Come calamite
Quella sera, Cora tornava dalla libreria. La letteratura la affascinava. Immergersi in qualcosa di improponibile era eccitante, ma frustrante allo stesso tempo. Poter immaginare ciò che non poteva avere, la rendeva cosciente del suo inutile passato.
La sera copriva i tetti dei palazzi. I lampioni illuminavano i marciapiedi e le strade, ma erano le insegne dei locali a ravvivare il tutto. Le vie popolate erano piene di persone intente a far festa, divertirsi, o dimenticare. Lei avrebbe fatto di tutto per ricominciare, semplicemente.
Il suo lento passo lungo le coste di Miami, la rendeva piccola, vulnerabile. I suoi libri in mano le donavano un'aria diversa. Era indecisa se prendere quel "diverso" come insulto. Così si voltò, si fermò ad osservare la folla incasinata che non aveva controllo di ciò che stava accadendo. Le persone si lasciavano trasportare, cedevano ai piedi della tentazione. Cora lo sapeva meglio di tutti, soprattutto ora che, attorno a se, vedeva solo bottiglie di vetro.
Il suo volere di divertirsi aumentava ad ogni respiro, la sua fissa per l'alcool non si fermava. Sapeva che, anche dopo la disintossicazione avrebbe riscontrato problemi.
Dannata tentazione, pensava. O forse lo immaginava soltanto, dato che in quel momento non riusciva a mettere a fuoco ciò che si trovava all'interno della sua mente. L'unica cosa che riusciva a percepire, era la dura lotta tra la Cora di adesso e la Cora del passato.
Dicevano che il suo animo sarebbe stato "purificato", ma con il tempo, si rendeva sempre più conto del fatto che la disintossicazione giocava sui sensi di colpa, sulla costanza, sulla determinazione, sull'autoconvizione che si possa guarire una persona. Se lei, anche solo per un istante, si sarebbe dovuta scontrare con quei mostri, anche se passati, la tentazione avrebbe avuto la meglio.
Era a conoscenza del fatto che non avrebbe dovuto fare niente, che avrebbe dovuto farsi valere e mostrare a se stessa la sua forza di volontà. Sapeva allo stesso tempo, però, che sarebbe stato difficile.
Guardava con ansia ciò che la circondava. Osservava, mentre il terrore nei suoi occhi era evidente. Il respiro era ansimante, le gocce di sudore viaggiavano sul suo ormai pallido viso.
L'unica cosa che non negava a se stessa di fare, era di guardare, di soffrire. La mente immersa nel passato, nei bui ricordi che pensava ormai seppelliti, in un profondo interno del suo animo.
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"Ti posso guarire." diceva, come se fosse una cavia da laboratorio. Così pensava a quanto sarebbe stato difficile continuare.
<<Ti guariamo. Tornerai presto alla vecchia vita.>> le sorrideva il dottore. Le sue mani sudice viaggiavano sul corpo di Cora. Ad ogni visita la controllava, ma non come avrebbe dovuto fare. Sentiva le dita dell'uomo repellente, mentre le sue stesse lacrime gridavano pietà al mondo.
<<Smettila!>> gridava lei, invano.
<<Stai zitta, ragazzina.>> il suo tono ansimante faceva si che lei potesse sentire il respiro sporco sul collo. E anche se l'amore tra lei e Jason era appena finito, era sicura di averlo visto entrare nello studio del dottore e minacciarlo. Era certa che quello di cui stavano discutendo era "Cora". Ci sperava, ma era più di una speranza: era convinzione, perché da quando lo vide prendere per il collo il dottor Brown, le sue visite erano tornate calme, utili.
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Continuava ad osservare in quella direzione, guardava le persone che si immergevano nella loro stessa condanna, mentre i ricordi viaggiavano nella mente.
Spostò lo sguardo sulle vetrate, e fu in quel momento che i suoi occhi si intrecciarono con quelli di qualcun altro, a due occhi marroni intensi che non la mollavano più. Erano magnetici, erano come calamite e non sarebbe più riuscita ad uscire da questo gioco di sguardi.
In quel momento riusciva a percepire il suo animo brillare, liberarsi. Si sentiva ostaggio di quel marrone.
Le luci del locale confondevano la mente di Cora, rendeva difficile riconoscere quello sguardo. Fece un passo in avanti. Il suo cuore iniziò a pulsare come mai aveva fatto prima. Riuscì a vedere oltre al suo sguardo, al suo magnetismo inconfondibile e Lui si ritrovò davanti a lei, dall'altra parte del vetro del locale, che la pregava con lo sguardo di non dire nulla.
spazio autrice🪐
ciao, come va? ecco il nuovo aggiornamento...povera Cora.
Chi sarà "L'uomo dallo Sguardo Misterioso"?
Lasciate un commento o una stellina se il capitolo vi è piaciuto, almeno un po'...🌝
PROSSIMO AGGIORNAMENTO: lunedì
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