Estate, 1967

Dire che Walburga era arrabbiata sarebbe stato un eufemismo.

Sirius la sentì inveire a gran voce contro suo fratello minore dalla sua stanzetta. Era strano, perché di solito era lui la causa degli esaurimenti nervosi della signora Black. Così, decise di scendere a dare un'occhiata.

Sua madre e suo fratello erano in cucina, Sirius lo capì subito, nonostante la porta della stanza fosse quasi del tutto chiusa. Le urle disumane della donna dovevano provenire decisamente da lì.

Ora che era più vicino, Sirius sentì anche la voce di suo fratello, ridotta a minimi sussurri, ma che non esitava a rispondere.

Sirius non aveva ancora capito cosa avesse provocato la furia di sua madre, ma, proprio nel momento in cui si affacciò nella stanza dalla porta socchiusa, la donna urlò contro il minore dei suoi due figli: «Sei serio?».

Regulus dovette aver visto Sirius sbirciare dalla porta, perché fu pronto a rispondere: «No, sono Regulus».

Sirius scoppiò a ridere così forte che la donna si infuriò ancora di più e Regulus fu contagiato dalla sua risata e si unì a lui.

Entrambi i fratelli vennero puniti, mandati nello scantinato a riordinare, ma anche da lì sotto, Walburga riuscì a sentire la risata di Sirius.

Fu da allora che Sirius prese a scherzare sul suo nome, con Regulus che divenne presto suo complice.

La cosa infastidiva talmente tanto Walburga che decise di chiamare Sirius usando il suo secondo nome.

Anche questo, però, comportò vari problemi; ogni volta che doveva attirare l'attenzione di suo figlio o di suo marito, infatti, entrambi si voltavano a guardarla.

Una volta, a cena, Walburga stava discutendo con suo marito dei suoi figli. Parlando di Sirius, la donna affermò: «Orion è assolutamente incorreggibile».

Suo maritò si offese talmente tanto, che la donna gli chiese con sarcasmo: «Sei serio?».

Era una domanda retorica, ovviamente, ma suo maritò guardò i suoi figli negli occhi e ghignò: «No, sono Orion».

La mascella di Walburga sembrò riuscire a toccare il pavimento mentre guardava i suoi figli e suo marito ridere istericamente.

Fatto il misfatto