Capitolo 14
Entro a scuola e mi dirigo verso la mia classe.
Mi sento osservato dagli studenti che passano per i corridoi ma non capisco perché. Avrò qualcosa di strano? Forse è solo una mia impressione.
Noto delle ragazze che parlano tra di loro mentre guardano verso di me. Non capisco cosa stia succedendo ma ho una brutta sensazione.
Aumento il passo, voglio raggiungere in fretta la mia classe.
Finalmente arrivo ed entro. Tutti i compagni spostano lo sguardo su di me.
Mi fermo a metà strada tra la porta e il mio banco. Vedo i miei due amici preoccupati e capisco che c'è veramente qualcosa che non va. Mi vengono incontro.
"Jake" mi dice Steve. "Si dice.. che tu sia gay"
Cosa?
Sgrano gli occhi, sconvolto.
"La voce ha fatto il giro della scuola.." aggiunge Scott.
Fa finta di non sapere niente, come se lo avesse sentito questa mattina per la prima volta, mentre Steve mi sembra sconvolto.
Non quanto me ovviamente, il mio segreto è ora sulla bocca di tutti.
"Amico.. è vero?" mi chiede Steve.
E ora cosa devo fare?
Lo guardo in silenzio, incapace di trovare le parole.
"Jake!"
Mi volto. Nathan è comparso sulla porta dell'aula, sembra sia arrivato di corsa perché è affannato.
"Vieni un attimo con me"
Do le spalle ai miei amici senza pensarci due volte e lo seguo.
Entriamo nel bagno dei maschi, qui come prima cosa lui controlla che non ci sia nessuno oltre a noi, poi torna vicino a me e mi stringe tra le sue braccia.
"Ho sentito.." si ferma. "Come ti senti?"
"Sono sconvolto" rispondo, stringendolo a mia volta. "Ho paura di cosa succederà adesso" confesso.
"Non succederà niente" cerca di rassicurarmi e mi accarezza la testa con una mano. "Ci sono io qui"
Gli trema la voce.
"Hai idea di chi possa essere stato?"
Mi viene in mente solo una persona.
La porta del bagno si apre all'improvviso, Nathan smette di abbracciarmi e arretra di un passo.
È Steve, ci ha seguiti.
"Perché te ne sei andato così?" mi chiede. "E tu" si rivolge a Nathan. "Cosa volevi dal mio amico?" alza la voce.
"Steve, calmati" gli dico avvicinandomi. "Nathan non mi ha fatto niente di male"
"Rispondi alla mia domanda, sei davvero gay?"
Io abbasso lo sguardo. "Sì"
Non doveva venire a saperlo in questo modo.
"Perché non me l'hai detto prima?"
"Temevo che non mi avresti accettato"
"Siamo amici Jake, certo che ti avrei accettato" sospira. "A chi lo hai detto?"
"A Scott e Nathan"
"Cosa? Questo qua l'ha saputo prima di me?" si avvicina a Nathan con fare minaccioso. È più basso e meno forte di lui ma sembra serio.
"Che vuoi fare?" mi allarmo, lo prendo per un braccio per non farlo avvicinare.
"Perché a lui lo hai detto e a me no?" mi urla.
Sgrano gli occhi, sorpreso dalla sua reazione. Apro la bocca per parlare ma non so cosa dirgli.
"Perché sono il suo ragazzo"
Guardo Nathan, ancora più sorpreso. Lo ha detto!
"Cosa?" chiede Steve, con un tono più basso.
"È così, io e Jake stiamo insieme. Hai qualcosa in contrario?" è serissimo.
"No.." abbassa lo sguardo e capisco che è scosso per via di tutte queste informazioni.
Lo lascio e vado ad abbracciare Nathan. Temevo che Steve volesse picchiarlo.
"Se lo sapevate solo voi e Scott, chi è stato a diffondere quella voce?" chiede Steve, pensieroso.
"Lo sapeva anche un'altra persona" dico. "Ha osservato il mio comportamento e lo ha capito.. Mi stava ricattando"
"Perché non mi hai detto niente?" mi chiede Nathan, allarmato.
"Io.. credevo di aver risolto, pensavo avrebbe smesso"
"Chi è?" chiede Steve.
Sospiro. La risposta non gli piacerà affatto.
"Becca"
Il mio migliore amico sgrana gli occhi.
"La mia Becca? Impossibile"
"Voleva che ti stessi alla larga, per questo ti ho chiesto di evitare il contatto fisico. Era questo il motivo. Ti ha pure consigliato di evitarmi"
Lui è sconvolto, credo che stia iniziando a capire.
"Non capisco perché mi abbia fatto questo.. non ho fatto niente di male" continuo, triste.
"Le ho detto che avrei passato il pomeriggio da te giovedì" confessa Steve, a sguardo basso. "Scusami, non ne avevo idea"
"Non hai colpe, ha fatto tutto lei"
Mi viene da piangere, la mia vita scolastica è rovinata solo perché ho invitato Steve da me. Non eravamo neanche da soli!
Abbraccio ancora Nathan. Delle lacrime iniziano ad uscire incontrollabili e non voglio farmi vedere così.
Il mio ragazzo mi appoggia le mani sulla schiena e mi stringe a sé, vuole calmarmi.
"Perché Becca voleva che mi stessi lontano?" chiede Steve.
Sobbalzo tra le braccia di Nathan. Speravo che non lo chiedesse. Mi stringo più forte a lui.
"Perché prima mi piacevi e se n'è accorta"
Non ricevo risposta e mi preoccupo. Mi sento uno stupido ma a questo punto non potevo non dirlo. Non ho il coraggio di girarmi per vedere che faccia stia facendo.
"Io.. non ci ho mai fatto caso" lo sento dispiaciuto.
"Lasciamo perdere il discorso per sempre, non te ne devi preoccupare perché sto con Nathan adesso"
"È un ripiego perché io sono occupato?"
"Ehi!" esclama Nathan, arrabbiato. Non gli avevo mai sentito questo tono prima.
"Scherzavo, scusate era uno scherzo stupido.. Cercherò di farla ragionare"
"Ormai è troppo tardi, lo sanno tutti" gli dico.
Mi sforzo di smettere di piangere e mi sciacquo il viso al lavandino più vicino. Guardo la mia immagine riflessa nello specchio, ho gli occhi arrossati.
Cosa accadrà da adesso in poi?
"Scusami Nathan, ti ho bagnato la maglietta"
"Non importa" mi prende la mano.
Vorrei potermene andare da qui insieme a lui ma devo tornare in classe o avviseranno i miei genitori dell'assenza.
"Torniamo in classe"
"Sicuro di stare bene?" mi chiede Nathan.
"Sì.."
No, non ne sono sicuro.. ma va bene così.
"Steve, potresti lasciarci soli un attimo?" chiedo.
"Okay, intanto vado a chiamare Becca"
"Ma è a lezione adesso"
"Non importa, devo parlarle subito. Le farò sputare la verità, non può fare una cosa del genere a un mio amico e passarla liscia"
Lo vedo convinto.
Esce e si chiude la porta alle spalle, lasciandoci soli come avevo chiesto.
Abbraccio di nuovo il mio ragazzo.
"Sei ancora scosso.." dice mentre mi accarezza i capelli. "Se vuoi possiamo andare sul tetto e saltare la prima ora"
"Meglio di no.. se ci scoprono finiremo nei guai entrambi. Forse adesso.. non vorrai più farti vedere insieme a me" do voce alle mie paure.
"No, non lo farei mai! Ti amo e sono dalla tua parte, non ti eviterò"
Mi alzo sulle punte e lo bacio.
"Ora sono più tranquillo" sorrido lievemente. "Torniamo in classe"
Annuisce e mi accompagna fino alla porta, una volta qui mi saluta.
Entro e gli occhi di tutti sono nuovamente puntati su di me.
Mi aspetto il peggio ma noto che il professore non c'è e nessuno è seduto al proprio posto.
Scott mi raggiunge.
"Il prof è in ritardo?" gli domando.
"No, ci hanno avvisati che è assente, saremmo potuti entrare un'ora dopo" sbuffa.
Faccio una smorfia di disappunto. Potevo benissimo saltare la prima ora con Nathan, ma ormai è troppo tardi.
"Ho provato a fermare Steve ma non ha voluto sentire ragioni" continua. "Cos'è successo?"
"Gli ho detto tutto"
"Perché non è tornato insieme a te?"
"Sta parlando con Becca adesso, è stata lei a mettere in giro quella voce" gli spiego.
"Becca? Lo sapeva?"
"Sì e mi ricattava perché stessi lontano da Steve. Chiudiamo il discorso per favore, non mi va di parlarne"
Raggiungo il mio banco e poso a terra la cartella, sfinito. Questa è la mattinata scolastica più pesante finora ed è appena iniziata.
Una ragazza si avvicina al mio banco, alzo lo sguardo su di lei, è la rappresentante di classe.
Mi rivolge un sorriso imbarazzato.
"Ciao Jake.. è vero quello che si dice in giro?" mi domanda.
Mi guardo intorno e noto che tutti i compagni sono in ascolto. Hanno incaricato lei di chiedermelo?
"Sì" le dico, semplicemente.
"Okay.." risponde, imbarazzata, e torna al suo banco.
Mi aspettavo qualcosa di più, probabilmente l'avevano davvero incaricata gli altri.
"La cosa vi crea problemi?" chiedo, alzando la voce.
Nessuno dice niente ma vedo qualcuno fare segno di no con la testa. Meno male, mi sento un po' più tranquillo.
Scott si siede davanti a me, al banco di Steve, come se fosse una cosa normale e si volta verso la mia direzione.
"Se qualcuno ti tratta male ci pensiamo noi a difenderti"
Oddio, Scott che prende apertamente le mie difese, sono commosso.
"Grazie Scott!" esclamo, con gli occhi lucidi.
"Non ti azzardare ad abbracciarmi, sai che mi dà fastidio" sbuffa. "E poi non voglio essere preso per il tuo ragazzo"
Che tristezza, mi difende ma mi tratta come un lebbroso.. che amicizia dolceamara.
"Va bene, tranquillo" rispondo.
La porta dell'aula si apre di nuovo e ne entra Steve che subito ci raggiunge.
"Becca si scusa" dice, lo vedo stanco.
"Voglio sentirglielo dire di persona"
"Ovviamente, appena siamo tutti insieme ti farà le sue scuse"
Sospiro, purtroppo non basteranno a sistemare la situazione.
Temo che i bulli della scuola mi prenderanno in giro adesso, sono un bersaglio facile.
Non dico niente, i miei amici sembrano abbastanza preoccupati già così.
Sospiro. Non vedo l'ora di tornare a casa.
Prendo il cellulare e apro la chat di Nathan. Gli scrivo che in classe va tutto bene e che non me la sento di pranzare con lui e restare a vedere gli allenamenti, preferisco tornarmene a casa.
Rimetto il telefono in tasca.
Metto le braccia incrociate sul banco e ci appoggio la testa sopra.
"Ragazzi.. mi sono innamorato"
Ora che entrambi sanno che sto con Nathan posso finalmente parlargliene apertamente.
Li guardo e li vedo schifati.
"Oh, andiamo! Capisco Scott ma tu, Steve, ci hai detto la stessa cosa quando ti sei messo con Becca!"
"Eravate schifati anche voi se non sbaglio"
"Confermo" dice Scott.
Sollevo un sopracciglio, infastidito. Ora capisco come si è sentito Steve in quel momento.
Sbuffo. "Il punto è che lui non vuole che si sappia in giro ma se siamo sempre insieme temo che le voci inizieranno a girare. Cosa possiamo fare?"
"Potreste stare attenti a non farvi vedere insieme in pubblico" propone Steve.
"Non voglio evitarlo.."
"Deve smetterla di nascondersi e fare l'uomo" dice Scott, severo. "Perché non vuole che si sappia?"
"Ci tiene all'apparenza"
"Ah, questo era ovvio" sbuffa.
Metto il broncio, Scott propone sempre soluzioni drastiche.
Spero che a Nathan vada bene davvero farsi vedere insieme a me.. se iniziasse ad evitarmi non lo potrei sopportare.
Mi vibra il cellulare, controllo i messaggi e vedo che mi ha risposto.
"Va bene, lo capisco. Vai a casa e riposati, se vuoi dopo gli allenamenti passo a trovarti" sorrido.
"Cosa ci trovi in lui?" chiede il mio migliore amico.
Il suo tono è calmo, non lo chiede per impicciarsi e non è nemmeno infastidito come al solito.
"Che domande fai?" interviene Scott. "Non capisci perché piace tanto alle ragazze? È la stessa cosa"
"Non mi piace solo per il suo aspetto fisico" sospiro. "È il ragazzo più dolce che esista"
"Sul serio quello lì è dolce?" chiede Steve, sorpreso.
"Non chiamatelo quello lì" metto il broncio.
Chiacchieriamo per il resto dell'ora e quando la campanella suona entra il professore della lezione successiva a uccidere l'atmosfera rilassata che si era creata in classe.
All'intervallo vado con Steve da Becca, anche se l'idea di vederla non mi piace per niente, per sentire le sue scuse.
La ragazza sembra veramente dispiaciuta, non so cosa le abbia detto Steve ma ha funzionato.
"Ricordati che sto insieme a qualcuno, non mi interessa più Steve in quel senso" sottolineo.
Lei annuisce, dispiaciuta.
Sono felice che l'abbia rimessa in riga, ma non credo che sia dispiaciuta davvero e di certo non la perdonerò.
Li saluto e mi dirigo verso la mia classe.
Per i corridoi qualcuno mi spintona, perdo l'equilibrio e quasi cado a terra ma per fortuna riesco a rimanere in piedi.
Mi volto per vedere chi è stato e si tratta di uno dei tre amici di Nathan. Gli altri due sono alle sue spalle e ridacchiano.
"Oh, scusa" dice ma è chiaramente ironico. Ride anche lui.
Vanno per la loro strada e ho un brutto presentimento.
Spazio autrice
Buonassera! Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e se volete anche un commentino.
L'ho corretto con gli occhi stanchi e il mal di testa quindi spero possiate perdonare eventuali errori.. se li vedete e volete segnalarmeli, vi ringrazio in anticipo >.<
E niente.. evidentemente le cose stavano andando troppo bene e una certa ragazza simpatica doveva mettersi in mezzo.. fatemi sapere cosa ne pensate di lei e dei simpaticissimi amici di Nathan.
Il prossimo capitolo è già pronto quindi ve lo metterò domani o dopodomani!
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