Capitolo 1

Ciao a tutti! Come promesso ecco qui il primo capitolo della storia da voi scelta tramite votazione (n°3 -contratto-). 

Fatemi sapere in tanti cosa ne pensate! Ci tengo molto al vostro parere e ai vostri suggerimenti! 

Buona lettura! 

Mel 



Capitolo 1

POV HERMIONE

"Hermione! Che bello vederti qui anche oggi! Avevi la giornata libera al lavoro?" mi chiede sorpresa Kelly, l'anziana direttrice.

"No, Kelly, ma oggi finivo il mio turno al Ministero a mezzogiorno e non riuscivo ad aspettare fino a sabato per vedere queste pesti" le rispondo sincera.

"Saranno sicuramente tutti contentissimi di averti qui, soprattutto Edward. A proposito... forse è giusto che anche tu venga messa al corrente di questa novità..." dice pensierosa e seria, come se stesse parlando fra se e se.

"Devi sapere Hermione che, dalla fine della guerra, i bambini presenti nella nostra struttura sono notevolmente aumentati e siamo in sovrannumero. Non abbiamo abbastanza personale né spazi adeguati per tutti. Un orfanotrofio scozzese gestito da un mio caro amico ha messo a disposizione dei posti per alcuni dei nostri bambini e, in base a una graduatoria, è risultato che uno dei piccoli che dovrà trasferirsi è proprio Edward. È ancora abbastanza piccolo e ha bisogno di molte attenzioni e sicuramente starà seguito meglio lì che qui." conclude Kelly dispiaciuta.

Non può succedere! Non Edward.

Frequento questo orfanotrofio come volontaria ormai da diversi anni ma non mi ero mai affezionata a un bambino come è successo con Eddy.

Quando è arrivato qui, in un sabato d'inverno, aveva le guance rosse, il nasino arrossato e i capelli chiari nascosti da un cappello troppo grande per la sua testolina.

I suoi occhi profondi mi hanno stregato fin da subito e le sue smorfie mi hanno conquistato.

Quando vengo qui ritaglio sempre degli spazi per lui, per coccolarlo, per giocare o per mangiare con lui.

Mi sono davvero affezionata a lui in questi mesi e so che anche lui mi vuole bene, come mi ripete ogni volta che vengo qui. Per essere un bambino di soli tre anni è molto sveglio e sa farsi voler bene da tutti.

Non può andarsene, non proprio lui.

"Non c'è proprio niente che si può fare per tenerlo qui?" le chiedo sinceramente preoccupata.

"Bhe, si, una cosa che si può fare effettivamente c'è: l'adozione" mi risponde sincera "Solo quella consentirebbe di evitare il suo trasferimento" aggiunge poi.

"Lo adotto io Kelly!" rispondo d'impulso "Mi sono affezionata molto a Eddy in questi mesi, gli voglio bene e anche lui me ne vuole" Farei qualsiasi cosa per tenerlo qui con me.

"Questo non lo metto in dubbio. I suoi occhi brillano quando lo vedo passare il tempo con te. Però, non per essere indiscreta ma, a quanto sappia io, ti manca una caratteristica essenziale per poterlo adottare" mi dice dispiaciuta Kelly.

"Quale sarebbe questa caratteristica? Sono affidabile, giovane, ho un buon lavoro al Ministero e una casa mia..." chiedo sorpresa dall'impedimento.

"Un marito. Ecco cosa ti manca Hermione. Un marito." Mi risponde sincera.

Penso, penso in fretta. Questo non può essere ciò che mi impedisce di stare con Eddy per sempre.

"Non preoccuparti Kelly, fidati di me. Inizia le pratiche dell'adozione. A questo "piccolo" particolare ci penso io" la rassicuro convinta.

Non avrei mai pensato di dover trovare marito compilando un questionario attitudinale. Ma la vita ci sorprende ogni giorno e dopotutto questo è un sacrificio che posso fare per Edward.

Alla fine, Daphne e Pansy, le proprietarie dell'agenzia matrimoniale a cui mi sono affidata, mi hanno rassicurato che, grazie alla formula del matrimonio per procura, non dovrò neanche conoscere "mio marito".

Basterà rimanere sposati per sei mesi per rendere legale il matrimonio e completare le pratiche dell'adozione e poi divorzieremo e io chiederò l'affidamento esclusivo di Edward.

Tutto senza neanche dover conoscere il volto del mio consorte.

"Non preoccuparti Granger, ci occuperemo di tutto noi. Dobbiamo solo trovare un candidato adatto a te, uno a cui serva un matrimonio di facciata di breve durata" Mi rassicura divertita Daphne.

"Che strana la vita, eh Daphne! Chi l'avrebbe mai immaginato ad Hogwarts che due serpeverdi avrebbero organizzato un matrimonio per procura alla magnifica Hermione Granger!" dice Pansy divertita.

Scoppio a ridere per l'assurdità della situazione e loro con me.

Conosco Daphne e Pansy dai tempi della scuola ma siamo diventate amiche solo da pochi anni.

Le ho rincontrate a un party del Ministero dove lavora anche Blaise, il compagno di Daphne e amico di infanzia di entrambe e, stranamente, ci siano divertite a passare la serata insieme. Ci siamo incontrate nella zona buffet e, visto che Blaise e i miei amici hanno intrapreso un'infinita discussione sul quidditch in cui noi non capivamo niente, abbiamo passato la serata nella zona bar a chiacchierare dei vecchi tempi e a darci suggerimenti di moda, tema che negli ultimi anni mi è diventato molto caro!

Da quella sera ci troviamo spesso per due chiacchiere a casa di una delle tre o per ballare in uno dei locali della Londra magica e devo ammettere che mi trovo molto bene con loro: sono spiritose, spigliate e sincere.

Delle amiche schiette e affidabili.

Tanto affidabili da volergli affidare la scelta del mio consorte.


POV DRACO

"Draco hai firmato quelle carte che ti ho lasciato sulla scrivania ieri sera? Sono urgenti" mi dice Theo con tono affrettato.

Questa campagna elettorale sta stressando tutti, in primis Theo, mio grande amico ma soprattutto mio braccio destro in questa impresa.

"Si si, eccole. È già uscito il regolamento per la candidatura ufficiale?" gli chiedo teso.

Tre mesi fa il congresso magico americano ha voluto cambiare i parametri necessari per candidarsi come Primo Ministro e io sono molto agitato. Non vorrei dover rinunciare alla campagna elettorale per uno stupido cavillo aggiunto in corso d'opera. Io e Theo abbiamo lavorato molto duramente e non vogliamo arrenderci proprio ora.

Un bussare leggero mi distrae da questi pensieri agitati.

"Avanti" rispondo distratto.

"Scusate il disturbo. E' arrivato il regolamento proprio ora via gufo. Ho pensato fosse urgente" ci comunica Ingrid, la mia segretaria.

"Grazie Ingrid. Hai fatto benissimo. Fino a nuovo ordine noi non ci siamo per nessuno" le rispondo serio.

Theo prende il plico dalle sue mani e lo appoggia sulla grossa scrivania di mogano a cui io sono già accomodato.

Sfoglia le pagine rapido ma concentrato e io non posso fare altro che sperare che vada tutto bene.

"Tutto a posto Theo?" gli chiedo impaziente.

Il mio amico ed avvocato non risponde ma continua a leggere concentrato.

La sua fronte corrucciata all'improvviso mi preoccupa non poco.

"Abbiamo un problema" sentenzia lapidario.

"Dimmi niente di irrisolvibile" lo prego nervosamente.

"No, niente di irrisolvibile ma ci sarebbero delle modifiche da apportare alla tua vita"

"Parla chiaro e non girarci intorno" digrigno infuriato.

"Il candidato alla carica di Primo Ministro del mondo magico degli Stati Uniti deve essere coniugato ed aver una progenie." legge Theo.

"COSA?" urlo mentre salto su dalla sedia infuriato.

"Questi sono pazzi! Ora come faccio a trovare una moglie e un figlio in tempo record?" chiedo preoccupato.

"Dovrò rinunciare alla candidatura" aggiungo deluso.

"Bhe, io un'idea ce l'avrei"

"Blaise, l'ultima volta che l'ho sentito, mi ha raccontato che Daphne e la Parkinson hanno aperto un'agenzia matrimoniale. Forse possiamo chiedere a loro se riescono a trovarti una candidata con tutte le caratteristiche che servono a te. Non dovrai neanche scomodarti e potremo continuare a impegnarci nella campagna elettorale. Penso a tutto io, non preoccuparti. Hai delle richieste particolari per la tua futura moglie?" mi chiede ironico Theo.

"Fottiti Theo. Comunque fai in modo che sia un minimo intelligente e di bella presenza. Se dovesse trapelare la notizia non vorrei sfigurare" gli rispondo brusco.

Questa campagna si sta rivelando molto molto più complessa di quanto pensassi.


POV THEO

Raggiungo a passo spedito il mio ufficio e afferro con malagrazia il cordless appoggiato sopra a una montagna di fascicoli ancora da visionare.

Digito in fretta il numero che trovo sull'agenda e attendo il primo squillo.

"Agenzia matrimoniale Fiori d'arancio, sono Pansy. Come posso aiutarla?" mi risponde una voce allegra, a tratti stridula e fastidiosa.

Una voce che non sentivo da anni, con mio grande sollievo.

Una voce che però il mio cuore aspettava da tempo di poter risentire.

"Buongiorno Parkinson. Sono Theodore Nott. Avrei bisogno del vostro aiuto"

"Urgentemente" aggiungo lapidario



Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top