CAPITOLO 17: GOTCHA


CAPITOLO 17: GOTCHA

23 DICEMBRE 2012

Yoongi entrò in casa trovandola completamente diversa, nel soggiorno capeggiava un grande albero di natale pieno di luci, e palline colorate e il tutto era pieno di festoni, ovunque si girasse trovava peluche di pupazzi di neve o renne. Strabuzzo gli occhi a tutta quella roba. Scosse la testa, confuso, l'anno prima, ricordasse ci fosse solo un albero. La sua amica era proprio pazza si disse. Si avviò con un'alzata di spalle verso la camera da letto.

"Stai studiando?" chiese entrando nella stanza da letto lasciando cadere un borsone a terra e guardandolo confuso di trovarla alla scrivania, di solito studiava a terra in soggiorno o a terra in camera, non l'aveva mai vista alla scrivania.

"Si, ho un esame domani" disse lei con le mani tra i capelli, scuotendo la testa e lasciando la penna cadere sul grande tomo poggiato sulla scrivania.

"Ah, non lo sapevo" sospirò lui guardando il borsone ai suoi piedi pensando che la sua idea fosse stata pessima.

"Come mai il borsone?" chiese lei voltandosi e individuando l'oggetto a terra.

"Tutti gli altri vanno a casa per Natale, abbiamo avuto dei giorni liberi fino a capodanno" disse lui con un'alzata di spalle come se non fosse importante.

"Andiamo di nuovo a Daegu?" chiese lei assottigliando gli occhi

"Ehm, no ho litigato di nuovo con mio padre, pensa che dovrei mollare dato che è parecchio che faccio questo training, dice che dovrei andare all'università e... dai lo sai" finì la frase controvoglia non gli andava di parlare dei suoi rapporti con la famiglia

"Quindi deduco che ti trasferisci qui?" chiese lei con una smorfia stranita

"Ehm, tu devi studiare, io...lascia stare, e solo che pensavo... nulla!" disse la serie di parole senza senso balbettando

"Odio quando vai in palla, non mi fai capire nulla" disse lei alzandosi e avvicinandosi a lui sghignazzando.

"Rimani Pabo, senza giri di parole insensate" disse lei prendendoli le guance con le mani e schiacciandogliele creando una faccia buffa.

"Ehm ma tu devi studiare" disse lui a disagio con una voce strana dato la pressione delle mani di lei, che le tolse dalle guance sorridendo ilare per poi andare con una mano ad accarezzare leggermente i capelli dietro il collo.

"E tu hai una stanza, dove produrre, e tutti i confort, sbaglio o internet da voi va lentissimo? Qui puoi fare tutte le ricerche che vuoi, e il mio bagno è più figo del tuo" sorrise lei continuando ad accarezzarli i capelli.

"Mi hai convinto con il bagno" sorrise lui inclinando leggermente la testa di lato osservandola meglio, adorava quando lei le accarezzava i capelli in quel modo così rilassante, lo faceva sentire esternamente vuotato da qualunque tipo di preoccupazione.

"Sistema le tue cose nell'armadio, ordino da mangiare poiché non ho voglia di cucinare" sorrise lei si alzò sulle punta dei piedi per avvicinarsi alla guancia di lui e lasciare un leggero e delicato bacio

"Sicura che non disturbo?" chiese di nuovo lui allontanandosi da lei un po' tremante per il bacio e i suoi occhi si posarono per un attimo sulle labbra rosse di lei, dicendosi che doveva smetterla di pensare a come sarebbe stato baciargliele.

"Yoongi ora ti ammazzo!" esclamò invece lei ignara del fatto che lui si stesse perdendo in lei e saltandogli al collo e facendolo inciampare sul borsone facendoli cadere. Si ritrovarono a terra a ridere come dei cretini.

24 DICEMBRE 2012

Yoongi era seduto nella caffetteria dell'università con il suo solito blocco, scrivendo e riscrivendo pezzi per canzoni.

"Finito!" urlò lei alle sue spalle abbracciandolo sorridente

"è andato bene?" chiese lui alzando la testa per guardarla e sorridere radioso.

"Penso di si, lo sai sono un genio sotto questa aria da casinista!" esclamò lei continuando ad abbracciarlo mentre lui rimaneva seduto, la gente passava e gli osservava ma lui non se ne accorse minimamente prestando interamente la sua attenzione di su lei

"Perfetto il prossimo quand'è?" chiese interessato

"Mmmh gennaio ho tempo! Molto tempo! Che dici se ce ne andiamo da questo posto infernale? E se andassimo in centro a fare shopping? O al cinema? ti va un cinema? Poi potremmo andare a cena! Oggi è la vigilia!" sorrise lei allegra staccandosi da lui per poi tirarlo per un braccio per farlo muovere ad alzarsi dalla sedia.

"Waoo ti piace proprio il Natale" sorrise lui divertito da tutto quell'entusiasmo.

"In America era fenomenale tutte le case erano piene di luci e tutti avevano alberi immensi pieni di regali, poi ci sono le canzoni, le cioccolate calde e tante altre cose ah poi c'è mamma ho perso l'aereo, ho la versione a casa con i sottotitoli coreani possiamo vederla domani!" disse lei allegra mentre entrambi si incamminarono a lasciare la caffetteria dell'università.

"Ora capisco perché casa tua è piena di roba natalizia" ridacchiò lui al pensiero di quel soggiorno strapieno di decorazione e di folletti che spuntavano in angoli nascosti.

"Hai visto? L'anno scorso non ero organizzata come quest'anno!" sorrise raggiante lei orgogliosa del proprio lavoro

"Va bene andiamo in centro a fare compere se proprio così desideri" alzò gli occhi al cielo lui, al pensiero dei folletti che un po' lo spaventavano a morte.

"Le mie compagne mi hanno detto che qui il Natale è per coppie come un secondo san valentino, che cosa strana" disse arricciando il naso per il freddo usciti fuori dal campus

"Si è così di solito o si passa in famiglia" fece spallucce lui

"Ah, beh noi lo passiamo in famiglia no?" sorrise lei sempre piena di allegria

"In famiglia?" chiese lui confuso strizzando gli occhi

"Si io e te siamo una famiglia! Fratello e sorella, poi ci sono gli altri del tuo gruppo che sono come dei piccoli fratellini combina guai, e c'è oppa SeokJin che dovrebbe essere il più responsabile ma alla fine è un bambino anche lui!" elenco tutti i membri della famiglia con allegria, quella si che era una bella famiglia per lei, no come la sua che non vedeva mai e a cui non importasse niente di lei.

"Fratello e sorella?" disse lui a disagio, tutto immaginava fuorché lei come una sorella

"Si, Si! Oppa! Oppa! Oppa!!!!!" sorrise lei saltellando e scuotendolo senza accorgersi del tono scettico di lui e lui rabbrividì a tutti quegli oppa che significavano fratello maggiore e no fidanzato.

Passarono la giornata a fare shopping poi a vedere un film natalizio al cinema e infine andarono a casa dove lei incominciò a cantare al Karaoke canzoni natalizie Americane fino a mezzanotte spaccando i timpani al povero rapper che la guardava dal divano scettico.

Alla fine Yoongi dovette ricredersi incominciava a piacergli il Natale se quello volesse dire stare tutto il tempo con Isabel e vederla così allegra, lei era il suo sorriso ormai.

25 Dicembre 2012

La sera del venticinque dicembre Isabel costrinse Yoongi ad andare in un ristorante per poter festeggiare il natale.

Seduti a tavola a mangiare chiacchieravano di tutto e di più e dei programmi che avrebbe fatto per il resto della settimana, lei cercava di convincerlo di andare a un parco divertimenti ma lui non ne aveva molta voglia, non gli piacevano le giostre troppo pericolose.

Finita la cena, si avviarono verso l'uscita del ristorante quando vennero fermati improvvisamente da degli uomini seduti a un tavolo intenti a mangiare la propria cena.

"Min Yoongi?" chiamò uno di questi uomini

"Ehm salve Manager-nim" disse lui a disagio inchinandosi leggermente per poi guardare l'altro uomo e salutare nello stesso modo "Salve anche a lei Pd-nim" disse leggermente a disagio.

Isabel a sentire nominare da lui i ruoli delle persone che stava salutando sbiancò notevolmente, preoccupata dal fatto che gli uomini potessero arrabbiarsi perché l'avevano beccato con una ragazza, si inchinò leggermente anche lei dato lo sguardo dei due e saluto cordialmente.

"Buon Natale ragazzo!" sorrise Pd-nim "Chi è questa bella ragazza, non ce la presenti?" chiese con un ghigno

"Oh si, Pd-nim lei è Kim Isabel una mia amica" disse lui tirando leggermente Isabel per il braccio dato che era rimasta pietrificata al suo posso

"Piacere Isabel" disse la ragazza inchinandosi a disagio

"Piacere mio sono Bang Si-hyuk il Pd-nim della big Hit e lui è il manager Sejin"

"Yoongi-iss non dovevi andare a Daegu per questi giorni di pausa?" chiese il manager Sejin sorpreso

"Ehm, si ma ho cambiato idea all'ultimo, dovevo avvisarvi?" chiese lui a disagio mentre si grattava nervoso il collo

"Perché non vi unite a noi per bere un sakè?" disse invece Pd-nim notando il disagio nel ragazzo che non osava alzare gli occhi da terra dove gli aveva puntanti

"Ehm, è un po' tardi al dire il vero, io dovrei tornare a casa e Yoongi invece in dormitorio" esclamò con voce acuta Isabel, prima fossero scappati da quella situazione prima avrebbero entrambi potuto respirare di nuovo.

"Vi accompagniamo noi, sedetevi pure" disse invece Pd-nim mentre lei sorrideva a disagio provando a guardare l'amico che si era immobilizzato sul posto

"Yoongi-iss non hai fatto nulla di sbagliato siediti ragazzo, forza" cercò di spronarlo il capo, mentre lei gli dava un colpetto come a fargli segno di fare qualcosa.

"Ragazzi forza sedetevi, non è successo nulla di grave" provò a dire il manager trattenendo le risate a stento alla faccia dei due ragazzi che erano stati colti sul fatto, entrambi si scambiarono uno sguardo incerto e alla fine si sedettero al tavolo con i due uomini.

"Deduco che non stai al dormitorio, gli altri manager hanno detto che era vuoto" disse Sejin alzando un sopracciglio con fare indagatorio.

"Ehm io, al dire il vero sto da Isabel in questi giorni" disse lui in difetto mentre lei lo guardava con rimproverò dato che prima aveva detto che lui sarebbe andato in dormitorio

"Si, ma da me lavora!" esclamò lei con energia come se quella rivelazione potesse aiutarli in qualche modo a tirarsi fuori da quel pasticcio in cui fossero finiti.

"Lavora da te?" chiese Pd-nim confuso, non capendo come fosse possibile una cosa del genere, a meno che la ragazza non avesse l'apparecchiatura necessaria a produrre e comporre.

"Oh, si si ha una stanza con tutta l'apparecchiatura può lavorare in casa mia" disse lei con convinzione, pd-nim strabuzzò gli occhi, la osservò meglio e i suoi occhi andarono sulla borsa prada che aveva appoggiato sulle gambe e anche al cappotto che sembrava parecchio costoso.

"E tu cosa fai?" chiese confuso il manager rivolgendosi alla ragazza

"Io vado all'università, sono al secondo anno, faccio corsi di lingua e di management e comunicazioni, impresa e statistica" disse lei velocemente. I due uomini si scambiarono uno sguardo incuriosito, se Yoongi stava da lei a dormire allora dovevano essere molto intimi e conoscersi da molto tempo e nessuno di loro sapeva di quella presunta relazione in atto.

"Ci siamo conosciuti all'ultimo anno di superiore, a Isabel piace il rap e l'hip hop" disse Yoongi a mo' di spiegazione dato le facce del Pd-nim e del manager che comunicavano curiosità nel saperne di più.

"E siete fidanzati? Se è così Yoongi lo sai che dovresti avvertire, non vi abbiamo mai fatto pressioni su amicizie e altro ma vogliamo sapere dove state e andate" disse il manager provando ad avere un tono duro ma riuscendoci poco.

"Ehm mi dispiace, è da Isabel che vado ogni volta che esco" disse lui abbassando il capo

"Dai è Natale non è momento della ramanzina Sejin, comunque l'importante è che dici dove sei, specialmente dopo che ci sarà il debutto" disse Pd-nim per poi bere un sorso.

"Si certo signore." Annuì con energia Yoongi

"Ah ecco il sakè, bevete ragazzi, a questo natale" disse il capo porgendo i bicchieri mentre entrambi sorridevano e ringraziavano con il capo, per poi bere nascondendosi il bicchiere con l'altra mano in forma di rispetto

"Mmh, mi sembra di averti già vista" disse poi il manager guardandola, "Ah si! Sei la noona delle foto di Taehyung!" esclamò poi avendo l'illuminazione, i ragazzini avevano parlato di un'amica che ogni tanto li portava da mangiare.

"Ah ehm, penso di si" disse lei leggermente in confusione, Tae aveva parlato di lei e Yoongi non aveva detto niente, forse non erano del tutto nei pasticci.

"Taehyung le ha mostrato le foto di Isabel?" chiese Yoongi preoccupato

"Si quelle di Halloween Namjoon ci aveva detto che uscivate a festeggiare, ogni tanto vi meritate un po' di divertimento lavorate molto duramente" disse il manager sorridendo, capendo chi fosse la ragazza in questiona aveva sentito i ragazzini parecchie volte nominarla quando pensavano di non essere ascoltati.

"Ehm si" annuì Yoongi stranito

"Siete sicuri che non sia un problema la nostra amicizia?" chiese Isabel invece secca, se anche per loro sarebbe stato un problema quel rapporto avrebbero avuto vita breve, già c'era suo padre che non approvava.

"No, va benissimo, se non crea problemi alla carriera di Yoongi-ah non abbiamo nulla da ridire, avremmo preferito sapere della tua esistenza" disse Pd-nim serio ma per poi lasciarsi andare a un sorriso di incoraggiamento

"Non creerà nessunissimo problema Pd-nim, lo prometto!" disse lei inchinando il capo con sentimento

"Allora perfetto, comunque Yoongi ne parleremo in privato anche" disse il manager

"Certo Manager- nim" annuì il ragazzo.

Rimasero un po' lì con il manager e il Pd-nim e alla fine entrambi li accompagnarono a casa della ragazza.

Tornarono distrutti, non parlarono poi molto di ciò che fosse successo entrambi immersi nei propri pensieri, entrambi leggermente in ansia per ciò che fosse successo. Yoongi sarebbe andato a parlare con il manager di quella situazione, e sperava che avrebbe potuto risolvere il tutto, in fin dei conti non li erano sembrati arrabbiati anzi si sera stupito di quanto fossero stati accomodanti con loro. Forse gli avrebbero potuto dire che non c'erano problemi se avesse realmente una relazione con lei, forse poteva fare un passo in più in quel rapporto, sempre se lei ricambiasse i suoi sentimenti, cosa di cui non ne aveva la più pallida idea.

Angolo autrice:

Capitolo un po' diverso, vari pezzettini di giornata e di loro due che vivono come coppia pur non essendolo.

Eeeeh Beccati sul colpo! Pd-nim mi fa morire ahahhaha gran burlone lui!

Ci si legge giovedì probabilmente con un doppio capitolo!

Ciaoooo a tutti!

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