Capitolo 2


Ciao a tutti! 

Visto i tanti apprezzamenti che ha ricevuto il primo capitolo (VI AMO!! DAVVERO!!) ho deciso di postare in anticipo il secondo. Un lunghissimo secondo capitolo!

Aspetto i vostri commenti

PS: Vorrei davvero sapere cosa pensate di Theo e di Pansy! Io personalmente li amo! 

Buona lettura 

Mel


CAPITOLO 2

POV DRACO

"Buone notizie sul fronte futura signora Malfoy" mi dice Theodore allegro non appena metto piede nell'ufficio.

"Bene. Che novità ci sono?" chiedo curioso ma allo stesso tempo spaventato.

È mai possibile che sono riuscite a trovare una candidata adatta in così poche ore?

Temo di aver fatto un errore ad affidarmi a quelle due Serpi. Mi avranno sicuramente rifilato una zitella di seconda scelta, disperata e avanti con gli anni.

"La Parkinson mi ha assicurato che aveva fra le mani una candidata perfetta per te. Bella, intelligente e giovane."

"E dove sta la trappola?" gli chiedo sospettoso.

"L'unico problemuccio è che lei un figlio non lo ha ancora. Sta cercando di adottare un piccolo orfano ma le serve un marito per farlo. È per quello che ha chiesto a loro due di trovarle un marito per procura."

"Va bene. Non dovrebbe essere un grande problema. Appena saremo sposati firmeremo anche le carte per l'adozione e quando ci separeremo le lascerò l'affidamento esclusivo" concludo lapidario.

"Le carte arriveranno qui oggi pomeriggio. Pare che lei le firmerà in mattinata quindi appena tu apporrai la tua firma sarete sposati. Appena le carte dell'adozione saranno approvate potremo presentare finalmente la tua candidatura ufficiale" mi rassicura Theo.



POV HERMIONE

Esco dal mio appartamento con passo affrettato. Sto andando a sposarmi.

Sembra ancora assurdo ma è così.

Edward non può andare via.

Questo è quello che è giusto fare.

Un sacrificio che verrà ricompensato dal suo sorriso splendido.

Sono sempre più convinta.

Raggiungo un vicoletto buio e mi smaterializzo nella saletta d'ingresso dell'agenzia di quelle due pazze delle Serpi.

Ieri sera Daphne mi ha chiamato euforica dicendomi che aveva trovato il candidato perfetto. Avevano ricevuto la sua richiesta poche ore dopo la mia.

Sembrava un caso ma fortunatamente era tutto vero.

Fra pochi giorni avrei potuto portare a casa Eddy. Al sicuro.

Il mio futuro marito, mi aveva raccontato la bionda, viveva oltreoceano così non correvo neanche il rischio di incontrarlo per caso senza riconoscerlo!

"Benvenuta Herm!" mi accoglie allegra Pansy con la sua voce acuta.

Oggi indossa un bellissimo abito rosso di velluto con scarpe nere dal tacco sottile.

Da quando siamo diventate amiche non ricordo di aver mai visto Pansy senza un look da urlo. Anche quando andiamo a trovarla a casa sua si fa trovare sempre impeccabile. Sempre pronta per ogni evenienza!

"Pronta per diventare una donna sposata?" mi chiede la mia amica ironica mentre gioca con i suoi occhiali da vista.

"Veramente..." mentre le sto per rispondere squilla il mio cellulare.

Sullo schermo appare il numero dell'orfanotrofio.

"Hermione Granger" rispondo curiosa

"Pronto! Hermione! Edward sta male. Ho pensato volessi essere messa al corrente di questa cosa. Ora siamo al San Mungo" mi comunica agitata Kelly.

"Oddio! Certo! Arrivo subito" rispondo angosciata mentre chiudo la chiamata.

Sto per smaterializzarmi quando Pansy richiama la mia attenzione.

"Hermione! Se vuoi concludere l'adozione mi serve una tua firma al più presto. Ci vorrà solo un secondo" mi comunica seria.

Afferro la piuma che mi sta porgendo e pongo la mia firma in calce all'ultima pagina.

Mi smaterializzo velocemente davanti all'ospedale magico.

Solo quando mi ritrovo nella hall dello stabile mi accorgo di non sapere neanche il nome di quello che è ora mio marito.



POV DRACO

Rileggo attentamente i documenti che ho appena finito di redigere riguardo i punti principali della mia campagna elettorale.

Dopo la fine della guerra mi sono traferito a New York per seguire il desiderio di mia madre che voleva cambiare aria e rifarsi una nuova vita. Dopo la morte di mio padre durante la Battaglia era una donna fragile, sfinita, confusa e io non me la sentivo di lasciarla partire da sola.

Così ho deciso di comprare un bell'attico nella Manhattan babbana, di iscrivermi all'università magica di legge e di cercare di dimenticare il mio passato.

All'università ho rincontrato Theo che non vedevo da diversi anni. Lui aveva abbandonato Hogwarts al quinto anno perché, dopo essere rimasto orfano di madre e dopo che suo padre fu incarcerato, era stato affidato a una lontana zia americana e aveva dovuto frequentare le scuole oltreoceano.

La nostra amicizia si è rafforzata e abbiamo deciso di continuare il sodalizio anche dopo la laurea.

Abbiamo aperto uno studio insieme e da quasi un anno mi aiuta nell'impresa della corsa alla Casa Bianca magica.

Il mondo magico americano è governato da un consiglio e da un Primo Ministro che viene eletto ogni quindi anni.

Moonic, il ministro in carica, è prossimo alla pensione e non si ricandiderà per un altro mandato.

Il mio avversario è Burrus Josh, un avvocatuccio mediocre e lezioso nelle arringhe, povero di carisma ma con un gran potere e sostegno grazie alla nomea e all'antichità della sua famiglia.

Il suo programma elettorale è, a mio parere, di pessimo livello: scarno di contenuti, antiquato e populista.

Io e Theo invece abbiamo ideato un programma azzardato ma all'avanguardia con i tempi. Per quanto possa sembrare strano associarlo al mio nome, uno dei punti fondamentali è la ricerca di una maggiore integrazione fra il mondo magico e il mondo babbano.

Inoltre vorrei che venissero creati dei dipartimenti di controllo magico locale dislocati per il Paese; il territorio degli Stati Uniti è vastissimo e la gestione accentrata a Washington provoca molti problemi burocratici e un dispendio di forze e di galeoni elevatissimi.

Credo molto nel mio programma ma, per la società magica americana, io sono un perfetto sconosciuto anche se la mia positiva nomea come avvocato è abbastanza diffusa. Non ho il supporto delle famiglie più importanti e devo contare solo sul mio carisma e sulla forza del mio programma.

"Draco, sono arrivate le carte" Mi avvisa Theo entrando nel mio studio trafelato.

Prendo il plico dalle sue mani e inizio a sfogliarlo quando si materializza il patronus di mia madre, un bellissimo cavallo arabo.

"Draco, tesoro, sono arrivati a casa mia Andromeda e Teddy e ci terrei davvero tanto che tu venissi a farci compagnia" mi riferisce il cavallo con la voce autoritaria di mia mamma.

"Scusa Theo ma devo andare. È da molto che non vado a trovarla e non posso deluderla proprio ora che è venuta a trovarla sua sorella" gli comunico preso dai sensi di colpa per aver trascurato mia madre nell'ultimo periodo a causa della campagna elettorale. Ora che mi sono trasferito a Washington vado raramente a trovarla a Seattle, dove si è trasferita pochi mesi dopo il nostro arrivo negli USA. Ha preferito lasciare New York, troppo frenetica e giovanile, a suo parere per trasferirsi in una villa fuori Seattle, più tranquilla e adatta alle sue esigenze.

Indosso la giacca, infilo il cellulare nella tasca interna e prendo la mia bacchetta, appoggiata sulla scrivania.

"Se non ti interessa fare ulteriori controlli sulla tua futura moglie metti una firma qui infondo e una qui, per l'adozione e sarà tutto a posto" mi dice Theo in modo pratico.

Prendo una piuma e firmo dove lui mi ha indicato. Non vedo l'ora che tutto questo impiccio si risolva in modo da mandare avanti le pratiche per la candidatura.

"Fatto. Ci vediamo domani amico. Grazie di tutto" gli dico sinceramente riconoscente.

"Auguri novello sposo" è l'ultima cosa che sento dire, mentre pronuncio la formula di smaterializzazione, da quel fetente che io ormai ritengo un fratello.



POV THEO

Prendo le carte firmate da Draco e le appoggio sulla mia scrivania.

Chissà come sarà la moglie del mio amico? Io sarei stato molto più curioso di quanto si è dimostrato Draco!

Apro il plico in cerca delle informazioni personali riguardanti la novella sposa e lì trovo ciò che non mi sarei mai aspettato.

Hermione Jane Granger?

Hermione Granger, la secchiona di Hogwarts, è la moglie di Draco Lucius Malfoy?!

Mi strizzo gli occhi confuso. Forse ho preso un abbaglio. Alle volte, dopo che passi tutto il giorno sopra a pagine fitte fitte di scrite può capitare una svista, vero?

Riguardo il foglio sotto i miei occhi.

La scritta non è cambiata.

Questo si preannuncia essere l'inizio di un vero incubo.

E l'artefice di tutto ciò è solo una.



POV PANSY

Indosso i miei occhiali da sole neri, prendo la mia Birkin dal mobiletto e spengo distrattamente lo schermo del portatile appoggiato alla scrivania.

Sono già quasi arrivata alla porta dell'ufficio quando squilla il telefono dell'agenzia.

"Agenzia matrimoniale Fiori d'arancio, sono Pansy. Come posso aiutarla?" rispondo professionale cercando di mascherare il mio disappunto.

"Tu sei il diavolo, non Pansy Parkinson!" sento dire da una voce dall'altro capo della cornetta.

Una voce a me purtroppo conosciuta.

Una voce che ho provato ad odiare.

Una voce che purtroppo adoro ancora adesso, anche a distanza di anni.

"Cosa ho fatto ora, Nott?" gli chiedo cercando infuriata. Come si permette! Ieri mi ha chiamato solo per dettarmi ordini, freddo e distaccato e ora mi insulta. Inaudito!

Non che mi aspettassi delle sviolinate da parte sua ma almeno un po' di educazione.

Abbiamo passato cinque anni nella stessa Casa.

Una volta eravamo amici.

Purtroppo solo amici.

"Cosa hai fatto? Hai anche il coraggio di chiedermelo? Fra tutte le donne di questo mondo tu con chi fai sposare Draco?! Con HERMIONE GRANGER!" urla infuriato.

"Non capisco quale sia il problema. Hermione, che per inciso è una mia cara amica, mi ha chiesto di trovarle un marito di facciata da sposare per procura per poter adottare un bambino. Tu stesso, per conto di Draco, mi hai chiesto una moglie di facciata che avesse anche prole al seguito. Io ho solo risolto un problema nel modo corretto e nel minor tempo possibile, come da voi richiesto."

"Non capisco perché tu debba sempre aggredirmi in questo modo senza motivo. Davvero non lo so Nott"

"Ora se hai avuto le tue risposte io me ne andrei a casa. A mai più, stronzo" gli urlo alla cornetta, ormai in lacrime.

Spero non si sia accorto della reazione che mi ha provocato.

Lui non cambia mai.

Schivo, freddo e preciso.

Eppure io ho conosciuto un altro Theo.

Un Theo di cui un tempo mi ero innamorata perdutamente.

Un Theo che occupa ancora i miei pensieri, i miei sogni e soprattutto il mio cuore. 




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