Remus Lupin notò delle cicatrici sul volto di uno dei suoi studenti, così iniziò a lasciargli discretamente una barretta di cioccolato sul banco ogni qualvolta aveva lezione con lui.

Remus Lupin notò lo sguardo malinconico e vuoto di uno studente, così chiese agli Elfi Domestici di fare in modo che stesse al sicuro durante la notte e che non si ferisse in alcun modo.

Remus Lupin invitò una studentessa piuttosto timida e chiusa di Corvonero a bere un tè con lui dopo le lezioni.

Remus Lupin si inginocchiò al fianco di uno studente in preda ad un attacco di panico e restò con lui, confortandolo, fin quando non si fu calmato.

Remus Lupin cercava in ogni modo di aiutare le persone in cui vedeva quello sguardo, quegli occhi, quel malessere che gli ricordavano se stesso da bambino.
Voleva che nessuno, mai, si sentisse solo o incompreso.

Remus Lupin, signori e signore, Remus Lupin.

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Tizio/a: Ma perché sei così ossessionata da Remus Lupin? Ci sono tanti altri personaggi che –

Io: *gli/le mostra l'Headcanon*

(Amo quella gif, è un AU se James e Lily fossero sopravvissuti)

*distribuisce cioccolato con Remus*

Fatto il misfatto