CAPITOLO 40: SUGA

CAPITOLO 40: SUGA

21 LUGLIO 2014

Yoongi: Ciao

Isabel:Ciao

Yoongi: Sono tornato dall'America il programma è stato bello, abbiamo fatto anche un concerto con duecento persone, mi piacerebbe raccontarti tutto!

Isabel: Sono felice che sia andata bene, appena trovo un giorno libero te lo comunico

Yoongi: Sei impegnata ora?

Isabel: Si sono all'università sto per entrare in biblioteca devo spegnere il telefono

Yoongi: Ok ci sentiamo dopo

Yoongi si alzò dal letto di scatto, lasciando il telefono. Incominciò a camminare avanti e dietro per la stanza, in crisi non sapendo cosa fare. Le sue paure stavano diventando realtà, al prima richiesta di vederla lei rifiutava. Aveva la sensazione che avrebbe continuato così e che la fine si stesse avvicinando sempre più. La fine della loro relazione.

Per quanto provasse a fare pensieri positivi, non riusciva tutte le sue incertezze e i suoi brutti presentimenti sembrassero diventare sempre più reali.

"Hyung tutto bene?" chiese Jimin osservandolo da vicino alla porta, aveva la fronte corrucciata ed era come tutti super preoccupato per lo stato emotivo di Yoongi che stava sempre di più vacillando.

"Mmh" disse Yoongi continuando a girare intorno nella piccola stanza comune del dormitorio.

"Sempre lei?" chiese insicuro, rimanendo incollato alla porta, senza avere il coraggio di avvicinarsi al suo Hyung.

"Si, mi ha detto che non può vedermi" sbuffò Yoongi bloccando il suo continuo girare intorno improvvisamente. Con lo sguardò andò su Jimin che era ancora immobile e lo osservava come un cucciolo di cane in cerca di attenzioni.

"Aigoo, forse è impegnata, dai Hyung può darsi che si liberi se sa che sei qui" provò a essere positivo Jimin sorridendogli ampliamente

"Non ne sono sicuro Jiminie" bofonchio con insicurezza Yoongi mentre scuoteva il capo.

"Mi dispiace, vuoi uscire a fare una passeggiata?" chiese con gli occhi lucidi e il musetto dolce per convincerlo.

"Forse è meglio se vado in studio a comporre qualcosa." Disse grattandosi la testa a disagio poi guardò di nuovo Jimin e accennò a una smorfia che doveva essere un sorriso poco riuscito "Vuoi accompagnarmi?" chiese poi

"Si Hyung ti accompagno, mi piace vederti a lavoro" sorrise il ragazzo

"Allora andiamo, mi cambio ok?"

"Okay Hyung!" sorrise di più Jimin, forse la sua compagnia avrebbe aiutato Yoongi a pensare di meno a Noona che ormai sembrasse essere del tutto scomparsa, non rispondeva neanche ai messaggi suoi o di V e questo era molto strano lo sapevano tutti, si mosse lentamente verso il piccolo soggiorno lasciando Yoongi solo per cambiarsi.

Si sedette sul divano vicino ai più piccoli e si fece sfuggire uno sbuffò.

"Tutto bene?" chiese V mentre stava combattendo contro Jungkook ai videogiochi

"Lo Hyung sembra in crisi per noona" disse con tono triste

"Ho provato a chiamarla parte la segreteria, e non ha risposto ai miei ultimi messaggi" disse con tono depresso mentre lasciava cadere il joystick e vedeva il suo personaggio morire per mano di un'ultima mossa di Jungkook. Il più piccolo lasciò perdere il videogioco e guardò i suoi due Hyung con lo sguardo di un piccolo cerbiatto che aveva appena perso la mamma.

"Dovremmo fare qualcosa?" chiese titubante

"Non lo so... questa situazione mi rende depresso" disse V appoggiandosi al più piccolo

"Mmh, non ne ho idea per ora vado in studio con lo hyung provo a tenerli compagnia, penso che per il momento vada bene stargli accanto, forse noona tornerà a breve" provò a essere ottimista Jimin

"Si, noona tornerà... non può abbandonarci, ma questa situazione fa schifo" disse V

"Si decisamente schifo" si unì alla frase Jungkook per poi prendere i due joystick e passarne uno a V per poter giocare di nuovo così da non pensare a quanto tutto fosse triste.

22 LUGLIO 2014

Yoongi: Dopo domani parto di nuovo per impegni lavorativi, torno in Giappone e poi dovrei andare in Svezia e a Berlino, abbiamo schedule pienissime e non so quando tornerò.... volevo avvisarti di questo.

Isabel: Ok... ho capito

Yoongi:Isabel... ho bisogno di vederti sto impazzendo. Ti prego dimmi di si per oggi, ne ho bisogno

Isabel: Scusa domani ho un esame, e ora sto studiando e poi devo tornare in ufficio io proprio non posso.

Yoongi: Domani dopo l'esame?

Isabel: Ti faccio sapere domani, torno al mio studio.

Yoongi: Buono studio aspetto una tua risposta per domani.

Yoongi guardò il cellulare sperando che lei scrivesse ancora ma nulla. Era ancora più distaccata del solito. Si incominciò a domandare se fosse possibile che a lei non interessasse più nulla di lui. Per quanto potesse ripensare a tutti gli ultimi avvenimenti proprio non capiva quel comportamento. Non era da lei quel comportamento, c'era qualcosa che non andava e lui non capiva cosa. Avrebbe voluto fare una mossa chiamarla, inseguirla, urlarle contro. Ma ogni volta che le scriveva e vedeva le sue risposte così fredde rimaneva paralizzato e non riusciva a muoversi. Aveva paura di porre fine a tutto con una qualunque sua possibile reazione. Sapeva però che non poteva andare avanti in quel modo, era troppo preoccupato, aveva bisogno di risposte.

"Ancora niente?" chiese Taehyung osservando Yoongi che era rimasto immobile con il telefono in mano.

"No, mi ha rifiutato di nuovo. Dice che ha un esame domani." disse Yoongi scuotendo la testa.

"Hyung perchè non vai alla sua università domani e ci provi a parlare?" propose in modo agguerrito il ragazzino.

"Si giusto Suga Hyung, prova a tenderle un'imboscata." sorrise Jungkook complice di V.

"Non vorrei crearle problemi, ho paura che se faccio in questo modo la perdo" disse a tratti Yoongi, poco convinto delle sue parole, proprio non sapeva come comportarsi in quella situazione, si sentiva paralizzato.

"Hyung, scusa se te lo dico ma ultimamente non sembra che stiate insieme, anzi sembrate avere una relazione solo tu e il telefono." disse Jungkook facendosi coraggio, tutti la pensavano così ma nessuno aveva ancora il coraggio di dire a Yoongi la verità, provavano tutti a essere positivi. Non c'era più nulla per cui esserlo. Il più piccolo aveva sentito i discorsi preoccupati degli hyung e di come non sapevano come aiutare Yoongi e così aveva deciso, avrebbe detto lui la verità.

"Sai forse Kookie ha ragione, io voglio bene a noona, tutti noi le vogliamo bene. Ma questa situazione non è buona, tu stai soffrendo e penso anche lei. Penso che tu debba andare a prenderla e costringerla a parlare." disse Tae provando a dare coraggio al suo Hyung, sarebbe corso lui da noona, ma non era il suo compito e non poteva farlo nessuno di loro poteva intromettersi nella loro relazione per quanto avrebbero voluto. Toccava a Yoongi farlo e lui e Jungkook l'avrebbero convinto ad agire.

"Si devi farla parlare! Così possiamo aiutarla e trovare una soluzione. Continuando ad aspettare Hyung stai solo male non è giusto!" continuò Jungkook il discorso

"Avete ragione, domani vado alla sua università e provo a trovarla. La farò parlare" disse poco convinto Yoongi

"Dai Hyung più convinzione! Fighting!" esortò con energia Tae con ottimismo, ne era convinto Yoongi sarebbe andato all'università e sarebbe riuscito a riportare noona a casa.

"Giusto Fighting!" provò a urlare con più grinta Yoongi, sarebbe andato da lei, se la sarebbe ripresa.

23 LUGLIO 2014

Yoongi: Finito l'esame?

Yoongi: È andato bene? Sono fuori alla tua università, avvisami quando finisci

Yoongi: Sono due ore che sono qui, ancora non hai finito?

Yoongi: Isabel? L'università sta chiudendo dove cavolo sei?

Yoongi: Perché non rispondi a questo dannato telefono sto provando a chiamarti anche!

Yoongi: Ti prego parliamone possiamo risolvere tutto, non capisco perché mi stai facendo questo, ti prego. Io non so più cosa fare, sono pieno di impegni, tu mi hai vietato di venire da te, ho paura che qualunque cosa io possa fare finirei per perderti. Mi sembra come se ti avessi già perso! Mi sembra come se l'ultima volta che ci siamo visti tu mi stessi dicendo addio per sempre. Io non voglio perderti. Io non riesco più a stare così! CAZZO rispondi a questa merda di telefono.

Yoongi guardò l'ultimo messaggio inviato seduto su quella panchina, era ormai buio ed era rimasto solo lui davanti a quella maledetta università, con le lacrime che scivolavano piano sulle guance, immobile senza capire perché lei gli stesse facendo tutto questo. Soffrendo come non mai.

Aveva bisogno di lei, e lei invece evitandolo stava spezzando sempre di più il suo cuore. Non capiva, provava a darsi delle risposte, ma non aveva la più pallida idea del perché di tutto. Si abbassò leggermente la mascherina per poter prendere una boccata d'aria, si sentiva morire, non riusciva a respirare, gli mancava l'aria.

Lei era la sua aria.

Aveva un attacco d'ansia in atto lo sapeva bene, di solito per farli passare un tempo si recava a casa di lei o le scriveva, o gli bastava solo pensarla.

Isabel era la sua cura. Ma ora era la causa di tutto ciò, era la causa del suo malessere.

"Respira, respira" disse una voce vicino a lui e Yoongi chiuse gli occhi cercando di respirare a pieni polmoni.

"Tieni bevi un po' d'acqua ci sono io con te" disse la voce e Yoongi seguì il suggerimento prendendo la bottiglietta già aperta e sorseggiando un po'.

"Tranquillo ora passa, andrà meglio, non sei solo" disse sempre la voce sedendosi vicino a lui sulla panchina. Rimasero in silenzio un po' e la persona accanto a lui incominciò a dargli leggere pacche sulla spalla come conforto.

Yoongi si accasciò addosso a quella persona e cominciò a piangere distrutto, non riuscendo a fermare le lacrime.

Dopo averlo fatto sfogare per bene in un pianto liberatorio, la persona si staccò da lui leggermente.

"Riesci a raccontarmi cos'è successo?" gli chiese con dolcezza.

"Hyung, lei non risponde" disse con un singhiozzo.

"L'hai aspettata per tutta la giornata?" chiese Jin trattenendo una mano sulla spalla di lui guardandolo con preoccupazione e comprensione.

"Si, ma non l'ho vista, sto cominciando a dubitare che avesse un esame" disse tirando su con il naso.

"Andiamo a casa, forza, beviamo un po' così non la pensi" disse alzandosi e porgendogli una mano, anche Jin incominciava a dubitare come lui che lei stesse solo inventando bugie per non vederlo.

"E se lei non mi volesse più vedere?" chiese triste cercando nel suo hyung una risposta.

"Allora un giorno quando saremo super famosi si mangerà le mani per averti fatto questo, e se dovesse tornare da te, la manderai a quel paese" annuì serioso il più grande, cercando di trattenersi e di mandare via la rabbia verso Isabel.

"Non so se riuscirò a dimenticarla" disse con tono basso Yoongi chinando il capo e guardando per terra mentre entrambi si avviavano alla macchina.

"Ci riuscirai, forse le si è spento il telefono oggi o le è successo qualcosa per questo non risponde" provò ad essere ottimista Jin, ma gli era complicato era arrabbiato da giorni per quella situazione, lo era da quando aveva trovato il suo amico in bagno distrutto in America. Ormai pensavano tutti che lei lo stesse lasciando e non avesse il coraggio di dirglielo in faccia.

"Non penso Hyung, ho una brutta sensazione, da mesi."

"Tu hai provato ad andare a trovarla?" chiese il più grande, sarebbe tanto voluto andare lui a trovare Isabel per avere delle risposte, ma non toccava a lui farlo, non era compito di nessuno di loro.

"Io... no. Non sono più andato senza avvisarla forse dovrei?" disse lui alzando un attimo il capo verso il più grande e guardandolo di nuovo in cerca di una risposta.

"Andiamo a casa, troveremo una soluzione, ho la macchina parcheggiata qui vicino"

"Va bene Hyung" annuì Yoongi e si lasciò trascinare verso la macchina.

24 LUGLIO 2014 01:00 NOTTE

Era l'una di notte i ragazzi erano seduti sul divano e sul pavimento mentre controllavano Yoongi che continuava a bere, quella mattina sarebbero dovuti partire di nuovo, e non era stata una grande idea farlo bere. Erano tutti terribilmente preoccupati per il loro amico che dopo non aver avuto risposte da parte di Isabel per tutta la giornata, al momento si trovava in uno stato pietoso.

"Veramente io non capisco perché si comporti così!" disse Yoongi alzando la voce.

"Hyung forse dovresti smettere di bere" disse Jimin avvicinandosi alla bottiglia del più grande provando a prenderla.

"Jin hyung mi ha detto di bere! Non toccare la mia bottiglia!" disse guardandolo malo modo e tenendo stretta la sua bottiglia di alcool.

"Aish!" si allontanò Jimin impaurito urtando Tae e guardando poi il maggiore con rimprovero.

"Ehm Yoongi-ah, pensavo che bevendo un po' non l'avresti pensata.... Ma penso sia ora di dormire" provò a dire il maggiore, l'idea di farlo bere era stata pessima erano due ore che parlava di Isabel, lamentandosi e dicendo di non capirla. Ogni tanto provava ad alzarsi dicendo che sarebbe andato da lei, per poi risedersi subito dopo e continuare a bere.

"Suga hyung, fra cinque ore dobbiamo partire, andiamo a dormire" provò a dire il leader con tono esausto.

"Dormiremo sull'aereo! Basta io vado da lei!" ridisse per la cinquantesima volta per poi provare ad alzarsi di nuovo e barcollando leggermente.

"Hyung sono ottocento volte che lo dici! O vai da lei o ti buttiamo nel letto decidi" disse Hobi sbuffando anche lui aveva finito la pazienza.

"Io ci vado! Si vado da lei!" urlò Yoongi per poi incominciare a barcollare in giro per il piccolo soggiorno urtando mobili senza accorgersene.

"Aigoo ma non si addormenta? Perché è così carico con tutto quell'alcool?" chiese Tae nell'orecchio a Jimin che alzò le spalle in risposta , continuando a non staccare gli occhi da Yoongi.

"Vorrei tanto che dormisse come il maknae" sospirò V lanciando un'occhiata al più piccolo che aveva rubato un po' di alcool si era addormentato immediatamente

"Ok, ma ti accompagno io!" disse Jin rivolto a Yoongi che girare per il soggiorno in cerca della porta per uscire e che stava ignorando tutti mentre biascicava parole incomprensibili.

"Hyung! Quella è la porta del bagno dove vai!" urlò Hobi sfinito alzandosi e andando a prenderlo.

"Non può andare da lei in queste condizioni" disse invece Namjoon a Jin mentre lo guadava in modo torvo.

"Tanto non raggiungerà mai la porta" sbuffò Jin lasciandosi andare a una risata nervosa.

"Bella idea quella di farlo bere eh!" lo rimproverò Namjoon scuotendo il capo e incrociando la braccia al petto.

"L'ho trovato a piangere su una panchina, Nam che cavolo dovevo fare? Tu hai mai visto Yoongi piangere in pubblico? Sta male!" urlò in sua difesa Jin

"E quindi secondo di te dargli dell'alcool era una soluzione?" chiese alzando il sopracciglio.

"No, la soluzione sarebbe andare da Isabel, e a fanculo il padre di lei l'investigatore e chiunque!" esclamò adirato il più grande, lui Namjoon e J-hope avevano già parlato giorni addietro di andare da Isabel ma alla fine avevano accantonato l'idea di farlo.

"E se andare da Isabel fosse peggio?" chiese Namjoon

"Peggio di così?" chiese Jin indicando Yoongi che aveva aperto la finestra per uscire da lì e Hobi e Jimin cercavano di fermarlo.

"Hyung! Il telefono ha fatto un bip! Forse ti ha risposto noona!" urlò Taehyung sperando che fosse realmente noona al telefono.

"Cosa?" chiese Yoongi bloccandosi come freddato in un istante.

"Il telefono!" esclamò di nuovo Taehyung.

"Arrivo!" esclamò Yoongi arrancando verso il divano e urtando mobili facendo cadere oggetti, Hobi e Jimin si scambiarono uno sguardo sofferente e incominciarono a raccogliere qualunque cosa il rapper avesse rovesciato a terra.

"Ha scritto!" esclamò Yoongi per poi leggere il messaggio ad alta voce

Isabel: Avevo il telefono senza suoneria, non saresti dovuto venire all'università, non avresti dovuto aspettare tutto quel tempo.

"Ma che cazzo!" esclamò allibito Jin "Che vuol dire che non saresti dovuto andare e aspettare? Ti sta rimproverando?" chiese Jin sempre più furioso.

Yoongi: Stai bene? Ero preoccupato

Isabel: Si sto bene. Non devi preoccuparti per me.

"Ragazzi! Io non so che scrivere! Vi ho detto è strana!" si lamentò Yoongi leggendo il messaggio

"Aish! Cosa dovresti scrivere? Incazzati Yoongi!" urlò Jin

"Hyung!" lo rimproverò Namjoon

"Nam non mi guardare così! Deve incazzarsi! Basta questo comportamento è assurdo! Lei si sta comportando da stronza! È stato tutta la giornata ad aspettarla e a piangere, sono mesi che lei si comporta di merda. E ora gli scrive che non doveva aspettarla lo rimprovera pure! Ma che cazzo! Basta giustificarla, basta dire che andrà bene!" urlò Jin facendo zittire tutti nella stanza.

"Hyung io non posso.... Lei è la mia Isabel!" disse Yoongi balbettando scosso.

"Dammi il telefono! Le scrivo io! Basta ora!" disse Jin avvicinandosi al ragazzo per prendere il telefono e dare una fine a quella situazione ormai non più gestibile.

"No! Hyung sto scrivendo io!" disse Yoongi rifiutandosi di porgergli il telefono e andandosi a rannicchiare sul divano.

"Jin hyung ti devi calmare, la situazione è quella che è, non possiamo perdere il controllo, guardalo!" disse Hobi indicando Yoongi che si era seduto sul divano di nuovo stringendo il telefono.

"Lo sto guardando! Lo stiamo guardando da mesi stare sempre peggio! E non stiamo facendo nulla! Hobi che cazzo i più piccoli sono andati a dirgli di agire di andare da lei!" disse indicando Tae e Jungkook

"Beh forse non sarebbe dovuto andare, dato come sta ora!" esclamò il ballerino adirandosi anche lui.

"Ah no? E cosa sarebbe successo avrebbe continuato così all'infinito?"

"Perché urlate?" chiese Jungkook con uno sbadiglio svegliandosi

"Perché Isabel sta facendo la stronza!" urlò Jin su tutte le furie, ormai era al limite di quella situazione.

"Cosa?" chiese il più piccolo interrogativo guardando Tae e Jimin confuso e strizzando gli occhi.

"Hyung calmati, così è peggio, facciamo stare male Yoongi hyung" disse Namjoon provando a portare un po' di giudizio nel maggiore che stava perdendo tutte le staffe.

"Si, Hyung smettila con queste parole, non sappiamo cosa sta succedendo ad Isabel! Forse è il padre che la costringe a fare così! Forse è ancora tenuta sotto controllo, forse ha dei problemi e non riesce a parlarne con Yoongi" esclamò il Hobi ancora con rabbia.

"Me ne frego! Non ci si comporta così!"

Intanto che Namjoon, Hoseok e Jin litigavano, Jimin e V stavano aggiornando Jungkook che provava a capirci qualcosa ancora assonnato e poco reattivo.

Yoongi intanto si era estraniato con la mente e non stava calcolando nessuno, anzi stava scrivendo un messaggio preoccupato ad Isabel pregandola di avere delle risposte.

Yoongi: Per favore può spiegarmi perché ti stai comportando così?

Isabel: Non ho nulla da spiegarti, pensavo che rispondendoti di meno e in maniera fredda tu mi avresti dimenticata ma così a quanto pare non è stato. Penso che la scelta migliore che tu possa fare sia. lasciarmi perdere. Pensa a te stesso, alla tua carriera. Dimenticami, è meglio per tutti così. Yoongi, dovresti veramente smetterla di perdere tempo con me, e pensare alla tua carriera, e io dovrei pensare ai miei impegni. Yoongi forse è meglio se non mi scrivi più.

Mentre tutti litigavano Yoongi leggeva la risposta di lei, con gli occhi lucidi.

Lei stava chiudendo con lui, gli stava chiedendo di non scrivere più. Nulla aveva senso.

Aveva bisogno di parlarci e di vederla. Incominciò a chiamarla, impaurito. Ma niente lei non rispondeva.

Yoongi: Ti sto chiamando perché non rispondi?

Isabel: Dovresti veramente smetterla di insistere, non ti voglio parlare. Smettila di scrivere. Ti ho già detto pensa alla tua carriera e no a me. Lasciami perdere dimenticami, la situazione non si aggiusta e io non posso più.

Yoongi: Torno tra una settimana e vengo da te così parliamo

Isabel: È inutile che vieni, fra tre giorni parto in America, devo andare ora Addio.

Addio... lei gli aveva scritto addio. Aveva veramente chiuso con lui. Era finita. Tutto il suo mondo gli era appena crollato. Nulla aveva senso, era ubriaco, stava capendo poco. Ma quello sul messaggio era proprio un ADDIO, scritto in grande. Era tutto finito.

Per via della rabbia lanciò il telefono sul divano.

"Hyung che stai facendo?" chiese Jimin guardando Yoongi sbattere il telefono sul divano.

"Cos'è successo che altro ha scritto?" chiese Jin fermandosi dal litigare con gli altri e avvicinandosi a prendere il telefono per leggere i messaggi.

"Yoongi lasciala perdere. Finalmente ha avuto il coraggio di chiudere con te. Mi dispiace amico, pensavamo tutti che il suo modo di fare era perché non avesse il coraggio di farlo. Ora l'ha fatto è il momento di andare avanti"

"Hyung! Io non posso!"

"Si invece, perché non sei solo, ci siamo noi! Ma ora basta cercarla, basta provarci. È stata chiara." Disse Jin mentre gli altri si passavano il telefono leggendo i messaggi sbalorditi.

Jimin alzò la testa dal telefonino e si andò a sedere vicino a Yoongi che era rimasto immobile sul divano e lo abbracciò, e il ragazzo incominciò a piangere disperato, gli altri si guardarono e decisero anche loro di avvicinarsi per dare il loro appoggio a Yoongi.

Jin rimase fermo a vedere quella scena e la sua famiglia stare male per Yoongi.

Prima o poi sarebbe andato da lei, e avrebbe scoperto tutto. Sarebbero tornati fra una settimana e poi sarebbe andato a trovare Isabel avrebbe avuto le risposte, ma per il momento poteva solo badare a Yoongi insieme a tutti quanti.

Sarebbero rimasti uniti avrebbero superato tutti la perdita che era appena avvenuta. Isabel non aveva solo chiuso con Yoongi aveva chiuso con tutti loro. 

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