CAPITOLO 51: REACTION

CAPITOLO 51: REACTION

06 FEBBRAIO 2015
Isabel e Ha-rin si trovavano nella loro auto privata, diretti a casa per andare a prepararsi  per il party della sera. Lui provò ad afferarle la mano, ma lei si scostò  da lui irritata. Stava cercando di metabolizzare l'incontro appena avuto e in special modo stava cercando di non scoppiare in lacrime o paralizzarsi di nuovo.
Era stato doloroso vederli, era stato doloroso non poter essere quella di prima. Era doloroso sapere che la sua faccia non mostrava più alcun sorriso allegro.

"Isabel?" Chiamò ha-rin provando a toccarle una gamba e accarezzandola dolcemente.

Isabel lo ignorò, lasciandolo fare. Non voleva parlare con lui, avrebbe pianto. Piangeva sempre  quando si trattava di Yoongi o dei ragazzi. Piangeva la sera quando metteva la loro play list. Piangeva quando sentiva le loro canzoni, guardava i loro video.

"Ti prego parlami!" Esclamò lui con tono supplice.

Se avesse parlato con lui, lo avrebbe ammazzato di certo. Lui aveva visto Yoongi, gli aveva fatto del male, Yoongi era stato ferito e aveva reagito. Si era dovuto difendere dalle cattiverie di Ha-rin, cattiverie dette a causa sua. Era sempre colpa sua se tutti soffrivano, se Yoongi soffriva.

"Isabel!" Chiamò Ha-rin accostandosi a lei e prendendole il volto con forza per girarlo e farsi guardare in faccia.
Lei rimase immobile con il volto tenuto da lui, lo fisso con gli occhi infuocati di rabbia.

Voleva essere lasciata sola.

Lui doveva smetterla di immischiarsi.

"Cazzo vuoi?" Disse con rabbia.

"Parlare" disse lasciandole il volto impaurito.

"Ora vuoi parlare? Quando non mi hai detto le cose? Quante cazzo di cose non mi hai raccontato!" incominciò a urlare Isabel in macchina.

Voleva essere lasciata sola.

Lui insisteva, doveva finirla.

"Ti prego non cominciare a urlarmi in faccia!" disse lui rispondendole  a tono.

"Ah non devo, l'hai visto più di una volta e non mi hai detto nulla!" urlò lei.
Lui aveva incontrato Yoongi, lei non poteva farlo.

"Si, perché quando l'ho visto la prima volta eri in terapia e mi avevi già urlato per il regalo, non mi sembrava il caso di dirti che l'avevo incontrato a casa tua lo stesso giorno!" si giustifico lui.

"L'hai provocato!" disse con rabbia lei.

"Ci siamo provocati a vicenda, anche lui non è stato gentile, è stato lui che ha tirato un pugno, non sono stato io! Dovresti preoccuparti di me!" disse con risentimento.

"Col cazzo! Se ti ha tirato un pugno avrai detto qualcosa di cattivo!" incominciò a difendere Yoongi. Ha-rin era il cattivo della situazione, Ha-rin non capiva, lui non poteva  capirla.

"Per favore se volevo fargli del male, l'avrei denunciato e avrei messo fine alla sua carriera, sono stato fin troppo buono con quella feccia!"disse lui in piena rabbia. Yoongi sarebbe stato il suo problema in eterno, per quanto pensasse di aver vinto, non sarebbe mai stato così.
Lei avrebbe sempre  preso le parti del ragazzo, anziché delle sue.

"Non chiamarlo FECCIA!" urlò lei "O ti becchi un altro pugno e il mio fa più male!" Lo guardò con lo sguardo assatanato di un'assassina.

"Sei assurda, t'mporta solo di lui! Non ti è potuto passare minimamente nella testa che anche lui può avermi ferito? Che anche lui si comporta con me in malo modo? Noooooo! Esiste solo Min Yoongi, solo Suga dei bts, qualunque cosa lui faccia è meglio di chiunque e più importante di chiunque, lui ti ama più di chiunque! Esiste solo lui! Quindi lui ha tirato un pugno a me, è stato lui quello violento, ma io me lo sono meritato!" urlò isterico Ha-rin lasciandola senza parole. Si sarebbe fatto sentire, lei avrebbe  dovuto capire. Era stanco di essere il secondo in tutto.

Lei avrebbe dovuto capire.

Lei sarebbe stata sua e basta.

"Mi prendo cura di te da mesi, ci sono io da mesi! Provo a fare del mio meglio, ma tu mi ricordi in ogni attimo che non sarò mai al suo livello! Che cavolo di livello ha?? È nato a Daegu è povero, non ha nulla! Io ho i soldi, ho gli agganci, lavoro, anche se potrei non farlo, io mi prendo cura di te!" urlò lui, avrebbe vinto.
Le avrebbe urlato talmente tanto in faccia, che lei avrebbe dovuto  capire prima o poi.
Avrebbe fatto in modo che lei lo dimenticasse.

Erano mesi che se la scopava.
Aveva avuto il suo corpo,si era preso  il suo corpo.
Avrebbe avuto anche  il suo cuore o se lo sarebbe preso con la forza.

"Chi cazzo te l'ha detto di fare??? Io non  te l'ho chiesto, ti sei messo tu in questa situazione e ora mi dai le colpe?" disse lei boccheggiando,  guardandolo come se fosse lui il pazzo tra i due.

"Si perché non vuoi lasciarlo andare, perché ti importa solo di lui, neanche di te stessa!!" urlò lui.

"Saranno fatti miei di chi mi preoccupo! E non rigirare le frittate hai sbagliato tu a non dirmi nulla!" continuò ad aggredirlo lei.

"Ah perché tu mi hai mai detto di avermi usato come finto fidanzato per lasciarlo?!" disse lui con rabbia.

"Tu mi hai detto di fare qualunque cosa per lasciarlo! Beh io l'ho fatto!" Esclamò lei giustificandosi.

"Beh potevi almeno rendermi al coerente, così quella volta che l'ho beccato a spiarti avrei potuto parlare con lui in privato e reggerti il gioco! Non darmi colpe che non ho!" urlò lui.

"Non dovevi parlarci! Non ci dovevi parlare proprio con lui! Non è affar tuo!" urlò lei in preda a una crisi, Ha-rin aveva ragione ma lei non avrebbe mai lasciato correre.
Nessuno si loro si doveva avvicinare a Yoongi.

"Perfetto non ci parlerò mai più se lo incontrerò e mi provocherà, andrò via, come uno smidollato vuoi questo?" disse con tono ironico.

"Non ti provocherà più!" esclamò lei

"Non puoi dirlo solo perché lo conosci, chi ti dice che abbia incominciato io? Chi dice che non sia stato il tuo santo di Ex fidanzato! Mi ha odiato dal primo momento che mi ha visto e io sono stato solo onesto"

"No così tanto, dato che sei interessato a me!" disse un po' a corto di parole, ma comunque con rabbia nella voce.

"Cazzo Isabel non è colpa mia se vi siete lasciati, non sono stato io! Ti ho pure protetta da tuo padre, non ho mai voluto vederti star male! Non è colpa mia se poi mi sono innamorato di te! Sei stata tu a baciarmi, sei tu che continui e hai detto che ti andava bene stare con me! Lo so che non sarò mai lui, che non mi amerai mai come lui! Ma cazzo non mi dai neanche un'opportunità! Stai con me per pena!" esclamò lui, ormai pieno di rabbia, si sarebbe fatto valere, l'avrebbe fatta anche sentire in colpa.
Lei prima o poi avrebbe dovuto capire, che lui era l'unico per lei.

"Io....non è vero" esclamò lei in panico.
"Ah no? E perché stai con me?" disse lui guardandola in cagnesco, lo sapeva che lei stava con lui per pena, ma avrebbe fatto cambiare la situazione.
Ci sarebbe riuscito.

"Io non lo so..."

"è per quello che dico io, fa come ti pare, stai con me, lasciami, ma non mi trattare di merda per lui. Solo perché ci stai male, non me lo merito!" disse lui chiudendo il discorso.
Era stato troppo accomodante, era il momento di urlarle contro di farsi valere. Prima o poi avrebbe preso il potere su di lei.

"Okay va bene" disse lei imbronciata per poi guardare fuori dal finestrino e chiudere quella conversazione.

"Va bene" disse lui rimanendo ad osservarla avvilito e incazzato nero, più con se stesso che con lei.

Alla fine Ha-rin sapeva che la colpa fosse solo e unicamente sua, si era innamorato di una ragazza che non l'avrebbe mai considerato come una persona, continuava quella storia solo perché ormai ci stava dentro e perché voleva averla vinta.

Voleva vincere almeno su qualcosa. Si sentiva sempre l'escluso, sempre il meno calcolato, suo fratello maggiore avrebbe ereditato l'azienda che comunque sarebbe finita inglobata in quella del presidente Kim, ma avrebbe comunque avuto un posto di valore, sua sorella si era preso il ricco e tutto quello che poteva prendersi. I suoi fratelli erano i gioielli della famiglia. Lui ogni tanto veniva chiamato solo per il lavoro sporco.

Se vinceva qualcosa, o era primo in qualcosa, non valeva niente, tanto i suoi fratelli avevano raggiunto quei traguardi prima di lui.
Si sentiva sempre inferiore a chiunque malgrado la sfacciataggine che mostrava a tutti.

In Isabel aveva visto la stessa solitudine che l'aveva accerchiato da tutta la vita. Ma poi aveva capito che lei non era sola aveva quel ragazzo.

Aveva provato a lasciarla perdere dopo il Giappone, ma poi la situazione si era capovolta: il presidente Kim si era imputato sempre di più sul fatto che lei non potesse stare con il suo ragazzo.
Ragazzo che Ha-rin aveva conosciuto, e non capiva come fosse possibile che Isabel lo guardasse con quegli occhi innamorati, occhi che aveva solo per lui.

Quando Ha-rin aveva conosciuto Yoongi, durante quell'incontro si era sentito di nuovo inferiore.
Non aveva capito cosa lei potesse trovare in un poveraccio come lui, un futuro idol che mai avrebbe avuto successo.
Sapeva però che sarebbe stata questione di tempo prima o poi lei si sarebbe dovuta lasciare, e lui avrebbe potuto fare la sua mossa.

Lei un giorno avrebbe guardato lui nello stesso modo in cui guardava Yoongi.
E così lentamente, pazientemente, si era ritrovato a stare accanto a quella ragazza, ad affezionarsi a sperare, in quel tipo di sguardo.

Aveva fantasticato che insieme sarebbero potuti diventare grandi, sarebbero stati i due esclusi che avrebbero potuto prima o poi prendersi tutto quello che era degli altri.
Ma più andava avanti, più si rendeva conto che lei non l'avrebbe mai guardato come guardava l'altro.
E la rabbia aveva incominciato a farsi largo in lui.
Non riusciva più a reggere quella situazione di alti e bassi, non riusciva più a reggere la situazione di sentirsi sempre secondo a chiunque.

Aveva deciso lui di immischiarsi in quella situazione, aveva scelto lui di provare il tutto e per tutto per stare con lei. La colpa era sua e se lo ripeteva milioni di volte.

A volte capitava che voleva finirla. Capitava che pensasse sarebbe stato meglio cercare un'altra ragazza che l'amasse e che quando lo guardava vedeva realmente lui, e no un fantoccio da portarsi dietro, servizievole da usare per passare il tempo.

Ma quel pensiero spariva, e tornava quello di rivincita.
Tornava l'ossessione per lei.
Lei era la sua ossessione.
Doveva per forza averla sua.

19 FEBBRAIO 2015

I bts avevano da circa trenta minuti finito di esibirsi, e si erano tutti lanciati su delle sedie nei camerini stanchi.
Il tour in Giappone era stato molto emozionante e pieno di momenti da ricordare. Erano tutti fieri di loro. Avevano lavorato bene.

"Non ci posso credere che siamo alla fine del tour in Japan!" esclamò V su una sedia mentre si passava un fazzoletto sulla fronte esausto, ma felice.

"Jungkookie si è quasi messo a piangere!" esclamò Jimin prendendo in giro più piccolo, dandoli anche un pizzicotto  sulla guancia.

"Non prendetemi in giro non è vero!!" esclamò Jungkook allontanandosi  da Jimin e guardandolo imbronciato.

"Oh si hai pianto ti ho visto io!" Si unì al gioco Taehyung ridacchiando e spalleggiando  il suo migliore amico.

Nel frattempo che la maknae line litigava prendendo in giro il più piccolo, gli altri si stavano organizzando per una piccola festicciola post concerto.

"Quindi facciamo in camera tua?" chiese Jin a Namjoon con far cospiratorio.

"Si va bene!" esclamò Namjoon sorridendo allegro.

"Che cosa in camera nostra?" chiese Suga interrogativo dato che condivideva la camera con il leader e non sapeva di cosa stessero parlando.

"Una piccola festicciola con le Stylise" disse Hope raggiante, pronto a divertirsi.
"Ah no! Non mi va sono stanco" si lamentò  Yoongi già in modalità nonno.

"Dai viene anche Minseo, non vede l'ora di passare del tempo con te" disse Namjoon incoraggiante, ma con un accennò di scherzo nella voce.

"Festicciola ci siamo anche noi vero?" chiese Jimin saltellando avvicinandosi, mentre Tae stava sulla spalla del Maknae stanco che lo trasportava in giro per la stanza, non si sa bene per qualche motivo.

"Si anche voi, infatti facciamo subito la doccia ora che arriviamo in Hotel e poi in camera di Namjoon, ordiniamo e festeggiamo con loro" disse Jin che aveva organizzato tutto, erano giorni che parlava con una ragazza e quella sarebbe stata la sera adatta per dichiararsi.

"Fate in un'altra stanza io voglio dormire, e poi non so come togliermi da vicino quella ragazza, viene sempre a parlare con me e mi sorride" sbuffò Yoongi irritato dalla situazione, Minseo era sempre, ovunque a parlare con lui.
Lui non era ancora convinto di potersi interessare ad un altra.
Di poter avere la stessa relazione che aveva vissuto, di provare le stesse identiche cose.
Pensava che l'amore per Isabel sarebbe stato l'unico amore che avrebbe mai provato.

"Forse perché le piaci! Dai Hyung dovresti provarci!" esclamò Hope incoraggiante.

"No." Disse guardandolo male, non voleva avere un'altra ragazza, avrebbe significato lasciar andare Isabel, non poteva andare avanti, no in amore.

"Ok, io sono stanco, devo dirtelo!" esclamò Jin all'improvviso, scatenando le occhiate curiose degli altri intorno a lui e anche preoccupate.

"Cosa?" chiese Yoongi sbadigliando annoiato, sicuramente gli avrebbe fatto un'altra ramanzina su Isabel, ne era convinto.

"Jimin e Hope prima che partissimo hanno incontrato Isabel in una caffetteria" disse con tono secco, guardandolo poi dritto in faccia, Yoongi ricambiò lo sguardo di sfida.

"Hyung!" Esclamarono indignati i due nominati, avevano appena finito il concerto erano tutti felici, e ora Jin avrebbe scatenato una litigata di proposito e tutti ci sarebbero andati di mezzo.

"Shh! Zitti! Sto parlando. L'hanno incontrata mentre stava con lui, ha ribadito che è fidanzata. L'hanno vista. È vero. Quindi smettila di aspettarla!" disse Jin, mentre gli altri lo guardavano sconvolti da tutta quella  schiettezza utilizzata in una bugia.
Non era poi del tutto vero, nessuno credeva che Isabel stesse con Ha-rin.

"Non è vero Ha-rin ha negato!" disse Yoongi alzandosi in piedi e fronteggiano il maggiore.

"Si, solo perché è un segreto con il suo migliore amico che ci prova con Isabel.  L'ha detto lei. Jimin le ha detto anche delle volte che hai incontrato Ha-rin e del pugno. Si è scusata e ha detto che non succederà più perché non incontreremo nessuno dei due. Mai più." disse Jin modificando un po' il racconto e tralasciando come la ragazza fosse sembrata a Hope e Jimin.
Era il momento giusto, Yoongi sarebbe stato arrabbiato, avrebbe partecipato comunque al party, probabilmente  avrebbe bevuto e Minseo se fosse stata abbastanza furba avrebbe fatto la sua mossa.
Era il momento adatto, la svolta per far sì che Yoongi reagisse davvero.

"Non è possibile" disse Yoongi con un ringhio, non poteva crederci.
Lei lo amava, lui lo sapeva. L'avrebbe incontrata, ci sarebbe solo voluto del tempo, loro erano destinati a stare insieme.

"Si invece, ha cambiato numero, addirittura casa. Basta. Yoongi faremo una festa nella tua stanza e tu ci sarai, vai avanti provaci con Minseo, lei è carina non ti farà del male"

"Vuoi questo? Me lo stai ordinando?" chiese arrabbiato come non mai.
"Si voglio che vai avanti" ordinò Jin.

"Perfetto sarà fatto!" disse lui con tono secco e andando via verso il manager per dire che erano pronti a tornare all'hotel.
Tutti si voltarono verso Jin a guardarlo interrogativo e lui alzò le spalle sbuffando e si stravaccò sul divanetto sospirando, Jungkook si avvicinò al suo Hyung e disse "Penso tu abbia fatto bene" e Jin annuì serio. 

Si trovavano tutti in camera di Namjoon e Suga a festeggiare mangiando e bevendo.
Di regola i più piccoli non avrebbero potuto bere alcolici  ma Jungkook come sempre era riuscito a sgraffignare qualcosa, più che sgraffignare aveva fatto gli occhioni da cucciolo a Yoongi che li aveva passato il suo bicchiere con fare solenne dicendo: prova a diventare uomo ora.

Yoongi da parte sua stava sul letto con la terza bottiglia di birra in mano e vicino a lui c'era Minseo seduta in modo composto con le gambe leggermente  scoperte dal vestito.
Parlava e parlava di tante cose, tutta felice di trovarsi con lui.
"Non sembri interessato" disse a un certo punto con il broncio, incominciando a torturarsi  una ciocca di capelli.

"Scusa, ho la testa un po' altrove" disse lui bevendo un sorso di birra.
Si stava scusando ma solo per cortesia, no perché avesse realmente voglia di farlo.
Aveva deciso di passare la serata vicino a quella ragazza e di bere e guardare il maggiore, da lontano e in cagnesco.

"Alla tua ex?" chiese lei incuriosita.

"Cosa ne sai tu?" chiese lui sbiancando e voltandosi a guardarla sull'attenti.

"Alcune voci dicono che eri fidanzato e ti sei lasciato e stai male per lei" disse Minseo con sguardo intenerito.

"Ottimo ci sono anche le voci" sbuffò lui tornando a bere sempre più adirato.

"Mi sembra di averla vista un paio di volte in agenzia"  disse lei così da continuare la conversione.

"Ah si? Probabile" disse Yoongi con uno sbuffo, Isabel girava a volte nella loro agenzia quando aveva del tempo libero.

"Mmh non la ricordo molto" disse lei pensierosa mentre continuava a rigirarsi una ciocca di capelli "Com'era più bella di me?" chiese avvicinando la mano libera alla testa di lui e accarezzandoli i capelli. 
Lui si voltò  a guardarla confuso per via del gesto fin troppo intimo.
Rimase un attimo incantato da come lei lo stesse guardando, con il broncio e sbattendo le ciglia.
Le osservò le labbra rosa pastello che lei cominciò a mordere leggermente, mentre aspettava avida una risposta da parte di lui, che si ritrovò fare cenno no con la testa.

"Perfetto! Sono più bella io" trillò lei felice con gli occhi che le brillavano di lussuria, si leccò il labbro superiore continuando a guardarlo "Sai? Potresti dimenticarla facilmente con il mio aiuto" disse lei posando una mano sulla gamba del ragazzo e incominciando ad accarezzargli la coscia.

"Dici?" chiese lui alzando il sopracciglio, posò per un attimo gli occhi sulla sua gamba e la mani di lei che faceva su e giù in modo leggera.
Sentì un brivido dietro la schiena.

"Si, vuoi  te lo mostro?" sorrise lei come un gatto che faceva le fusa avvicinando  il viso a quello di Yoongi e soffiando sulla faccia del ragazzo.

"Mmh" disse lui leccandosi le labbra, se Isabel andava a letto con Ha-rin lui poteva farlo tranquillamente con Minseo, che ci provava così apertamente con lui.

Indietreggiò il volto, diede un sorso alla birra e poi decise di mandare al diavolo tutti i buoni propositi di essere fedele fino alla sua morte ad Isabel.
Si voltò a guardare Jin che ridacchiava con una ragazza di gusto, mentre le faceva una carezza affettuosa sulla testa.
Avrebbe fatto quello che lo hyung aveva ordinato di fare, mandando al diavolo tutto il mondo.
Si voltò,  guardò la ragazza, le accarezzò i capelli, si avvicinò al suo viso e le sussurrò vicino alle labbra.
"Andiamo sono proprio curioso di vedere cosa sai fare" sussurrò  in modo spavaldo.

"Waoo, mi piace questo Suga non per niente timido, ma  spavaldo"  miagolò  lei.

"Non hai idea di quanto io possa essere spavaldo" disse lui con un ghignò "Ti stai per cacciare in un grosso guaio" la provocò lui.

"Non vedo l'ora di vederlo questo grosso guaio" ridacchiò lei, fin troppo vicino alle labbra di lui e salendo con la mano su per la coscia di lui avvicinandosi alla lampo dei suoi jeans.

"Andiamo in camera tua?" chiese lui avvicinandosi all'orecchio e leccandole leggermente il lobo, sentendola rabbrividire.

"Si decisamente si" disse lei con voce leggermente  stridula.

Ed entrambi si alzarono velocemente  dirigendosi fuori, sotto lo sguardo di tutti nella stanza.

"Cazzo Hyung cosa hai combinato" disse Hope guardando Jin sconvolto.

"Non pensavo agisse così, dove cavolo sta andando?"  chiese leggermente brillo.
"Ah beh, tu gli hai detto di andare avanti, lasciamolo fare, se la caverà" disse Namjoon con un'alzata di spalle, leggermente brillo, per poi tornare dalla ragazza con cui stava parlando e che lo stava riempiendo di complimenti.

"Non potrà mai andare peggio di così no?" disse Jin dubbioso guardando j-hope.

"Speriamo di no, Che hope sia con noi! Ah io ci sono con noi!" disse hope facendo una battuta pessima e causando una ridarella in Jin che era il re delle battute pessime.

"Si che Hope sia con noi!" esclamò ridendo insieme a Hope per poi tornare con le altre birre a sedersi a terra vicino alle altre ragazze con cui stavano parlando.

"Dove sta andando?" chiese Jimin a Tae erano entrambi seduti sul letto e avevano osservato quasi tutta la scena di Yoongi e Minseo.

"Ah non lo so, ma quella non mi piace" disse Tae con il broncio.

"Forse è la volta buona che lo Hyung si riprende!" esclamò kookie felice vicino a loro.

"Quanto hai bevuto?" chiese Jimin al più piccolo per via del tono molto stridula del ragazzo.

"Ah boh, mi ha fatto bere lo Hyung!" sorrise come un coniglio mostrando i denti e arricciando il naso.

"Non dovresti, sei piccolo per farlo!" disse Jimin scuotendo la testa.

"Lo Hyung ha detto di si! Quindi la sua parola è legge!" biascicò Jk.

"Aigo!" disse Jimin scuotendo il capo con rassegnazione.

"Mmh, io voglio seguirli andiamo" disse invece Tae scendendo dal letto e guardando i due.

"Non credo che Jin Hyung ce lo permetterebbe" disse Jimin guardando il gruppo dei grandi.

"Jin Hyung è occupato come gli altri Hyung con quelle ragazze andiamo!" disse invece Tae aggrappandosi al braccio di Jimin.

"Waao una missione da spie! Cool!" esclamò Jk saltando in piedi e andando a sbattere contro Tae per via che fosse inciampato nei suoi stessi piedi.

"Non possiamo portarci il piccolo, guarda com'è ridotto" disse indicandolo.
"Ci bado io a lui andiamo Jimishii!" disse Tae tirandolo per farlo scendere e poi prendendo Jk per mano. 

Tutti e tre uscirono dalla stanza senza che nessuno se ne accorgesse.

Si fermarono in corridoio e trovarono Yoongi, che aveva intrappolato la ragazza contro una porta e le stava divorando la faccia mentre con le mani toccava qualunque punto del corpo di lei.

"Che schifo" disse Jimin con una smorfia di disgusto.

"Lo Hyung ci sa fare!" esclamò Jk alzando un pugno in aria in segno di vittoria.

"Mmh quella non mi piace proprio, Isabel non faceva così!" disse Tae guardando in cagnesco la ragazza che tastava il culo a Yoongi.

"Isabel è morta, fatevene una ragione! Andiamo via, ho rubato una bottiglia!" esclamò Jk mostrandola agli altri e due che lo guardarono confusi, nessuno si era accorto del furto.

"Shh, non fare tanto rumore o ci sentirà. Dove cavolo l'avevi nascosta quella?" disse  Jimin dandoli un colpetto e indicando la bottiglia.

"Omo è talmente occupato che non si accorgerebbe di nulla. " sbuffò JK indicando lo hyung che stava incominciando a sbottonare  i bottoni sulla parte superiore del vestitino  della ragazza, e che con poca accuratezza poi ci metteva una mano dentro per afferarle un seno.

"Che schifo, andiamo via mi viene da vomitare" disse Tae tirando i due per le braccia sconvolto da quella scena.

"Si decisamente anche a me" disse Jimin per poi aggrapparsi all'amico che lanciò uno sguardo triste verso lo Hyung indaffarato con quella ragazza e pensando a come era meglio quando c'era Isabel.

Angolo dell'autrice:
Sono in vacanza... niente PC quindi niente copertina..  la metterò al ritorno!

Ops.... Beh Isabel e Ha-rin sono diciamo una coppia, almeno lui vorrebbe, lei ci sta per pena e per non pensare a Yoongi ma fondamentalmente lei sa che non è una vera storia d'amore e mai lo sarà.
Ha-rin beh... con questa revisione stanno uscendo pezzi di carattere che io conoscevo ma forse non avevo svelato perché poco convinta di farlo. Ma ora penso che non sia un male farlo uscire ora per come sia realmente.

Yoongi sta reagendo a modo suo, e da un punto di vista direi meglio, ma anche non meglio.
Jin capitelo... io lo capisco.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top