Jamais Pur

«Sirius, non farlo! Mamma saprà che sei stato tu!»

«E quindi?» fece Sirius, ammiccando. «Mi odia in ogni caso».

Provò a sorridere, ma sembrò più che altro che stesse facendo una smorfia.

«Non ti odia, Sirius» Regulus fece del suo meglio per sembrare convincente.

«Invece sì. Va tutto bene, Reg. La odio anche io»

«Non dirlo!»

Sirius scosse il capo, «Hai intenzione di aiutarmi o no?».

Regulus aprì la bocca e poi la richiuse. Quello che suo fratello aveva intenzione di fare era sbagliato, ma era pur sempre l'unico amico che aveva.

«Farò la guardia» disse.

«Bene» Sirius sorrise.

"Questo è sbagliato" continuava a ripetersi Regulus, "Se mamma ci vedesse... se vedesse me... "

Prese un profondo respiro: aveva due scelte davanti a sé, e scelse Sirius. Doveva rimanere della sua scelta.

Tuttavia, Sirius aveva dei nuovi amici ora, amici migliori. "è una ragione più che sufficiente per restare con lui" continuava a ripetersi il minore, "Se si annoia con me, se non è soddisfatto, tornerà dai suoi amici di scuola."

«Reg! Vieni a vedere!»

Sirius si affacciò dalla porta semi-aperta.

Regulus si guardò intorno, poi guardò nuovamente suo fratello, ed infine entrò cautamente nella stanza.

Sul muro della stanza dei loro genitori, erano state incise, con lettere argentee, le parole "Jamais Pur. Sirius ghignò apertamente.

Per un momento, Regulus smise di preoccuparsi.

«Ti hanno insegnato a farlo ad Hogwarts?» gli chiese, spalancando gli occhi.

«Non ho bisogno del permesso di Silente per fare degli incantesimi» disse Sirius ammiccando, «Io e James abbiamo fatto delle ricerche».

Il nome di James riportò Regulus al suo stato d'ansia.

«Dobbiamo andare» sussurrò, «Prima che mamma e papà ci vedano».

«Come hai detto tu, sapranno che sono stato io»

«Non sei spaventato dal venir punito?»

Regulus non aveva mai capito l'impazienza, quasi avidità, di suo fratello nel cacciarsi nei guai.

Sirius alzò le spalle.

«Dai, andiamo».

Sirius prese la mano del fratello e scesero le scale cercando di fare meno rumore possibile. Una volta arrivati di sotto, Sirius si mise un dito sulle labbra, chiedendo a suo fratello di far silenzio, ed indicò col capo la porta del salotto. Erano ben udibili delle voci al di là della porta chiusa e, a giudicare dal numero, i loro genitori avevano compagnia.

Sirius tentò di ascoltare, ma senza successo. Stringendo la mano del fratellino, prese la scorciatoia per entrare nella cucina vuota.

«Perché mamma e papà non ci hanno chiesto di raggiungerli se hanno compagnia?» chiese Regulus.

Sirius tentò di rispondere, ma non riusciva ad aprire bocca. Orion e Walburga non avevano chiesto loro di indossare i loro abiti migliori per impressionare gli ospiti, il che poteva solo significare che quello non era un incontro come tutti gli altri. Era un incontro d'affari. Stavano discutendo di Voldemort, Sirius lo sapeva.

«Pensavo che non fossi autorizzato a fare magie fuori da Hogwarts» osservò Regulus.

«Cosa?» fece Sirius scuotendo il capo, come a mandar via i pensieri su Voldemort.

«Pensavo che fare magie fuori da Hogwarts fosse vietato» ripeté Regulus, «Non rischi di venir punito?».

Sirius lo guardò come a volerlo deridere, «Possono solo rilevare che la magia è stata eseguita, non chi è stato. Questo posto è pieno di magia, non verranno mai a sapere che sono stato io».

Regulus annuì, tuttavia era ancora visibilmente preoccupato.

Sirius sussultò interiolmente. Non gli piaceva il fatto che suo fratello avesse quell'espressione preoccupata. Iniziò a sentirsi in colpa per averlo fatto preoccupare. Sapeva che la situazione di Regulus era difficile proprio come la sua. Suo fratello era un bambino sensibile, probabilmente ancor più bisognoso d'affetto e gentilezza rispetto a lui. Cercò di prendergli nuovamente la mano, quando sentirono la porta aprirsi.

Si voltarono verso la causa del rumore e incontrarono un paio di occhi odiosi, iniettati di sangue.

«Vattene, Kreacher» ringhiò Sirius.

«Kreacher è solo venuto per prendere dei piatti per gli ospitti della sua Padrona, padron Sirius, signore» disse Kreacher con un inchino.

«Prendili e vattene. Non sei il benvenuto qui» Sirius distolse lo sguardo dall'elfo e fissò il mobilio fin quando non fu sicuro che se ne fosse andato.

«Non dovresti parlargli così» sussurrò Regulus, fissandosi le mani.

«È la feccia» borbottò suo fratello. "Proprio come loro" pensò.

«Fa solo quello che gli dicono di fare... » mormorò Regulus, senza guardarlo.





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¹ ho voluto lasciare le parole originali, "Jamais Pur", che in francese (secondo le ricerche che ho fatto, perché non studio francese) significa "mai puro".

Alcuni chiarimenti:
L'Headcanon di oggi si svolge nell'estate del '72, dopo il primo anno ad Hogwarts di Sirius, quando Regulus non aveva ancora iniziato la scuola.

Quindi un momento cruciale per Regulus, che non sa se deludere i suoi genitori o Sirius.

Nell'headcanon precedente, Sirius e Kreacher erano ancora in buoni rapporti, perché non era ancora stato Smistato in Grifondoro in quanto non aveva iniziato la scuola.

Per questo motivo è evidente un mutamento tra l'una e l'altra.

Comunque, spero che vi sia piaciuta.
Oggi cito:
DebbyPotter
-crazy_in_love
Elicchia

Fatto il misfatto

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