CAPITOLO 24 ROMEO AND JULIET
CAPITOLO 24 ROMEO AND JULIET
18 AGOSTO 2016 TARDO POMERIGGIO
Hope era fermo davanti la finestra del soggiorno. Fissa da più di un'ora la fermata dell'autobus. Ogni tanto si alzava e camminava la vicino, mentre si mangiucchiava le unghie sempre con lo sguardo fisso fuori.
Non riusciva a capire se fosse lei oppure no, era troppo coperta per capire chi fosse, aveva una felpa scura a coprirla, era interamente vestita di nero.
Era ferma e immobile lì seduta, con lo sguardo basso. Non l'aveva notata fare un movimento, neanche uno.
Sicuramente doveva essere infreddolita, erano nel periodo delle piogge forti estive, e pioveva da fin troppo tempo, l'umidità doveva essere terribilmente alta al di fuori.
La luce incominciava a lasciare il posto al buio, e lei era ancora ferma lì.
Hoseok sbuffò, si guardò intorno, e tornò a camminare avanti indietro, indeciso su cosa fare se andare da lei oppure no.
Qualcosa dentro di lui diceva che fosse lei.
Sbatte i piedi a terra, si voltò di colpo, distogliendo lo sguardo dalla finestra e si avviò verso la camera da letto di Yooni.
Aprì silenziosamente la porta e lo vide mentre dormiva, sospirò e annuì tra se e se.
Chiuse la porta.
Sarebbe andato a controllare se fosse realmente lei oppure no, si avviò verso l'uscita di casa, acchiappò un capello e una mascherina, gli indossò con le mani tremanti. Afferrò un ombrello e si avviò fuori dal dormitorio, diretto alla fermata.
Attraverso la strada correndo, e si avvicinò alla fermata, provando a fare rumore, cosa del tutto impossibile dato il cemento bagnato e le varie pozzanghere.
Si fermò a osservarla, quella era sicuramente lei.
Continuava a stare con la testa china, non si era accorta di lui.
Si sedette vicino a lei con calma, cercando di non farla spaventare.
"Ciao" disse con un filo di voce.
"Ciao" rispose lei tirando su con il naso, senza alzare lo sguardo su di lui.
Anche solo da un semplice ciao aveva avuto la conferma che fosse lei.
"Sono ore che stai qui davanti, farai qualcosa a riguardo o rimarrai ferma qui?" chiese lui leggermente impacciato.
"Ferma qui, anche se non potrei stare qui, lo so benissimo" disse con voce piatta.
"Capisco" disse Hope abbassando lo sguardo sulle mani della ragazza che continuavano a stringere la propria felpa con forza.
Il ragazzo sospirò a corto di parole. Rimase fermo vicino a lei, si aggiusto meglio la mascherina e il cappellino a disagio, continuando a rimanere seduto su quella panchina.
Si sentiva a disagio, ma allo stesso tempo si sentiva come se dovesse stare lì seduto con lei in silenzio.
Sentiva che fosse l'unica cosa da fare, la cosa giusta.
Poco importava di tutta la sofferenza che lei avesse causato in quegli anni, poco importava la freddezza che: lei avesse usato l'ultima volta che l'avevano vista o quella che avesse usato lui in quel pub per mandarla via, lontana dallo Hyung.
In quel momento il passato aveva poca importanza, tutto era come scomparso, tutti quegli anni di domande, di confusione, di sofferenza erano evaporati in un attimo.
"Mi dispiace per la tua perdita" disse con un filo di voce, leggermente a disagio.
"Grazie, oggi c'è stato l'ultimo giorno di funerale" rispose con voce leggera la ragazza, torturandosi le mani.
"Eravate molto amici?" chiese Hope un po' a disagio.
"Si, quell'idiota mi ha lasciata sola, però in compenso ho ereditato tutto." fece una pausa ridendo isterica vicino allo sprezzante, "Pensava che così facendo l'avessi perdonato più in fretta" disse continuando a ridere amaramente.
Hoseok si sentì gelare il sangue, a sentirla parlare in quel modo con quella risata pregna di sofferenza.
"In questa società di merda, pensano tutti che con i soldi si risolve tutto, che se hai quelli allora sarai felice" disse sprezzante ridendo di nuovo, scuotendo il capo in disaccordo.
"Sono tutti degli illusi, non sarebbero serviti tutti i soldi del mondo per rendere felice Do-yoon e lui lo sapeva che non avranno alcun effetto anche su di me." Continuò a parlare lei mentre lui non riusciva a proferire parola, osservandolo sconvolto. "Però ha deciso. Lui ha deciso tutto. Cazzo, che grandissimo idiota è stato. E che grandissima idiota sono stata io a permettergli di avvicinarsi così tanto a me" rise di nuovo lei, una risata vicino al pianto. Il suo tono era arrabbiato, rude quasi sprezzante.
Dolore J-Hope percepiva solo immenso dolore, d'istinto e le prese la mano.
"Isabel?" chiamò con tono dolce
"Si?" disse lei girandosi a guardarlo per la prima volta da quando il ragazzo si fosse seduto lì vicino a lei.
"Vuoi che ti porto in casa, ti preparò del thè caldo?" chiese gentilmente mentre le accarezzava la mano che teneva stretta, Isabel rimase immobile a guardare J-hope con gli occhi lucidi e si accasciò su di lui come una bambola di pezza senza vita.
Calò il silenzio, che dopo un po' venne interrotto dai singhiozzi isterici di lei che cercava di soffocare nella felpa di lui.
"Dai, andrà bene, starai bene. Ti porto dentro così ti riprendi un po'" provò a rassicurarla lui tenendola stretta a sé, accarezzandole la schiena.
"No-n Po—s-s-o" tentennò lei tra un singhiozzo e un altro.
"Isabel perché sei qui?" chiese di nuovo lui staccandosi lentamente da lei e guardandola negli occhi. Posò con delicatezza una mano sulla guancia della ragazza con affetto.
"Non lo—so" disse guardandolo confusa " No-n sarei dov-uta ve-nire" disse tremante.
"Vuoi che lo chiamo?" chiese Hoseok accarezzandole i capelli "Lo chiamo, è in casa, correrà da te velocemente e si prenderà cura di te." disse lui con gentilezza provando a convincerla.
"Io.... Non posso, NO! Non puoi chiamarlo" disse lei in modo isterico, trillando con la voce, il panico che la invadeva.
"Isabel si può risolvere." Provò a convincerla lui.
"No, Hoseok, non si può... io non sarei dovuta venire qui" disse lei in panico, provando ad alzarsi per andare via, ma il ragazzo la bloccò rimettendola a sedere.
"Isabel, per favore, hai bisogno d'aiuto" disse lui trattenendola preoccupato.
"Pensi che non lo sappia?" disse in modo isterico "Ma voi non potete aiutarmi, lui non può avvicinarsi a me, io dovrei smetterla. Dovrei smetterla di avere questi momenti di debolezza. Tutto ciò non fa bene a nessuno" disse lei isterica più a se stessa che a J-hope, che cercava di trattenerla con gli occhi lucidi anche lui nel vederla in quello stato. Isabel sembrava un'altra persona, non più quell'allegra ragazza sempre sorridente, sembrava l'ombra di se stessa, uno spirito che vagava devastato senza una metà ben precisa.
"Noona" disse lui in modo dolce "Dimmi cosa vuoi che faccia?" disse con voce tremante, non poteva non aiutarla, non poteva lasciarla andare via in quello stato.
Avrebbe potuto rischiare un incidente d'auto.
"Io... stai insieme a lui, fai in modo che sia felice" disse lei trattenendo i singhiozzi.
"Felice lontano da te?" chiese Hope e lei annuì tornando a piangere, con mano andò verso il suo collo e afferrò la collana di Yoongi tenendola stretta a sé.
"Si, voglio che viva la sua vita, ti prego se mi dovesse succedere qualcosa fermalo" disse lei piangendo "Non permettergli di fargli fare la stessa fine di Do-yoon" disse lei in panico.
"Promettimelo Hoseokie" disse lei piangendo afferrandogli le mani e stringendole con forza.
"Si... io te lo prometto, ma perché dovrebbe fare la stessa fine del fotografo?" chiese confuso e impaurito Hoseok guardandola fissa negli occhi.
"Si è suicidato, perché il suo unico amore con cui non poteva stare è morto" sussurrò lei.
"Cosa?" chiese lui esterrefatto, sentendosi improvvisamente angosciato, Yoongi non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, Yoongi aveva loro non poteva agire in quella maniera sconsiderata lasciandoli soli.
"Do-yoon si è preso cura di me perché avevamo storie simili. Ma io non voglio la stessa fine per me e Yoongi. Fai in modo che non gli accada niente, proteggilo dall'amore che prova per me. Questo amore è così tossico" disse piangendo supplice "Io sono nociva per lui" ammise lei, con tono sconfitto.
"Non è vero, non lo sei, tu sei stata amore puro" provò a dire lui tentennando, le parole facevano fatica a uscire, aveva paura, troppa paura in quel momento.
"L'amore porta solo a questo morte" disse lei lasciando le mani del ragazzo e lasciandoli misto di angoscia e ansia a tenerli compagnia.
"Noona non dire così" disse lui tremante.
"Hoseokie mi dispiace tanto" singhiozzò lei, chinando il capo.
"Lo so noona, lo so. Starai meglio, andrà meglio" disse lui abbracciandola, non voleva lasciarla andare.
"Non ne sono sicura, è meglio che io vada" provò a dire lei.
"Noona non so se riesco a farti andare via" disse stringendola sempre più tra le sue braccia.
"Hoseokie" disse seria alzando il volto e guardandolo con gli occhi velati di lacrime.
"Si?"
"Domani uscirà una lettera di Do-yoon, ti prego fermalo, se volesse fare qualcosa fermalo" disse lei non distogliendo lo sguardo, supplice.
"Io...non posso" tremò lui.
"Perché no?" chiese lei impaurita.
"Perché... ho promesso a Yoongi che l'avrei spalleggiato in ogni caso, anche se non fossi stato d'accordo con lui" disse lui serio
"Allora fallo fare a Oppa" disse lei supplice "Anche se è arrabbiato con me per quello che ho detto, oppa lo farà" disse lei annuendo stanca e cercando di autoconvincersi che quello che stava dicendo fosse vero "Namjoonie anche, lo faranno loro" disse lei annuendo con il capo.
"Va bene, io parlerò con loro" disse lui annuendo con serietà.
"Devo andare ora"
"Dove andrai? Hai qualcuno con cui stare?" chiese lui preoccupato.
"Io si, ho qualcuno" disse lei sorridendo triste pensando a Nabi.
"Okay, mi manchi noona"
"Anche tu, mi mancate tutti, mi dispiace tanto, ma non ho una soluzione" disse Isabel.
"Capisco, non del tutto. Ma faccio finta di farmelo andare bene" disse lui, lei si alzò e fece per andarsene ma lui l'abbracciò per l'ultima volta.
"Ti voglio bene, cerca di badare a te stessa" disse tenendola stretta lei rimase a farsi abbracciare e a sentire tutto quel calore, si staccò tirando su con il naso sorrise gentile, li diede un buffetto sulla guancia e andò via senza girarsi indietro.
J-hope aspetto di vederla andare via con la sua macchina, sospirò aggiustandosi nervoso il cappello in testa e si avviò verso casa.
Entrò velocemente in camera di Namjoon senza neanche bussare.
"L'ho vista" disse Hope trafelato, richiudendo con un tonfo la porta dietro di lui.
"Chi hai visto?" chiese Namjoon confuso mettendosi a sedere sul letto.
"Hai visto una ragazza e ti sei innamorato! Yah era pure ora" disse Jin allegro che era steso sul letto di Taehyung .
"Ho visto Isabel" disse Hope scuotendo la testa e lanciandosi sul letto vicino a Nam.
"Come sta? Dove l'hai vista? Ci hai parlato?" incominciò a chiedere Jin andandosi a butta sul letto di Nam anche lui.
"L'ho vista qui alla fermata, era ferma da ore ad aspettare" scosse il capo J-hope.
"Aspettare lui?" chiese Namjoon guardando Hoseok con preoccupazione.
"Forse, forse sperava di vederlo un attimo, che lui arrivasse" disse triste prendendo un cuscino e abbracciandolo.
"Perché non l'hai fatta entrare?" chiese Jin rimproverandolo, pensando che Isabel dovesse essere veramente sconvolta per rimanere ferma seduta a una fermata per ore sotto la pioggia, solo con la speranza di vedere un attimo Yoongi.
"Perché era distrutta per il fotografo... era in pessimo stato, ragazzi... odio saperla così e non poterle stare accanto" disse arrabbiato tirando un pugno al cuscino.
"Le sei stato accanto no? Alla fermata hai parlato con lei?" disse Namjoon gentile.
"Si... lei è terrorizzata che Yoongi possa fare qualcosa di avventato per colpa sua" disse Hope con tono nervoso.
"Yoongi sa del fotografo, ma è impegnato con il lavoro, non penso andrà da lei" disse Jin confuso, non credeva che Yoongi avrebbe fatto qualcosa, era troppo impegnato con il lavoro e con l'uscita del suo mixtape.
"Domani esce una lettera, su una rivista...." Disse Hope con voce rotta.
"Che lettera?" chiese Namjoon confuso.
"Una lettera di Do-yoon... Isabel ha detto di fermare Yoongi, se mai volesse fare qualcosa" gli informò nervoso.
"Che dice la lettera?" chiese Jin sconvolto, non comprendendo a pieno cosa il ballerino gli stesse dicendo.
"Non ho idea, ma lo sappiamo tutti: la leggerà, controlla regolarmente gli spostamenti di Isabel sui social e sui tabloide" disse Hoseok guardando i due amici.
"Altro momento critico in arrivo?" trillò Jin.
"Mmh dobbiamo essere preparati a ciò... sappiamo che ci sarà una lettera e che potrebbe creare problemi, lei vuole che lo teniamo distante da lei così faremo" disse Namjoon con fermezza nella voce, cercando di nascondere il panico.
"Io non so se posso, io sono quello che lo spalleggia"
"Dovresti smetterla...Hoseok non so se fa bene a lui" disse Namjoon serio.
"Lo so, ma almeno parla con me ogni tanto"
"Parla anche con Jimin... e non lo spalleggia" disse Namjoon.
"Se tu non te la senti, allora in questa occasione non devi spalleggiarlo, rimani neutrale... ci pensiamo io e Namjoon e sicuramente il piccoletto si unirà a noi" provò a dire Jin comprensivo.
"Lei mi ha chiesto di chiederlo a voi.... Ha detto: chiedi a Namjoon e Oppa Jin, anche se oppa è arrabbiato per quello che gli ho detto lui mi aiuterà" disse Hope con un sorriso asciugandosi una lacrima.
"Mi ha chiamato oppa?" chiese Jin con gli occhi lucidi.
"Si, ti ha chiamato così" sorrise gentile Hoseok, consapevole di quanto quel modo di chiamarlo lo stava rendendo felice.
"Isabel mi conosce bene, non importa cosa mi abbia detto o la freddezza, io capisco e l'aiuterò in tutto questo come meglio posso e come me lo permette. Farò di tutto per tenere Yoongi lontano, fino a quando non capiremo il vero motivo che la spinge a proteggerlo, fino a che..."
"Non saremo abbastanza influenti, ricchi, famosi e potenti per aiutarla?" finì per lui la frase Namjoon.
"Si... dobbiamo impegnarci, dobbiamo farlo" disse Jin serio.
"Ragazzi... Isabel ha detto una cosa che mi ha terrorizzato" disse Hobi chinando la testa e interrompendo quel momento combattivo di Jin e Namjoon, che cercavano di essere ottimisti malgrado tutto.
"Parlane con noi" disse Namjoon guardandolo gentilmente, quella situazione lo stava rendendo preoccupato, Hoseok sembrava fin troppo scosso, se lo sentiva che c'era altro.
"Ha detto che il fotografo si è suicidato, perché la persona che amava, con cui non poteva stare è morta" disse Hope tentennando.
"Cosa?" chiese Jin
"Era impaurita che se le fosse successo qualcosa, Yoongi avesse potuto fare lo stesso" disse tutto di un fiato.
"Non lo farebbe mai" disse Jin con decisione.
"Io... ci siamo noi" disse Namjoon incerto.
"Si... ma Yoongi ha sofferto di depressione, e sapete lo psichiatra, i pensieri suicidi... io ho paura" disse Hosoek.
"Faremo di tutto per farlo stare bene, lui non lo farebbe, è più forte adesso" disse Jin
"Si... ma ho paura" disse Hoseok
"Ci pensiamo noi! No Leader?" chiese Jin a Namjoon che era rimasto un attimo in silenzio.
"Si, ci siamo noi" disse.
"Sono stanco penso che andrò a dormire, domani ci aspetta una giornataccia" disse Hoseok rimettendosi in piedi.
"Qualunque cosa ci sia in quella lettera, lo terremo distante da Isabel, a qualunque costo, anche se lo dovessimo legare" disse Jin fiducioso.
"Andrà bene... non fasciamoci la testa già da ora" disse Namjoon cercando di trovare un po' di sicurezza nelle sue parole.
"Vado anch'io a dormire, domani abbiamo le prove alle cinque del mattino" disse Jin
"Okay buonanotte ragazzi" disse Namjoon.
Il leader si mise sotto le coperte e spense la luce, rimase immobile a guardar il buio nella sua camera.
Un senso di angoscia l'aveva pervaso tutto. Cercò di mandarlo via.
Nel caso fosse successa una tragedia avrebbe ricordato a Yoongi la promessa fatta a Isabel, era stata una promessa fatta per gioco, durante una ipotetica chiacchierata, ma pur sempre una promessa era: nessuno si sarebbe ucciso se il proprio amore sarebbe morto.
FLASHBACK AGOSTO 2012
"Cosa leggi?" chiese Isabel incuriosita sedendosi a terra sul prato vicino a lui.
"Romeo e Giulietta" disse Namjoon sorridendo.
"Waoo, è sorridi per quello?" chiese lei ironica.
"Sorrido perché mi sta piacendo, anche se è tragico" disse lui.
"Sai tutta la storia?" chiese lei, sbirciando il punto in cui fosse arrivato.
"Si, chi non la sa?" chiese guardandola stupito.
"Giusto... è il mio libro preferito" disse lei sorridendo.
"E sorridi per questo?" la prese in giro lui.
"Aigoo, no. È istruttivo" disse lei.
"Cosa hai imparato?" chiese lui incuriosito, da ciò che lei pensasse, adorava quando commentavano i libri insieme, Isabel riusciva a dargli sempre una versione diversa da quello che lui aveva compreso. Avevano un modo differente di vedere le cose ed era bello condividerlo.
"Che gli uomini sono stupidi e agiscono senza pensare alle conseguenze" disse lei.
"Cosa?" chiese lui sconvolto spalancando la bocca, non aspettandosi un commento del genere, ma qualcosa di più intellettuale.
"Si, Romeo è scemo, s' innamora di lei tanto per, fino a due secondi prima era innamorato della cugina di lei, poi combina casini su casini uccide il cugino di lei" disse lei con animo nella voce.
"Beh perché aveva ucciso Mercutio" provò a farla ragionare lui.
"Mercutio si è trovato in mezzo per un lieve incidente, se Romeo fosse stato onesto, non avrebbe creato tutto quel casino, non vai lottare e poi lo uccidi pur sapendo che la ragazza con cui ti sei sposato adora il cugino!" disse lei agguerrita.
"Okay che altro fa di sbagliato?" chiede lui scuotendo il capo in disaccordo.
"Uccide Paride senza alcun motivo, tanto per!" esclamò lei.
"Se poi fosse stato tranquillo a casa sua, lei si sarebbe risvegliata e sarebbe andata da lui, e invece BAM tutti e due morti!" esclamò sbattendo le mani in aria causando un bel rumore.
"La colpa non è tutta di Romeo, lui è innamorato" provò a prendere le sue difese Namjoon
"Se sei innamorato, e sai che lei ti ama, non ti andresti mai ad ammazzare, sai che lei ti vorrebbe vivo" annuì lei con il capo.
"Beh su questo non posso darti torto" disse annuendo serio.
"Se io dovessi morire, non vorrei mai che la persona che amo si uccidesse, la vorrei felice" disse lei tornando ad essere tranquilla e andando avanti con la sua tesi.
"Di cosa parlate?" chiese Yoongi apparendo di punto in bianco.
"Aigoo!" Urlò Namjoon guardandolo con orrore. "Perché appari sempre così!" disse Namjoon spaventato, Yoongi ghignò e fece spallucce sedendosi vicino a Isabel.
"Appare sempre così di soppiatto, dovresti saperlo vivete insieme" disse lei tranquilla.
"Tu perché non ti sei spaventata?" chiese Namjoon strizzando gli occhi irritato.
"Perché sono abituata a trovarmelo che gira per casa, senza che io lo sappia" disse lei facendo spallucce, come se quell'atteggiamento fosse del tutto normale.
"Ehi! Che cosa state facendo riunione segreta?" chiese Jin arrivando con il resto del gruppo.
"Io al dire il vero leggevo" disse Namjoon scuotendo la testa.
"Come sempre... mai sia che tu faccia qualcosa di diverso, piccolo cervellone" disse Hoseok sedendosi vicino a lui mentre la maknae line rideva al nomignolo: piccolo cervellone.
"Comunque parlavamo di Romeo e Giulietta" disse Isabel cambiando argomento dato la faccia irritata di Namjoon.
"Ah... tanta stima per romeo!" disse Jin fiero.
"Aigoo, non avevo dubbi a riguardo" sbuffò Isabel scuotendo il capo.
"Eh?" chiese Jin confuso, sembrava che lei lo stesse insultando in modo poco evidente.
"Ad Isabel non piace Romeo lo trova infantile" disse Yoongi porgendo il pacco di snack aperto alla ragazza che ne prese subito uno.
"Come mai Noona? Lui combatte per amore?" disse Jimin con tono candido.
"Ah, no. Fa solo disastri e secondo me Giulietta quando l'ha visto prendere il veleno avrà pensato che fosse stupido" disse lei agguerrita agitando le braccia.
"Giulietta muore con lui" disse Jin piccato.
"Giulietta è una ragazzina innamorata di quattordici anni, senza alcun potere nella sua vita e sola, avrà pensato beh... neanche questo cretino mi salva a questo punto meglio morire" disse Isabel con tono sarcastico, scaturendo le risate di Hoseok.
"Sta scherzando vero?" chiese il ballerino.
"No, è seria" disse Yoongi scuotendo la testa.
"Io avrei fatto lo stesso sarei morto per amore" disse Jin con fierezza.
"Io... non ne sono certo" disse Namjoon indeciso,
"Io non avrei avuto il coraggio" esclamò Hobie alzando le mani all'aria,
"Io l'avrei fatto!" disse Jimin con convinzione e Tae li diede il cinque "Anche io!"
"Io l'avrei rapita prima e sarei scappato" disse Jungkook con decisione.
"Ah uno che ragiona su sette" esclamò lei ridacchiando e mandando un bacio volante al più piccolo.
"Io non ho detto niente" disse Yoongi risentito e lei lo guardò come se sapesse già la risposta.
"Ehi perché pensi che mi ucciderei? È più probabile che non arrivi da lei e morirei di depressione in casa da solo" disse tranquillo.
"Aigoo...." Disse Namjoon scuotendo la testa.
"Tu sentiamo, signorina come reagiresti se l'amore della tua via morisse e non potresti stare con lui?" chiese Jin ghignando, aspettando la risposta di lei per poterle andar contro.
"Io.. probabilmente mi ubriacherei, mi farei morire di fame o probabilmente prenderei la macchina da ubriaca e forse morirei in un incidente d'auto contro un palo." Disse tranquilla.
"Ehi poi dici a me!" la rimproverò Yoongi ma ridendo.
"C'è una differenza tra quello che hai detto tu e quello che ho detto io" disse lei seria.
"Ah si? Sentiamola!" disse ridacchiando, già consapevole che avrebbe detto qualcosa di strano.
"Porterei Oppa in macchina con me per l'ultima volta, fuori due!" esclamò ridendo mentre tutti rimanevano sconvolti, aspettavano tutti qualche perla di saggezza e invece Yoongi rideva consapevole che lei avrebbe detto un'assurdità del genere, la conosceva bene.
"Aigoo, io con te in macchina non ci salgo! Anzi non dovrebbero salirci neanche i più piccoli" disse guardando i piccoli.
"Ehi io mi sono divertito!" esclamò Tae con allegria.
"Si ha fatto delle curve a super velocità" esclamò Jungkook mentre Jimin rideva.
"Al ritorno si cambiamo i posti, specie perché sono minorenni, dovrebbero andare in macchina con una persona responsabile" disse Jin indicandosi da solo.
"Io non voglio andare con lei, scusa noona ma mi spaventa la tua guida da come l'ha descritta lo hyung" disse Hoseok terrorizzato.
"Ci va il futuro leader" disse Jin serio.
"Ehm... se io dovessi diventare il vostro futuro leader... direi che sono indispensabile, non mi sembra il caso di farmi morire" disse piccato.
"Tranquillo Hyung guido io al ritorno" disse Yoongi ridendo mentre Isabel lo guardava male.
"Ah no! È la mia macchina e poi già è tanto che io ti abbia fatto guidare a metà strada" disse lei finta arrabbiata.
"Dovevo, stavi guidando come una pazza!" disse Yoongi mentendo spudoratamente, Isabel in realtà aveva guidato molto bene per via dei ragazzini, avevano fatto solo tutti finta che la sua guida fosse spericolata per dare fastidio a Jin, la maknae guardava la scena paonazza in faccia, cercando di ridere il meno possibile e con scarsi risultati.
"Ah! Ecco perché il cambio autista! Tu dalla prossima volta vieni sola!" disse Jin accusandola.
"Si certo.. e metà di voi viene a piedi, a meno che tu non li voglia mettere nel porta oggetti" disse lei sorniona, alzandosi in piedi .
"Dove vai?" chiese Yoongi.
"A prendere gli snack ho finito i tuoi" sorrise lei.
"Ah.. okay" sorrise lui di rimando.
"Comunque... non mi piace la risposta che hai dato" disse lei fermandosi e guardandolo dall'alto.
"Quale?" chiese lui confuso.
"Quella che ti lasceresti morire di depressione, se il tuo unico amore dovesse morire" disse con decisione lei.
"Non posso cambiare quello che penso" disse lui guardandola torva.
"Si, ma se dovesse succedere mi lasceresti sola, cambia risposta e pensiero" disse lei seria puntandoli il dito.
"Solo se lo cambi anche tu" disse lui.
"Okay prometti di non morire, se il tuo unico amore dovesse morire" disse lei dandoli il mignolo.
"Prometto" sorrise lui prendendo il mignolo e poi fecero congiungere i due pollici insieme per sigillare la promessa.
"Perfetto!" sorrise lei.
"Ah... ma se dovesse essere l'uno l'amore dell'altro, la promessa vale lo stesso?" chiese Jimin leggermente confuso.
"In che senso?" chiese Isabel non capendo
"Se voi due fosse innamorati e fidanzati e uno dei due dovesse morire vale la promessa?" chiese Tae traducendo l'amico .
"Ehm..." disse lei a disagio, mentre Yoongi fulminava entrambi con lo sguardo.
"Perché la promessa è per non lasciare solo l'altro... ma se state insieme e uno dei due muore, l'altro rimane solo" disse Tae ragionandoci sopra.
"Ehm...okay" disse Isabel confusa per poi guardare Yoongi.
"Promettiamo anche di non ucciderci , se l'altro muore" disse lei tranquilla evitando il discorso.
"Mmmh..." disse Yoongi.
"Cosa mmh?" promettilo disse lei porgendo di nuovo il mignolo.
"Non sono convinto..." disse lui.
"Invece devi, non vorrei mai che tu morissi a causa mia, dubito che tu voglia lo stesso" lo ribeccò lei.
"Okay lo prometto" disse Yoongi con rassegnazione riprendendo il mignolo e guardandola intensamente, lei sorrise soddisfatta.
"Problema risolto!" esclamò, diede un bacio sulla guancia a Yoongi e saltellò via andando a prendere gli snack, mentre Yoongi la guardava leggermente insicuro.
Angolo dell'autrice:
J-hooooooooooooooooooooope! Quanto spazio sta avendo questo ragazzo! Amore che è sulla panchina!
Piccolo Flashback ogni tanto sono necessari per alleggerire la tristezza di questi capitoli... a me servono o rischio di deprimermi ogni volta che provo a revisionare...
Un bacione a tutti....^_^
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