CAPITOLO 63: ANOTHER GIRL
CAPITOLO 63 ANOTHER GIRL
20 NOVEMBRE 2015
"Vado io" disse Namjoon in un sussulto andando ad aprire, Nam aprì la porta e rimase immobile davanti alla persona che gli si era palesata davanti.
"Che cosa fai tu qui?" chiese sconvolto guardando Isabel.
"Sono venuta a recuperare Ha-rin, so che è qui" disse gelida.
Yoongi a sentire la voce spalancò la bocca e guardò Jin, come a chiedere se fosse vera la voce che sentisse, ma Jin non rispose allo sguardo, aveva stretto gli occhi e fissava la spalla di Namjoon in cerca di risposte pure lui.
"Si è qui, lui chi è?" chiese Namjoon osservando l'uomo dietro di lei.
"L'investigatore di mio padre è qui per tenermi d'occhio mentre recupero Ha-rin, lo puoi far uscire per favore?" chiese gelida sperando che lui non la facesse entrare.
"Oh la regina dei ghiacci è arrivata fin qui, perché non entri, c'è qualcuno che muore dalla voglia di vederti!" urlò Ha-rin mentre Yoongi ancora fissava la porta senza muovere un muscolo e fare un fiato.
"Entriamo forza" disse l'investigatore ghignando.
Isabel guardò Namjoon senza mostrare alcuna emozione "Possiamo? Ho veramente urgenza di recuperare quell'idiota" disse lei secca.
"Certo, entra" disse serio, e Isabel varcò la porta del nuovo appartamento dei ragazzi.
"Sei tu" disse Yoongi quasi in un sussulto, che a Isabel sembrò quasi un urlò atroce pronto a lacerarle il cuore.
Alzò lo sguardo su di lui per una frazione di secondo e il tempo sembrò fermarsi.
"Si" sussurrò lei distogliendo lo sguardo, si sentiva come se mille lame la stessero colpendo dritta al petto e sentiva ritornare il senso di colpa provato a mandare via durante la terapia.
"Noona siediti!" esclamò Tae felice di vederla lì dopo tanto tempo, speranzoso che le cose si sarebbero finalmente risolte.
"Non posso, sono venuta solo per lui" disse indicando Ha-rin "Vestiti muoviti, non ho tempo da perdere" disse schiettamente verso il ragazzo.
"Ma come? Sei arrivata fin qui non vuoi scambiare un paio di chiacchiere con loro, sai Yoongi ha parecchie domande su di te" rise Ha-rin.
"Non importa quali domande lui abbia. Mio padre ti sta aspettando. Ti avevo detto che dovevi stargli lontano" disse secca.
Yoongi strabuzzò gli occhi a lei non importava se lui avesse delle domande, se lui ancora l'amasse a mala pena l'aveva guardato, Jin in quel momento si avvicinò all'amico per dargli tutto il sostegno possibile, non staccando gli occhi di dosso a Isabel studiandola attentamente.
"Che cosa hai fatto? sei andata veramente da tuo padre? Che cosa mi farà" disse Ha-rin cambiando espressione del viso, e smettendo di fare lo spavaldo, incominciando a tremare impaurito dalla situazione.
"Io non ho fatto niente, sei tu che ti sei messo in questo pasticcio, mio Padre mi ha chiamata, dicendomi dov'eri e che dovevo venirti a recuperare, come se io avessi tempo da perdere da passare dietro a te" disse gelida.
Tutti la stavano osservando, senza realmente riconoscerla, quello non era per niente il modo di essere di Isabel, sembra perfida e pure fin troppo.
Nessuno osava fiatare non sapendo cosa dire, Yoongi continuava a rimanere zitto, paralizzato con i pensieri a mille, incapace di agire.
"No, tu! Sei stata tu! Mi avevi minacciato e hai agito perché mi hai visto con lui." Disse Ha-rin in panico guardando lei terrorizzato e poi Yoongi fermo impalato.
"Aigoo, io non ho fatto un bel niente, razza d'idiota, pensi che mi faccia piacere essere qui? Questa è tutta colpa tua. Io ti avevo avvertito. Ma tu come al solito hai deciso di fare di testa tua. Guarda come sei ridotto." sbuffo lei schifata.
Yoongi trattenne il respiro a lei non faceva piacere stare in casa sua, e ancora non lo degnava di uno sguardo, parlava solo con Ha-rin rimproverandolo in maniera gelida e autoritaria sembrando completamente un'altra persona.
"Come sono ridotto? È tutta colpa tua mi hai ridotto tu così" urlò lui.
"Aigoo io non ho fatto un bel niente, ti sei fissato tu, ti avevo detto dal principio di lasciarmi perdere. Non è il posto per discutere, prendi i tuoi maledetti vestiti o giuro che ti prendo a calci in mutande fino alla Macchina" disse lei con rabbia facendo gelare tutti nella stanza.
"Isabel, ma che stai dicendo?" cercò di intervenire Jin stupito dal modo di parlare di lei. Isabel si bloccò immediatamente, si girò a guardarlo con viso impassibile.
"Non sono affari tuoi" disse secca freddandolo sul posto.
"Noona! non puoi parlare così allo Hyung" esclamò Jimin rimproverandola.
"Omo, non sono venuta qui per discutere con voi, ma solo per prendere quell'imbecille" disse Isabel con uno sbuffò e incrociando le braccia al petto.
"Possiamo parlare in privato" disse Yoongi agendo d'istinto, senza neanche accorgersi di essere stato lui a parlare fino a quando lo sguardo gelido di lei non si posò su di lui.
"Cosa?" tentennò lei boccheggiando appena, non aspettandosi quella domanda così all'improvviso.
"Voglio parlarti in privato" disse serio
Isabel si girò a guardare in un attimo fugace l'investigatore e poi di nuovo Yoongi.
"No" disse secca
"No?" disse Yoongi sentendo la rabbia montare per il rifiuto di lei "Io e te parliamo in privato ora, ho molto da dirti" disse lui assottigliando gli occhi.
"Non ha importanza cosa hai da dirmi, io non sono qui per te o per i tuoi amici. Devo solo prendere Ha-rin" ribadì il concetto la ragazza, cercando di non vacillare e rimanendo legata alla sua maschera.
"Parlare con me per cinque minuti, mentre si cambia non credo ti possa creare problemi" disse lui e lei guardò di nuovo l'investigatore che sogghignò.
"Ti ho detto di no. Non ho nulla dirti"
"Io invece si, ho da dirti" disse lui arrabbiato.
"Io non voglio ascoltare." disse freddandolo.
"Come puoi essere diventata così??" disse Jimin con voce tremolate guardandola male "Ti sta chiedendo solo di parlare, come puoi essere diventata così crudele!" urlò il ragazzo "Cinque minuti non ti cambiano la vita! Sei qui, lui è qui! Noi siamo qui! Ma tu sembri un'altra persona! DOVE È LA NOSTRA NOONA!" urlò Jimin lasciando tutti di sasso, Hobi si avvicinò a lui e li mise una mano sulla spalla per trattenerlo, rivolgendo uno sguardo di biasimo verso la ragazza.
Namjoon osservava Jin che era rimasto impassibile cercando di studiare la situazione ma quasi in preda alla confusione e questo si poteva tonare da come stringeva con forza i lembi delle maniche.
Jungkook diede le spalle a tutti e si tappò le orecchie per non sentire le urla di Jimin.
Yoongi aveva gli occhi lucidi, le urla di Jimin erano le sue urla, quelle che tanto avrebbe voluto far uscire fuori dalla sua di bocca, ma che non riusciva a farlo.
Tae rimase impassibile a sentire il suo migliore amico urlare, guardava solo l'investigatore vicino a lei che continuava a ghignare, poi fece saettare gli occhi su Isabel che cercava di tenere un contegno e la maschera che si era costruita. La vide quella patina di tristezza negli occhi di lei, che provava a cacciare via ma che non voleva andare via. "Jimin smettila" disse con il viso serio.
"La vuoi giustificare ancora?" urlò lui.
"Io..." stava per dire i suoi pensieri ma si fermò guardando Jungkook che era terrorizzato in quel momento, il più piccolo aveva capito come lui che quel investigatore avrebbe causato danni a Isabel.
"Noona facciamo vestire Ha-rin e te lo mandiamo, puoi aspettare fuori" disse V guardando la ragazza.
"Gr-az--ie" disse lei, ma la sua voce vacillò e l'investigatore se ne accorse subito così come tutti nella stanza.
Cercò di riprendere il contegno e si voltò verso l'investigatore dicendo "Non c'è bisogno di aspettare qui, tu fa quello che ti pare io vado fuori. Penso sia abbastanza"
"Sai non ne sono convinto" ghignò l'uomo,
"Non mi importa di cosa tu sia convinto. Dovevo entrare dire ad Ha-rin che dobbiamo andare e portarlo da mio padre. Posso aspettarlo anche fuori di qui." disse freddamente per poi girarsi trovarsi faccia a faccia con Namjoon e in quel momento vacillare con lo sguardo e mostrare al Leader il suo dispiacere. Namjoon si accorse dello sguardo di lei e intravide la paura negli occhi della ragazza.
"Grazie per avermi fatta entrare, aspetto fuori vicino alla macchina" disse e con un inchino fece per andarsene.
"No!" urlò Yoongi che incominciò a correre per bloccarla, ma l'investigatore lo bloccò urlando "Non puoi avvicinarti a lei!" scaraventandolo a terra.
Isabel si girò di scatto fulminando l'investigatore con lo sguardo.
"Che cazzo fai" ringhiò la ragazza e tutti gli sguardi tornarono su di lei.
"Oh finalmente una reazione, finalmente qualcosa da riferire" ghignò l'uomo e lei assottigliò gli occhi.
"Qualcosa da riferire? Solo perché ti sto rimproverando per aver buttato un Idol a terra? Se questi ragazzi decidono di denunciarti ed esce la notizia che l'investigatore privato di mio padre lancia a terra degli Idol cosa accadrebbe secondo te?" disse lei ricomponendosi.
"Non può uscire la notizia" disse lui sicuro di sé.
"Ah si? Io non ne sarei sicura, nulla è certo nella vita, se dovesse succedere qualcosa del genere, ci sarebbe uno scandalo e tu mio caro perderesti il tuo favoloso lavoro del grattarti la pancia in macchina mentre sorvegli una ragazzina, ma che ti fa guadagnare un mucchio di soldi. Vuoi questo?" chiese lei minacciandolo e sfidandolo con lo sguardo assottigliato.
"Perché se vuoi questo te lo faccio perdere subito il lavoro" ghignò lei
"Io, ho sbagliato" tentennò l'investigatore incominciando ad avere dubbi e paura che potesse realmente perdere il lavoro.
"Appunto, ora andiamocene prima di cercare altre reazioni inesistenti e creare danni" disse lei "E tu muoviti ho altro da fare che aspettare te" si rivolse ad Ha-rin, poi lei si avvicinò a Yoongi e li porse la mano.
Yoongi rimase un attimo interdetto a guardare la mano di lei davanti a lui, poi alzò gli occhi sul suo viso.
"Cosa diavolo ti è saltato in mente." lo rimproverò lei.
"Dovevo provarci" disse lui scosso dal fatto che lei lo stesse rimproverando non immaginandoselo.
"E provandoci ti sei fatto male. È la caviglia?" disse lei guardando la caviglia di lu.i
"Si, ma non è niente, lascia stare" provò a dire Yoongi provando ad alzarsi.
"Devi metterci il ghiaccio" disse lei arrabbiata.
Lui si fermò a guardarla, quella scena era familiare ma le loro battute erano al contrario, prese la mano di lei per alzarsi, ma la lasciò andare quasi subito come se ne fosse stato scottato.
A quel contatto così breve, lei si sentì rabbrividire, desiderava di più, voleva poterlo stringere a sé. Spalancò gli occhi dandosi della stupida, aveva fatto cadere la sua maschera di freddezza aiutandolo, dandoli la sua mano, standoli tanto vicino.
Non poteva farlo doveva rimettere la sua maschera e tornare alla realtà.
"Mi dispiace, stai bene?" disse tornando ad avere un tono distaccato, e formale e facendo alcuni passi indietro.
"Va bene. Puoi andare. Ti manderemo Ha-rin" disse freddamente Yoongi, dato il tono di lei di nuovo freddo.
"Grazie" disse lei rimanendo ferma davanti a lui che voltò lo sguardo perché il dolore in quel momento era troppo.
Isabel chiuse gli occhi per una frazione di secondo e poi guardò Jin che si avvicinò a Yoongi e appoggiò la mano sulla sua spalla rimanendo con gli occhi fatti a due fessure e il cervello in movimento.
Il maggiore annuì "É meglio che tu vada, Isabel non tornare mai più qui" disse gelido.
"Sarà fatto" disse lei abbassando il capo "Non vi causerò più disturbo" disse la frase guardando Jimin che aveva gli occhi rossi e Hope che era rimasto incollato a lui con la faccia arrabbiata.
Isabel si voltò per guardare anche Jungkook che dava le spalle a tutti poi di nuovo V che era impassibile, si voltò di nuovo verso la porta per andare via scambiò un segno di saluto con Namjoon.
Isabel si trovava in macchina quando vide J-hope scortare Ha-rin fuori dallo stabile. Era entrata in macchina e lì era rimasta ferma ad aspettare, con la testa in confusione e il cuore farle male.
Il ballerino dopo aver portato Ha-rin dall'investigatore, si avvicinò alla macchina della ragazza e bussò al finestrino.
Lei lo abbasso velocemente.
"Dimmi" disse secca.
"Devo odiarti? Sei cambiata veramente?" chiese Hope.
"Si, dovreste odiarmi." Disse Secca
"Va bene, volevo dirti che noi baderemo sempre a lui, fai in modo di non incontrarlo più. Siamo stanchi di vederlo stare male, di stare male"
"Hobie... io" disse lei tentennando.
"Non tentennare ora, ti prego. Perché se lo fai, io lo aiuterò a lottare ancora per te, e il piccolo di casa ha ragione non possiamo farlo"
"Jungkook vi ha parlato?" disse lei spaventata.
"Mmh, Yoongi non sa nulla di quell'incontro e mai lo saprà. Faremo come hai chiesto a JK, lo terremo distante da te, ti dimenticheremo. Vai via ora" disse Hope triste.
"Si vado via, penso sia meglio" disse lei "Addio Hobi" annuì.
"Addio Noona" disse il ragazzo allontanandosi, mentre lei tirava su il finestrino trattenendo un singhiozzo.
Guardò Isabel di nuovo, non sembrava più la stessa, era confuso così come tutti, ma aveva deciso di prendere la sua scelta avrebbe spalleggiato Jin, Namjoon e Jungkook.
Isabel abbassò lo specchietto per guardare in che stato fosse e si asciugo le lacrime che volevano scendere, cercando di far di tutto per non piangere, Hoseok vide il gesto e sospiro, girandosi di spalle e tornando dentro il palazzo.
Ormai aveva fatto la sua scelta, Isabel non poteva fare più parte delle loro vite.
I tempi in cui noona di nascosto lo convinceva a fare le sorprese a Yoongi o ad aiutarla vincere scommesse contro di lui era finito.
Non ci sarebbero stati più momenti come quelli passati con lei.
Per un momento quando lei aveva rimproverato Yoongi-ah, l'era sembrato di tornare indietro nel tempo alla sala prove dove lei era caduta e Yoongi la stava rimproverando per aver provato a imparare una loro coreografia.
Li era sembrato di rivivere quel momento, con le parti inverse ed di aver letto nello sguardo di Yoongi lo stesso pensiero.
Non ci sarebbero stati più momenti come quelli.
14 GENNAIO 2014
"Aigoo! Le vostre coreografie sono complicatissime" sbuffò lei seduta a terra mentre Hoseok le passava una bottiglia.
"E ma tu questa la devi imparare!" rise lui in piedi davanti a lei "Dai è solo un'ora che ci provi, come puoi essere già stanca" la rimproverò lui ridendo.
"Ehi! Io non sono una ballerina, come il professionista qui di fronte a me!" si lamentò Isabel.
"Si, ma ti sei messa tu in questo guaio" ghignò lui.
"Mannaggia a me e le scommesse con Yoongi" sbuffò lei con tono lamentoso.
"Mannaggia a te e la tua boccaccia" rise lui tuffandosi a terra vicino a lei mentre la ragazza appoggiava la testa sulla sua spalla sbuffando.
"Ciao! Come sta andando?" chiese Jimin con allegria, entrando nella sala prove,
"Dopo un'ora è già morta" prese in giro Hoseok guardando poi Isabel che si sdraiava di nuovo sul pavimento, fingendo di morire.
"Noona! Dai! Dopo un'ora non hai imparato ancora niente e sei stanca? Non me lo aspettavo da te!" rise il più piccolo avvicinandosi.
"Non è solo un'ora, se conti lo stretching, è di più!" disse imbronciata, rimettendosi a sedere e massaggiandosi una spalla indolenzita.
"Dai alzati devi ricominciare, e imparare tutto in un'altra ora" disse Jimin serio
"Cosa? Non riuscirò a imparare tutto in un'ora! Perché ho così poco tempo?" chiese lei sconvolta guardando Hope in cerca di risposte.
"Perché arriveranno tutti per le prove" disse Jimin tranquillo.
"Che prove?" chiese Hoseok confuso.
"Jin hyung si vuole esercitare, quindi si sono organizzati tutti per venire qui" disse Jimin facendo spallucce.
"Mmmh, avete detto a Jin che ero qui per imparare la coreografia?" disse lei assottigliando gli occhi.
"Io no" disse Hoseok tranquillo mentre si massaggiava un piede e continuava con lo stretching.
"Mmh io l'ho detto a Tae" disse Jimin tranquillo.
"Aigo! Tae avrà parlato per sbaglio e ora il vostro Hyung ha deciso di spalleggiare il vostro amico e di mettermi lo zampino tra le ruote!" esclamò lei adirata puntando il dito.
"Ma cosa vai a confabulare, dai è impossibile" disse Jimin scuotendo la testa.
"Mmmh sai Jimin forse ha ragione, Jin hyung farebbe una cosa del genere" disse Hoseok annuendo trattenendo una risata.
"Non vincerò mai!" disse Isabel stramazzando di nuovo al suolo.
"Così impari, a dire a tutti che saresti stata in grado di imparare una coreografia alla perfezione" disse Hoseok facendo spallucce e rialzandosi da terra.
"Ehi! Avevi detto che ci sarei riuscita!" lo rimproverò.
"Si, se ti fossi esercitata da sola, ma sei arrivata qui che non sapevi nulla"
"Sta messa tanto male?" chiese Jimin guardando noona che si lamentava a bassa voce
"Si, ha imparato un quarto di coreografia non riuscirà mai, specie perché da sola non lo fa. In un'ora non imparerà molto altro" rispose Hoseok sapendo il fatto suo.
"Dovevamo avere tutta la giornata in sala prove, quel oppa!" si lamentò lei
"Beh mi sa che devi alzarti e ricominciare, dai noona ti aiuto anche io" disse Jimin porgendole una mano.
"aish! Ricominciamo! Non posso darla vinta a quel rapper e a quell'oppa!" disse lei alzandosi in piedi pronta a ricominciare a imparare la coreografia, mentre Jimin rideva e Hoseok scuoteva la testa.
"Largooooo! Fatemi passareeeeeee" urlava Jimin con del ghiaccio in mano correndo per l'agenzia.
"Jimin-aaaah! Fermati" urlò Yoongi guardandolo arrivare correndo, Jimin a sentire la voce incominciò a rallentare frenando inciampando addosso a V.
"Ahio!" Esclamò Tae.
"Dove cavolo stai scappando?" disse Jin.
"Devo portare il ghiaccio a noona!" urlò il ragazzo con il fiatone guardando Yoongi.
"Noona?? Isabel?" chiese lui stranito.
"Si! Lei!" urlò lui.
"Che cosa fa Isabel qui?" chiese Namjoon confuso.
"Si allena per imparare la coreografia" disse Jin tranquillo sapendo già il tutto.
"é per questo che volevi andare in sala prove?" chiese Namjoon al più grande, guardandolo con rimprovero sapendo già il piano del maggiore.
"Si, Hoseok aveva prenotato la sala prove tutto il giorno per aiutarla a vincere la scommessa, volevo impedirlo!" disse Jin dando importanza alla cosa.
"Aspetta Hoseok la sta aiutando?" chiese Yoongi contrito "Quel traditore" sbuffò incrociando le braccia al petto.
"Si, e questo è giocare sporco! Non si fa così." Disse Jin risentito "Andava fermata!" disse in modo solenne e Yoongi annuì con il capo complice.
"Ogni tanto penso che tu sia il maknae del gruppo" disse Jungkook sospirando.
"Io devo andare!" provò a dire Jimin, ma nessuno lo ascoltò.
"Scusami, ma se pensi che non ce la possa fare, non ti saresti dovuto immischiare, così è giocare sporco" disse Namjoon serio.
"No, deve essere preparata agli imprevisti, io lo faccio per lei. E poi è lei che sta giocando sporco" disse serio Jin.
"Dai Hyung lo sappiamo tutti che non vincerà mai, neanche con l'aiuto di Hoseok" rise Yoongi super convinto della sua idea.
"Si non vincerà perché si è fatta male!" urlò Jimin stanco di stargli ad ascoltare.
"Cosa?" disse Yoongi guardando Jimin orripilato e cambiando completamente atteggiamento da scherzoso a preoccupato.
"Il ghiaccio è per lei! È caduta! Correvo per questo."
"Dammelo!" disse togliendoli il ghiaccio dalle mani e incominciando a correre.
"Si è fatta male?" chiese Namjoon preoccupato.
"Si, è scivolata le fa male la caviglia, ha fatto una bella caduta" disse Jimin
"Aigo! Andiamo!" esclamò V.
"Cosa diavolo ti è saltato in mente!" urlava Yoongi mentre il restante del gruppo entrava nella sala prove.
"Dovevo provarci!"
"E provandoci ti sei fatta male! È la caviglia?"
"Si, ma non è niente, lascia stare" provò a dire lei provando a mettersi in piedi
"Devi metterci il ghiaccio" disse lui arrabbiato prendendola e facendola sedere di nuovo a terra.
"Ti ho detto che non è niente" disse lei.
"Non è vero, ti fa male, fai solo la forte" disse lui adirato.
"Io sono forte" disse imbronciata.
"Smettila! Mi fai arrabbiare così! Ti avevo detto che non potevi imparare le nostre coreografie! E invece eccoti qua a provare a farti male" la rimproverò lui.
"Avrei potuto impararle se avessi avuto più tempo!" urlò lei.
"No invece, sono anni che facciamo questo lavoro!"
"Ma non doveva essere perfetto, dovevo solo imparare dei passi" si lamentò lei.
"E infatti, sei caduta, tieni il ghiaccio sulla caviglia"
"è troppo ghiacciato!" si lamentò lei.
"Certo che lo è! È ghiaccio!" urlò il ragazzo, mentre il gruppo sentiva la litigata e non sapeva se essere spaventati da loro due o ridere di gusto per come fossero ridicoli.
"Non posso tenerlo devo provarci di nuovo!" disse lei.
"Tu non proverai niente di nuovo! Stai buona qui, poi ti riporto a casa" disse lui
"Non puoi farmi questo!"
"Si invece, perché è la cosa giusta da fare"
"Per te! e per il tuo hyung che non vedeva l'ora che perdessi la scommessa"
"Al diavolo la scommessa! Non me ne frega nulla! Te la insegno io questa dannata coreografia! Perché fai la bambina? Aigo! Isabel sono preoccupato per te!" urlò lui lasciandola zitta.
"Io sto bene" provò a dire lei in imbarazzo.
"No invece, sei caduta! Ora smettila di fare la mocciosa e fatti aiutare" urlò lui.
"Okay va bene" disse lei non riuscendo a ribattere.
"Aigoo, quanto sei faticosa da gestire" sbuffò lui tirandosela contro e continuando a tenere il ghiaccio sulla caviglia e guardandola arrabbiato.
"Me la insegni tu?" chiese lei guardandolo con gli occhioni.
"Si, te la insegno io"
"Okay!" sorrise lei per poi cambiare l'espressione in una di dolore.
"Fa male?" chiese lui e lei annuì.
"Sei una stupida"
"Ma tu ti preoccupi per questa stupida" sorrise lei.
"Si, io mi preoccupo per questa stupida, e sempre lo farò" disse lui dandole un tenero bacio nei capelli, mentre tutti guardavano la scena zitti e inteneriti da quel momento.
Angolo dell'autrice:
Sono consapevole che voi mi odiate... che forse c'era qualcuno che ci sperava... Beh no non era destino, ci sono sempre le minacce del padre, lei non può fare nulla.
Ho provato ad addolcire il tutto con un flashback! Quindi non odiatemi troppo.. fatemi sapere cosa ne pensate!
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