Mary Poppins

«Di nuovo qui, Mary?» Silente guardò sorridendo la donna che, con il capello di feltro stretto tra le mani, se ne stava seduta davanti alla sua sedia.

Era sempre stata una dei suoi alunni preferiti.

«Sembra di sì, Preside» rispose lei, educatamente.

«Be', sono passati all'incirca cinquant'anni dall'ultima volta in cui ci siamo visti» osservò il Preside.

«Infatti, Preside.»

«Dobbiamo assolutamente fare due chiacchiere, allora.»

Mary annuì, «Le andrebbe una tazza di tè? Ne ho un po' qui... » propose, iniziando a frugare in una grande borsa da viaggio.

«Ma per piacere!» esclamò Fudge, «Questa è una corte giudiziaria, non un salottino del tè per signore di mezz'età!»

«Suppongo che abbia ragione, Ministro, e le chiedo scusa» disse Mary, rimettendo a posto il servizio da tè d'argento che aveva, pochi secondi prima, estratto dalla borsa.

«Via, via, Cornelius, siamo tutti amici qui» fece notare Silente, «E sono passate parecchie ore dal pranzo.»

«Oh, e va bene» borbottò Fudge, «Ma dopo continuiamo il nostro discorso!»

Mary, perciò, riprese il tè, i biscotti, il succo di frutta e pancakes, e li offrì al Wizengamot. Poi si sedette e, mentre lei e Silente conversavano raccontandosi gli eventi più significativi degli ultimi cinquant'anni, gli altri membri borbottavano tra loro e guardavano sospettosi i dolci.

Dopo quindici minuti di quella breve chiacchierata, Fudge sembrò averne abbastanza.

«Bene, Silente, ti sei divertito. Ora, possiamo passare alle faccende importanti?»

«Certamente, Ministro» rispose Mary, rimettendo, una volta per tutte, gli oggetti da tè nella borsa. «Quali faccende, esattamente?»

Fudge emise un verso di disapprovazione e si alzò in piedi. Poi, lisciandosi il vestito con aria di importanza, disse: «Mary Elizabeth Poppins, lei è accusata d'aver infranto quindici delle norme emanate dallo Statuto di Segretezza concepito nel 1689. Accusa numero uno: ha incantato un ombrello Babbano in modo che fosse in grado di volare. Accusa numero due: ha utilizzato questo stesso ombrello per volare sotto lo sguardo dei Babbani - »

«Sono stata attenta, Ministro» lo interruppe Mary, «Nessuno mi ha vista.»

«ACCUSA NUMERO TRE» urlò Fudge, spazientito. «Ha effettuato su una borsa Babbana l'Incantesimo Estensivo Irriconoscibile. Accuse numero quattro e cinque: ha aperto questa borsa, che vediamo qui» lanciò uno sguardo alla borsa ai piedi della donna, «Per estrarre oggetti che, normalmente, le borse non sono in grado di contenere – un attaccapanni e una pianta – in presenza di due Babbani.»

«Ho, inoltre, utilizzato l'Incantesimo Temporale per abbreviare la durata del mio viaggio» lo anticipò la donna, seria.

«ACCUSE NUMERO SETTE E OTTO» strillò Fudge, il viso che raggiungeva una spiacevole tonalità di color porpora. «L'uso di un Incantesimo di Coordinazione Musicale in presenza Babbani.»

Mary annuì, sorridendo e guardandolo con educato interesse.

«Accuse dal numero otto al numero dieci: il trasporto dei precedentemente citati Babbani e di un spazzacamino in un paesaggio disegnato coi pastelli. Accuse numero undici e numero venti: la somministrazione ai Babbani di una Pozione Migliora-Umore.»

«Era solo leggermente modificata, per neutralizzare il fumo» spiegò lei, «Altrimenti, i Babbani avrebbero certamente notato il fumo che sarebbe uscito dalle loro orecchie.»

«I Babbani avrebbero - » cominciò Fudge, ma poi sospirò profondamente, decidendo che perdere le staffe a quel modo davanti al Wizengamot sarebbe risultato sconveniente.

«Dato che il Ministro sembra essere momentaneamente incapacitato» si intromise Silente, «Sarò lieto di leggere le restanti accuse» si schiarì la gola, «Accuse numero venti e numero tredici: l'uso di un Incantesimo Provoca-Risate per far galleggiare temporaneamente i bambini di cui ti prendevi cura sul soffitto» Silente la guardò raggiante a aggiunse: «Ho sempre detto che possedevi una vena ingegnosa, mia cara.»

«La ringrazio, Preside» rispose lei, con cortesia. «Ma il merito è di zio Albert, che mi ha dato l'idea.»

Silente agitò la mano, come a voler scacciar via quella modestia, e proseguì: «Accuse numero quattordici e quindici: in presenza dei tuoi due bambini Babbani, hai utilizzato un Incantesimo Volteggiante per far sì che i due potessero unirsi a te per un tè sul soffitto.»

«È tutto, Preside?» chiese lei.

Silente osservò la pergamena e poi rispose: «Pare di sì, mia cara. C'è un accenno a delle tue ipotetiche effusioni con lo spazzacamini, ma non è nulla di illegale.»

«E, ad ogni modo, Preside, si tratta solo di voci meschine messe in giro da non so chi. Non ho avuto alcun tipo di effusioni con lo spazzacamini.»

«Oh, sul serio?» fece Silente, «È davvero un peccato. Sono certo che qualche effusione farebbe bene ad una cittadina virtuosa come te.»

Mary rise, «Se questo è tutto, Preside, avrei degli impegni incalzanti che richiedono la mia presenza.»

«Certo, certo» disse Silente, mettendo via le carte. «Teniamoci in contatto, va bene?»

Fudge si riprese in tempo per urlare: «NO, ASPETTI SOLO PER UN MINUTO - » ma se n'era andata.

Proprio come l'ultima volta.

Mandarono degli Auror per trovarla, ma non si ebbe traccia di lei a Londra, Inghilterra e Regno Unito.

Proprio come l'ultima volta.






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Hi, potterheads!
Spero che questa prima OS vi sia piaciuta.

*prende il cioccolato dalla borsa di Mary e lo distribuisce*

Fatto il misfatto

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