Capitolo 10
Ciao a tutti!
Non so neanche più cosa dirvi per farmi perdonare del mio ritardo e della mia assenza. Come promesso già in precedenza non ho alcuna intenzione di abbandonare questa storia e vi posso rassicurare dicendovi che ho già delineato tutta la trama fino alla fine della storia quindi ciò che manca è solo la stesura!
Vi chiedo solo di rimanermi vicini e con il "fiato sul collo", perchè è solo grazie ai vostri incoraggiamenti e solleciatazioni se trovo il tempo e l'ispirazione per scrivere i capitoli rimanenti.
Come al solito aspetto i vostri commenti e le vostre opinioni su questo capitolo di transizione ma che vedrà anche attimi molto toccanti secondo me!
Buona lettura!
Vostra Mel
Capitolo 10
POV HERMIONE
"Bene, penso che qui possiate cavarvela senza problemi anche senza di me. Mi farò un giro e parlerò un po' della tua campagna con questi pezzi grossi. Se avete bisogno sono qui intorno." ci rassicura Theo allontanandosi da noi.
"Non mi sembra molto felice" osservo corrucciata riferendomi al muso lungo di Nott.
"Theo, mentre tu stavi salutando mia madre, mi ha confessato che non aveva alcuna voglia di partecipare all'evento e che avrebbe preferito stare tutta la sera sul divano a vedersi un bel film accoccolato a Pansy! Theo è un vero romanticone ma non vuole affrettare troppo le cose e rischiare di spaventarla. Se fosse per lui la sposerebbe oggi stesso!" conclude Draco ridendo a bassa voce.
Non me lo aspettavo proprio da Theodore ma sono contenta per Pansy e sono sicura che saranno un'ottima coppia.
"Andiamo Hermione, ora si inizia lo spettacolo!" mi comunica Draco prendendomi per mano e conducendomi verso un gruppo di signorotti in panciotto.
Tre ore dopo sono seduta sullo sgabello del bancone del bar per prendere finalmente respiro e riposarmi un attimo.
Sembra che tutti fossero molto felici della mia presenza e volessero parlare e discutere con l'eroina del mondo magico inglese.
Io sono stata ben contenta, in questo modo, di aiutare la candidatura di Draco e mi sono prestata a prendere parte alle più inutili e superflue conversazioni con questi ricchi viziati ma a un certo punto ho sentito la necessità di rilassarmi e Theo, da buon oratore qual è, è stato ben contento di prendere il mio posto.
Mi sto per rialzare per riavvicinarmi a Draco quando un patronus si materializza davanti ai miei occhi portando con sé la voce calda di Narcissa: "Hermione! Edward finalmente si è svegliato!" mi comunica prima di scomparire.
E, immediatamente, dai miei occhi iniziano a scendere lacrime di gioia.
Il mio bambino, il nostro bambino, si è svegliato, è tornato da noi.
Corro sgraziatamente per la sala, disinteressata a quello che potranno pensare le altre persone. L'unica cosa che mi importa è dirlo a Draco e smaterializzarmi con lui all'ospedale al più presto.
"Draco, Draco" lo chiamo strattonandolo per la manica della giacca.
"Edward si è svegliato. Il nostro bambino è tornato fra noi" gli comunico sorridendo fra le lacrime.
Si gira incredulo a guardarmi e mi prende fra le sue braccia facendomi appoggiare il viso sul suo petto caldo, incurante delle lacrime che rovineranno la sua camicia pregiata.
"Andiamo?" mi chiede guardandomi negli occhi.
Annuisco solamente e, dopo aver spiegato brevemente la situazione a Theo, ci smaterializziamo direttamente nella stanza del nostro piccolo.
POV DRACO
L'immagine che mi trovo davanti è ancora più bella di quanto avessi pensato e sognato in questi ultimi sette giorni.
Ed sorride felice dal suo lettino mentre gioca con il grande orso che gli ho portato una settimana fa per farmi perdonare.
"Mamma! Papà!" ci chiama quando si accorge della nostra presenza.
Io ed Hermione ci avviciniamo cauti e ancora un po' increduli al nostro piccolino che, appena siamo alla sua portata, ci prende per i polsi e ci indica di avvicinarci.
Ci sediamo entrambi sul letto e lo stringiamo forte fra le nostre braccia mentre le nostre lacrime si confondono in una pioggia di gioia.
"Perché piangete?" ci chiede Edward sorpreso e confuso.
"Piangiamo di gioia perché finalmente ti sei svegliato. Io e il papà siamo stati tanto in pensiero per te e non vedevamo l'ora di rivedere il tuo sorriso" gli risponde Hermione parlando anche a nome mio mentre stringe leggermente la mia mano appoggiata sul letto.
"Ti vogliamo tanto bene piccoletto" aggiungo io scompigliandogli i capelli.
"Papà, lo sai che ho conosciuto la nonna? E' davvero bellissima ed è anche tanto simpatica!" mi dice Edward sorridendo felice.
"Anche zia Pansy è una tipa tosta!" aggiunge sorridendo alla moretta.
Mi volto verso mia madre che si trova ancora nella stanza e vedo i suoi occhi brillare di felicità come non facevano da tanti tanti anni. Edward sarà un nuovo inizio anche per lei, per una nuova vita da notta piena di allegria e vitalità.
Le sorrido dolcemente per poi tornare a rivolgermi a mio figlio.
"Ah, davvero? Sono contento che la nonna Narcissa ti piaccia così tanto! Devo dire che è stata anche una mamma davvero in gamba, premurosa e sempre presente" gli rispondo più per mia madre che per dare una risposta ad Edward e in risposta sento un singhiozzo strozzato proveniente dal fondo della stanza.
Sicuramente sarà felicissima ma soprattutto sorpresa dalle mie parole visto che raramente le ho dimostrato in questo modo, e per giunta pubblicamente, il mio affetto.
Hermione si alza e con un abile movimento di polso allarga magicamente il letto di Edward per fare spazio a tutti e tre.
"Penso che sia il caso che noi ce ne andiamo" dice Pansy con un sorriso furbetto rivolto a me.
"Ciao zia Pansy! Ciao nonna!" saluta entrambe Edward muovendo la manina in aria.
"ah, zia, ricordati di portarmi le caramelle che mi hai promesso la prossima volta!" aggiunge quel furbetto con il viso da angelo.
Scoppiamo tutti e quattro a ridere e mentre le due si congedano mi alzo per togliermi la giacca e sfilarmi le scarpe di cuoio.
Mi avvicino all'armadio per cercare una cosa quando vengo interrotto dalla vocina triste di Ed: "Papà?! Vai via?" mi chiede con il labbro tremulo e gli occhi già pieni di lacrime.
"Papà non va da nessuna parte, piccolino. Mi sono alzato per prendere un nuovo regalo per te" lo rassicuro afferrando velocemente l'oggetto della mia ricerca prima di far ritorno a letto dove è stesa la mia famiglia.
Prima di coricarmi mi fermo qualche secondo a contemplarli: Hermione stringe il nostro bambino al petto riscaldandolo con il suo calore di mamma e con un maglione caldo che aveva lasciato sulla sedia prima di lasciare l'ospedale. Sul viso ha un sorriso ampio e sincero e si gode a occhi chiusi questo momento di pace.
Eddy mi guarda sorridente con quegli occhietti furbi che ho adorato dalla prima volta che li ho incontrati e che mi hanno da subito ricordato me alla sua età.
Due splendidi essere umani che, per qualche magica scelta del destino, in qualche modo un po' mi "appartengono", mia moglie e mio figlio, la mia famiglia, il mio presente e soprattutto mio futuro.
-Non devo in alcun modo sprecare questa occasione che il Destino mi ha offerto- penso prima di ricongiungermi a loro e entrare a far parte di questo attimo magico di intimità con Le fiabe di Beda il Bardo fra le mani, per trasmettere ad Edward quelle storie con cui sono cresciuto e che so essere molto importanti per Hermione.
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