CAPITOLO 26: DEBUT


CAPITOLO 26: DEBUT

12 GIUGNO 2013

Isabel si trovava seduta alla scrivania con la faccia quasi spalmata sul monitor del computer e la mano sul mouse su cui cliccava di continuo cercando di aggiornare la pagina Youtube dei bangtan in attesa che uscisse finalmente il tanto atteso primo Mv dei ragazzi. Era il giorno del debutto e lei odiava il dover essere bloccata in Giappone a no al fianco di Yoongi.

Bussarono alla porta della sua stanza, ma lei era talmente presa dal suo aggiornare in maniera compulsiva da non accorgersi di nulla.

La porta della sua stanza si spalancò e alla fine Ha-rin entrò anche senza aver ricevuto il permesso della ragazza.

"Isabel!" chiamò il ragazzo irritato dal non aver ricevuto risposta.

"Oh ciao Ha-rin dimmi" disse lei non staccando gli occhi dal pc, alzando una mano in aria per salutare

"Dobbiamo andare" disse con tono petulante

"Cosa dove?" chiese lei voltandosi, non ricordandosi di aver da fare qualcosa con lui

"Aish, forse dobbiamo andare a Osaka?" disse lui scuotendo la testa

"Ah... era oggi che andavamo agli universal studios?" chiese lei stranita arricciando il naso.

"Si questo Weekend, Isabel sveglia! Dove hai la testa" disse lui sbuffando

"A Seul" disse lei voltandosi verso il monitor, aggiornando di nuovo la pagina e poi sbattendo la testa sulla tastiera, l'attesa del Mv stava diventando stressante

"Non hai fatto neanche la valigia pazza!" esclamò tirando fuori una valigia dall'armadio

"Che fai?" chiese confusa voltando di nuovo mentre lo osservava con la fronte aggrottata.

"Ti preparo la valigia" disse scuotendo la testa

"No, io non vengo" disse lei secca tornando ad aggiornare la pagina

"Si invece, io devo andare e vieni anche tu, per favore, se qualcuno viene a scoprire che non stiamo insieme tuo padre poi se la prende con me" disse cercando di ammorbidirla, era una rottura dover fare tutto e portarsi lei in giro, ma non poteva fare altrimenti se solo lei la smettesse di non collaborare ogni tanto.

"Aish, come fa a scoprirlo, non devi tenermi d'occhio ventiquattro ore su ventiquattro" disse con tono lamentoso la ragazza, tornando a osservare lo schermo irritata.

"Senti lo scoprirà, tuo padre è capace di tutto, per favore, fammi questo piacere" disse lui con le mani congiunte a preghiera, pregandola tanto sapeva che per quanto fosse cocciuta, alla fine cedeva sempre

"Aigoo, io non voglio! E poi non voglio lasciare sola Nabi!" esclamò lei voltandosi a guardare il cane che dormiva sul suo letto tranquilla

"Dai sarà divertente, cosa hai di meglio da fare? É per Nabi? Lei starà bene ho chiamato una dogsitter" disse guardandola torvo

"Ehm io, non sono sicura di volerla lasciare con una dogsitter per un weekend intero" disse lei come scusa, la verità e che non voleva passare un weekend intero con lui e i suoi amici e dover uscire per forza e far finta di divertirsi.

"Dai è sempre la stessa dogsitter, che sta con lei quando stiamo all'università si troverà bene" disse lui avvicinandosi e sbirciando sul suo computer "Che fai al computer?" chiese poi incuriosito

"Niente, aspetto un video" disse lei cercando di coprire lo schermo, ma lui riuscì a spostarla di peso per controllare

"Stai aspettando un video di Idol? Ti piacciono gli IDol?" chiese lui strabuzzando gli occhi incominciando a dirsi che quella ragazza fosse veramente strana

"No, solo questo gruppo" disse lei imbronciandosi e incrociando le braccia al petto

"Ma se non ha canzoni come fa a piacerti?" chiese lui confuso guardando la pagina di Youtube e scorrendo trovando vari Vlog.

"Niente lascia perdere, avevi detto la valigia?" disse lei provando a cambiare discorso

"Ah giusto, veloce... ti aiuto!" trillò il ragazzo, distogliendo lo sguardo dal pc e tornando alla valigia e lasciando perdere il discorso. Isabel guardò per un attimo di nuovo il monitor sbuffò con rassegnazione, alla fine sarebbe dovuta andare con lui via per tutto il weekend. Addio relax sola a casa con Nabi e la nuova canzone dei ragazzi.

Si trovavano entrambi in macchina diretti per andare all'aeroporto e poi ad Osaka.

"Isabel?" chiamò Ha-rin, guardandola di sfuggita, era da tutto il viaggio in macchina che era incollata con il naso al cellulare

"Si dimmi?" chiese lei intenta ad aggiornare la pagina Youtube per la milionesima volta, ormai era come se fosse un tic nervoso.

"Vedi che puoi impostare le notifiche del canale" disse lui guardandola di nuovo per un attimo, per quanto non era molto d'accordo di doverla avere sempre tra i piedi, alla fine sapeva di essersi affezionato e di preoccuparsi per lei.

"è già impostata" disse lei aggiornando di nuovo

"Mhh allora non c'è bisogno che aggiorni, non ti facevo così tanto fangirl, per un gruppo sconosciuto" disse lui lasciandosi andare a una risatina, a quanto sembrasse non sapeva poi molto di lei.

"Ora è sconosciuto, ma lo conosceranno tutti" disse con convinzione

"Mhh se lo dici tu" disse lui pensieroso osservandola, trovandola estremamente carina con il broncio sul suo viso, e gli occhi luccicanti che non si staccavano dal display del cellulare, in ansia per un video musicale.

"Senti, posso farti una domanda?" chiese lui tranquillamente

"Si certo" disse lei senza guardarlo

"Mmh non capisco perché tuo padre mi abbia detto di tenerti d'occhio, sei una persona piuttosto tranquilla, sempre sulle tue, non sembri neanche avere amici" disse lui confuso. Ormai la stava conoscendo meglio, non sembrava male come ragazza solo un po' schiva, odiava il fatto che non parlasse e stesse sempre con il broncio, e che non si lasciasse andare, ma ai fin dei conti non sembrasse essere una cattiva persona.

"Ho degli amici, sono a Seul" rispeso solo a ciò evitando tutto il discorso mentre cliccava sull'aggiornare la pagina di nuovo

"Mmh, a tuo padre non vanno bene come amici?" chiese investigando un po' di più

"Si o non mi avrebbe spedita qui" disse secca lei alzando gli occhi al cielo, incominciando ad innervosirsi per tutte quelle insinuazioni.

"Mmh, se non vanno bene dovresti lasciargli perdere, e non so cercare altra gente" disse lui pur aspettandosi già un no come risposta, e intuendo che quelli amici erano le persone con cui parlava al telefono e che la rendevano tanto felice. Lui si ritrovava a esserne anche invidioso di recente.

"No. A me piacciono. Io non lascerò perdere" disse fulminandolo con lo sguardo

"Sbagli, sai forse non sei a conoscenza di quanto sia potente tuo padre" disse lui scuotendo la testa

"In che senso?" chiese lei guardandolo stralunata

"è uno dei Chabeol con massima autorevolezza, ha amicizie ovunque specie in politica, tuo padre forse, è uno dei massimi ad avere tanto potere in Seul, forse tu non ne sei molto a conoscenza." Disse lui schiettamente

"A me non importa di queste cose" disse lei secca, malgrado sentisse il disagio, realmente lei non sapeva quasi nulla di suo padre, solo che la sua azienda fosse la terza in classifica in fatto d'introiti in Corea.

"Ti dico una cosa, sai perché ci sarà il matrimonio tra mia sorella e tuo fratello?"

"Per allargare le aziende?" chiese lei poco convinta della risposta

"Oh tuo padre ingloberà la nostra, e diventerà sempre più potente, questo perché l'azienda della mia famiglia ha diciamo alcune problematiche che se venissero fuori, finiremmo rovinati del tutto. Tuo padre farà in modo che non avvenga."

"Mi stai dicendo che vi ha minacciato?" chiese lei assottigliando gli occhi

"Sto dicendo che se la mia famiglia non vuole fallire e rovinarsi deve scendere a patti con tuo padre che ci può salvare e insabbiare il tutto. Non so i particolari, non mi è ancora dato sapere, ma dobbiamo comportarci bene e deve avvenire questo matrimonio, e io devo fare tutto quello che mi viene detto" disse piccato

"Perché mi stai dicendo queste cose?" chiese lei confusa

"Perché tu non sai come vanno le cose, e fidati se tuo padre vuole qualcosa la ottiene. È preferibile tenerselo dalla propria parte e no contro. È capace di rovinarti. Prima di iniziare una battaglia dovresti informarti e capire il sistema in cui ti trovi. Ti do un consiglio non iniziare una guerra solo per delle amicizie, non ne vale la pena, e perderai" disse schietto, li sembrasse come se lei vivesse in un mondo tutto suo e non lasciasse avvicinare nessuno, era veramente difficile poterle stare accanto ma lui ci stava provando e prima o poi avrebbe guadagnato la sua fiducia.

"Ti stai preoccupando per me?" chiese lei continuando a non capire il perché di tutto quel discorso

"mmh, può essere, no che tu sia simpaticissima, non parli mai, stai sempre per conto tuo, non sembri voler fare amicizia. Sembra come se non ti importasse di nulla, ti avevo già vista all'università" disse lui dando voce ai suoi pensieri sull'idea di come fosse la ragazza ai suoi occhi, tralasciando il fatto che comunque intravedesse di più in lei.

"E allora perché ti preoccupi?" chiese lei sempre più confusa continuando a fissarlo e dimenticandosi del suo telefono per un attimo.

"Non lo so, siamo arrivati andiamo" disse spegnendo la macchina dopo averla parcheggiata all'aeroporto, invece lo sapeva e come si stava pian piano affezionando a quella ragazza, anche se lei continuava a non voler aver molto a che fare con lui.

13 GIUGNO 2013

Yoongi era sdraiato sul letto e contemplava il telefono, non era ancora riuscito a parlare con lei del suo debutto, la sera prima lei l'aveva chiamato ma lui non era riuscito a rispondere perché troppo stanco era crollato sul letto come tutto il gruppo.

Il telefono segnava chiamate perse di lei e chiamate non risposte da lei. Fin troppe.

Avrebbe tanto voluto averla là con lui, avrebbe tanto voluto stare a letto abbracciati, gli mancava il suo profumo.

Finalmente il telefono squillò e lui riuscì a prendere la chiamata.

"Isabel!!" esclamò con voce fin troppo alta ed entusiasta

"Ehi ciao! Finalmente riusciamo a comunicare" ridacchiò lei stesa sul letto

"è stato difficilissimo!" esclamò lui lasciandosi andare a una risatina, sentendosi finalmente sollevato nel sentire la voce della ragazza "Come stai? Hai mangiato?" chiese subito dopo

"Sto bene, ho mangiato e sono ancora ad Osaka, domani mattina ritorno a Tokyo, tu stai bene? Stai mangiando?" sorrise lei alzandosi poi dal letto

"Si sto bene, stanco per questi giorni e per il debut di ieri!" esclamò lui mentre faceva uno sbadiglio

"Appunto di debut! Ho visto l'Mv è fantastico e anche gli altri video pubblicati oggi mi sono piaciuti!"

"Gli ha visti? Non sei stata troppo occupata a divertirti con gli amici?" chiese lui ghignando

"Ma che occupata a divertirmi, io neanche ci volevo venire qui!" esclamò lei risentita

" Dai sei andata agli Studios! Perché quel tono di voce?" chiese lui non capendo

"Lascia perdere, parliamo di come sei fin troppo allegro nei video!" disse lei cambiando discorso e incominciando a camminare nervosa per la stanza

"Non è vero!" brontolò lui

"Oh si lo vedo sempre! In un video a fine maggio dici Saragheo e mandi cuori! Sono invidiosa a me non lo dici mai!" disse lei lamentandosi con tono scherzoso

"Ah! Ma quello è lavoro lo devo fare per i fan!" rispose lui facendo finta di essere risentito

"Beh ma che ne pensi, della canzone intendo?" chiese lui provando a cambiare discorso

"Voglio il tuo cappellino nero!"

"Dai! Vuoi fare la seria?" brontolò lui

"Siete tutti dei tipi durissimi! Fate i fighi!" ridacchiò lei

"La canzone?" chiese

"La canzone me l'avevi già mandata in anteprima" scosse la testa lei

"Solo un pezzo!" si lamentò lui

"La canzone mi piace! Il testo anche spacca! Swang!"

"Meno male, che ho la tua approvazione" sospirò lui

"Si, meno male dato che sono la vostra prima Fan in assoluto! E sempre lo sarò" esclamò con allegria Isbel

"Mi manchi sai?" si lasciò sfuggire lui quasi in un sussurrò

"Anche tu" sussurrò lei guardando il panorama dalla finestra della camera dall'albergo "Sarei dovuta esserci ieri" disse con voce lieve

"Non dipende da te, non è colpa tua, non darti colpe" disse lui capendola all'istante

"Lo so, ma sarei dovuta esserci al tuo debutto e invece..." era bloccata lì distante da lui e si era persa tutto, si era persa una dei giorni più importati della vita dei ragazzi, io dei giorni più importanti di Yoongi e questo la faceva sentire smarrita in un mare di sensi di colpe.

"Ci sarai altre volte, non preoccuparti. E poi io sono impegnatissimo non avrei tempo per stare con te, tu saresti sola ferma a guardarmi, ed ad aspettarmi" disse lui provando a rincuorarla

"Meglio quello che stare qui" disse lei con voce triste, sentiva come se quella sarebbe stata la prima di una serie di volte in cui non ci sarebbe stata, in cui non sarebbe potuta stare al suo fianco, il discorso con Ha-rin del giorno prima l'aveva destabilizzata parecchio, ora aveva molta più paura di prima.

"Isabel, avremo tempo in futuro, di solito sono io quello pessimista tra i due dov'è finita tutta la tua positività?" chiese lui confuso

"Scusa, hai ragione e che sono un po' stanca" disse lei, quel periodo in Giappone era come stare in una prigione per lei, era come vivere senza farlo davvero, si sentiva svuotata, non riusciva a godersi niente, nulla aveva importanza, la sua unica ragione per andare avanti era la data del suo ritorno in Corea la data in cui l'avrebbe potuto rivedere.

"Capisco, anche io. Ma non ci fa bene parlare di queste cose dobbiamo essere positivi" disse lui provando a non far celare la preoccupazione che lo aveva appena assalito, era strano sentirla in quella maniera, le sembrava fosse fin troppo triste.

"Si dovremmo! é solo che mi sento come se avessi delle mancanze verso di te" disse lei, incominciando a giocare con una ciocca di capelli e continuando a guardare il panorama dei grattacieli che aveva davanti a sè

"Nessuna mancanza nei miei confronti, anche perché mi sostieni a distanza come sempre. L'importante è questo. So che ci sei anche se no fisicamente" disse lui guardando il soffitto cercando la forza di darle coraggio.

"Certo che ci sono, io penso sempre a te!" esclamò lei scuotendo leggermente la testa provando a cacciare via i pensieri negativi

"Lo so, tu ci sei e ci sarai sempre, questi problemi in un futuro saranno solo un ricordo" disse lui provando a darle forza

"Si, hai ragione! Scusa se mi stavo facendo prendere dalla negatività" disse lei provando a far finta che le sue paranoie fossero finite e facendo finta di tornare a essere ottimista. Fingere era brava a farlo, faceva finta da una vita che nulla le facesse del male o la ferisse.

"Brava! Ora ti riconosco, sei la mia Isabel sempre positiva e allegra" rise lui al telefono

"Si sono la tua Isabel" sussurrò lei

"Sei sicura di stare bene? Se sei stanca dovresti andare dormire" disse lui con apprensione

"Si dovrei, e dovresti anche tu, mi chiami appena sei di nuovo libero?" chiese lei

"Si certo! Ti chiamerò ora vai a dormire e cerca di riposare" disse lui

"Anche tu Yoongi-ah cerca di riposare, buonanotte"

"Buonanotte"

Angolo dell'autrice:

Eeeh povera ciccina si è persa il debutto! Sta malissimo e le parole di Ha-rin le hanno fatto paura, quindi sta un po' in crisi cerca di fare la forte ma sente sempre di più la distanza. Lui cerca di darle forza, giustamente ha appena debuttato e quindi l'adrenalina sta a mille quindi è più positivo di lei. 

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