CAPITOLO 15: JUST A FRIEND


CAPITOLO 15: JUST A FRIEND

FINE SETTEMBRE 2012

Isabel si trovava a camminare con le sue compagne di lezione verso l'uscita dell'università, mentre loro ciarlavano di ragazzi, lei invece sperava solo di varcare la soglia e potersi dirigere alla sua macchina per poter andare finalmente a casa,

"Vieni con noi Isabel?" domandò una ragazza fermando il flusso della camminata

"Mmh" disse lei guardandosi i piedi, non aveva proprio voglia di andare con loro, alzò lo sguardo per guardare verso l'uscita, c'era quasi ad evitare una proposta d'invito e invece ecco che una di loro colpiva con quella richiesta.

"Dai Isabel, ci saranno anche dei ragazzi, uno è quello dell'appuntamento al buio che ti avevo proposto!" Saltellò una di loro con entusiasmo attaccandosi alla manica del giubbotto di pelle di lei provando a convincerla

"Vi ho detto che non voglio un appuntamento al buio, non sono interessata" sbuffò lei, irritata da quella situazione, erano giorni che le sue compagne di corso la stavano ossessionando con quella richiesta assurda di un appuntamento al buio

"Dai almeno conoscilo!" incitò la prima che l'aveva invitata a unirsi a loro.

"Isabel" la chiamò un ragazzo vestito con la tuta con un tono leggermente imbarazzato, l'aveva riconosciuta dai capelli colorati e dalla giacca di pelle, anche se i vestiti fossero leggermente diversi da quelli che indossasse di solito, non l'aveva mai vista con un vestito, e con gli stivaletti con un leggero tacco e i collant che mostravano le gambe.

"Che fai qui?" sorrise lei voltandosi di colpo al solo sentire il suo nome, un sorriso si dipinse sul volto della ragazza, che cambiò completamente espressione diventando improvvisamente raggiante. Le ragazze vicino a lei la osservarono incuriosite per via di quel cambio di umore, non l'avevano mai vista sorridere, Isabel aveva sempre l'aria di un'annoiata a morte, di una a cui non importava niente di nulla e di nessuno lì all'università

"Ciao a tutte" sorrise lui facendo un leggero inchino, al gruppo delle tre ragazze vicino alla sua migliore amica.

"Ho finito di lavorare, i ragazzi volevano uscire a cena e non so volevo chiederti se venivi con noi, mi avevi detto che finivi a quest'ora all'università" si rivolse immediatamente a lei ignorando il chiacchiericcio che si era formato dal gruppetto, accennò a un sorriso imbarazzato verso Isabel, un po' a disagio. Continuava ad osservarla leggermente basito, accorgendosi che avesse anche del trucco in faccia, lei non si truccava mai.

"Certo!" esclamò lei estasiata avendo una buona scusa per evitare le sue compagne che ora stavano commentando a bassa voce il suo comportamento.

"Ora capisco perché ci dici di no!" esclamò la prima ragazza ridacchiando in modo civettuolo.

"Oh sei impegnata, scusate non volevo rubarvela" sorrise lui un po' impacciato alle altre ragazze.

"Io, non sono impegnata, tranquillo. Scusatemi ma vado con lui" Disse lei avvicinandosi al ragazzo e prendendolo sotto braccio

"Isabel non ti preoccupare, se eri già impegnata, non fa nulla" provò a dire lui prima di essere congelato da uno sguardo pungente di lei.

"Yoongi-ah stai zitto" bisbigliò lei a denti stretti, per poi rivolgersi alle ragazze "Mi dispiace, faremo domani se siete libere, ma veramente lui non lo vedo mai" disse lei con il broncio e stringendosi di più al suo braccio, non le dispiaceva per niente anzi era stata appena salvata in extremis.

"Ti perdoniamo se accetti quella proposta che ti abbiamo fatto, o non puoi per lui?" chiese una delle ragazze, troppo incuriosita da vederla tanto allegra solo alla vista di quel ragazzo e anche così in intimità.

"Lui è un mio amico. Non c'entra nulla con il mio dirvi di no, comunque ci penserò su, più di questo non posso dirvi" disse lei concisa nel suo modo di parlare, mentre Yoongi osservava la situazione confuso senza capire bene di cosa stesserò parlando sbattendo leggermente le palpebre, per poi guardare verso il suo braccio intrappolato da Isabel che continuava a stringere come se ne dipendesse della sua vita.

"Ah solo un amico? Mmh indagheremo!" rise una di loro e le altre si unirono alla risata, Yoongi le guardò aggrottando le sopracciglia, a volte le ragazze proprio non riusciva a capirle.

"Come volete, noi andiamo ciao" disse liquidandole mentre alzava gli occhi al cielo, proprio non le sopportava quelle vipere, erano sue amiche solo perché avevano visto i suoi vestiti di marca e per i suoi voti, la seguivano ovunque e la pregavano sempre di andare ad appuntamenti al buio con i loro amici, e le facevano un casino di domani inopportune sulla sua vita privata. Voleva tanto liberarsene ma sapeva che appartenessero a famiglie importanti e non poteva essere troppo sgarbata, solo il quanto bastava perché loro troppo oche non potessero capire il suo sarcasmo pungente.

"Sono tue amiche?" chiese lui una volta allontanatosi con lei, non capendo bene cosa potesse avere in comune con loro.

"Mmh, tizie che mi girano intorno, lascia stare" sbuffò lei con una smorfia schifata solo al pensiero di poterle definire amiche.

"Non ti piacciono?" chiese lui ridendo prendendola in giro.

"Non mi piace quasi nessuno da queste parti" alzò gli occhi al cielo lei

"Mmmh, sembri me ahahah, non è da te, fai amicizia con tutti" disse lui in modo scherzoso

"Non faccio amicizia con la gente con la puzza sotto il naso" disse piccata lei

"Ah giusto solo con i pezzenti come me?" chiese lui ridendo continuando a scherzarci su.

"Pabo! Non chiamarti così o ti prendo a pugni, io faccio amicizia con la gente vera, solo che è rara trovarla" sbuffò lei staccandosi da lui per poi guardarlo in cagnesco e facendogli il segno del pugno.

"Comunque sembri anche tu una con la puzza sotto il naso" ghignò lui guardandola di nuovo.

"Aigoo perché?" chiese lei con faccia schifata

"Il tuo vestiario è diverso, di solito usi maglie larghe oversize, tutte e jeans, scarpe da ginnastica, e l'inverno gli anfibi. Non ti ho mai visto con un vestito" disse lui indicando il suo modo di vestire distaccandosi dalla presa sul suo braccio

"è un vestito semplice nero con i pois bianchi, non ha nulla di particolare" disse lei confusa guardandosi il vestiario

"La cinta in vita, lo fa sembrare costoso è di marca?" chiese incuriosito

"Mmh... può essere è importante?" chiese lei sempre più confusa, ma con un leggero sentore d'irritazione nella voce.

"No, ma non indossi vestiti del genere, o almeno non ti ho mai visto così, anche la borsa è di marca" disse lui indicando la Prada nera al suo braccio

"Aigoo, cosa è questa tua nuova fissazione per la moda?" chiese lei dandoli un colpetto sul braccio

"Nulla, sembri solo diversa" disse facendo spallucce

"Sono sempre la stessa, ma che ti prende?" chiese nervosa da tutto quell'interrogatorio.

"Nulla. Hai la macchina?" chiese lui cambiando percependo una litigata in arrivo, ultimamente erano soliti bisticciare per ogni cosa, specie da dopo l'incidente, sembrasse come se entrambi stessero camminando sul filo del rasoio.

"Si andiamo, ma non posso caricarmi tutti dentro" disse lei confusa scuotendo la testa, cercando di ritrovare la calma, a ogni piccolo commento rischiava un'esplosione, si sentiva piuttosto nervosa a stare con Yoongi, il loro rapporto si era inclinato, e lei lo sapeva, lui aveva incominciato a prendere le distanze, e lei non ne capiva il motivo.

"Ci raggiungono lì" fece spallucce lui, facendo finta di niente, come se non ci fosse tensione tra entrambi.

"Perfetto andiamo." Disse piccata facendo strada verso la macchina.

Erano tutti e otto seduti in un ristorante molto umile a ridere e scherzare trangugiando carne cotta alla griglia e spiedini di agnello.

"Adoro gli spiedini!" esclamò Jungkook durante la cena mentre mangiava spiedini talmente veloce che erano impossibile contare quanti ne avesse già ingurgitati.

"Kookie morirai soffocato se ne mangi altri!" lo rimproverò Seokjin guardandolo con cipiglio.

"Beh morirà insieme a Yoongi-Ah, quindi non sarà una fine in solitaria" rise Isabel scherzando allegra, dato che anche il suo miglior amico stava dando il meglio di sé nell'ingurgitare spiedini d'agnello.

"Aigoo noona quanta cattiveria" la canzonò Taehyung seduto dall'altro lato vicino a lei dandole un colpetto allegro

"Morire per colpa del cibo non la vedo una fine tragica, poi muore in compagnia" disse lei ridendo ilare continuando a scherzare

"Noona! Non morirò per il cibo!" si lamentò Jungkook imbronciandosi scuotendo uno spiedino tra le mani.

"Si non morirai, ma se impari a masticare" ridacchiò lei, per poi sorridergli dolcemente

"Aigoo, il metodo in cui mangia è giusto, a me piace quella sensazione di sentirti soffocare!" esclamò su di giri Seokjin

"Allora perché l'hai rimproverato se ti piace?" chiese lei ironica scuotendo la testa non capendo il perché del rimprovero

"Perché sta mangiando tutto lui e io non ho più niente nel piatto" si lamentò Seokjin utilizzando una voce in falsetto

"Aigoo, sei una persona orrenda, non vuoi che mangi, solo perché vuoi sgraffignare tutto tu! Se hai fame ordina altro" disse lei con tono esasperato

"Tocca a me pagare, non posso spendere troppo" disse lui incrociando le braccia al petto imbronciato

"Perché toccherebbe a te?" chiese lei arricciando il naso perplessa

"Perché sono il più grande, i più grandi pagano"

"aigoo che stronzata, chi lo dice?" esclamò lei strabuzzando gli occhi, mentre Yoongi che si trovava vicino a lei stava zitto, sapendo già che avrebbe pagato lei fregando il più grande sul tempo.

"Linguaggio" disse Namjoon nelle vicinanze mentre era intento a riempirsi da bere

"Sorry" sorrise Isabel mentre i più piccoli ridevano specie Jungkook che quando si trovava solo con Isabel poteva sbizzarrirsi con le brutte parole.

"Lo sappiamo che noona dice le brutte parole!" esclamò Jimin sorridendo perfido

"Ti avrò detto mille volte che non devi dire brutte parole quando stai con loro! È già molto se ti concedo il permesso di portarli in giro con la tua guida da pazza furiosa" la rimproverò Seokjin sbuffando puntandole uno spiedino contro

"Aish... Jimin..." Taehyung gli diede una botta "Poi veramente non possiamo più andare in giro a spassarcela" lo rimproverò mentre Jimin si nascondeva dietro un tovagliolo

"OPPAAAA! Pago io mangia quello che vuoi" disse lei sorridendo e sparando i cuori con le dita "Bang bang!" sorrise lei ammiccando facendo l'occhiolino, cambiando discorso, per non rischiare veramente un vieto per vedere i più piccoli.

"Aigoo.... non fare così!" si mise le mani sulla faccia il più grande nascondendosi il viso rosso, per via dell'imbarazzo

"Mi ha insegnato Hoseok a lanciare i cuoricini!" indicò il ragazzo mandandoli un cuore con le dita e cercando la sua approvazione "Stai andando bene, devi esercitarti sull'aegyo!" esclamò ridacchiando il ballerino afferrando il cuore immaginario e mettendoselo in tasca.

"Cosa le stai insegnando tu?" spalancò gli occhi Yoongi unendosi anche lui al discorso, fino a quel momento aveva osservato e sentito tutte le chiacchiere stando zitto.

"Non dovevo?" chiese Hoseok perplesso e leggermente impaurito dallo sguardo di Yoongi.

"Non ti permettere a farlo per arruffianarmi!" disse invece il ragazzo voltandosi verso la sua migliora amica alla sua sinistra fulminandola con lo sguardo

"Perché funzionerebbe?" sul suo viso si dipinse un sorriso da gatto malefico

"Ehm..." incrociò le braccia al petto e distolse lo sguardo

"Aigoo tanto non ci riesco, non preoccuparti, con te non funziona neanche OPPA!" esclamò lei imbronciandosi a sua volta

"Mi sono sempre chiesto perché non lo chiami Oppa?" chiese confuso Namjoon grattandosi la testa, Yoongi era di un mese più grande, Isabel avrebbe dovuto chiamarlo così.

Yoongi che aveva da poco preso il bicchiere d'acqua a disagio per distrarsi si affogò al sentire quella domanda e Isabel li diede qualche colpo dietro la schiena, piano sperando di non farli male alla spalla già dolorante di sua.

"Non sapevo cosa volesse dire Oppa quando sono arrivata qui, o almeno pensavo si dicesse solo a chi ti piaceva, non pensavo indicasse fratello maggiore. Quindi boh non l'ho mai chiamato così. Seokjin ha detto subito di si che potevo chiamarlo così" disse lei pensierosa

"All'inizio pensava che chiamare qualcuno oppa servisse a creare un esercito di schiavi" scosse la testa Yoongi e tutti incominciarono a ridere

"Perché pensava così?" chiese SeokJin orripilato

"Perché aveva notato che chi veniva chiamato oppa da una ragazza, le portava lo zaino e faceva il carino" disse scuotendo il capo

"Con lui non funziona, non fa mai il carino" sbuffò Isabel "Beh se dobbiamo essere sinceri neanche tu fai il carino!" Isabel puntò il dito verso Seokjin

"Io sono una persona adorabile, sei tu che sei una pazza e una pesta, quando ti vedo mi dai più problematiche di tutti i più piccoli messi insieme dopo che hanno mangiato quantità di zucchero provenienti da chissà dove!" si incominciò a lamentare Seokjin

La maknae line si scambiò uno sguardo complice e incominciò a ridacchiare siccome la spacciatrice di zuccheri vari era proprio noona, che quando a volte li andava a prendere a fine prove passava con loro in macchina dal Kombini e comprava le riserve di cibo ai ragazzini.

"Ehm... che oppa cattivo che sei!" disse Isabel prendendolo in giro

"Comunque sei più grande, dovrebbe chiamarti Oppa" disse Tae rivolgendosi a Yoongi, emozionato solo al pensiero, se Isabel avesse incominciato a usare quel termine potevano esserci più possibilità che i due diventassero una vera coppia.

"Ehm... Oppa?" Isabel si voltò a guardare Yoongi che strabuzzo gli occhi "Aigoo sembra strano?" chiese lui leggermente indeciso, era veramente strano sentirsi chiamare così da lei. Sentirsi chiamare oppa gli creava la speranza che un giorno lui potesse realmente diventare il suo fidanzato. Molto probabilmente non lo sarebbero mai diventato, lei era all'oscuro dei suoi sentimenti, i quali lui provava a reprimere da un mese causando un inclinamento nel loro rapporto.

"Si, un pochino... continuo con Yoongi-ah! È più allegro!" ridacchiò lei in modo acuto, come se non le avesse turbato per niente il commento del ragazzo.

Yoongi sorrise in imbarazzo e tornò a bere l'acqua, lei si prese la collana tra le mani con un far leggermente nervoso.

Se lui le avesse dato il consenso a chiamarlo Oppa sarebbe significato solo una cosa cioè che avrebbero potuto fare un passo in più nel loro rapporto. Ma a quanto stesse capendo Isabel, Yoongi non era intenzionato a niente del genere. Anzi nell'ultimo periodo si era ritrovata a sentirsi allontanare dal ragazzo, come se lui non volesse più averla tra i piedi. Sembrava tutto normale a quella cena, ma sei percepiva tensione tra i due, sperò con se stessa che nessuno se ne stesse accorgendo.

Ma i ragazzi erano dei falchi avevano notato tutti il modo di fare dei due ragazzi che non era per niente naturale. Sapevano tutto che c'era un qualcosa che non andasse tra i due.

Era da un mese circa che nessuno di loro si incontrava con noona, e sapevano anche che Yoongi aveva diminuito le visite all'appartamento di lei. La maknae line in quel pomeriggio si era messa d'impegno a convincere Yoongi ad organizzare quell'uscita, talmente tanto d'impegno che alla fine il ragazzo aveva dovuto dire si solo per puro sfinimento.

"Comunque pago io!" esclamò sorridendo Isabel, sentiva lo sguardo di tutti addosso e decise di cambiare immediatamente atteggiamento provando a sorridere di nuovo come se non ci fosse nulla che la turbasse.

"No, non puoi sono maschio e più grande!" esclamò Seokjin facendo finta di nulla a quel comportamento strano di entrambi.

"Ti lanciò altri cuoricini! Dai ordina altro fammi fare a me!!!" disse con voce in falsetto sbattendo le ciglia lunghe

"No! Isabel non si può!" la rimproverò lui e lei incominciò a mandare i baci facendo ridere tutto il tavolo

"Hyung, consiglio, fai finta di niente, ordina cibo e fai pagare a lei" disse Yoongi scuotendo la testa

"Ma così non si fa!" esclamò

"Hyung, si fa! Se non vuoi che ti incominci a stressare e dare fastidio, conosco entrambi, vincerebbe lei, pagherà a priori" disse con rassegnazione

"Ma...."

"C'è un modo più semplice carta sasso forbice" sorrise malefica

"Si una sfida! Chi perde paga?" chiese Hoseok euforico

"No chi vince? Pronto oppa?"chiese velocemente senza aspettare una risposta "Aigoo vai! Gawibawibo!" esclamò lei e lui mise subito la carta preso dal momento non aspettandosi che si giocasse subito, lei ghignò e guardò la sua mano che era forbice "VINTO! Jungkook ordina altro, mangiate tutto quello che volete!"

"Yeaaaaah!" esultò il più piccolo e tutti cominciarono a ridere della faccia del maggiore che si era preso la testa fra le mani e si stava lamentando, Yoongi scosse la testa consapevole che la vittoria sarebbe stata di Isabel e ordinò altri spiedini facendo spallucce, ormai si era abituato a non pagare .

Continuarono comunque tutti a mangiare anche SeokJin che era un po' imbronciato per via che non avrebbe potuto compiere al suo ruolo di maggiore.

Isabel e Namjoon incominciarono a parlare di libri, con Tae e Jimin vicino a loro che provavano ad ascoltare ma non capendo poi molto "Ah Isabel ho finito quel libro che mi avevi prestato, te l'ho portato" disse Namjoon sorridendo ricordandosi improvvisamente del libro nello zaino.

"Di già? Aish mi dispiace non ne ho uno, ora da darti" disse lei dispiaciuta

"Tranquilla, me lo darai quando potrai!" sorrise il ragazzo

"Lo commentiamo?" chiese lei con entusiasmo

"Certo!" esclamò Namjoon incominciando a parlare del libro felice di poter condividere la sua passione con qualcuno.

"Hyung tutto bene?" chiese Hoseok a Yoongi dall'altra parte del tavolo, dato che il ragazzo avesse fatto una smorfia di dolore.

"Si tutto bene perché?" chiese facendo finta di niente provando a sorridere.

"Ti fa male la spalla, te la massaggi spesso oggi." Disse Taehyung, sporgendosi sul tavolo per poter guardare meglio il suo Hyung, che aveva capito la domanda di Hoseok subito e aveva visto il gesto di Yoongi fatto diverse volte nel pomeriggio in sala prove, Isabel ignorò il tutto continuando a parlare con Namjoon facendo finta di nulla, leggermente irritata.

"Ah si, mi da un leggero fastidio l'avrò affaticata un po' oggi durante le prove" fece spallucce il ragazzo

"Dai domani mattina siamo liberi possiamo riposarci Hyung!" esclamò Jimin felice

"Ah giusto, possiamo svegliarci un po' più tardi" sorrise lui guardando la ragazza poi che non lo degnava di uno sguardo e si era irrigidita.

"Dormi da lei?" chiese Jin ammiccando avendo visto che lui guardava Isabel.

"Ehm, Isabel?" chiamò lui toccandole leggermente il braccio per avere la sua attenzione.

"Si dimmi" si voltò lei sorridendo tiratamente per via della bugia che lui avesse detto ai suoi compagni

"Torno con te" disse piccato, sarebbe tornato con lei specie ora che l'aveva sentita innervosirsi, avrebbe dovuto risolvere un po' la situazione con lei.

"Va bene" sorrise lei facendo finta di nulla e tornando alla conversazione con Namjoon. I ragazzi guardarono meglio i due, continuando a pensare che fossero veramente strani e che ci fosse qualcosa che non andasse, ma evitando domande e tornando a mangiare cibo e a scherzare come sempre godendosi quei pochi attimi di libertà che ogni tanto riuscivano a trovarsi.

Tornati a casa dopo aver mangiato di tutto e di più, e dopo il percorso in macchina in completo silenzio, entrambi i ragazzi decisero di vedere un po' di televisione prima di andare a dormire, giusto per evitare ancora di discutere.

"Yoongi? Dormi?" chiese lei sul divano alzando leggermente la testa dalla spalla di lui

"Ehm no, ma ci sono quasi" disse con un filo di voce non riuscendo poi a trattenere uno sbadiglio

"Mmh ok" sussurrò lei a disagio

"Vuoi dirmi qualcosa?" chiese lui spostandosi per poterla guardare in viso

"Vorrei un consiglio" disse lei invece abbassando la testa per non guardarlo

"Mmh, di solito te la sai cavare, qualcosa non va?" chiese lui preoccupato

"Le mie compagne di università insistono che dovrei uscire con qualcuno, andare ad appuntamenti al buio, mi trovano strana" disse lei seria in volto, aveva bisogno di sapere lui cosa ne pensasse, il discorso fatto a ristorante del termine Oppa l'aveva un po' innervosita. E quella distanza che si stava creando la stava facendo sentire sempre più in ansia.

"Beh tu sei strana" disse lui dandole un colpetto scherzando cercando di smorzare la tensione.

"Vedi che all'università non sono esuberante come con te, sono molto tranquilla sto sulle mie, non abbraccio e la mia voce non è acuta. Sono normale" disse lei piccata incrociando le braccia al petto

"Beh se sei così, non sei normale, quando sei con me sei normale nella tua stranezza" sorrise lui facendole due carezze in testa sperando di riuscire a farla rilassare, Isabel era in tensione, non per niente spontanea o naturale.

"Mmh, loro insistono che dovrei andare ad un appuntamento, che faccio?" chiese lei guardandolo con gli occhioni, sperando che le dicesse di non andarci, dopo l'incidente avevano litigato un paio di volte e lui aveva preso un po' le distanze da lei, vederlo quel giorno davanti all'università l'aveva resa felice, e l'aveva sorpresa, parecchio. Incominciava a sentirsi sempre più confusa sul loro rapporto e incominciava ad aver paura di poterlo perdere.

"Voi andarci?" chiese lui con una stretta al cuore

"Dovrei volerci no? Tutte vogliono un ragazzo, a me non importa molto" disse lei facendo musetto "Tu non vuoi una ragazza?" chiese poi, cercando di sondare il terreno

"Io non potrei da contratto" disse lui

"Sta scritto che si consiglia non averne" disse lei con ovvietà

"Si, ma averla significa vederla poco, e dover dire all'agenzia che sono fidanzato, ma poi rischierei di essere cacciato, una fidanzata sarebbe vista come una distrazione. Non si dovrebbe avere per gli anni da trainer e per i primi tre anni dal debutto."

"Non sai ancora quando debutterai?" chiese lei, pensando che altri tre anni e più sarebbero stati orrendi a sopportare in quella situazione.

"No, ancora nulla, ora il gruppo è fatto almeno, abbiamo un nome e stiamo lavorando parecchio, ma il debutto sembra lontano ancora" disse lui stanco passandosi una mano tra i capelli.

"Mmmh, quindi non la vuoi una ragazza?" richiese lei con gli occhi bassi incominciando a giocare con il braccialetto di lui

"Io non ci penso sinceramente" disse lui mentendole, pensava già da parecchio a lei come fidanzata, da quando l'aveva portata l'anno prima a casa sua, e poi il lucchetto, e quando l'aveva chiamata dopo l'incidente, lei era casa ormai. Ma si sentiva sempre confuso e aveva paura, specie dopo le ultime litigate e il suo cercare di evitarla. Voleva stare con lei, ma poi decideva di non starci, era in una confusione assurda, e non sapeva più cosa fare. Poi la spalla ogni tanto gli doleva, e il debutto era ancora lontano.

"Capito, io forse dovrei andare a quell'appuntamento che dici?" chiese lei alzando lo sguardo su di lui

"Forse dovresti" disse lui voltando il capo a disagio

"Ok, allora ci andrò e vedrò com'è" disse abbassando lo sguardo, e pensando che si lui non avrebbe mai fatto quel passo verso di lei, ma sapendo dentro di lei che mai sarebbe andata a quell'appuntamento al buio.

Lui tornò a far finta di guardare la televisione, odiandosi a morte per non aver il coraggio di fare un passo verso di lei. Avrebbe tanto voluto dirle di non andare di stare con lui. Come poteva dirle i suoi sentimenti, come poteva creare una relazione in quelle circostanze, sarebbe stato un pessimo ragazzo, non aveva soldi per comprarle regali, per portarla a cena, e non aveva neanche il tempo da dedicarle. Non poteva creare una relazione, lui doveva pensare alla sua carriera, ma lei ormai oltre a tutto era un pensiero fisso, che gli incasinava la testa, più di quanto già l'avesse incasinata.

Angolo autrice:

Spiediniiiii d'agnello ahahah Jk gli ama tanto doveva aprirsi una rosticceria con Yoongi.

Questi e due mi fanno impazzire... ma quando si decido?!!!


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