CAPITOLO 30 SEUL AGAIN


CAPITOLO 30 SEUL AGAIN

4 LUGLIO 2017 POMERIGGIO

Yoongi, Namjoon e Hoseok dopo aver lasciato l'aeroporto si erano diretti tutti e tre in agenzia per controllare una canzone a cui avevano lavorato durante in tour, mentre si trovavano nei vari alberghi.

Dopo aver vinto i Billboard, e finalmente finito la metà del Tour, tutti e tre i ragazzi stavano puntando a far meglio e a lavorare duramente. Namjoon aveva come sempre spalleggiato entrambi, e aveva compreso il perché di tutto quell'ossessione del lavoro.

Hoseok e Yoongi per quanto provassero a far finta di nulla, con un sovraccaricarsi di lavoro, lo stavano facendo solo perché volevano pensare il meno possibile alle questioni d'amore.

Il fatto di trovarsi di nuovo a Seoul, rendeva entrambi inquieti.

Si trovavano tutti e tre nello studio di Namjoon già da un paio di ore.

"Ragazzi pausa" disse Namjoon sospirando.

"Già stanco?" lo prese in giro Yoongi dandoli una leggera spinta.

"Vorrei chiamare un attimo Jisoo, so che è malata, e vorrei controllare come stia" disse stiracchiandosi e facendo schioccare il collo.

"Ah... quindi non ti vedi con lei stasera?" chiese Hoseok con un luccichio negli occhi.

"Dire proprio di no" guardò attentamente l'amico e sospirò "Non ti fare strane idee, non rimaniamo tutta la notte a lavorare, domani mattina ho del lavoro da fare con Pdoog, non posso non dormire" lo rimproverò scherzosamente il leader, sapendo che Hoseok non aveva per niente voglia di tornare a casa e stare solo con i suoi pensieri.

"Rimaniamo io e te?" chiese Hoseok a Yoongi che stava fissando perplesso lo schermo del computer.

"Ehm... io dovrei vedermi con Suran..." disse con voce quasi sussurrata, per poi mordersi l'interno della guancia a disagio.

"Ah.." esclamarono Namjoon e Hoseok contemporaneamente scambiandosi uno sguardo scettico.

"Io non ho chiuso con lei, e ci siamo visti a giugno in quei tre giorni che eravamo tornati qui." Spiegò il rapper a disagio.

"Pensavamo che avessi chiuso con lei" disse Namjoon scambiandosi sempre uno sguardo con Hoseok al suoi fianco, che credeva lo stesso.

"No... non ci sono riuscito, forse è meglio così" disse con voce bassa.

"Non ci credi neanche tu" disse Hoseok, scuotendo il capo.

"Domani dovrei vedermi con Dashimen" disse di colpo Yoongi guardando l'amico.

"Perché mai?" chiese Hoseok indurendo l'espressione del viso.

"Dobbiamo parlare di alcune cose. Lo sai che lo sentivo durante il tour, anche se non volevi sapere di cosa parlavamo" disse con una scrollata di spalle.

"Aigoo.. Yoongi pensavo che avessi voltato pagina dopo l'ultimo incontro con lei." Si intromise Namjoon guardandolo con orrore.

"Non chiuderà mai lo sappiamo entrambi, per questo dico che doveva chiudere con Suran" disse piccato Hoseok.

"Sei una mina vagante pronta a esplodere, combinerai solo disastri e lo sai!" lo accusò Namjoon.

"Io... ho un piano!" esclamò Yoongi.

"Non lo voglio sapere!" esclamò Namjoon irritato dalla situazione.

"Non guardare me non voglio saperlo neanche io, ho chiuso con tutta quella faccenda. Non voglio sapere niente di Isabel e Dashimen. Non avresti dovuto dirmi che ti vedi con lui" disse seccato Hoseok guardandolo in malo modo, ormai era sicuro di aver chiuso, o almeno provava a convincersi, appena atterrati a Seul aveva solo avuto il pensiero di volerlo rivedere.

"Pensavo che volevi approfittarne per incontrarlo" provò a dire Yoongi.

"No. Sinceramente non capisco come tu possa passare sopra a quello che è successo. Io questa non la perdono. Non ne voglio sapere nulla." Provò a fare il forte, e a far notare che gli era veramente passata.

"Aigoo stai sbagliando" sbuffò spazientito Yoongi.

"Aigoo state sbagliando entrambi. E detto questo io vi lascio, chiamo Jisoo e torno a casa." Disse Namjoon alzandosi guardando torvi entrambi.

"Mi lasci solo con lui?" chiese Hoseok indicando Yoongi.

"Sope for ever no?" disse con un accetto inglese per poi fare una falsa risata, prese il telefono e uscì dal suo studio lasciando i due da soli.


"No. Non ne voglio riparlare" disse Hoseok che stava guardando la porta chiusa da cui era appena uscito Namjoon, ma sapeva che Yoongi era in attesa probabilmente con una faccia addolcita per arruffianarlo e parlare con lui del suo futuro piano.

"Aigoo.. nessuno vuole parlare più con me!" disse con voce lamentosa.

"Si, abbiamo tutti deciso di chiudere, anche Taehyung... se ha deciso lui di non parlare più della questione, vuol dire solo una cosa" disse piccato Hoseok.

"Cazzo." Disse Yoongi sprofondando di più sulla sedia in cui era e prendendosi la testa tra le mani.

SERA

Jimin aveva convinto Yun-hee e fare un giro in macchina dopo essere arrivati a Seul, così da poter passare del tempo insieme e soli, senza nessuna distrazione.

Dopo essere stati insieme per ore a chiacchierare e a baciarsi, alla fine Jimin anche se riluttante, aveva accompagnato Yun-hee a casa.

Si trovavano entrambi davanti la porta di casa della ragazza.

"Sei sicura di non voler venire da noi?" chiese Jimin in imbarazzo.

"Si sicura, voglio stare con la mia famiglia in special modo con mio padre" disse lei sorridendo gentile.

"Mmh... allora non ci vedremo poi tanto in questi giorni?" chiese lui spalancando la bocca incredulo.

"Jimin siamo stati per due mesi sempre insieme, qualche giorno di distanza non farà la differenza" disse lei guardandolo arricciando il naso e trovandolo fin troppo melodrammatico.

"Omo! Ma io sento già la tua mancanza!" esclamò lui per poi abbracciarla come se stesse abbracciando un peluche gigante, facendola ridere felice.

"Non mi staccherò da te!" esclamò nel suo orecchio ridendole a gran voce, facendola ridacchiare di conseguenza.

"Dai, Jimin non fare così! Devo entrare in casa, e tu dovresti andare un po' a riposarti domani devi svegliarti presto per registrare!" esclamò lei cercando di farlo staccare, ma con pochi risultati.

"Mi stacco solo se prometti che vieni a trovarmi!" esclamò lui sorridendole vicino alla faccia e stampandole un bacio sulla guancia in modo giocoso.

"Jimin.. vedrò se riesco, ma non ti prometto niente, ho un po' di cose da fare" disse lei sorridendo comunque allegra.

"Ma dai!!!" cantinellò lui facendo il musetto come un bambino "Quali cose ci sono più importanti che stare con il tuo ragazzo?!" esclamò con finto risentimento, continuando a giocare con lei.

Yun-hee lo guardò leggermente triste, cambiando improvvisamente espressione del volto.

"Perché hai cambiato sguardo?" chiese lui confuso.

"Hai detto il mio ragazzo, ma non lo abbiamo detto a nessuno che stiamo insieme" disse lei leggermente perplessa.

"Io... ti ho spiegato il perché" provò a dire lui in modo impacciato.

"Dovremmo dirlo alla fine, domani dovrei vedermi con Isabel e Dashimen, posso dirlo almeno a loro?" chiese lei, avrebbe voluto dire tutto a Isabel subito, ma aveva evitato per ovvi motivi.

"Ehm... non lo so." Disse lui incerto, non voleva che loro sapessero, non voleva che ci fossero più legami con loro, ogni volta che entrambi apparivano, si creavano fin troppe turbolenze nel gruppo.

"Jimin?" disse assottigliando lo sguardo.

"Devi per forza vederti con loro? Non è meglio prendere le distanze, dopo tutto quello che è accaduto?" alla fine si fece coraggio provando a dire il suo pensiero.

"No. Sono miei amici." Disse lei guardandolo allibita.

"Quel Dashimen non mi è mai piaciuto, io sapevo che nascondeva qualcosa! Hai visto che ha combinato? Ha tradito tutti!" trillò lui.

"Jimin a volte sai essere veramente scemo. Mollami. Entro in casa si è fatto tardi!" disse lei con tono secco cercando di farlo staccare da lei.

"No dai! Non possiamo separarci arrabbiati" piagnucolò lui.

"Invece sì. Perché lo decido io. Domani mi vedo con loro anche se tu non vuoi. Vai a riposarti." Disse piccata, guardandolo in malo modo.

"No! Non fare così! Non voglio che mi lasci in questo stato!"

Lei lo guardò arrabbiata gli diede un bacio veloce sulle labbra. "Buonanotte Jimin" aprì la porta scappando dentro casa, lasciando impallato lì a guardare la porta chiusa.


Jimin entrò a casa con l'aria abbattuta. Jin che era sul divano in compagnia di Yuri e Soo-hee si voltò di scatto per guardare se fosse Taehyung di ritorno.

"Ah... dov'è Tae?" chiese, deluso alla vista di Jimin da solo.

"E io cosa dovrei saperne?" chiese stranito grattandosi la testa.

"Non è venuto con te ad accompagnare Yun?" chiese turbato.

"No. Sono andato solo." Rispose con tono scontroso, risentito da come la ragazza gli avesse detto ciao.

"Ah... puoi chiamarlo? A me non risponde" chiese con tono supplice.

Jimin si voltò a guardare le due ragazze sul divano, cercò di non far trasparire nessuna emozione, annuì con il capo. Jimin era certo che Taehyung non avrebbe mai risposto a nessuno e che probabilmente il ragazzo era fuggito in qualche suo nascondiglio segreto, proprio per non vedere Soo-hee, probabilmente era in casa appallottolato in qualche credenza.

"Sicuro che non è in casa?" chiese poi aggrottando la fronte.

"Si.. ne sono convinto, aveva detto che veniva con te ad accompagnare Yun a casa e poi mi raggiungeva qui" disse con astio, avrebbe dovuto capirlo che era una delle solite scuse di Taehyung per non parlare con Soo-hee, aveva usato scuse del genere per tutto il viaggio, per non chiamarla.

"Eh? Strano... provo a chiamarlo, vado in camera, in caso di novità ti dico!"

"Non vuoi rimanere qui?" chiese cercando di non trillare con la voce, guardandolo supplice.

"Ehm... ho bisogno di una doccia e di riposo, mi dispiace. Ciao ragazze!" e con un sorriso falso ma smagliante, Jimin si voltò e corse quasi via dalla stanza lasciando Jin al suo destino.


"Ehm... mi dispiace, Soo-hee, ma non so proprio, dove possa essere finito, ero convinto che fosse con Jimin" disse con tono colpevole.

"Non ti preoccupare Oppa, non è colpa tua" provò a essere gentile lei.

"È Taehyung che dovrebbe vergognarsi per come la tratta! Jin Oppa dovresti dirgli qualcosa! Sta ferendo Soo-hee!" strillò Yuri con rabbia.

"Ehm... non sono responsabile del comportamento dei miei amici" provò a dire lui a disagio "Non credo che Taehyung, la voglia ferire, lui è un po' sbadato, con la testa sempre in movimento, a volte non fa caso alle cose" provò a giustificare l'amico, pur sapendo benissimo, che Taehyung lo stesse facendo di proposito ad evitare Soo-hee, sicuramente avendo in testa qualche piano malefico.

"Così non va! No, non va! Non solo non possiamo seguirvi in tour, poi lui torna e non corre subito da Soo-hee! Dovrebbe correre da lei è la sua fidanzata" disse lei agguerrita.

"Dai Yuri, non fare così, forse avrà avuto un contrattempo, vedrai che Taehyung arriverà! Io ci credo, lo so che mi ama, è fatto così con le testa molto fra le nuvole" provò a dire Soo-hee con voce lieve e dannatamente zuccherosa.

"Yuri tesoro calmati, anche Soo-hee non è arrabbiata, prometto che parlerò con Taehyung" provò a rassicurarla lui, facendo un sorriso impacciato e sorridendo anche Soo-hee.

"No, che non mi calmo!" trillò lei.

Jin la guardò con rassegnazione e si sedette sul divano, provando a chiudere le orecchie, intuendo che fosse inutile continuare a discutere, tanto lei non si sarebbe calmata e avrebbe continuato a invenire contro Taehyung.

La guardò aggrottando un attimo la fronte, era un anno che era fidanzato con Yuri e incominciava a notare nuovi aspetti della sua ragazza che non aveva mai mostrato, si sentiva sempre meno fiducioso nei suoi confronti e incominciava a piacergli sempre di meno.


Taehyung si aggirava di fronte al ristorante di Hye-ri, leggermente insicuro se entrare e chiedere se ci fosse un posto per cenare.

Durante il tour aveva pensato spesso a lei, l'aveva cercata sui social senza risultati, ma aveva trovato il sito del ristorante dove aveva trovato una foto della ragazza, che aveva immediatamente salvato e custodito nel suo cellulare.

Aveva anche atteso per due mesi un messaggio che non era mai arrivato, per una volta le sue certezze erano venute meno, lui che sapeva carpire le mosse di tutti, si era convinto che Hye-ri gli avrebbe scritto un messaggio, dato il numero lasciato insieme ai due pupazzetti.

Ciò non era avvenuto, non era arrivato nessun messaggio, ma questo non lo aveva scoraggiato, anzi era pronto a combattere e a farsi valere.

Era pronto a convincere Hye-ri a dargli una chance, era pronto anche a perseguitarla fino allo sfinimento. Avrebbe fatto di tutto per passare dei momenti con lei e per conoscerla meglio, no che ne avesse poi molto bisogno, pensava già di sapere tutto di lei, aveva quel sensore che fosse lei quella giusta.

Lui era talmente testardo, da sapere che alla fine lei avrebbe ceduto, e si sarebbe resa conto che sarebbero stati perfetti insieme.

Si annusò di nascosto le ascelle, avrebbe dovuto fare una doccia prima di presentarsi lì, ma sapeva che a casa stava Jin con Soo-hee, e lui non aveva la ben che minima voglia di vedere quella che a tutti gli effetti era la sua fidanzata.

Prese un respiro profondo, doveva entrare e parlare con lei, doveva andare da lei.

05 LUGLIO 2017 05:30

Yoongi si era svegliato presto erano le cinque del mattino, era rimasto disteso sul letto a guardare il soffitto, con Suran che dormiva profondamente vicino a lui, ma lui come sempre era con la mente altrove.

Si alzò dal letto deciso ad andare via, incominciò a camminare lento dirigendosi verso il bagno.

Gocce di sangue visibili solamente a lui, cadevano lente e facevano un leggero rumore udibile solo a lui.

Se io avessi una macchina del tempo, tornerei indietro nel tempo e farei in modo di non averti mai incontrato.

Era stato come ricevere una coltellata in pieno petto.

E il sangue cadeva lento, posandosi sul pavimento.

Non voglio amarti più. Vorrei non averti mai amato. Farò di tutto per non amarti più, non importa quanto tu voglia lottare per entrambi. Io non voglio più lottare. Non credo ne valga la pena.

Lei aveva continuato a infliggergli altre coltellate.

E il sangue aveva continuato a cadere.

Tu sarai solo un ricordo in un domani quando mi sposerò e crescerò i figli che avrò con lui. Io scelgo lui, no te.

Coltellate, erano state tutte coltellate inflitte al suo corpo. Lei continuava a infliggerli coltellate, e lui continuava a gocciolare sangue, e perdere parti di sé.

Erano mesi che gocciolava sangue, e non riusciva a far nulla per farlo smettere di scendere.

Era arrabbiato, sapeva che solo la rabbia dentro di sé l'avrebbe fatto resistere a tutto quel dolore, sapeva che doveva utilizzare quella rabbia per continuare a lottare in segreto. Ormai era solo, nessuno più era dalla sua parte, avevano tutti rinunciato a immischiarsi in quella faccenda. Avevano tutti preso le distanze. Lui si era isolato, aveva deciso di far finta di nulla, che niente fosse successo, che non c'era nessun sangue a imbrattare il pavimento dove lui continuava a camminare in circolo, cercando una soluzione.

Soluzione che non trovava, soluzione che non c'era.

Poteva solo arrendersi.

Tutti pensavano che si fosse arreso ormai.

Era quella la vera illusione, non la speranza.

La speranza avrebbe continuato a dimenarsi in lui, e non gli avrebbe permesso di arrendersi.

Dopo essersi lavato il viso, si avviò in silenzio di nuovo nella stanza da letto, doveva andarsene da lì, aveva bisogno di agire.

Era di nuovo a Seul, avrebbe tenuto le distanze da Isabel solo per non causarle più problemi di quanti già avesse, ma avrebbe comunque agito, l'aveva già fatto a distanza durante il tour, senza che nessuno se ne fosse agito.

Aveva agito, ed era il momento di continuare con il suo piano.

Si vestì velocemente, andò in soggiorno per prendere il borsone che aveva nascosto in un mobile, e lasciò il suo appartamento, senza curarsi della ragazza che era nel suo letto a dormire, non era carino da parte sua andare via così, ma proprio non riusciva più a stare fermo e far finta di nulla.


Arrivato a destinazione, come sempre aveva trovato il solito portiere ad accoglierlo, ci aveva anche scambiato due chiacchiere, così da potergli alleggerire il turno notturno che era quasi al termine.

Avevano chiacchierato di quella prima volta in cui si erano incontrati, di quando lui era stato così istintivo e si era recato in quello stesso stabile in quello stesso orario. Un orario improponibile, le cinque e mezzo del mattino.

Si avviò verso il suo appartamento, perché anche se era intestato a Dashimen, era il suo l'appartamento, era la casa sua e di Isabel.

01-01-2013 digitò il pin ed entrò.

Si ritrovò a respirare di nuovo dopo aver trattenuto il fiato per tanti mesi.

Le gocce di sangue si erano fermate, non cadevano più.

Era a casa.

Poggiò il suo borsone per terra, e guardò la serie di scatoloni nell'ingresso, non ricordava di avere ordinato così tante cose, leggermente frastornato, lasciò le sue scarpe nell'armadio, prese le sue solite ciabatte, e decise di mettersi subito a lavoro, aveva tanto da fare.


Dopo ore e ore di spostamenti di mobili, e di duro lavoro per arredare casa di nuovo, si lanciò sul divano con un grande sospiro misto a un grugnito.

Si sentiva soddisfatto, era riuscito a spargere pezzetti di se per tutta la casa, aveva anche comprato una stampate, e stampato tutte le foto sue e di Isabel che erano custodite del computer della sua stanza studio.

Aveva lasciato se stesso ovunque e aveva anche pulito tutto, si era reso conto che Isabel nell'ultimo periodo non era passata da quella casa, ma sapeva che alla fine sarebbe tornata, perché lei l'aveva promesso: sarebbe tornata sempre.

Ad attenderla in quel loro appartamento, ci sarebbe stato lui, se non in persona, ci sarebbero stati i suoi oggetti personali, e le loro foto.

Lei non sarebbe mai potuta andare avanti con la sua vita, e lui era diventato talmente cocciuto e spavaldo, si era intestardito tanto, le avrebbe ricordato sempre che era lui il suo destino, alla fine lei avrebbe dovuto ritrattare e dire che era vero che l'amava ancora.

Prese un attimo il telefono e incominciò a digitare un messaggio.

Ti aspetto nell'appartamento di Isabel.

05 GIUGNO 2017 ORA DI PRANZO

Isabel, Dashimen e Yun-hee si trovavano al ristorante dell'hotel a chiacchierare durante il pranzo, e ad aggiornarsi degli ultimi eventi personali.

Gli argomenti Bts, Yoongi e Hoseok non erano stati ancora minimamente menzionati, nessuno di loro sapeva se fosse il caso di farlo o meno.

"Il tuo telefono continua a fare bip" disse Isabel a un certo punto, dopo aver osservato attentamente Yun-hee che era intenta a mangiare e continuava a ignorare il telefono.

"Chi stai ignorando?" chiese Dashimen con alzata di sopracciglio incuriosito.

"Ti prego non dirmi che hai detto a Taehyung che sei venuta qui e sta cercando informazioni" disse Isabel, pensando che solo Tae potesse insistere in quella maniera.

"No, non è Taehyung, che tra l'altro è strano ultimamente. È sembrato depresso per tutto il tour, strano da lui." disse lei pensierosa, Taehyung si era isolato molto di più nell'ultimo periodo, lei aveva provato a passare del tempo con il ragazzo, ma Jimin le aveva fatto una scenata di gelosia in privato, lei si era innervosita, avevano litigato come sempre, però lei non aveva lottato per Taehyung, si era fatta da parte.

"Forse senza di me ci si diverte di meno" disse Dashimen con ironia, facendo ridacchiare entrambe le ragazze.

"Mmh.. non lo so, è strano, più del normale" disse lei in pensiero.

"Ti prego, togli la suoneria o rispondi" disse Isabel sentendo l'ennesimo bip del telefono.

"La suoneria mi serve, se mi chiama mio padre o dal lavoro, non posso toglierla!" trillò lei per poi guardare il telefono sul tavolo, con astio.

"Allora rispondi a chiunque ti mandi tutti questi messaggi! Non è Yoongi vero?" chiese titubante Isabel, e nominando colui che non avrebbe dovuto nominare mai più nella sua vita.

Dashimen si voltò a guardare Isabel incuriosito, non parlavano più di Yoongi, non dopo l'ultimo incontro, era come se fosse scomparso dalla loro vita, o almeno da quella di Isabel, dato che lui continuava a tenersi in contatto, ma questa volta non in segreto, aveva raccontato a Isabel della sua messaggistica, lei aveva solo annuito e detto che andava bene così, l'importate era che lei non ne sapesse nulla.

"È Jimin" sbuffò Yun-hee cercando di fingersi irritata, ma non riuscendoci poi molto poiché aveva sorriso spontaneamente.

Isabel e Dashimen si scambiarono uno sguardo di sintonia.

"Jiminnnnn" trillò Isabel vezzeggiando il suo tono di voce.

"Ah!" esclamò Dashimen puntandole il dito.

"Stiamo insieme... ma nessuno lo sa." Disse lei con tono basso, quasi in un sussurro.

"COSA!" esclamarono entrambi all'unisono, boccheggiando per lo stupore, Isabel addirittura saltò in piedi sconvolta.

"Quando cavolo avevi intenzione di dirlo, è un ora che siamo a pranzo!" urlò Isabel con rimprovero, incredula per la notizia appena sentita.

"Che cosa vuol dire che non lo sa nessuno? Perché lo state nascondendo? Non porta niente nascondere le cose! Io dovrei essere d'esempio!" esclamò Dashimen in preda al panico.

"Lo so che non porta a niente nascondere le cose, ma lui vuole così! Aigoo calmatevi entrambi, non è nulla di che!" provò a dire lei con voce di panico e agitando le mani facendo segno ad entrambi di calmarsi.

"Nulla di che? Mi prendi in giro? Sono anni che lo ami, finalmente state insieme, e tu non mandi un messaggio dopo averlo slinguazzato?" la rimproverò Isabel basita da quel comportamento.

"Non essere volgare!" trillò scherzosamente Dashimen dando un colpetto a Isabel e incominciando a ridere per via della faccia della ragazza.

"Non mi sembrava carino farlo, lui aveva chiuso con Hoseok e tu.. beh non stavi molto bene!" trillò lei in sua difesa.

"Io non sto mai bene! E lui risolverà con Hoseok, se solo si decidesse a mandare un messaggio!" guardò con rimproverò Dashimen.

"No! Dopo il suo non ti amo, come potrei mandare un messaggio? Sei del tutto pazza!" la guardò alzando gli occhi al cielo irritato, per poi tornare con lo sguardo al suo telefono che faceva bip.

Anche le ragazze puntarono gli occhi sul telefono di Dashimen, avevano avuto tutti e tre la sensazione che potesse essere Hoseok ad aver inviato un messaggio.

"Controlla chi è!" esclamò Isabel sulle spine.

"Mmh." Disse Dashimen, prese il telefono con le mani tremanti, e lesse il messaggio, per poi sbuffare, "Devo andare" disse con tono sconfortato.

"Chi è?" chiese Yun confusa.

Dashimen guardò Isabel sospirando profondamente.

"Lui?" chiese lei tentennando, pensando a Yoongi.

"Si, avevamo appuntamento, devo andare. Se vuoi, ti dirò?" provò a dire lui.

"No, ma fatti aiutare a risolvere con Hoseok." rispose lei secca.

"Ci provo... vado bellezze, mi aggiornate un'altra volta" disse con tono depresso e alzandosi, salutò le due ragazze dando ad entrambe un bacio sulla guancia e andò via.


"Lui? Yoongi?" chiese Yun-hee.

"Si...parlano, non so di cosa, non lo voglio sapere." Disse lei alzando gli occhi al cielo.

"Parlano Sicuramente di te . Nessuno più sta a sentire Yoongi, hanno voltato pagina, anche Taehyung non ti nomina più." La informò Yun.

"Dici che c'entro io con il fatto che Taehyung sia più strano del solito?" chiese Isabel confusa.

"Non lo so.. tu, Dashimen, la fidanzata... un po' tutto penso" disse lei incerta, non sapendo il vero motivo del perché Taehyung fosse stato così strano nell'ultimo periodo.

"Ah... Alla fine con quella ragazzina che gli aveva presentato Oppa Jin si è fidanzato?" chiese lei incuriosita e sorridendo.

"Ah... non c'è niente da sorridere, a Taehyung lei non piace, sinceramente sia lei sia la cugina, che è la fidanzata di Oppa Jin, non piacciono a nessuno." Disse schiettamente Yun-hee scuotendo il capo, guardò Isabel indecisa se raccontarle della collana, non le aveva mai detto nulla a tal proposito.

"Ah si? Che hanno di strano, aspetta se a Taetae non piace perché ci sta insieme?" chiese lei stranita, Tae non faceva mai ciò che non sentiva giusto di fare.

"Ah... non so se dirtelo o meno... è una situazione complicata, dove nessuno sinceramente ci ha capito poi molto. E tra l'altro questa situazione sta destabilizzando tutti, anche se nessuno ne parla più. È come se sia rimasta in sospeso, senza aver trovato una conclusione" disse lei perplessa, nessuno aveva più fatto cennò a niente durante il tour, nessuno aveva parlato di nessuna problematica. C'era tanta tensione tra tutti loro, ma nessuno si era mosso per risolverla, sembrava come se a tutti andasse bene per una volta far finta di nulla.

"Yun... non ho capito un accidenti" disse Isabel boccheggiando confusa e aggrottando la fronte.

"La fidanzata di Jin... Yuri" disse con faccia schifata "Pensiamo tutti che abbia rubato la tua collana" disse lei incerta.

"La mia collana?" chiese Isabel spalancando la bocca e toccandosi il collo scoperto.

"Si.. Yoongi ne è sicuro... Tae continua a stare con la cugina per recuperarla... ma il fatto che nessuno delle due è venuta in tour, non so bene cosa sia successo, non lo so.... Sono solo al coerente che entrambe conoscevano la ragazza del ristorante, e che lei le ha chiamate Chang... e questo non era il cognome di cui noi eravamo a conoscenza" disse Yun-hee.

Isabel rimase un attimo in silenzio, cercando di collegare tutti i pezzettini, ma non capendo poi molto, non comprendeva cosa c'entrasse la sua collana e perché fosse sparita.

"Mmh... ci sono tanti Chang.. hai detto Yuri e l'altra come si chiama?" chiese lei incuriosita.

"Soo-hee..."

"Mmh... come fa Hye-ri a conoscerle?" chiese Isabel, sempre più turbata, a riguardo.

"Stessa scuola a quanto sembrava" fece spallucce Yun-hee.

"Hye-ri è andata a scuola privata, fa parte dei Chaebol... quindi anche loro suppongo, se hanno dato un altro cognome...Chang... i Chang sono tanti. Erano al ristorante? Aigoo non ricordo poi molto, non ho badato ad altre facce... mannaggia!" trillò lei.

"Pensi di poterle conoscere?" chiese Yun leggermente incredula.

"Può essere... conosco tante persone. Dovrei vederle. Ma perché ha preso la mia collana, se è fidanzata con Jin?" chiese lei non capendo, le faceva male il fatto che qualcuno avesse la sua collana, ma stava cercando di non darlo a vedere.

"Non lo so, non lo sa nessuno. Lei continua a dire di non averla presa, e Yoongi continua ad accusarla. Jin ha preso le sue parti, ma dopo la rivelazione del cognome, non so il perché loro non sono venute in tour. Taehyung mi ha detto che sono comunque sempre entrambi fidanzati e sembra come se Jin stesse prendendo tempo, forse è confuso" provò a spiegare lei quelle poche informazioni che aveva.

"Indagherò appena avrò del tempo libero, nel caso ti faccio sapere... ora lasciamo perdere tutto questo e raccontami di Jiminieeeeeee" disse lei sorridendole ammiccandole e facendola arrossire violentemente sulle guance.

Isabel si mise in posizione d'ascolto aspettando che Yun-hee incominciasse a raccontarle tutto.

Era felice per la sua amica, finalmente c'era una notizia positiva in tanto schifo che tutti avevano vissuto, voleva essere felice per la sua amica.

Non poteva stare male per una collana, non poteva permettersi di stare male per Yoongi.

Voleva essere felice per la sua amica, non voleva più farsi coinvolgere da altri fatti.

Angolo autrice:

Capitolo di passaggio, tornano tutti! Dopo il tour a far finta di niente dei problemi i bts ora si ritroveranno a dover far i conti con tutto!

Namjoon per il momento è quello più stabile.. giustamente non sa cosa incombe su di lui.

Hoseok Nega il tutto come sempre.

Yoongi fa quel che li pare, e tutti lo ignorano.

Jin cerca di capire come far funzionare le cose, ma è frustrato, Taehyung neanche aiuta dato che va girando per i fatti suoi.

Jimin e Yun stanno insieme ma nessuno lo sa!

Isabel ora sa anche della collana! 

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