Waywood e verità sconvolgenti parte 2
Una serie di immagini invasero la sua mente, baci in pista e molto altro in casa. Ora ricordava com'era stato magnifico. Era diverso da quello con Harry ma gli era piaciuto.
Rob vide su internet che girava la foto di Matt e Adam che ballano ma anche di un bacio. Rob ne fu geloso ma anche preoccupato. L'altro Adam era tornato.
Prese le chiavi e andò nell'appartamento di Adam, voleva accertarsi di come stava e anche di Matt.
Bussò alla porta tante volte, aprì Adam con i vestiti addosso arrossendo e lo fece passare.
- tutto bene? Ho visto il bacio con Matt. Tu hai dei vuoti? - chiese Rob preoccupato.
Adam era un po imbarazzo ma si fece coraggio: - no, nessun vuoto. Ricordo il ballo, il bacio e il dopo a casa. Mi sono lasciato andare -
Rob restò sorpreso di ciò, non era l'altro Adam ad aver fatto ciò ma il suo Adam.
Non sapeva se essere contento del passo avanti o sentirsi geloso che Matt ci era riuscito.
- é merito tuo e anche di Matt - disse Adam felice. - mi hai aiutato tanto a vedere la mia bella personalità e ieri ho visto come so ballare e non so, ero felice di tutto e mi sono lasciato andare -
- io sono felice per te - disse Rob abbracciandolo.
Anche provava molta gelosia per quella storia e non avrebbe dovuto essere così. Lui era sposato. Infatti sua moglie Sheryl non l'aveva mai visto così, era scappato via per prendere un aereo per New York appena aveva visto la foto dell'amico Adam con Matt. Per quanto lui diceva che voleva aiutando amico, le sembrava una reazione esagerata e c'era qualcos'altro che Rob non diceva.
Lo chiamò al cellulare una volta che sapeva che era a New York per avere una spiegazione valida a quella reazione. Poi era andato ieri a trovarlo. Per quanto uno voleva bene ad una persona, era un po strano. Non capiva e voleva delle risposte concrete da Rob.
- Rob, mi spieghi tutta questa urgenza di prendere l'aereo di nuovo? - chiesa Sheryl chiusa nel suo studio. - che ti sta succedendo??? Cosa succede con Adam? Perché io non ti sto capendo, non capisco la tua reazione e vorrei una spiegazione -
Rob sapeva che Sheryl aveva ragione, non era normale tutto ciò ma non riusciva a controllarsi quando riguardava Adam e anche per la sua situazione segreta.
Rob inconsciamente si stava pian piano innamorando ma non lo capiva ancora.
Come spiegare a qualcuno o alla tua stessa moglie qualcosa che ignorava?
Era un bel problema.
- io non lo so, Sheryl. Io sapevo che dovevo andarci per sapere come stava - rispose Rob sincero.
- esistono i cellulari o skype per questo, Rob. Non capisco e sembra che neanche tu lo sai - disse sua moglie confusa.
- hai ragione. Scusami - disse Rob mortificato. - torno a casa -
- no, stai un po là e chiarisciti le idee e poi parleremo di nuovo - disse Sheryl cercando di fare la cosa giusta. -
Non ha senso vederci ora con te confuso -
- ma Sheryl, é il weekend promesso ai ragazzi ?- chiese Rob a quella frase.
- te li mando a New York - rispose lei tranquillamente.
- stare con loro di aiuterà e io ne approfittò per un weekend con amiche -
- ok, forse é meglio. Mandami un messaggio quando John e Matthew arrivano qua - disse Ron capendo.
Era felice di trascorre con i suoi figli, erano super legati loro tre e di sicuro ad Adam sarebbero piaciuti e viceversa.
- John e Matthew vengono a stare per il weekend qui, ora chiamo un albergo per prenotare per me e loro - comunicò Rob ai due rientrando in cucina e iniziando a comporre il numero.
Ma Adam lo fermò.
- starete qui, ho un altra stanza così Matt dormirà in quella, voi nella mia e io sul divano -
- é molto dolce ma non voglio privarti del tuo letto - disse Rob.
- e io posso continuare a dormire sul divano - disse Matt.
Così Rob si prese la camera degli ospiti, Matt continuò con il divano e lui nella sua stanza.
Matt era contento passare un weekend con una famiglia così unita come i Lowe.
A proposito di famiglia, sua sorella Alexandra lo chiamò.
- fratellino, ho visto la foto. Non pensavo che avresti puntato ad Adam. Avrei detto Harry - disse lei maliziosa. - Adam é un bellissimo uomo, anche se avete una bella differenza di età -
Quella foto avrebbe fatto parlare molto ma non c'era nulla di romantico tra loro. Lui e Adam si erano divertiti, lasciati andare senza pensieri. Era staro solo del bel e fantastico sesso.
- veramente, io e Adam siamo solo amici. Tra me e lui c'é stato del fantastico sesso - disse Matt sincero. - Non ho intenzione di avere relazioni serie -
Da quelle parole, Alexandra capì che c'era qualcosa che non andava. Non era da lui e non c'entrava neanche la sua ex. Qualcuno l'aveva ferito.
- ma non devi preoccuparti, io sto bene. Voglio solo divertirmi e non pensare a nulla -
Non era da Matt quei discorsi ma un cuore spezzato ti fa fare cose mai fatte prime. Matt non aveva detto a nessuno di Harry tranne a Kat.
- non ti aiuterà a nulla sai. Il dolore resta, potrai andare con uomini o donne ma non cambierà i tuoi sentimenti - disse lei saggiamente.
Matt sapeva che aveva ragione ma in questo momento sentiva di far così.
- lo so ma ne bisogno. Non posso pensare, fa troppo male - disse Matt disperato.
- Matt, parlami. Dimmi che ti é successo. Siamo sempre stati uniti e legati, tra noi non esistevano segreti - disse Alexandra stringendosi il cuore a quelle parole.
- non ci riesco, mi dispiace, fa troppo male - disse Matt ferito dentro.
Alexandra non insistete, parlarono di altro e si salutarono.
Twitter fu invaso da tanti post sul bacio, Matt però sorrise a quella foto. Per una notte non aveva pensato a Harry.
- tutto bene? - chiese Adam dolce.
Matt lo abbracciò, Adam gli accarezzò i capelli e gli disse che quel dolore sarebbe scomparso con il tempo.
Rob ne fu geloso anche se sapeva che Matt ne aveva bisogno ma il pensiero di loro due insieme a far sesso lo infastidiva.
Qualche ora dopo...
Rob prese John e Matthew all'aeroporto, i tre si abbracciarono e presero la macchina prestata da Adam.
- Ragazzi, Adam ci ospita per questo weekend. Sono sicuro che vi piacerà - disse Rob alla guida.
- sono proprio curioso di conoscerlo - disse Matthew a fianco.
John era dietro, penso alle conversazione tra suo padre e l'amico collega Adam e tutti quegli incoraggiamenti sembravano da persona innamorata oppure quando parlava di lui aveva una luce diversa.
- io anche, papà - concordò il minore. - deve essere molto speciale -
- si lo é, vi affezionerete come é successo a me - disse Rob con un sorriso.
John ne fu sempre più convinto, suo padre aveva un debole per Adam ma non lo sapeva. Era curioso di vederli insieme, aveva bisogno di farsi un'idea prima di parlare con suo padre.
I tre arrivarono a destinazione, Adam aveva preparato un dolce al cioccolato con Matt per i ragazzi e cambiato le lenzuola. Adam si sistemò i capelli, si cambio la maglietta e mise il dolce al tavola. Tutto doveva essere perfetto.
- gli piacerai tanto - disse Matt rassicurante, sentendo la sua ansia e preoccupazione. - non essere agitato. Non adorarti é impossibile -
- é che sono i figli di Rob... -
Non fece in tempo a continuare, il campanello suonò e lui andò ad aprire.
Rob entrò con due trolley, sentendo il profumo di dolce e cioccolato e sorrise.
- hai fatto un dolce - disse Rob sorpreso a quella bella tavola. - e questo. Adam, grazie -
John e Matthew lo trovarono dolce, Adam non li conosceva neanche ma aveva avuto quella premura.
- si, ho pensato che i ragazzi avrebbero potuto aver fame - disse Adam accarezzandosi i capelli. - e il cioccolato piace a tutti -
- e tu ne sei goloso. Non hai resistito a non assaggiare - disse Rob notò uno schizzo di cioccolato.
- come scusa? - chiese Adam confuso.
- lo schizzo di cioccolato proprio qui - disse Rob raccogliendo lo schizzo con dito su un lato della bocca.
John e Matthew notarono una sintonia e una confidenza tra i due, soprattutto quando loro padre gli tolse lo schizzo e lo assaporò con gusto.
- eccezionale - disse Rob goloso.
Stava per prendere anche l'altro quando Adam lo fermò per il motivo che Rob era davanti i suoi figli e faceva questo. Potevano fraintendere.
John capì che aveva ragione, suo padre n'era innamorato senza accorgersene e dopo avrebbe parlato con lui.
- ragazzi, prendete pure - disse Adam dolce. - io sono Adam, lavoro con vostro padre e Matt -
- si abbiamo sentito parlare di te, io sono John e lui Matthew - disse il minore con un sorrise. - e si il cioccolato ci piace come ci piacciono i cani -
- e il mare - aggiunse il maggiore anche lui. - sei stato dolce ad ospitarci e questa merenda di benvenuto -
- di nulla, ragazzi - disse Adam arrossendo.
Rob fu felice che i suoi figli e Adam si erano subito trovati bene.
Adam prese i piattini, John decise di aiutarlo e prendo le forchettine, si avvicinò a lui.
- capisco perché mio padre ti adora - disse John sottovoce.
Adam non se lo aspettava ma gli fece piacere.
John era al posto accanto al fratello Matthew, Adam li raggiunse e prese posto tra Matt e Rob che era accanto ai suoi figli. Brindarono e bevvero prosecco dai bicchieri e mangiarono la torta. Tutti fecero i complimenti ad Adam e fecero i bis, tanto che era buonissima.
John e Matthew sistemarono i bagagli nella stanza, si misero un attimo sul letto e parlarono.
- tu hai capito che tra papà e Adam c'é qualcosa vero? Anche se nessuno dei due fa una mossa. Papà non se ne reso ancora e Adam perché non vuole rovinare la nostra famiglia - disse John con una naturalezza.
- si, si nota tanto. Papà é diverso e Adam é dolce e arrossisce ai gesti di papà -concordo Matthew colpito dai due. - con mamma non é così, Adam deve interessargli molto. Lo capisco, é quel tipo di persona che ti affezioni subito per il carattere bello, limpido e puro -
- diciamolo mamma e papà mi sembrano più affezionati che la coppia innamorata di prima. Forse per questo non me la sento di giudicare papà - disse John sdraiato sul morbido letto.
-si concordo e poi non ha fatto nulla di compromette - disse Matthew. - erano carini quando siamo entrati -
John voleva parlare con suo padre ma Matthew non gli sembrava una buona idea perché lui non aveva ancora capito cosa lo legava ad Adam quindi non sarebbe stato giusto, forzare la cosa.
Loro padre doveva arrivarci da solo. John capì che il fratello aveva ragione e così decise di non dire nulla.
John era troppo diretto nelle cose mentre Matthew era all'opposto.
- andiamo di là - disse Matthew prendendo la mano del fratello per farlo alzare. - passiamo questo fantastico weekend con papà, Adam e Matt -
Matt ne aveva bisogno di tutta l'allegria possibile, l'arrivo dei figli di Rob avevano portato una ventata fresca e decisero di uscire per New York per fare un giro.
Harry uscì per due passi, aveva visto la foto del bacio e non poteva farsene una colpa a Matt per rifarsi una vita poiché l'aveva deluso con tutta questa storia e poi c'era quelle minaccia pericolosa.
Andò al Central Park, trovò Matt che faceva un pic nic con Adam, Rob e due ragazzi che dovevano essere i figli di quest'ultimo.
Erano tutti così felici anche Matt. Questo lo fece sorridere, voleva solo la sua felicita e anche se non era con lui.
Adam e Rob tirarono fuori le cose buone fatte dal primo con l'aiuto del secondo. John e Matthew non vedevano l'ora di provarle poiché la torta al cioccolato era stata fantastica.
- ecco a voi ragazzi, la lasagna - disse Rob con bei ricordi. - però attenti a non sporcarvi come qualcuno che conosco-
- se ti riferisci a me, non la mangio. Prendo la parmigiana - disse Adam mettesene una bella fetta.
-anche con la parmigiana ti puoi sporcare - disse Rob conoscendolo bene.
- continua a prendere in giro e non avrai la tua sorpresa - disse Adam finto offeso.
Una sorpresa??? Adam aveva una sorpresa per lui.
John e Matthew si guardarono complice allo sguardo meravigliato del loro papà.
Loro avevano visto Adam preparare quel sandwich quando pensava di non essere osservato da nessuno.
Si vedeva quanto Adam tenesse al loro padre anche in queste piccole cose. Era bellissimo.
Matt vide Harry da lontano che lì guardava e poi lo vide andare via l'attimo dopo. Matt si alzò da là, si scusò con loro e si trovò a seguirlo. Non riusciva a staccarsi da lui nonostante tutto.
Harry si sentì seguire ma quando guardava non c'era, non sapeva che era Matt che era bravo a nascondersi e lo vide entrare al planetario. Un luogo romantico dove loro non erano mai stati. Matt non resistete, entrò nel planetario e guardò Harry seduto in una tribuna a guardare quel cielo stellato pieno di costellazioni. Il suo viso era molto triste e sofferenza mentre guardava la bellezza ricreata. Si mise nell'ultima fila, osservò Harry e le stelle allo stesso tempo e si chiedeva perché doveva essere difficile o complicato.
Chiuse gli occhi, si dimenticò di tutto intorno e fantastico su quel planetario. Lui e Harry erano lì per un appuntamento, erano tutto risolto e non c'era nessun ostacolo tra loro. Erano felici, passeggiavano mano nella mano fino alla tribuna e si misero all'ultima fila dov'era seduto proprio lui.
[9/8 23:48] alebasile86: Nella sua fantasia alla fine loro restavano da soli in tribuna, si baciavano dolcemente e poi appassionatamente.
- facciamolo qui. É un posto bellissimo per fare l'amore - disse Matt innamorato.
- é rischioso ma anch'io lo voglio - disse Harry riprendendolo a baciare. Immaginò che Harry pian piano lo spogliava, baciava il suo corpo e poi si mise inginocchiato per prenderglielo in bocca e lui nella realtà li accarezzò sopra i jeans e poi se li aprì per toccarsi. Si era scordato in che era in un luogo pubblico.
A Central Park...
- questa sorpresa in che consiste? - chiese Rob curioso.
- non te lo dico. Se fai bravo - disse Adam scherzando. - forse forse te la mostrerò -
Rob notò che i suoi figli ridevano sotto i baffi, loro sapevano qualcosa e così si avvicinò a loro.
- ragazzi, voi lo sapete - disse Rob con uno sguardo da 'ditemelo'.
- non te lo diciamo - disse Matthew raggiungendo Adam. - Posso avere una fetta di parmigiana ? La lasagna era buonissima -
- oh grazie, Matthew - disse Adam felice prendendo il suo piatto. - certo, tutta quella che vuoi -
Mentre Adam serviva e rideva con il più grande, Rob puntò al più piccolo e quello da cui avrebbe avuto l'informazione.
- John, tu sei più buono di tuo fratello. Che cos'è la sorpresa? - chiese Rob troppo curioso all'orecchio del figlio.
John era quello che non riusciva molto a tenere le cose segrete al padre.
- la sorpresa é... -
Matthew afferrò qualcosa e gli mise in bocca per zittire il fratellino.
- troppo facile andare da John - disse Matthew al padre.
Una bella atmosfera familiare si respirava, Rob iniziò a far il solletico a John che lo soffriva molto. Adam in alleanza con Matthew andarono in aiuto di John, Adam iniziò a fare il solletico a Rob e John cercava di liberare il fratello. Risate e Rob si trovò da solo contro loro tre e perse. John e Matthew si strinsero ad Adam e fecero la lingua al padre come dire 'adesso é nostro'.
Adam era veramente felice che John e Matthew si rapportavano con lui in modo naturale. Era una cosa fantastica.
- stanotte dormiremo con lui - disse John stuzzicando il padre.
- avremo tutto per noi - disse Matthew stringendosi a lui.
- per me non ci sono problemi - disse Adam complice.
Rob ne era contento, era bellissimo come si erano alleati e scherzavano contro di lui insieme come se i loro figli lo conoscevano da sempre Adam e viceversa. Adam era felice, non aveva avuto più momenti di insicurezza e lui e i ragazzi potevano far in modo che sarebbero stato sempre così ma una vocina gli ricordava che loro avevano una madre e Rob una moglie. Non sarebbero mai stati famiglia che sembravano in quel bellissimo momento. Questo lo rattristò, Rob se ne accorse subito che qualcosa frullava nella testa di Adam e così decise di intervenire.
- anche per me, non ci sono problemi - disse Rob avvicinandosi a loro. - avete il mio permesso -
- ma noi non ne avevamo bisogno, papà - disse John a quella frase. - Adam é il padrone di casa quindi decide lui. Lui é d'accordo -
- che impertinente! - disse Rob scherzando mentre diede una sculacciata a John. - non si risponde così. Sopratutto a tuo padre che é così gentile -
Adam e Matthew risero a quella scenetta tra i due, il primo cercava di non pensare alla vena di tristezza ma non ci riusciva perché stava troppo bene con i tre Lowe.
'Prenditeli, sono tuoi. Loro ti vogliono come parte della famiglia'
Una voce invase la sua mente.
Chi era???
- cosa c'é, Adam? - chiese Matthew preoccupato alla sua faccia strana.
- un giramento - disse Adam mentendo.
Però Matthew era attento come ogni Lowe e capi che Adam mentiva, c'era qualcosa di strano. Doveva parlare con suo padre, forse riguardava all'aiuto che stava andando ad Adam.
Al planetario...
Harry si accorse di Matt nell'ultima fila, non ci voleva e poi anche della sua faccia da...
Non poteva crederci!!!
Matt stava masturbandosi in pubblico!!!
Per fortuna che la sua fila e quelle due dopo erano completamente vuote. Harry si avvicinò pian piano a lui, Matt era troppo preso ad immaginare di fare l'amore con lui là che non si accorgeva di nulla. Era da settimane che non lo vedeva così vicino, quanto gli mancava e gli veniva la voglia di accarezzargli i capelli, il viso e baciarlo ma non poteva. Non poteva stare con lui ma non avrebbe permesso che si metteva nei guai così gli fermò la mano.
Matt aprì gli occhi quando sentì quel tocco, vide Harry e sorrise ma poi si ricordò il male che gli aveva fatto.
- che cosa vuoi? Uno non si può fare una sega in santa pace - disse Matt freddo.
- non voglio niente ma non mi sembra il caso. Sei in pubblico - disse Harry giustamente.
- non sono cose che ti riguardano - disse Matt arrabbiato. - non hai il diritto -
- hai ragione - disse Harry. - ma creeresti dello scandalo. Non sei il tipo -
- che ne sai??? Sai che ho fatto del fantastico sesso ieri sera con Adam. Non sono più l'ingenuo Matt e lo devo a te - disse Matt sistemandosi il tutto e gridandogli addosso tutto il suo odio. - pensavo di conoscerti e che veramente mi ammassi da lasciare mia moglie per me ma non ero io il tuo vero amore ma la tua finta fidanzatina in glee. Come pensi che mi sia sentito? Distrutto! Hai calpestato il nostro amore e il mio cuore -
Harry faceva male tutto questo, il suo Matt era distrutto per le sue azioni e adesso non poteva dirgli nulla altrimenti lui sarebbe stato in pericolo. Si prese tutto il suo odio e dolore in faccia mentre Matt se ne andava da lì, lasciandoli e non riuscì a trattenersi da piangere per quella situazione. Era un vero incubo.
Matt sentì quel pianto perché era tornato per prendere il cellulare e restò sconvolto da tutto ciò. Perché Harry piangeva??
Era assurdo. Lui stava con il suo nuovo amore e piangeva per le sue parole dure.
Doveva indagare su ciò. Aspettò che Harry uscì per prendere il cellulare così poi si mise all'opera. Avrebbe scoperto che cosa aveva.
Al Central park...
Adam si decide ad uscire la sua sorpresa.
- sei pronto? - chiesr Adam mettendo una mano nel cestino.
- e me lo chiedi??? Prontissimo - esclamò Rob impaziente.
Adam tirò fuori un contenitore e glielo diede con una grande emozione, Rob lo prese e sotto gli occhi di John e Matthew lo aprì. Restò a bocca aperta. Dentro c'era un sandwich al tonno e al maionese.
Per alcuno poteva non essere nulla ma per lui era qualcosa di grande e poi era fatto da Adam.
- non é granché ma spero che ti piaccia - disse Adam con il sorriso.
Rob abbracciò di slancio ad Adam dalla bella sorpresa, l'abbraccio rispecchiava ciò che Rob provava e il biondo sentì l'amore dell'altro o meglio l'affetto si diceva.
- non é granché... É un gesto bellissimo - disse Rob commosso.
John e Matthew decisero di lasciarli da soli, andando a dare da mangiare alle anatre e sorridevano felici. Era così bello vedere quei due interagire.
Rob si gusto il sandwich fatto da Adam, era ancora più buono di quelli mangiati fuori. Sarà perché lui l'aveva fatto con amore. Adam osservò felice Rob mangiare il suo sandwich. Erano soli.
Adam e Rob chiamarono i ragazzi per il dolce, ma i due non volevano per adesso quindi restarono là con le anatre.
Adam e Rob si divisero una bella porzione di tiramisù, mangiarono nello stesso contenitore e se lo rubavano a vicenda come bambini.
Erano così spensierati e innamorati.
ti sporchi sempre come un bambino - disse Rob ridendo.
- non posso farci nulla - disse Adam arrossendo.
Rob si avvicinò per pulire Adam, questa volta osò molto e invece di usare il dito, usò la bocca.
Adam era incredulo, non se lo sarebbe aspettato e la consistenza delle sue labbra gli sembrava così familiare. Come se l'avesse sentite già contro di sé. Tutti e due immaginarono un bacio tra loro, essendo così vicino e in quella situazione. Quei due baci per togliere la crema erano fantastici. Si guardarono un modo. Entrambi stavano impazzendo per quel momento che doveva essere innocente ma i baci di Rob lo trasformarono in qualcosa di più.
Per fortuna l'albero nascondeva la visuale dei passanti, Rob prese il cucchiaino per imboccare Adam ma lui si spostò. Non voleva creare casini tra Rob e suo moglie o con i figli o in generale. Quando Adam si spostò, a Rob cadde un po di crema giù e andò sul collo e sulle dita dell'altro.
- lascia che rimedi - disse Rob con voce profonda.
Adam vide Rob abbassarsi verso il suo collo per pulirlo ma appena senti la lingua di Rob su quel punto, Adam lo allontanò. Stava veramente impazzendo.
- non possiamo e mi scuso per tutto - disse Adam per quella situazione creatasi.
- ma Adam, non hai nulla di cui scusarti. Sono io che sto... -
- ma se non avresti conosciuto, non l'avresti fatto - disse Adam sapendo bene, alzandosi da lui. - mi dispiace -
Rob capiva e non capiva determinate cose.
Capiva il punto di vista ma non capiva quel scusarsi e quel 'mi dispiace'. Adam non aveva fatto nulla, anzi si era spostato e adesso allontanato. Era lui che invece si era messo a pulire Adam in quel modo. Lui si doveva scusare semmai.
Adam se ne stava andando via ma poi tornò indietro, afferrò il colletto di Rob e lo baciò.
Rob conosceva quel modo di baciare, non era il suo Adam e cercò di staccarsi ma l'altro ne approfittò per spinserlo a terra e mettersi su di lui.
- stava sprecando un occasione d'oro, entrambi lo volete e anch'io - disse l'Adam dominante. - puoi averci -
- non così, lui ha ragione - disse Rob sentendo il corpo di Adam sul suo.
- non lo senti quanto siamo caldi per te, prendici - disse l'Adam tentandolo. - oppure fai quello che volevi far prima -
Rob stava impazzendo, era difficile non trattenersi ma non avrebbe approfittato del suo Adam, non importa quanto era seducente l'altro Adam. Lui sarebbe rimasto fermo sulla sua decisione.
Un ragazzo biondo con gli aveva occhi azzurri di 17 anni, stava per cadere nel lago poiché preso a leggere un libro quando maggiore dei Lowe corse a salvarlo dal bagnarsi.
- grazie, a volte ho la testa per le nuvole - disse il ragazzo grato e imbarazzato, ritrovandosi su di lui e alzandosi di scatto.
- si ho notato, devi stare attento - disse Matthew con un sorriso. - che leggevi? -
- Will ti presento Will - rispose il ragazzo arrossendo. - mi sta appassionando tanto da non vedere dove vado al parco -
Nel frattempo, l'altro Adam scese vederlo il collo di Rob e iniziò a baciarglielo mentre si strisciava contro di lui. Questo eccitò Rob e lo fece ancora più impazzire.
- Adam, non é giusto... Ahhh -
- tu lo vuoi, goditi - disse Adam continuando lo strisciamento.
Rob non sapeva cosa fare, Adam continuava a farlo impazzire e gli stava piacendo. Non era giusto però.
Vicino al laghetto, Matthew e il ragazzo che aveva salvato, Chris, si erano messi a parlare di lui e di mare. Matthew aveva scoperto che avevano un po di cose in comune. Era anche lui di Los Angeles.
- non hai mai fatto surf??? Davvero??? Vivi a Los Angeles. Com'è possibile? - chiese Matthew sconvolto.
- io ci vado spesso con mio padre e mio padre ma non potrei stare senza il mare e il surf -
- mi sarebbe piaciuto. Amo il surf ma mi spavento molto - gli confessò Chris con naturalezza. - alcuni ci hanno provato ad insegnami ma non ci sono riuscivi a farmi entrare in acqua -
- forse perché non conoscevi me - disse Matthew da grande esperto. - con me, diventerai bravissimo -
Chris abbracciò d'impulso Matthew con la contentezza, era un cucciolo e lo ringraziava di cuore di ciò.
Matthew notò una grande somiglianza con Adam, forse erano parenti e neanche John sfuggì.
- scusa ma per caso sei parente di Adam J Harrington? - chiese John senza giri di parola.
- no, non sono suo parente o suo figlio - rispose Chris infastidito. - perché la gente non fa altro che chiedermelo? Sono stanco di ciò -
- scusa i modi di mio fratello, anch'io non amo molto che mi facciano domande - disse Matthew cercando di calmarlo. - tranquillo, non ti disturberà più -
Matthew era già iperprotettivo con il suo nuovo amico, sentiva una bella sintonia e lo capiva perfettamente. Sarebbe nata una bella amicizia.
Adam portò il dito sporco di crema alle labbra di Rob, stuzzicò sui contorni, in mezzo e lui non poté resistere, dischiuse le labbra e il dito si tuffò nella sua bocca e prese a muoversi come un membro nel canale stretto e stuzzicò la lingua.
Rob gli divenne duro a ciò, Adam lo senti e ne fu soddisfatto, continuando l'opera mentre i loro occhi si guardavano. Rob allontanò il dito dell'altro Adam con fatica e ribatté le posizioni.
- oh, finalmente - disse Adam trionfante.
Rob conosceva quello sguardo, era quello del vero Adam e per un momento era emerso. Forse voleva dire che lui stava cercando di emergere o farsi sentire.
Rob lo abbracciò, cercando di far sentire il suo affetto al suo Adam e quello dominante restò sorpreso.
- che cosa stai facendo? - chiese Adam confuso Pensavo che volessi scoparmi finalmente e invece mi abbracci -
- so che sei lì Adam, ho visto il tuo sguardo per un attimo e so che puoi farcela. Tu puoi combatterlo - disse Rob mettendosi a parlare al suo cuore. - torna da me, Adam. Puoi farcela. Io e i ragazzi ti aspettiamo per continuare il weekend. Ci sono tante cose da fare insieme e poi i ragazzi vogliono dormire con te. Torna da noi, Adam -
Quelle parole arrivarono al vero Adam infatti questa volta lui prevalse su quella dominante.
Adam riprese il controllo del suo corpo, si trovò tra le braccia di Rob, sotto di lui e sdraiato sulla coperta da pic nic. Era confuso e spaventato. Non ricordava di quel momento. Era come se si era addormentato quando se ne stava andando e poi una voce, la voce di Rob lo chiamava per farlo tornare.
Ma da dov'è???
Cosa sapeva Rob che lui ignorava?
- non ti spaventare. C'è una spiegazione e anche se sarà dura, devi sapere per combatterlo meglio - disse Rob con coraggioso.
Chi era la persona che doveva combattere???
Si misero a sedere, Adam aspettò che Rob parlasse e ne restò sconvolto dalle parole che udì da lui.
- ascolta, Adam, quando siamo andati in quel locale per la birra, ti sei ubriacato ma la cosa che non ti ho detto é che ho scoperto che soffri di sdoppiamento della personalità -
- cosa??? Sdoppiamento della personalità??? E perché non me l'hai detto??? - chiese Adam sconvolto e confusi.
Ora iniziava un po a capire i vuoti e le stranezze della sua vita.
- ecco vedi, l'altro te é spregiudicato e vuole solo sesso - gli spiegò Rob - mentre ti portavo in hotel, in macchina approfittando di un blocco di coda, ecco lui mi aperto i pantaloni e prima che potessi fermarlo, la sua bocca era sul mio membro e... -
- oddio. Ti ho cioè ti ha fatto un pompino. Mi dispiace, Rob - disse Adam sconvolto e mortificato. - io non volevo metterti nei pasticci. Capisco perché non me l'hai detto, tu hai un cuore così grande e hai pensato a proteggermi e mi hai tenuto buono per tutto questo tempo. Ti fa molto onore ma ora sono io che devo proteggerti e gli altri dall'altro me. Per questo non ci vedremo più -
Rob non voleva scatenare in lui questa reazione, voleva che lo affrontavano insieme e quando Adam stava per alzarsi, lui lo fermò.
- no, Adam, é sbagliato. Gli darai quello che vuole e non deve essere così - disse Rob deciso. - affronteremo questo insieme e lui se ne andrà per sempre. Hai vinto oggi e puoi farlo ancora, devi essere forte e io, i ragazzi e chi ti vuole bene ti aiuteremo. Non sei solo in questa battaglia -
Adam si commosse alle parole semplicemente meravigliose di Rob ma sentì di dover affrontare il suo altro lui da solo. Doveva farlo per sé stesso e le persone a cui teneva.
- la tua amicizia é molto importante, le tue parole molto preziose ma Rob devo farcela da solo - disse Adam dandogli un bacio sulla fronte. - naturalmente potete continuare a stare da me. Io andrò qualche giorno fuori con una scusa -
- no, Adam. Non allontanati - disse Rob guardandolo andar via.
Adam aveva deciso, era difficile e straziante ma gli sembrava la cosa più giusta.
Adam tornò a casa a fare i bagagli per qualche giorno, controllò il cellulare e vide un messaggio di Matt, era una foto che ritraeva lui, Rob, John e Matthew al parco e sorrise. Sembravano una famiglia.
Qualcuno bussò alla porta, Adam aprì e trovò i ragazzi . Si strinsero a lui in un abbraccio.
- non andartene, Adam - disse John con affetto. - noi ti aiuteremo -
- si, non puoi lasciarci - disse Matthew.
Rob era dietro con il cestino, lo guardava come dire 'resta' e Adam li strinse a sé.
- non me ne vado - disse Adam circondati da tanto affetto -
I quattro si misero a parlare sul letto, Matthew raccontò di come aveva conosciuto e fatto amicizia con Chris ma che era poi andato via di corsa e senza spiegazioni.
- non capisco, stavamo parlando tranquillamente e poi si è agitato. Non ci siamo scambiati neanche i numeri. Adesso non so come rintracciarlo - disse Matthew preoccupato e confuso.
- magari qualcosa l'avrà fatto agitare, non parlo di voi ma il suo atteggiamento è molto simile al mio - disse Adam a quelle parole. - se è destino, vi ricontrerete -
- in effetti è molto simile caratterialmente e sembra un mini te. Potrebbe essere tuo figlio o un tuo parente - disse John all'improvviso. Adam si rimase sconvolto perché il suo altro lui poteva aver messo incinta qualcuno e adesso un suo possibile figlio era là fuori. La sua era una situazione abbastanza complicata.
- può essere una coincidenza, Adam - lo rassicurò Rob conoscendolo.
Matthew si ricordò che aveva il suo libro, lo tirò dallo zaino e lo aprì. C'era un biglietto dentro: 'Se hai trovato questo biglietto, ho dimenticato il libro. Si prega di portarlo a questo indirizzo e si accorse che era nel palazzo. Chris stava momentaneamente al piano di sopra, era arrivato da due giorni e subito Matthew li avvertì e andò al piano di sopra.
Andò al numero che c'era scritto sul libro, si avvicinò alla porta e senti un uomo urlare - non osare più scappare via - e bussò subito.
L'attimo dopo, Chris aprì la porta e vedendolo si agitò ancora di più. Matthew si accorse del livido sul braccio.
- Chris, ti sta picchiando? - chiese Matthew sottovoce preoccupato. - ma no, sono caduto. Mio padre era solo preoccupato che ero scappato via - rispose Chris chiaramente mentendo.
- Chris, chi è? - chiese l'uomo in lontananza.
- uno che ha sbagliato - rispose Chris mentendo. - adesso vai -
Matthew capì la situazione. Povero Chris, si era già affezionato a lui e nessuno dovrebbe passare quello che gli stava succedendo.
- Chris, io ti posso aiutare. Posso parlare con ... - - non ho bisogno di aiuto. io sto benissimo e adesso vai - disse Chris insistendo nel mentire. - tornerò - disse Matthew come promessa, prima che Chris chiuse la porta.
Matthew sentì le orribile parole di quel uomo se si poteva definire così a quel cucciolo di Chris. ' Sei così patetico e debole e non so perché mi occupo ancora di te. Non sei neanche bravo a portare i soldi a casa, ma lo diventerai. Stasera verranno dei miei amici e tu sarai super carino e disponibile con loro. hai capito?'
Non senti la risposto di Chris, parlava troppo piano e infatti quella bestia gli urlo di parlare forte. Sentì Chris piangere e dire di si. Non resistete, scese giù e Rob e Adam lo aprirono e lo videro sconvolto e altro.
- Dobbiamo aiutare Chris. Suo padre cosa che non si può definire tale, lo picchia, gli ha detto delle cose orribili e lo vuole prostituire .- disse Chris scosso con un magone in gola.
Rob prese subito il telefono per chiamare, vide Adam andare in panico e si avvicinò a lui. - Adam, che hai? - chiese Rob preoccupato e confuso. - è successo a me quando mia madre si è risposata. Senza la parte della prostiuzione ma lui mi picchia e mi diceva quando ero inutile, debole, patetico e io non sostenevo quella situazione. Deve essere così che l'altro Adam si è creato - disse Adam rivivendo il tutto. - ma non permetterò che Chris affronti una cosa del genere. Io ero troppo indifeso l'epoca ma adesso no -
Adam usci dall'appartamento, salì sopra e Rob lo segui. Arrivò alla porta e sentiva come quella bestia insultava quel povero ragazzo com'era successo a lui e una forza dentro di lui lo portò a bussare forte e sentì il silenzio e poi passi verso la porta.
Appena la porta apri e si ritrovò davanti il suo incubo, era lui più invecchiato. Chissà quanti ragazzi o ragazzini aveva rovinato la vita ma adesso doveva finire. Il ex suo patrigno doveva pagare.
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