in sua direzione.

"Allora entra dentro, sono già tutta pronta, aspetto solo te" ordinò lei con sguardo bramoso, lui deglutì a vuoto un po' ancora spaesato per via delle nuova situazione creatasi, ma dopo un attimo di smarrimento sorrise avido e si diede da fare posizionandosi meglio tra le cosce di lei.

03 MARZO 2017 22:00 DORMITORIO

Jungkook e V si stavano specchiano nello stesso specchio, uno cercava di appiattirsi un capello ribelle che non voleva stare in ordine e l'altro si sistemava invece il colletto della camicia.

"Jimin!!!" Urlò Tae dopo aver sistemato il tutto.

"È sempre in ritardo, è inutile che urli, tanto non si sbriga" disse Jungkook combattendo ancora con il ciuffo, Tae si girò a guardarlo e rise per via del ciuffo.

"Prova a bagnarlo un po', tanto dobbiamo aspettare quell'altro, hai tempo anche di farti un'altra doccia" disse con tono annoiato, mentre provava lui stesso ad appiattire il ciuffetto del più piccolo.

"Hyung, penso che ci sia tempo per altre tre docce" ridacchiò il ragazzino.

"Andiamo nel bagno dei più grandi " disse Tae e lo afferrò per mano trascinandolo con andamento lento e annoiato verso il posto da lui designato.

"Tutto bene Tae Tae?" Chiese Jungkook mentre lo osservava incuriosito.

"Si, perché dovrebbe andare male?" Chiese lui con tono annoiato.

"Per via della tua faccia e il tuo tono, di solito non reagisci così per il ritardo di Jimin"

"Io sto bene, tranquillo....e solo che non sono sicuro di...lascia perdere" tagliò il discorso a metà lui.

"La nuova ragazza che ti ha affibbiato Jin hyung?" Chiese Jungkook remore del fatto che ne aveva già parlato con Jimin, ed entrambi erano convinti che a Taehyung non interessasse per nulla quella ragazza.

"Io non sento nulla, non provo nulla, è carina, gentile, ma non so dovrei sentire qualcosa di più?" Chiese al più piccolo.

"Mmh non lo so, non ci capisco poi tanto, nel senso con la prima ragazza ero elettrizzato e tutto, poi lei mi ha mollato perché ha lasciato il lavoro per andare in un'altra agenzia e non so, pensavo ne avrei sofferto ma invece... non mi importava poi tanto"

"Ahm allora era Mi-cha pensavamo tutti che ti piacesse, ma non ci avevi detto di aver avuto una relazione" disse Taehyung intuendo subito a chi si riferisse.

"Mi vergognavo un po'..." disse Jk guardandolo imbarazzato.

"Come mai?" Chiese Tae confuso, fermandosi vicino la porta del bagno prima di aprirla.

"Perché non è stata una classica storia d'amore come quella degli hyung, e poi sai era il periodo che Yoongi hyung stava male per Isabel e lei lo stava lasciando, non mi sembrava il caso di parlarne" disse a disagio entrando nel bagno con l'amico, Tae annuì e si avvicinò al rubinetto dell'acqua per aprilo e aiutarlo con il ciuffo ribelle.

"È con lei che l'hai fatto la prima volta?" chiese Tae celando la curiosità.

"Si, è stato qualche giorno prima che noona Isabel chiamasse per lasciarlo." Disse scuotendo la testa.

"Ah... comprendo il perché tu non ce l'abbia detto. Brutto periodo quello, eravamo un po' pieni d'impegni e in più quella telefonata non ha aiutato per niente nessuno specie lo hyung che è riandato in terapia"

"Ci siamo andati tutti in terapia" disse Jungkook.

"Tu parli realmente di quello che senti?" chiese Taehyung continuando ad appiattire il ciuffo.

"Mmh, ogni tanto, tu?" chiese lui, pur sapendo la risposta, Taehyung faceva fatica a confidarsi con loro, figurarsi con un estraneo.

"No, non riesco..." Taehyung si interruppe perché Hoseok apparve improvvisamente vicino la porta.

"Ragazzi che fate ancora qui!" Esclamò J-hope.

"Jimin è in ritardo, sta finendo di farsi bello" Esclamò Jungkook per poi tornare a guardarsi allo specchio "Sei un mago con i capelli" il piccolo cambiò discorso, per poi sorridere a Taehyung, dopo aver visto che il ciuffetto era del tutto appiattito e compatto con gli altri capelli.

"Ah... gli vado a dire di sbrigarsi" disse con fretta J-hope.

"Hyung ma tu rimani a casa?" Lo fermò Taehyung incuriosito nel trovarlo lì, era convinto fosse uscito.

"Io Ehm..." non fece in tempo a finire la frase, che il suono del campanello lo fermò.

"Vado io!" Trillò Jimin che era uscito dal bagno e stava in soggiorno ad aspettare gli altri due domandandosi dove fossero.

"No Jimin! Vado io!" urlò J-hope incominciando a correre per andare al citofono.

"Strano... dici che ha invitato una ragazza qui?" chiese Jungkook con sospetto per via della fretta con cui era scappato Hoseok.

"Mmh, non credo..." rispose Tae a disagio, pensando di sapere chi fosse al citofono.

"Andiamo a vedere sono curioso di sapere perché non esce con noi!" esclamò allegro Jungkook, per poi fermarsi improvvisamente e guardare un attimo il maggiore.

"Se vuoi il discorso lo finiamo dopo?" disse riferendosi al discorso fatto prima dell'interruzione.

"Mhh... si ma nel caso domani, andiamo a divertirci e a trovare una ragazza per Jimin" si sforzò di ridere Taehyung.

"Al dire il vero, l'ho già trovata" ridacchiò il più piccolo.

"Ah si? E chi è?" chiese incuriosito, lui aveva una possibile ragazza per Jimin, solo che il ragazzo faceva finta di non conoscerla.

"Yuju delle Gfriend ti ricordi che mi aveva chiesto il numero?" chiese lui

"Oh si! Alla fine hai deciso di combinargli l'appuntamento?" chiese ridendo, non vedeva l'ora di vedere Jimin con una ragazza, anche se era decisamente quella sbagliata.

"Si, anche se Jimin non lo sa" continuò a ridere il ragazzo per via della malefatta.

"Sarà divertente!"

"Ma So-hee viene anche lei?" chiese poi dubbioso Jungkook, Taehyung sgranò gli occhi e si morse il labbro a disagio.

"Mi sono dimenticato di avvertirla.... Dici che dovrei?" chiese dubbioso.

"Mmmh.. si forse dovresti... penso che vi stiate frequentando!" sorrise sornione il ragazzino.

"Mi sa di si... andiamo a vedere che stanno combinando gli altri e due" e dicendo così cambiò discorso tirando Jungkook per il braccio.

Arrivarono entrambi in soggiorno in tempo da vedere Jimin chiudere la cornetta del citofono e sorridere poi a Hoseok.

"Venite con noi tu e Dashimen Hyung?" chiese con allegria Jimin.

"Oh" si lasciò scappare Taehyung sottovoce senza essere sentito da nessuno.

"Wao! Si venite con noi, ci divertiremo!" esclamò Jungkook saltando addosso a Hoseok, che rischiò di cadere.

"Ehm... non credo sia il caso" disse Hoseok leggermente a disagio.

"Perché mai? Dai sarà divertente, possiamo cercare di rimorchiare ragazze tutti insieme!" esclamò Jimin e Taehyung scosse la testa alzando gli occhi al cielo.

"Perché quella faccia?" chiese Jimin all'amico.

"Perché lui non può!" disse Jungkook andando in aiuto a Taehyung senza neppure saperlo.

"Ah... Soo-hee viene?" chiese Jimin con una smorfia sul viso, la ragazza sembrava essere molto carina, ma non era la ragazza giusta per Taehyung, lui lo sapeva bene.

"Ehm ancora non l'ho chiamata" disse Taehyung incrociando le braccia al petto, mentre dall'altra parte della porta si sentiva il rumore di qualcuno che stava bussando.

"Apro io" disse Hoseok con fretta, andando ad aprire.

"Lo chiedo io a Dashimen se tu non vuoi!" esclamò Jungkook con allegria.

"Chiedere cosa a me?" chiese Dashimen entrando in casa e sorridendo ad Hoseok.

"Hyung!" esclamò Jungkook avvicinandosi con allegria per abbracciarlo, Dashimen lo lasciò fare ridacchiando, gli piaceva Jungkook, lo trovava un bravo ragazzino. Tra i due si era creato un bel rapporto, specie per via dei risultati ottenuti da tutto quell'investigare.

"Felice di vederti!" esclamò dopo che si furono staccati.

"Ciao anche a voi due!" disse rivolto agli altri due ragazzi Tae che sorrideva appena, leggermente a disagio per ciò che aveva origliato giorni addietro e Jimin che era fermo con le braccia incrociate al petto per via di tutto lo sprazzo di energia che Jungkook aveva messo nel salutare Dashimen.

Jimin si era ricreduto su Dashimen ma non amava vedere il più piccolo tanto allegro verso qualcun altro che non era lui o qualcuno del gruppo.

"Allora cosa volevi chiedermi?" chiese Dashimen rivolto a Jungkook che era vicino a lui sorridente.

"Noi dovremmo andare in un club, volete venire tu e Hoseok Hyung?" chiese con allegria sperando in un si come risposta, Dashimen si voltò a guardare Hoseok che invece era intento a guardare i propri piedi.

"Andiamo con loro un paio di ore?" chiese lui cedendo allo sguardo speranzoso del più piccolo.

"Ehm... si, se a te va" disse a disagio Hoseok.

"Si, però non stiamo molto sono un po' stanco in quest'ultimo periodo" disse scrollando le spalle, si sentiva parecchio stressato, ma forse stare insieme alle persone avrebbe alleggerito un po' il tutto.

"Facciamo quello che vuoi tu!" provò a dargli il suo supporto Hoseok avvicinandosi a lui e sfiorandoli la spalla leggermente, si guardarono negli occhi e Dashimen accennò a un sorriso ricolmo di gratitudine, aveva proprio bisogno di risolvere con lui e di passare del tempo con Hoseok, specie dopo la grande litigata con Isabel che ormai era impossibile da raggiungere.

Vivevano entrambi nella punizione del silenzio, lei l'affliggeva a lui e Dashimen faceva altrettanto. Nessuno dei due riusciva a fare un passo verso l'altro e ciò stava facendo impazzire entrambi, ma no da farli agire per risolvere.

Taehyung rimase leggermente immobile ad osservare quello scambio di sguardi. Isabel e Yoongi erano soliti guardarsi in quella maniera, con gli occhi di due persone molto innamorate.

Taehyung si voltò a guardare gli altri due amici, sperando che nessuno si accorgesse di ciò che lui vedeva: Jungkook sorrideva ignaro, mentre Jimin guardava solo il più piccolo, ancora con le braccia conserte. Taehyung si rese conto che era solo lui a vedere altro e tirò un sospiro di sollievo.

"Che dite andiamo?" chiese allegro Jungkook tirando il braccio di Dashimen e interrompendo, senza rendersene conto, quello scambio di sguardi così profondo.

"Si andiamo, ma rimaniamo un pochino" provò a smorzare l'entusiasmo Hoseok, era preoccupato per Dashimen e negli ultimi giorni lo aveva visto un po' spento. Non sapeva cosa fosse successo quella notte che era andato da lui. Il ragazzo non ne aveva voluto parlare, l'aveva trovato solo in uno stato orrendo e in una crisi di pianto isterica, Hoseok aveva fatto di tutto per stargli accanto e avrebbe tanto voluto poter fare anche di più, ma sapeva che gli sarebbe stato complicato stare con lui, specie con la partenza per il tour l'indomani. Hoseok aveva riprovato a convincerlo a partire con lui, ma Dashimen era stato leggermente evasivo, aveva alla fine rifiutato l'offerta per via dei suoi impegni a Seul.

"Perfetto! Allora andiamo, forza Jimin ci divertiremo!" esclamò Taehyung con finta allegria, poggiando un braccio sulla spalla dell'amico per farlo smettere di stare con il broncio.

"Si ci divertiremo" disse riluttante Jimin, Jungkook rise allegro "Oh non immagini quanto!" disse con far da furbetto e scambiandosi uno sguardo d'intesa con Taehyung.

"Allora andiamo a questo club, avete la macchina perché io sono in moto" disse Dashimen facendo dondolare il casco tra le sue mani.

"Si, guido io" disse Jimin.

"Perfetto, allora direi che noi possiamo bere?" chiese Dashimen a Hoseok che annuì. "Per tornare chiamiamo un taxi" rispose Hoseok tranquillo.

"Allora andiamo!" esclamò Jungkook e incominciarono a prendere scarpe e cappotti per andare al locale.

04 MARZO 2017 00:00 APPARTAMENTO ISABEL

Bottiglia di vino, musica da piano in sottofondo e un bicchiere appena svuotato. La maggior parte della cena ancora nel piatto sul tavolino.

Non aveva mangiato quasi niente, non ne aveva voglia.

Nabi era sdraiata per terra accanto a lei e dormiva beata, dopo aver giocato con la sua padrona per quasi un'ora, a prendere la palla e riportarla indietro all'interno del vasto soggiorno.

Isabel si versò il secondo bicchiere cercando di non pensare.

Difficile a farsi, era il primo momento di tregua, da tutti gli impegni che erano serviti a sistemare tutto prima della partenza. Erano giorni che ogni qualvolta che si trovava a pensare alla litigata con Dashimen, spegneva il cervello e faceva finta che lui non fosse mai esistito e che anche Yoongi non esistesse.

Aveva avuto talmente tante commissioni da fare, che era riuscita a essere talmente ricolma da lavoro, da non aver il tempo neanche di stare male.

Era arrivato il momento di fare il punto della situazione e capire, cosa realmente la facesse stare male.

Più provava a pensare al tutto, più si sentiva stremata, aveva solamente voglia di bere e di sparire dal mondo.

Per quanto si sentisse arrabbiata con lui perché andava da Yoongi, aveva però immensa voglia di smetterla con quella punizione del silenzio.

Sarebbe partita l'indomani e non voleva farlo senza Dashimen, non voleva lasciare tutto irrisolto.

Aveva avuto quella malsana idea di chiudere con lui in quel momento di rabbia e di paura, ma pian piano stava capendo che non avrebbe voluto perderlo.

Si sentiva esclusa però, esclusa dal fatto che lui passasse del tempo con chi faceva parte della sua vecchia vita, la vecchia vita che era ricolma di gioia e di felicità.

Era gelosa di questo, in più aveva di nuovo quel grande dubbio.

Hoseok, lui era il suo dubbio.

Per quanto si dicesse che non poteva essere lui l'amore di Dashimen, tutto la riportava a Hoseok sempre e comunque.

Avrebbe avuto tutto senso, anche la scelta di Dashimen di avvicinarsi a Yoongi.

Non capiva del perché Dashimen non si fosse confidato con lei.

Lei avrebbe capito.

Chi meglio di lei capiva le azioni prese d'istinto per via dell'amore.

Scosse la testa, non poteva essere vero.

Si era fatta un'idea sbagliata, il magico unicorno era un altro.

Prese il telefono, aprì la chat con Dashimen e cominciò a digitare un messaggio.

Isabel: Dashimen?

00:03

Isabel: ci sei?

Isabel rimase con il telefono in mano aspettando una risposta, che invece non stava arrivando.

Sospirò e si verso un altro bicchiere.

Provò a chiamare, ma non ci fu nessuna risposta.

Sbuffò sonoramente e si posò il bicchiere alle labbra per bere, sospirando sommessamente.

Doveva parlare con lui, doveva dirgli che dovevano partire per le Hawaii.

Voleva risolvere, si sentiva così sola.

Aveva esagerato ad arrabbiarsi in quel modo a escluderlo.

Aveva bisogno di Dashimen.

L'immagine del ragazzo con Hoseok vicino a lui le balenò in testa.

Scosse di nuovo la testa, non poteva essere reale, stava viaggiando con la fantasia.

Provò a scrivere di nuovo al ragazzo.

00:15

Isabel: ho bisogno di parlare con te...

Nessuna risposta, lui arrivava sempre quando lei aveva bisogno.

Incominciò a pensare di aver sbagliato di grosso con lui, si guardò la mano con aria colpevole. Non avrebbe mai dovuto colpirlo, non avrebbe mai dovuto fargli male in quel momento.

Si era pentita di quel gesto, che era sembrato veramente fin troppo.

Lei voleva solo scappare, andare lontano.

Voleva fuggire, e aveva tirato quello schiaffo per quel motivo.

Gli aveva fatto male.

Aveva fatto del male a entrambi.

Si alzò barcollando, prendendo il telefono e la bottiglia sul tavolino, si avviò verso la stanza a cabina armadio, avrebbe finito di preparare le valige, ancora a metà, così da poter impegnare il suo tempo intanto che aspettava una risposta.

Una delle valigie era finita, Isabel era ferma davanti a lei a osservarla.

Era quasi l'una di notte e lui non l'aveva richiamata, prese il telefono, provò a digitare di nuovo il numero e a chiamarlo.

Si sentiva in ansia, doveva sentirlo, doveva fare pace, lui sarebbe dovuto partire con lei. Aveva bisogno di qualcun altro, oltre a Win-hoo per affrontare sua madre, perché lei non sapeva come avrebbe mai potuto reagire alla vista di quella donna, che tanto odia, ma di cui tanto ha pena.

Dolore, la sua vita era tutto un tremendo dolore, dolore che provava a nascondere a tutti e anche a se stessa.

Il telefono squillava e lei attendeva che lui rispondesse.

Finalmente rispose.

"Pronto? Dash dove diavolo sei finito ti ho mandato dei messaggi" disse Isabel con voce irritata al telefono leggermente ubriaca.

"Noona..." rispose la voce al telefono, Isabel fece quasi cadere il telefono per la sorpresa.

"No—ona?" Isabel balbettò al telefono.

"Non chiudere ti prego non lo fare!" disse il ragazzo in tono supplice.

Non avrebbe chiuso la chiamata, anche se avrebbe dovuto.

Isabel guardò la bottiglia, la prese, era vuota.

Aveva bisogno di bere per affrontare quella telefonata, l'alcool sarebbe stata la sua scusante.

Angolo dell'autrice:

Buonsalve!

Eccoci qui, mi sembrava giusto dare un piccolo spazio anche agli altri oggi, anche per rendervi aggiornati sulle varie situazioni.

Abbiamo Yoongi con Suran.

Jin con Yuri follemente innamorato.

Namjoon! Eh eh scena un po' too much ma la dedico a una mia amica che ha come bias lui! 


Grazie Anna per il tuo sostegno e per esserti appassionata tanto alla mia FF mi aiuta a continuare a scrivere e impegnarmi!

Dopo di che abbiamo i piccolini e anche Dash con Hoseok!

E finiamo con Isabel.... chi è la persona che la risponde al telefono? A voi le scommesse! 

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